Maria Antonietta - Regina di Francia

LA RIVOLUZIONE DANESE

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duca di hamilton
view post Posted on 25/8/2010, 16:08




Non conoscevo questa storia fino a che, qualche tempo fa, non mi capitò tra le mani un libro 'IL MEDICO DI CORTE ',che raccontava la realizzazione di una rivoluzione, figlia dell'illuminsimo e dalla ragione, che si scatenò un ventennio prima di quella francese.
Il tutto accadde in Danimarca, sotto il regno di Cristiano VII, nel 1772.
Sua Maestà Cristiano VII di Danimarca


Cristiano VII, nato a Copenhagen il 29 gennaio 1749, divenne re di Danimarca, Norvegia, duca di Schieswig e di Holstein a soli 17 anni quando il padre, Federico V, morì nel 1766. Benchè il giovane re fosse dotato di una personalità forte e un talento considerevole, aveva purtroppo un temperamento carpiccioso e spesso violeto provocato dalla dura educazione ricevuta. Per tutta la vita, fu affetto di gravi turbe mentali, forse schizzofrenia, sebbene interrotte da vari momenti di lucidità. Lo stesso anno della sua ascesa al trono, lo vide anche costretto ad un matrimonio, nonostante il giovane re avesse mostrato in più di un'occasione la sua totale indifferenza alla questione. Ma il suo parere, quando era in gioco il futuro della corona, non aveva alcun peso, sebbene egli fosse poi colui che reggeva questa corona. Ma, del resto, come tutti sanno, il vero potere di un re sta nei propri discendenti.
La giovane che fu scelta per rivestire il ruolo di regina di Danimarca, fu la principessa Carolina Matilde di Hannover, sorella minore di re Giorgio III di Inghilterra.
La regina consorte di Danimarca, Sua Maestà Carolina Matilde


La giovane regina, giunse in Danimarca all'età di soli 15 dopo aver trascorso l'intera esistenza ricevendo un'educazione impeccabile e tenuta lontana da ogni essere di sesso maschile che non fosse il fratello o uno dei familiari. La regina, quindi giunse nel suo nuovo paese completamente impreparata, non al suo ruolo di regina, ma al suo ruolo di donna indipendente. Nonstonte in tutta Europa si conoscesse la precaria salute mentale del re Cristiano VII, Giorgio III si mostrò ugualmente favorevole al matrimonio, sebbene questo avrebbe certamente comportato l'impossibilità di una vita serena per la sorella.
Cristiano, seppur non particolamente indifferente alla giovane sposa, si occupò pochissimo di lei, dichiarando pubblicamente che " NON POSSO AMARE CAROLINA MATILDE, INQUANTO E' SCONVENIETE AMARE LA PROPRIA MOGLIE ". Nonostante questo, il re riuscì a compiere il proprio dovere coniugale e, nel 1768 nacque l'erede al trono. Del resto, Carolina Matilde non era donna da passare inosservata. Sebbene fosse giudicata dai contemporanei come nè bella, nè brutta, era dotata però di una pelle straordinariamente bianca. Ma le sue doti non finivano li. Carolina Matilde era anche una giovane donna estremamente caparbia, intelligente, e dotata di quella sensualità atavica, primordiale che trasforma una donna poco attraente in una donna irresitibile.
Nel maggio di quello stesso anno, Cristiano VII partì per un lungo viaggio attraverso l'Europa, conducendo con se, al suo ritorno nel 1769, Johann Freidrich Struensee nel ruolo di medico di corte.
Johann Freidrich Struensee


