Maria Antonietta - Regina di Francia

Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova, Sfarzo e mecenatismo

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Erzherzogin Mady
view post Posted on 30/10/2011, 12:22




Nato da Guglielmo e da Eleonora d'Austria nella notte tra il 21 e il 22 settembre 1562, il quarto duca di Mantova e secondo del Monferrato fu educato da ottimi maestri.

Il giovane Vincenzo
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Il suo carattere esuberante e prodigo fu senza dubbio accentuato dalla tirchieria paterna, avvertita dal giovane principe come un limite notevolissimo.

Il padre, Guglielmo Gonzaga (1538 – 1587) terzo duca di Mantova e del Monferrato.
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La madre, Eleonora d'Asburgo, arciduchessa d'Austria (1534 –1594)
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Bello, fascinoso, abile nelle armi, spendaccione, un po' gradasso, il giovane Vincenzo non ebbe mai un buon rapporto col padre.
Si dice che quest ultimo fosse geloso della prestanza fisica del figlio e dell'ammirazione che riscuoteva tra il gentil sesso. Guglielmo infatti era gobbo e non particolarmente bello.

Vincenzo
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Riguardo al carattere "fumantino"di Vincenzo si ricorda un avvenimento che segnò la sua gioventù: giunto in Mantova l'intellettuale scozzese James Crichton, dandy navigato, capace di parlare una decina di lingue, ottimo musicista e cantante, poeta, spadaccino, bello, grande amatore, l'invidia per questo personaggio così scomodo nella sua grandezza culminò nell'assassinio (ufficialmente fu un incidente) avvenuto in piazza Purgo nella notte del 3 luglio 1582 da parte del figlio del duca.

Ancora principe ereditario, Vincenzo nel 1581 aveva sposato la bella Margherita Farnese, figlia di Alessandro Farnese, duca di Parma e Piacenza, e Maria d'Aviz, nipote dell'imperatore Carlo V.
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Un matrimonio che sembrava perfetto, non solo per il piacevole aspetto dei due coniugi (che avrebbe fatto presagire una forte e splendida prole), ma anche per il riavvicinamento tra Mantova e Parma. Ma la sorte era dietro l'angolo: la povera Farnese era afflitta da una malformazione incurabile, che rendeva impossibile l'atto sessuale. Quelle che Vincenzo, la prima notte di nozze, credette smanie verginali, in realtà erano grida di dolore. Trascorsi due tristi anni venne annullato il matrimonio mai consumato. La povera Farnese, forse veramente amata da Vincenzo ma sottomessa alla ragion di Stato, tornò a Parma prendendo i voti nel convento di San Paolo. Come nemesi divina ella morirà ad età avanzatissima, seppellendo praticamente tutti i protagonisti di questa triste vicenda.

Le attenzioni matrimoniali si rivolsero quindi su Eleonora de' Medici, primogenita di Francesco I de' Medici e Giovanna d'Austria, sua prima cugina (e sorella della più nota Maria de Medici, futura regina di Francia).
Eleonora
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Ma la matrigna di lei, la veneziana Bianca Capello, si era ricordata di come a suo tempo non fosse stata riconosciuta da Guglielmo Gonzaga, alla stessa stregua di molti altri signori italiani, e volle sottoporre il giovane Vincenzo ad un'umiliante prova di virilità da tenersi a Venezia con una giovane che poi venne pagata e maritata. Superato anche questo incidente non senza difficoltà (Vincenzo, nonostante fosse giovane e prestante, si era abbuffato di cibi piccanti, ritenuti afrodisiaci, e ne rimediò invece una drammatica colica ed una magra figura), si risposò nel 1584 con Eleonora dei Medici.

Vincenzo prese il potere il 22 settembre 1587. Bastò solo la cerimonia del suo insediamento per far capire che il nuovo corso di Mantova era all'insegna della prodigalità e del lusso. La sua mise per l'incoronazione era costata ben 36.000 ducati, e ben 150.000 ne era stimata la pietra collocata sul tocco ducale.

