| Marie-Catherine de Brignole-Sales, divenuta in seguito a matrimonio Principessa di Monaco e nel 1798 principessa di Condé, è nata il 7 Ottobre 1737 e deceduta il 18 marzo 1813 a Wimbledon.
Figlia di Giovanni Maria Brignole, doge di Genova (1703-1769) e di Anna Balbi, sposa il 5 luglio 1757 il principe Honoré III di Monaco (1720-1795), al quale lei porta una cospicua dote. La coppia divorzia nel 1770 dopo aver avuto due figli: Honoré IV di Monaco (1758-1819) Joseph di Monaco (1767-1816)
Questa principessa raccoglieva consensi unanimi e Mme de La Ferté-Imbault la dipingeva come una donna affascinante, di carattere tranquillo, una delle migliori persone del suo tempo. Dopo la nascita dei figli la coppia che risiedeva, non sul suo scoglio del Mediterraneo ma nel bel palazzo Matignon, in Rue de Grenelle, non riusciva più ad andare d'accordo.
Nel 1760, dopo aver perso sua moglie (Charlotte de Rohan-Soubise), il principe di Condé era così triste che la sua salute si alterò. Andò allora a curarsi presso le terme di Plombières e incontra Marie-Catherine de Brignoles, principessa di Monaco. Quest'ultima fu affascinata dal principe, ma Marie-Catherine era sposata. Suo marito non sospettava nulla ed era allo stesso tempo lusingato di essere invitato spesso a Chantilly. Il principe di Monaco si accorse della relazione solo quando gli arrivarono delle lettere anonime. Egli divenne, allora, insopportabile, a Chantilly proibì a sua moglie di danzare, di fare passeggiate, la rinchiudeva mentre andava a cenare e la costringeva a chiudersi alle nove di sera nella sua camera, entrava spesse volte nella camera della moglie a vedere se effettivamente era a letto.
La principessa fu subito paziente, e, sentendosi colpevole si mostrò arrendevole su tutti i campi, ma non successe nulla e quindi si stancò della situazione. Per vendicarsi di questa relazione, il principe di Monaco, si prende una favorita, una attrice della commedia Italiana, e fa tutto alla luce del sole in modo che la moglie ne sia al corrente. La principessa si rifugia anche lei in frivolezze in risposta all'affronto. Il conte di Ségur ci racconta un aneddoto: "...alla fine di una cena presso Mme de Beuvron, la principessa (di Monaco) e il conte di Thiard entrano insieme in un boudoir isolato, all'inizio dell'appartamento. Un piccolo mobile elegante, atto a nascondere quei biglietti "dolci" tenta la loro curiosità. Indiscretamente cercano allora di aprirlo, la chiave della quale si servono si rompe nella serratura. Tentano allora di riparare il danno il meglio possibile quando un valletto li sorprende, non possono fare a meno, allora, di denunciare la loro colpa alla padrona di casa: - Ah! Principessa, - esclama Mme de Beuvron- che sia possibile? Dovevate confessarlo perchè noi potessimo crederci! - La storia fece il giro di Parigi. Il principe di Monaco, incollerito, picchiò sua moglie e la sequestrò. Quest'ultima cadde malata e questo impensierì la famiglia del principe. Il conte di Valentinois, fratello del principe, gli disse allora: - Voi la condurrete alla tomba! - il principe risponde -Tanto meglio! - ..."
La principessa fuggì allora al convento della visitazione. Condé fu felice di saperla in salvo ma nel contempo triste per essere separato da lei. La principessa su istanze di sua madre, accetta di ritornare al suo domicilio ma presto le si annuncia di rientrare a Monaco e, vedendosi ancora sequestrata, fugge un'altra volta e questa volta per sempre. Abbandona i suoi figli e si rifugia nel convento di Bellechasse. Il 31 dicembre 1770 i magistrati dettero ragione alla principessa (sicuramente con l'aiuto del Principe di Condè) e si separa dal marito.
Nel 1774 dopo aver acquistato i terreni confinanti con Palais-Bourbon, residenza del principe di Condé, la principessa abbandonò palazzo Matignon e fece costruire da Brongniart un'abitazione fastosa, degna del gusto per il lusso e dell'amore per i bei arredi di un'erede dei dogi genovesi. La relazione tra il principe di Condé e della principessa di Monaco era ormai rinomata sia in città che a Corte. I bigotti si scandalizzarono mentre Luigi XV non ci trovò nulla da ridire. Le cose cambiarono con l'avvento dei nuovi monarchi che volevano ristabilire l'onore della coniugalità e perseguitare le relazioni extraconiugali. "Non ricevo donne senza il loro marito" disse Maria Antonietta. L'affermazione riguardava la principessa di Monaco che venne dichiarata indesiderabile alla corte della giovane Regina. La tempesta si placa, e i due principi continuano ad esibire questa relazione contraria al matrimonio tradizionale.
Nel 1780 La principessa di Monaco ebbe il suo castello ove coltivò i suoi amori. "Eccomi infine signora di Betz" scriveva dalla sua proprietà, situata "non troppo lontano e non troppo vicino a Parigi". La sua nuova dimora era vicino a Chantilly, dove viveva il principe di Condé. La principessa trascorse gioni felici nella sua villeggiatura di Betz. Poi seguì Condé nell'emigrazione.
Sotto la Rivoluzione, nel 1795, Marie Catherine domanda a Condé di sposarla ed è solamente nel 1798 dopo aver lungamente riflettuto che il principe accetta.
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