Nato a Halle, in Germania, il 5 agosto 1737, Struensee si laureò in medicina presso l'università di Halle. Esercitò la sua professione nella città di Altona fino al 1768, quando appunto divenne medico personale del re Cristiano VII, affetto da depressione e schizzofrenia. Durante gli anni trascorsi ad Altona, il medico entrò in contatto con un circolo di aristocratici, trai quali vi erano il conte Rantzau e Envold Brandt. Leader del circolo degli 'ILLUMINSTI di ALTONA', il conte cominciò a trattare Struensee come suo pari e protegé.
In questo modo, il medico entra in contato con una realtà sconosciuta alla maggior parte degli uomini dle tempo. Viene iniziato al ragionamento illuminato, secondo cui la libertà, l'ugualianza sociale, i diritti umani e la laicità dello stato, la scienza, il pensiero libero erano alla base di un vivere sano e giusto per tutti i popoli. Questi stessi concetti, traslati in un contesto diverso, diventarono i motti della rivoluzione francese. Sarebbe però un errore credere che l'illuminismo fosse anti-monarchico o anti-religioso ( un esempio su tutti è Voltaire ), anzi esso attinse molto dal mondo aristocratico e da quello cattolico. Questa nuova visione della vita sociale colpì molto il giovane medico, che fece propri questi concetti.
Nei nove mesi che trascorse in viaggio con il re, Struensee riuscì ad instaurare un profondo legame con Cristiano, che prese ad aver perennemente necessità di aver vicino il medico. Il solo in grado di tranquillizzarlo, di rassicurarlo dalle sue paure e di farlo sentire amato e protetto come persona e non come re. Struensee, in un certo senso, fu una pedina in mano di altri. Se è vero che rimase profondamente colpito dalle idee illuminste, era anche vero che non si sentiva chiamato ad una'GRANDE MISSIONE', non si sentiva in dovere di salvare il mondo. E il suo affetto per Cristiano era reale. Ma furono in molti, a corte, a rendersi conto dell'enorme ascendente che il medico aveva sul re. Prima fra tutti la regina vedova Giuliana Maria di Brunswick- Lunemburg, seconda moglie del padre di Cristiano.
La regina vedova, Giuliana Maria


Frequentando la corte ormai assiduamente, il medico ebbe l'occasione di vedere spesso la regina Carolina Matilde. In un primo tempo, la giovane regina era indispettita dal forte ascendente che Struensee aveva sul re. infatti, la regina, riteneva che se mai qualcuno avesse dovuto avere influenza sulle decisioni del sovrano, quella avrebe dovuto essere solo lei. in più, in presenza del medico si sentiva strana. Lui la guardava come mai nessuno aveva osato. Per la prima volta in vita sua, Carolina Matilde si vide desiderata come donna, e non venerata come regina. Questa nuova scoperta la lusingava e offendeva al tempo stesso. Era lusingata che un uomo giovane, colto e virile come Struensee, così diverso dal suo freddo e malato marito, la osservasse come se la stesse spogliando con gli occhi. Ma, in quanto regina, era offesa che uno dei suoi sudditi si prendesse la libertà di osare tanto.
Nello stesso momento in cui stava per nasce quest'amore incosapevole, Struensee si tenne lontano dalla politica, limitandosi a stare accanto al giovane e sofferente Cristiano. Sempre più spesso il re cercava conforto presso di lui. Sempre più spesso gli si confidava e il medico, senza parlare, lo ascoltava talvota abbracciandolo per consolarlo dalle sue paure interiori. Ma sempre più visibilmente, il re peggiorava lasciando nelle mani dell'amico, del quale si fidaca ciecamente, il potere del regno. Non solo questo, Cristiano, pur folle per quanto poteva essere, si rese conto del profondo sentimento che stava nascendo tra il suo amico e sua moglie. Decise di non ostacolarli. Se lui non poteva amare Carolina Matilde, era ingiusto negarle l'amore di un'altro uomo. Così diede la sua benedizione ai due amanti.
In Poco tempo, Struensee si ritrovò ad essere l'uomo più potente di Danimarca, con il potere assoluto che il re gli aveva concesso. Nel frattempo, libero di poter amare la regina, i due iniziarono a discutere su come sarebbe bello portare il regno verso il futuro. Aprire gli occhi alla popolazione, condurla verso la luce, sbarazzandosi di tutti i parassiti che si arricchivano alle spalle della gente. La regina è completamente rapita dalle idee illuministe che Strunsee le spiega. Ne è rapita, e le trova giustissime. i due trascorsero lunghe giornate a fare l'amore, studiando il modo migliore per portare la Danimarca alla prosperità. La scoperta dell'erotismo fu per Carolina Matilde una forte spinta verso la vita.
Su consiglio della regina Carolina Matilde, Struensee abolirì il consiglio di stato, diventando la sola guida accanto al giovane re. Questi stravolgimenti nell'ordine naturale, resero Struensee odioso sia alla nobità che al popolo. I nobili lo detestavano perchè egli li teneva lontani dal governo, impedendo loro di arricchirsi a spese della corona. Il popolo lo odiava perchè, sapendo della malattia del giovane re, era convinto che lui lo stesse sfruttando per i propri fini.
Il declino si manifestò nell'inverno del 1771. il re, la regina e Struensee, con una piccola parte della corte, trascorsero l'estate al Palazzo di Hirschholm, a nord della capitale, rimandendo li fino al tardo autunno. Il 7 luglio, la regina partorì la figlia di Sturensee, Luisa Augusta.
Il fastoso e bellissimo castello di Hirschholm sorgeva su di un isola, completamente circondato dall'acqua. Era tra tutti, il più grandioso palazzo della Danimarca, un piccola Versallies sulle assolate sponde di un lago. oggi, il castello non esiste più, distrutto nel 1814.
In quei mesi di relativa tranquillità, Struensee cominciò ad avvertire l'enorme peso della responsabilità che si era assunto. si rese conte di come la sua vita dipendesse dal favore di un sovrano pazzo, e di quanto fosse pazzo lui ad aver fatto un figlio con una regina.
Questi pensieri lo incupivano, poichè egli sapeva che se tutto fosse andato storto avrebbe perduto la vita. E lui aveva orrore della morte. Non della morte in se, ma quando all'idea che tutto smettesse di esistere. Ormai però il danno era fatto. La corte lo odiava, la regina vedova lo osteggiava in tutti i modi e il popolo lo disprezzava credendolo un arrampicatore sociale. Non poteva tirarsi indietro.
Per evitare che i marinai norvegesi si arricchissero grazie ai porti danesi, Struensee chiuse i cantieri navali. Questa decisione provocò la definitiva caduta in disgrazia. Debitamente incitati, i marinai marciarono sul castello. Struensee era terrorizzato, mentre la regina era calma e vigile. Nel tentativo di dare conforto all'amato, esclamò: " Fuggire è da vigliacchi, io non ho paura di morire e non morirò. Non morirò, perchè non mi sono arresa."La regina Carolina Matilde prese il marito per mano e, con lui, si diresse verso i rivoltosi per parlare con loro. L'intervento coraggioso della giovane regina evitò una catastrofe.