Il governo di Vincenzo fu caratterizzato da una politica accorta (anche nei confronti dei sudditi del Monferrato), ma blandamente filofrancese.
Il carattere volubile o poliedrico di Vincenzo si rivelava per esempio negli sperperi per il lusso o nelle enormi cifre gettate al gioco, e contemporaneamente nelle sovvenzioni date in occasione di calamità pubbliche o nella capacità del duca di commuoversi di fronte ai poveri.
Vincenzo si caratterizza anche per alcune velleitarie spedizioni militari contro i turchi, tenute in Ungheria tra il 1595 e il 1601. Avventure segnate dal lusso e da uno splendido modo di vivere: i soldati partirono con divise nuove e tutte uguali e la prima spedizione fu caratterizzata anche dalla presenza di Claudio Monteverdi e di una compagnia di musici.
Più dei successi militari, invero scarsissimi, la spedizione vincenzina colpì l'Europa e i Turchi attraverso le feste e i ricevimenti che caratterizzarono la vita al campo militare: addirittura i Turchi arrivarono a chiamare Vincenzo "il Pascià di Mantova".

Nelle arti fu attento e geniale. Protesse Torquato Tasso, creò pittore di corte Pietr Paul Rubens (fu tra i primissimi in Italia ad accorgersi della novità fiamminga; ricordiamo inoltre che Rubens anche acquisiva opere sul mercato per il duca: fu in questo modo che giunse a Mantova la Morte della Vergine di Caravaggio). Vincenzo chiamò inoltre come maestro di cappella il cremonese Claudio Monteverdi (Mantova era già il baricentro mondiale della musica contemporanea con altri maestri come Palestrina, Giaches de Wert, Gian Giacomo Gastoldi).


Palazzo Ducale raggiunse sotto Vincenzo il massimo splendore. Le collezioni qui conservate, che si ingrandirono ulteriormente con Ferdinando, giunsero una tal vetta di splendore che non temettero paragoni con nessun altra raccolta. Erano infatti invidiate e bramate da papi e imperatori. Sempre sotto Vincenzo Casale fu munita di quel capolavoro di ingegneria militare che fu la Cittadella, oggi demolita, ma baluardo insuperabile costato un milione in oro.

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Durante il ducato di Vincenzo venne inoltre istituito il ghetto: Mantova fu tra le ultime città d'Italia ad adeguarsi ai dettami romani, anche sulla spinta di alcune figure di predicatori che propagandarono l'odio antisemita. Ciononostante l'antichissima comunità ebraica di Mantova si trovò sempre magnificamente nella città dei Gonzaga, forse anche per gli evidenti interessi economici.

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Nel 1608 vi fu il matrimonio del primogenito Francesco con Margherita di Savoia, anche tentativo di sanare la rivalità accesa tra le due casate a causa del Monferrato. Lo sfarzo delle nozze sbalordì tutti i principi d'Italia. Fu per quest'occasione che venne eretto l'arco trionfale tra piazza Sordello e piazza Castello. Ma soprattutto prese vita il melodramma, attraverso l'Orfeo di Monteverdi. Vincenzo inoltre istituì l'ordine cavalleresco del Redentore, per il quale rinunciò all'ambitissimo collare del Toson d'oro, col quale l'aveva insignito Filippo II di Spagna nel 1589.


Vincenzo morì il 18 febbraio 1612 e fu sepolto (secondo una tradizione con ogni sfarzo e segno della dignità ducale) in un ambiente segreto della cripta di Sant'Andrea, vicino al grande altare del Preziosissimo.
Lasciò 6 figli legittimi (un sesto era morto bambino) e tre naturali poi riconosciuti.
I tre figli maschi legittimi si avvicendarono alla dignità ducale e furono gli ultimi Gonzaga del ramo principale: Francesco IV, Ferdinando, Vincenzo II. Il quarto figlio maschio legittimo, Guglielmo, mori infante.

