Impossibili credibili, aneddoti del tempo che fu

Si racconta che un giorno il grande Vatel discorrendo delle cose della vita con Dartagnan gli rivelò una grande verità sulla morte delle persone:

' Ne ammazza più la panna che la lama'



Edited by Silenski - 16/11/2009, 12:14

Oh bella! vista la fine di Vatel mi verrebbe da dire: chi di panna ferisce di spada perisce...

Una nota a margine nella biografia di Mirabeau racconta che un giorno gli fu chiesto una opinione sulle memorie della La Motte, così rispose:
'è da leggersi ad occhi chiusi'

Edited by Silenski - 16/11/2009, 19:05

chiaro come l'acqua, mai affermazione fu + vera

Il conte di Armagnac, terra famosa per il distillato di vino, nel suo epistolario a Mazzarino ebbe a ricordare che la bontà del vino stà più nei piedi che nell'uva.

eran tempi diversi

Caro Silenski, questi piccoli dettagli fanno sfumare quel desiderato teletrasporto alla vita settecentesca....

gli aneddoti in effetti sono secenteschi, però a me invece pare l'opposto.

In questo caso, non ho spiegato, ma Mazzarino non si occupa di vigneti. I piedi sono una metafora per ben altro...

la mitogenesi delle fiabe di la Fontaine racconta che l'idea della celebre favola 'La volpe e l'uva' si deve a un poco fortunato approccio dello scrittore per una dama.

La Fontaine provò a sedurre la giovane dama con la sua parola ma essa non cadde, 'troppo acerba' era ancora per esser ammaliata dalle parole del poeta.

la mitogenesi..

incipit ludico

Licenze poetiche...

Adoro gli aneddoti! *_*

Quando morì Maria Carolina d'Austria, sorella di Maria Antonietta e regina di Napoli, il reale consorte, Ferdinando IV, sposò poco tempo dopo, morganaticamente, la signora Migliaccio, promossa per l'occasione Duchessa di Floridia, "donna di nobile stirpe, di volgare ingegno e per antiche libidini famosa".

Si narra che il figlio di Ferdinando, Francesco, tentò di opporsi alle nozze rivelando al padre gli scabrosi precedenti della duchessa e che il re rispose in napoletano: "Pienza a màmmeta, figlio mio, pienza a màmmeta!"

Edited by estella - 2/12/2009, 21:30

Ai tempi di Luigi XIV i cortigiani facevano di tutto per attirare il favore e l'attenzione del re. Il Duca di Perpignan scrisse un breve poemino in musica usando solo due note: Re Sol Re Sol Re Sol