La rivolta dei marinai


L'opinione pubblica era tutta ormai contro Struensee. Nel 1771 il suo vecchio amico, il conte Rantzau organizzò una cospirazione contro di lui, nel nome della regina vedeva Giuliana Maria. Nel 1772 il re fu indotto dalla regina vedova ad emettere un ordine di arresto per sua moglie e il suo amante, i quali vennero arrestati il 17 gennaio 1772. All'alba di quel giorno, furono tutti arrestati nelle ripsettive camere da letto. In seguito alla confessione dei due amanti, Struensee venne condannato a morte e Carolina Matilde fu ripudiata. Il 27 Aprile 1772, Struensee venne giustiziato.
La giovane regina lasciò la Danimarca il 28 maggio 1772, per recarsi a Celle, nei pressi di Hannorev. il Fratello, Giorgio III, si era rifiutato di riprenderla, considerando la presenza della regina in inghilterra imbarazzante. Carolina Matilde, alla quale era stata tolta la figlia avuta da Struensee, non perse mai la pseranza di poter tornare in Danimarca per rivedere il marito. Era convinta, a ragione, che egli fosse stato plagiato, che altrimenti non avrebbe mai commesso un simile errore. Nel frattempo, Cristiano VII ormai sempre più sprofondato nella follia, dopo la morte di Struensee, fu deposto.
La giovane regina, Carolina Matilde, morì improvvisamente l'11 maggio 1775, a soli 23 anni. Solo una persona soprevvisse e condusse un'esistenza di rimpianto e dolore. Cristiano VII, per tutto il resto della vita, parlò spesso del suo carissimo amico Struensee e a tutti diceva :" Egli non è morto, mi parla. Egli è solo scappato."
Questa è la storia della rivoluzione silenziosa che sconvole la Danimarca. Spero vi sia piaciuta.