Francesco, (1586 – 1612), V Duca di Mantova e del Monferrato per un periodo di pochi mesi, nel corso del 1612.
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Ferdinando (1587–1626), VI Duca di Mantova e Duca del Monferrato dal 1612 al 1626.
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Vincenzo II, (1594 –1627) VII Duca di Mantova e del Monferrato dal 1626 al 1627.Nel breve periodo del suo ducato Vincenzo II viene ricordato soprattutto per la vendita di parte della famosa collezione d'arte gonzaghesca, ceduta per una cifra irrisoria al re d'Inghilterra.
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Tra le figlie legittime troviamo :

Margherita (1591 – 1632) sposa di Enrico di Vaudemont, Duca di Lorena
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ed Eleonora (1598-1655) consorte del sacro romano imperatore Ferdinando II d'Asburgo.
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Piccola curiosità : La nostra cara Reine discende per linea paterna da Vincenzo.



 
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view post Posted on 31/10/2011, 15:09
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Marie-Antoinette

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Grazie per aver descritto questo personaggio. Mi ricorda due cose: "La celeste Galleria", la mostra di qualche anno fa a Palazzo Te, che riuscì a far tornare a Mantova per l'occasione molti capolavori venduti dallo sciagurato Vincenzo II.
E poi la curiosa storia della gobba.

La famiglia dei Gobbon.....

La gobba fu per i Gonzaga una vera maledizione.
Sembra che fosse stata introdotta nel patrimonio genetico familiare da Paola Malatesta, ricchissima figliola del signore di Rimini, che sposò Gianfrancesco Gonzaga, il primo marchese di Mantova.

.
Gianfrancesco Gonzaga (1395-1444), 1° marchese di Mantova, e la moglie Paola Malatesta (+1449).

La malformazione ereditaria saltò una generazione e ricomparve nella successiva: il nipote di Gianfrancesco, Federico I, terzo marchese di Mantova, fu appellato comunemente il Gobbo.
Affette da cifosi le sorelle Susanna, Cecilia (che si fecero monache) e Paolina.

.
Federico I (1441-1484), 3° marchese di Mantova, definito dai cronisti rinascimentali "gobbo cortese e piacevole". Sposò la bionda e bellissima Margherita di Baviera (1442-1479), ed ebbe figli e nipoti sani.
La gobba di Federico è sapientemente coperta da un mantello nell'affresco del Mantegna nella "Camera picta":


Andrea Mantegna - Ludovico Gonzaga (1412-1478),detto "il Turco", 2° marchese di Mantova, incontra il figlio Cardinale Francesco; all'estrema destra, l'erede Federico (con la gobba nascosta dal mantello giallo-verde) - Palazzo ducale di Mantova.

Ma il gene non era scomparso: questa volta saltò due generazioni e la gobba ricomparve nel pronipote di Federico I: il succitato Guglielmo (come ci ha raccontato Mady).


Rubens - La famiglia ducale in adorazione della Trinità - Palazzo ducale di Mantova.
La tela faceva parte di un trittico realizzato per la Chiesa della Santissima Trinità nel 1605. L'opera fu smembrata a seguito dei danni procurati durante l'occupazione napoleonica che aveva adibito la chiesa a deposito di foraggi: oggi a Mantova del trittico originario resta soltanto la tela centrale parzialmente mutilata, mentre il resto del quadro è sparso per l'Europa.


Vincenzo e Guglielmo Gonzaga in dettaglio. Anche qui l'autore ricorre a uno stratagemma per nascondere la gobba: ritrae Guglielmo seduto (tanto bello poi Vincenzo non era!).


Le rispettive mogli: Eleonora d'Asburgo ed Eleonora de Medici (zia e nipote).

Edited by elena45 - 23/11/2016, 09:47
 
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view post Posted on 31/10/2011, 20:18
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Marie-Antoinette

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Sulla figura di Vincenzo, ma più in particolare sullo scioglimento del primo amtrimonio e glis forzi epr arrivare al secondo c'è il bellissimo film " Una vergine per il principe" con Vittorio Gassman



ve lo consiglio perchè è veramente carino
 
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view post Posted on 1/11/2011, 08:52
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Marie-Antoinette

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Ho trovato finalmente un ritratto adulto di Ferdinando e Vincenzo II Gonzaga:


Tiberio Titi - Ferdinando Gonzaga (1587-1626), VI duca di Mantova.
Somiglia a suo cognato, Cosimo II de Medici, avendone sposato la sorella Caterina, i quali, peraltro, erano entrambi primi cugini di sua madre Eleonora.