ANDREA


 
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estella
view post Posted on 26/8/2010, 16:09




Conoscevo questa storia! Carolina Matilda dovette subire l'onta del divorzio e dell'esilio proprio come la sua infelice bisnonna, Sophia Dorothea di Brunswick Celle, e venne confinata nello stesso castello...



 
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duca di hamilton
view post Posted on 26/8/2010, 16:24




Ciao...non sapevo che lo stesso destino fosse toccato anche alla bisnonna...di certo una storia molto intensa quella di Carolina, seppur breve.
 
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estella
view post Posted on 26/8/2010, 16:29




CITAZIONE (duca di hamilton @ 26/8/2010, 17:24)
Ciao...non sapevo che lo stesso destino fosse toccato anche alla bisnonna...di certo una storia molto intensa quella di Carolina, seppur breve.

Sophia Dorothea fu madre di Giorgio II d'Inghilterra e nonna di Federico il Grande.
Fu molto sfortunata e non rivide mai più i suoi figli. Motivo? anche lei adulterio...;-)

Se ti interessa la sua storia leggi pure qui:

http://www.baroque.it/barocco-mirabilia/ba...a.php?link=1005
 
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duca di hamilton
view post Posted on 26/8/2010, 20:17




Ciao estella...Ho appena letto la storia di Sophia Dorothea...wow
Di certo l'inclinazione a cacciarsi nei guai era di famiglia :D
Sebbene non si può certo biasimare il comportamento di una giovane in una simile condizione. Così, basandomi solo sulla lettura, mi viene da dire che forse Sophia Dorothea sia stata maggiormente sfortunata rispetto alla sua pronipote. Almeno, la regina di Danimarca ebbe la fortuna di morire prima di una così lunga prigionia...
Storia davvero interessante, che non conoscevo...
Grazie mille :D
 
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estella
view post Posted on 26/8/2010, 20:19




Di nulla figurati ;-)
 
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ArwenUndòmiel
view post Posted on 26/8/2010, 22:50




Davvero molto interessante .. in un modo o nell'altro la maggiorparte delle corti vivevano situazioni analoghe, ed è sempre l'opinione pubblica che decreta il fallimento o il successo dei reali :cry:
 
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duca di hamilton
view post Posted on 26/8/2010, 22:55




Be si, in un certo senso si...poi tieni anche presente che il governo assoluto era nelle mani di un giovane re malato mentale, che si affidò completamente ad un uomo solo, questo ha fatto nascere svariate gelosie. La giovane regina, appunto perchè giovane, ha mostrato più coraggio che lungimiranza. Però, è certamente una storia molto interessante :D
 
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view post Posted on 22/6/2014, 10:42
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Marie-Antoinette

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Ammetto che non conoscevo questa storia fino a quando non ho visto il film, A royal affair e mi è piaciuto leggerne di più :D Il film mi è piaciuto un sacco e fa luce su quel che è il filo conduttore che attraversa un pò tutti i paesi europei e fa luce su questo nuovo modo di pensare che non è SOLO e semplicemente francese..
consiglierei un pò a tutti la visione di sto film per il semplice fatto che, magari, guarderebbero alla rivoluzione francese con un altro occhio.
Storia davvero bellissima... Carolina Matilde ora ha un posto nel mio cuore uahahaah :D
Giovane, appassionata, coraggiosa...piena di speranza e caparbietà. Bella storia da ricordare.
 
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view post Posted on 29/2/2016, 00:24
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (duca di hamilton @ 25/8/2010, 17:08) 
Non conoscevo questa storia fino a che, qualche tempo fa, non mi capitò tra le mani un libro 'IL MEDICO DI CORTE ',che raccontava la realizzazione di una rivoluzione, figlia dell'illuminsimo e dalla ragione, che si scatenò un ventennio prima di quella francese.
Il tutto accadde in Danimarca, sotto il regno di Cristiano VII, nel 1772.
Sua Maestà Cristiano VII di Danimarca
(IMG:http://i38.tinypic.com/33nchh1.jpg)

Cristiano VII, nato a Copenhagen il 29 gennaio 1749, divenne re di Danimarca, Norvegia, duca di Schieswig e di Holstein a soli 17 anni quando il padre, Federico V, morì nel 1766. Benchè il giovane re fosse dotato di una personalità forte e un talento considerevole, aveva purtroppo un temperamento carpiccioso e spesso violeto provocato dalla dura educazione ricevuta. Per tutta la vita, fu affetto di gravi turbe mentali, forse schizzofrenia, sebbene interrotte da vari momenti di lucidità. Lo stesso anno della sua ascesa al trono, lo vide anche costretto ad un matrimonio, nonostante il giovane re avesse mostrato in più di un'occasione la sua totale indifferenza alla questione. Ma il suo parere, quando era in gioco il futuro della corona, non aveva alcun peso, sebbene egli fosse poi colui che reggeva questa corona. Ma, del resto, come tutti sanno, il vero potere di un re sta nei propri discendenti.
La giovane che fu scelta per rivestire il ruolo di regina di Danimarca, fu la principessa Carolina Matilde di Hannover, sorella minore di re Giorgio III di Inghilterra.
La regina consorte di Danimarca, Sua Maestà Carolina Matilde
(IMG:http://i33.tinypic.com/2zdyoep.jpg)

La giovane regina, giunse in Danimarca all'età di soli 15 dopo aver trascorso l'intera esistenza ricevendo un'educazione impeccabile e tenuta lontana da ogni essere di sesso maschile che non fosse il fratello o uno dei familiari. La regina, quindi giunse nel suo nuovo paese completamente impreparata, non al suo ruolo di regina, ma al suo ruolo di donna indipendente. Nonstonte in tutta Europa si conoscesse la precaria salute mentale del re Cristiano VII, Giorgio III si mostrò ugualmente favorevole al matrimonio, sebbene questo avrebbe certamente comportato l'impossibilità di una vita serena per la sorella.
Cristiano, seppur non particolamente indifferente alla giovane sposa, si occupò pochissimo di lei, dichiarando pubblicamente che " NON POSSO AMARE CAROLINA MATILDE, INQUANTO E' SCONVENIETE AMARE LA PROPRIA MOGLIE ". Nonostante questo, il re riuscì a compiere il proprio dovere coniugale e, nel 1768 nacque l'erede al trono. Del resto, Carolina Matilde non era donna da passare inosservata. Sebbene fosse giudicata dai contemporanei come nè bella, nè brutta, era dotata però di una pelle straordinariamente bianca. Ma le sue doti non finivano li. Carolina Matilde era anche una giovane donna estremamente caparbia, intelligente, e dotata di quella sensualità atavica, primordiale che trasforma una donna poco attraente in una donna irresitibile.
Nel maggio di quello stesso anno, Cristiano VII partì per un lungo viaggio attraverso l'Europa, conducendo con se, al suo ritorno nel 1769, Johann Freidrich Struensee nel ruolo di medico di corte.
Johann Freidrich Struensee
(IMG:http://i37.tinypic.com/23icrr4.jpg)