Giusto Sustermans - Vincenzo II, VII duca di Mantova (1594-1627).
E' così diverso dal bellissimo bimbo biondo ritratto da Rubens! Ma la sua salute era cagionevole, tant'è vero che morì a soli 33 anni e senza eredi.
Non sono riuscita a trovare un'immagine della moglie, Isabella di Novellara (1576-1627), che si racconta fosse bellissima. Altrimenti non l'avrebbe sposata che aveva già 41 anni (lui 23), vedova e con otto figli!

Edited by elena45 - 21/11/2013, 00:10
 
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Erzherzogin Mady
view post Posted on 1/11/2011, 10:58




Eccone un'altra sempre di Vincenzo adulto.

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e una di Ferdinando
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Come dici Elena, Vincenzo morì giovane non lasciando eredi diretti.Con lui si estingue la linea principale dei Gonzaga di Mantova.
Facciamo un passo indietro per chiarire la faccenda.Dopo la morte di Vincenzo I, nel giugno 1612 gli succede il primogenito Francesco ma solo per pochi mesi. Egli ha sposato 4 anni prima la figlia del duca di Savoia Carlo Emanuele I, Margherita che gli da 3 figli, Ludovico, Maria ed Eleonora.
Nel dicembre del 1612 un'epidemia di vaiolo falcia prima il figlioletto ed erede al ducato e poi il padre.
Smessa la porpora cardinalizia, a Francesco succede il fratello Ferdinando nel 1616.
Dopo aver avuto un figlio naturale, Giacinto, dalla contessina Camilla Faà di Bruno, Ferdinando sposa Caterina de’ Medici, figlia del granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici nel febbraio del 1617.
Il matrimonio resta però senza progenie.
Intanto Ferdinando, per ripianare la disastrosa situazione economica del ducato, inizia la vendita al re d'Inghilterra di gran parte della collezione d'arte gonzaghesca.
Essendo sterile il matrimonio di Ferdinando, l'unico discendente diretto è il fratello minore Vincenzo.
Quest'ultimo, smessa la porpora cardinalizia ereditata da Ferdinando, aveva sposato segretamente Isabella Gonzaga di Novellara, bellissima quarantenne vedova di don Ferrante principe di Bozzolo.
Il matrimonio non fu però felice: Vincenzo e Isabella non ebbero figli e ben presto il duca chiese l'annullamento, sostenendo che il rito non era valido, e poi tentando addirittura di avvelenare la duchessa.
Lo spinoso problema della successione era più che mai imperante.
Tutta Europa era interessata alla successione del ducato mantovano: c'erano gli Spagnoli che sostenevano la successione del duca di Guastalla don Cesare Gonzaga (figlio di don Ferrante - fratello di Federico I) e c'erano i Francesi, che invece avanzavano la successione dei Gonzaga Nevers (nel segno di una parentela con Ludovico - fratello del duca Francesco III.
La parentela dei Nevers era più vicina ma l'imperatrice Eleonora Gonzaga (sorella del duca di Mantova) si era schierata a favore degli Spagnoli e aveva proposto il matrimonio tra don Cesare di Guastalla e Maria Gonzaga (nipote di Vincenzo II).
Inizialmente Vincenzo II sembra orientarsi verso la Spagna ma poi, avendo scoperto che i Guastalla avevano fatto entrare degli armati in Mantova, decise per i Nevers.
Il candidato per il matrimonio con sua nipote Maria (figlia del duca Francesco, fratello di Vincenzo) era quindi Carlo di Rethel.