Nato a Halle, in Germania, il 5 agosto 1737, Struensee si laureò in medicina presso l'università di Halle. Esercitò la sua professione nella città di Altona fino al 1768, quando appunto divenne medico personale del re Cristiano VII, affetto da depressione e schizzofrenia. Durante gli anni trascorsi ad Altona, il medico entrò in contatto con un circolo di aristocratici, trai quali vi erano il conte Rantzau e Envold Brandt. Leader del circolo degli 'ILLUMINSTI di ALTONA', il conte cominciò a trattare Struensee come suo pari e protegé.
In questo modo, il medico entra in contato con una realtà sconosciuta alla maggior parte degli uomini dle tempo. Viene iniziato al ragionamento illuminato, secondo cui la libertà, l'ugualianza sociale, i diritti umani e la laicità dello stato, la scienza, il pensiero libero erano alla base di un vivere sano e giusto per tutti i popoli. Questi stessi concetti, traslati in un contesto diverso, diventarono i motti della rivoluzione francese. Sarebbe però un errore credere che l'illuminismo fosse anti-monarchico o anti-religioso ( un esempio su tutti è Voltaire ), anzi esso attinse molto dal mondo aristocratico e da quello cattolico. Questa nuova visione della vita sociale colpì molto il giovane medico, che fece propri questi concetti.
Nei nove mesi che trascorse in viaggio con il re, Struensee riuscì ad instaurare un profondo legame con Cristiano, che prese ad aver perennemente necessità di aver vicino il medico. Il solo in grado di tranquillizzarlo, di rassicurarlo dalle sue paure e di farlo sentire amato e protetto come persona e non come re. Struensee, in un certo senso, fu una pedina in mano di altri. Se è vero che rimase profondamente colpito dalle idee illuminste, era anche vero che non si sentiva chiamato ad una'GRANDE MISSIONE', non si sentiva in dovere di salvare il mondo. E il suo affetto per Cristiano era reale. Ma furono in molti, a corte, a rendersi conto dell'enorme ascendente che il medico aveva sul re. Prima fra tutti la regina vedova Giuliana Maria di Brunswick- Lunemburg, seconda moglie del padre di Cristiano.
La regina vedova, Giuliana Maria
(IMG:http://i36.tinypic.com/xn99ch.jpg)

Frequentando la corte ormai assiduamente, il medico ebbe l'occasione di vedere spesso la regina Carolina Matilde. In un primo tempo, la giovane regina era indispettita dal forte ascendente che Struensee aveva sul re. infatti, la regina, riteneva che se mai qualcuno avesse dovuto avere influenza sulle decisioni del sovrano, quella avrebe dovuto essere solo lei. in più, in presenza del medico si sentiva strana. Lui la guardava come mai nessuno aveva osato. Per la prima volta in vita sua, Carolina Matilde si vide desiderata come donna, e non venerata come regina. Questa nuova scoperta la lusingava e offendeva al tempo stesso. Era lusingata che un uomo giovane, colto e virile come Struensee, così diverso dal suo freddo e malato marito, la osservasse come se la stesse spogliando con gli occhi. Ma, in quanto regina, era offesa che uno dei suoi sudditi si prendesse la libertà di osare tanto.
Nello stesso momento in cui stava per nasce quest'amore incosapevole, Struensee si tenne lontano dalla politica, limitandosi a stare accanto al giovane e sofferente Cristiano. Sempre più spesso il re cercava conforto presso di lui. Sempre più spesso gli si confidava e il medico, senza parlare, lo ascoltava talvota abbracciandolo per consolarlo dalle sue paure interiori. Ma sempre più visibilmente, il re peggiorava lasciando nelle mani dell'amico, del quale si fidaca ciecamente, il potere del regno. Non solo questo, Cristiano, pur folle per quanto poteva essere, si rese conto del profondo sentimento che stava nascendo tra il suo amico e sua moglie. Decise di non ostacolarli. Se lui non poteva amare Carolina Matilde, era ingiusto negarle l'amore di un'altro uomo. Così diede la sua benedizione ai due amanti.
In Poco tempo, Struensee si ritrovò ad essere l'uomo più potente di Danimarca, con il potere assoluto che il re gli aveva concesso. Nel frattempo, libero di poter amare la regina, i due iniziarono a discutere su come sarebbe bello portare il regno verso il futuro. Aprire gli occhi alla popolazione, condurla verso la luce, sbarazzandosi di tutti i parassiti che si arricchivano alle spalle della gente. La regina è completamente rapita dalle idee illuministe che Strunsee le spiega. Ne è rapita, e le trova giustissime. i due trascorsero lunghe giornate a fare l'amore, studiando il modo migliore per portare la Danimarca alla prosperità. La scoperta dell'erotismo fu per Carolina Matilde una forte spinta verso la vita.
Su consiglio della regina Carolina Matilde, Struensee abolirì il consiglio di stato, diventando la sola guida accanto al giovane re. Questi stravolgimenti nell'ordine naturale, resero Struensee odioso sia alla nobità che al popolo. I nobili lo detestavano perchè egli li teneva lontani dal governo, impedendo loro di arricchirsi a spese della corona. Il popolo lo odiava perchè, sapendo della malattia del giovane re, era convinto che lui lo stesse sfruttando per i propri fini.
Il declino si manifestò nell'inverno del 1771. il re, la regina e Struensee, con una piccola parte della corte, trascorsero l'estate al Palazzo di Hirschholm, a nord della capitale, rimandendo li fino al tardo autunno. Il 7 luglio, la regina partorì la figlia di Sturensee, Luisa Augusta.
Il fastoso e bellissimo castello di Hirschholm sorgeva su di un isola, completamente circondato dall'acqua. Era tra tutti, il più grandioso palazzo della Danimarca, un piccola Versallies sulle assolate sponde di un lago. oggi, il castello non esiste più, distrutto nel 1814.
In quei mesi di relativa tranquillità, Struensee cominciò ad avvertire l'enorme peso della responsabilità che si era assunto. si rese conte di come la sua vita dipendesse dal favore di un sovrano pazzo, e di quanto fosse pazzo lui ad aver fatto un figlio con una regina.
Questi pensieri lo incupivano, poichè egli sapeva che se tutto fosse andato storto avrebbe perduto la vita. E lui aveva orrore della morte. Non della morte in se, ma quando all'idea che tutto smettesse di esistere. Ormai però il danno era fatto. La corte lo odiava, la regina vedova lo osteggiava in tutti i modi e il popolo lo disprezzava credendolo un arrampicatore sociale. Non poteva tirarsi indietro.
Per evitare che i marinai norvegesi si arricchissero grazie ai porti danesi, Struensee chiuse i cantieri navali. Questa decisione provocò la definitiva caduta in disgrazia. Debitamente incitati, i marinai marciarono sul castello. Struensee era terrorizzato, mentre la regina era calma e vigile. Nel tentativo di dare conforto all'amato, esclamò: " Fuggire è da vigliacchi, io non ho paura di morire e non morirò. Non morirò, perchè non mi sono arresa."La regina Carolina Matilde prese il marito per mano e, con lui, si diresse verso i rivoltosi per parlare con loro. L'intervento coraggioso della giovane regina evitò una catastrofe.

La rivolta dei marinai
(IMG:http://i37.tinypic.com/210gikx.jpg)

L'opinione pubblica era tutta ormai contro Struensee. Nel 1771 il suo vecchio amico, il conte Rantzau organizzò una cospirazione contro di lui, nel nome della regina vedeva Giuliana Maria. Nel 1772 il re fu indotto dalla regina vedova ad emettere un ordine di arresto per sua moglie e il suo amante, i quali vennero arrestati il 17 gennaio 1772. All'alba di quel giorno, furono tutti arrestati nelle ripsettive camere da letto. In seguito alla confessione dei due amanti, Struensee venne condannato a morte e Carolina Matilde fu ripudiata. Il 27 Aprile 1772, Struensee venne giustiziato.
La giovane regina lasciò la Danimarca il 28 maggio 1772, per recarsi a Celle, nei pressi di Hannorev. il Fratello, Giorgio III, si era rifiutato di riprenderla, considerando la presenza della regina in inghilterra imbarazzante. Carolina Matilde, alla quale era stata tolta la figlia avuta da Struensee, non perse mai la pseranza di poter tornare in Danimarca per rivedere il marito. Era convinta, a ragione, che egli fosse stato plagiato, che altrimenti non avrebbe mai commesso un simile errore. Nel frattempo, Cristiano VII ormai sempre più sprofondato nella follia, dopo la morte di Struensee, fu deposto.
La giovane regina, Carolina Matilde, morì improvvisamente l'11 maggio 1775, a soli 23 anni. Solo una persona soprevvisse e condusse un'esistenza di rimpianto e dolore. Cristiano VII, per tutto il resto della vita, parlò spesso del suo carissimo amico Struensee e a tutti diceva :" Egli non è morto, mi parla. Egli è solo scappato."
Questa è la storia della rivoluzione silenziosa che sconvole la Danimarca. Spero vi sia piaciuta.

ANDREA

Sì! Mi ha commossa profondamente e penso di approfondire la mia conoscenza su questi personaggi storici poco conosciuti di lodevole importanza.
 
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