Carlo
carloiigonzaga

Maria
mariagonzaga


Era necessaria un dispensa papale in quanto i due erano parenti e la concessione arrivò la vigilia di Natale del 1627, così la notte di Natale venne celebrato il matrimonio e, poche ore dopo, il duca Vincenzo II morì. Quel matrimonio furtivo rese duca il padre dello sposo, Carlo di Nevers, che partì da Parigi per Mantova. Il futuro Carlo I era nato a Parigi il 6 maggio 1580 da Ludovico Gonzaga duca di Nevers, e da Enrichetta di Cleves. Era subentrato al padre nel ducato di Nevers nel 1595 e nel 1599 aveva sposato Caterina, figlia del duca Carlo di Lorena. Nel 1628 Carlo I Gonzaga Nevers venne quindi confermato ottavo duca di Mantova e sesto del Monferrato.
Questa successione era malvista e non venne accettata né dalla Spagna né dall'Impero. Il suo governo fu particolarmente difficile, tanto più se si considera che negli anni della sua reggenza egli dovette fare fronte a una pesante carestia (e in questo senso è comprensibile la drammatica vendita della quadreria a Carlo d'Inghilterra) e a quel terribile anno che fu il 1630, segnato dal flagello della peste e dal Sacco della città ad opera dei Lanzichenecchi.
In tre giorni (dal 18 al 20 luglio) il Sacco devastò la città e suoi territori ma, di fatto, gli Alemanni se ne andarono solamente nel settembre dell'anno successivo.
Nonostante questo disastro il duca era sopravvissuto ed era rientrato a Mantova nel settembre del 1631. Lo Stato, pur lentamente, riprese a vivere (senza però tornare agli splendori di un tempo) e Carlo lasciò un buon ricordo del suo governo. Egli morì il 22 settembre del 1637. Suo figlio Carlo di Rethel era morto prima di succedergli, lasciando il figlioletto Carlo II e la moglie Maria Gonzaga. L'erede era quindi il piccolo Carlo II, sotto la reggenza di sua madre Maria.
Con il figlio di Carlo II, Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers, si esaurisce la dinastia in linea collaterale dei Gonzaga.
 
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Erzherzogin Mady
view post Posted on 1/11/2011, 12:51




CITAZIONE (elena45 @ 31/10/2011, 15:09) 
Grazie per aver descritto questo personaggio. Mi ricorda due cose: "La celeste Galleria", la mostra di qualche anno fa a Palazzo Te, che riuscì a far tornare a Mantova per l'occasione molti capolavori venduti dallo sciagurato Vincenzo II.

La vidi pure io quella mostra bellissima nel 2002 o nel 2003 se non mi ricordo male.
 
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view post Posted on 1/11/2011, 14:37
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Erzherzogin Mady @ 1/11/2011, 10:58) 
Eccone un'altra sempre di Vincenzo adulto.

(IMG:http://img853.imageshack.us/img853/4139/vincenzoii.jpg)

e una di Ferdinando
(IMG:http://img64.imageshack.us/img64/1729/ferdinando.jpg)

Mi hanno incuriosito queste immagini. Ho trovato che fanno parte di una serie di affreschi settecenteschi che adornano la Sala di Guastalla nel Palazzo ducale e che allinea i ritratti postumi dei duchi che si sono succeduti, dal primo all'ultimo.
Di seguito i Gonzaga Nevers:


Carlo I (1580-1637), VIII duca di Mantova


Carlo II (1629-1665), IX duca di Mantova


Ferdinando Carlo (1652-1708), X duca di Mantova.

Ovviamente la fisionomia non si coglie da questi affreschi, per cui vale la pena citare ritratti più significativi:


Carlo I Gonzaga Nevers: è il padre della famosa principessa palatina (https://ladyreading.forumfree.it/?t=55091109).


Carlo II Gonzaga Nevers, nipote del precedente.


Hyacinthe Rigaud - Ferdinando Carlo Gonzaga Nevers, figlio del precedente.

Per finire, l'ultima duchessa di Mantova, moglie di Ferdinando Carlo:


De Troy - Suzanne Henriette d'Elboeuf (1686-1710).

Edited by elena45 - 4/11/2011, 15:03
 
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