Maria Antonietta - Regina di Francia

I principi romani

« Older   Newer »
  Share  
elena45
view post Posted on 2/2/2013, 18:24 by: elena45
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


La linea Gaetani dell' Aquila d'Aragona è sostanzialmente napoletana. E' un ramo dell'antica famiglia Caetani (o Gaetani), cosiddetti perchè originari di Gaeta, che diventa potente e temuta con l'elezione al Soglio Pontificio di Benedetto Caetani con il nome di Bonifacio VIII.

128419395-10215142033383621-8780337656935865338-n
Ritratto postumo di Bonifacio VIII (1230-1303).
E' il secondo Papa della famiglia dopo Gelasio II (1060-1119), al secolo Giovanni Caetani. E' noto per la sua forte difesa del primato papale di fronte al potere dei nobili e dei sovrani, che culminò nel contrasto con il re di Francia Filippo il Bello e con la famiglia Colonna (schiaffo di Anagni).

Bonifacio VIII peraltro mise in atto una forte politica nepotista, favorita da influenti matrimoni. Per esempio, fece sposare il nipote Goffredo III Caetani (+1335) con Giovanna dell’ Aquila, ultima del suo casato e signora delle contee di Fondi e di Traetto.
Il nipote di costoro pertanto, Onorato I Caetani (1336-1400), figlio di Niccolò e di Giacoma Orsini, dominava su una vasta signoria, al confine tra Regno di Napoli e Stato della Chiesa, e vantava pure un credito importante nei confronti del Vaticano. Aveva sposato Caterina del Balzo, figlia del Gran Giustiziere del Regno di Napoli.
L’elezione nel 1378 del nuovo Papa, Urbano VI, il primo italiano dopo la cattività avignonese, comportò una profonda spaccatura a livello europeo, non solo tra le istituzioni ecclesiastiche, ma anche tra la nobiltà ed i sovrani regnanti: la politica di Urbano VI, volta a ripristinare l’ autorità della Chiesa, non poteva che cozzare con gli interessi di Onorato I, il quale, capeggiando la fazione opposta, fu tra i promotori del conclave di Fondi, che vide l’elezione dell’antipapa Clemente VII (cardinale Roberto di Ginevra). La disputa degenerò anche a livello militare, con duri scontri e continui capovolgimenti di fronte: in palio c’era il ritorno definitivo della Sede apostolica a Roma, e l’assegnazione della Corona di Napoli tra gli angioini vicini al re di Francia e gli angioini del ramo cadetto dei Durazzo. Nel 1400, con l’esercito del re Ladislao di Durazzo ormai vittorioso ed alle porte di Fondi, si spense il conte Onorato. La figlia Jacobella, sua unica erede, non poté che accettare le pesanti condizioni di resa imposte dal sovrano napoletano e fare testamento in favore dello zio Giacomo Caetani (1338-1423).
Giacomo riceverà quasi tutti i beni del fratello Onorato e li dividerà tra i suoi due figli, definendo in questo modo i due rami, quello romano e quello napoletano.
La contea di Fondi, ricadente nel Regno di Napoli, passerà al figlio cadetto di Giacomo e della moglie Sveva Sanseverino di Corigliano, Cristoforo Caetani dell'Aquila (+1439), che aggiunge al proprio il cognome della bisnonna, antica proprietaria della contea di Fondi. Cristoforo attraverso la madre è primo cugino di Carlo III di Durazzo, con il quale si schiera per l'attribuzione del trono napoletano contro Luigi d'Angiò (#entry598939721). Re Ladislao lo nomina Capitano dell'esercito e Vicerè degli Abbruzzi.

Castello-Fondi
Castello di Fondi: il nucleo è del XIII secolo; apparteneva, come già detto, ai conti dell'Aquila, famiglia di origine normanna, e fu trasferito, nel 1319, dall'ultima erede Giovanna al marito Goffredo Caetani (+1335). Nel 1378 fu sede dell'elezione dell'Antipapa Clemente VII, dando origine allo Scisma d'occidente.

sonnin01
Molto più modesto il castello di Sonnino, che rientrava nella contea di Fondi.

jpg
Onorato II Caetani dell'Aquila d'Aragona (1425-1491), figlio di Cristoforo, ritratto nel trittico di Antoniazzo Romano (Madonna col bambino e santi), nella Chiesa di S. Pietro a Fondi. Si adeguò presto al nuovo regime spagnolo, diventando fedelissimo degli Aragona, tanto da acquisire il cognome reale per assenso del re Ferrante e consentire l'arresto del figlio Pietro Bernardino (1458-1492), conte di Morcone, schieratosi contro il Re nella Congiura dei Baroni (1485).
Il Re gli concesse il ruolo di Protonotario e gli donò un palazzo a ridosso delle mura greche di Napoli (scomparso perchè inglobato in nuove costruzioni).

Tratto da http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/sc...resp&apply=true
www.academia.edu/1638351/La_congiur...rte_dei_ribelli

Onorato II e il padre Cristoforo innalzarono ad altissimi livelli la ricchezza e il prestigio del ramo napoletano della Domus Caietana. Ampliarono anche il palazzo residenziale di Fondi:

image
Palazzo Caetani di Fondi, costruito dal primo conte Goffredo a partire dal 1299:

Più tardi il 7° conte Onorato III Gaetani dell'Aquila (+1528), Vicerè di Sicilia, sposò Lucrezia d'Aragona, figlia naturale del re Ferrante. Infatti sulle mura del castello compare lo stemma con le insegne dei Caetani, dei dell'Aquila e della casa d'Aragona. Purtroppo, poco dopo, nel 1497, sarà proprio il cognato Federico a sequestrargli il feudo per concederlo a Prospero Colonna.


Stemma della famiglia Gaetani dell'Aquila d'Aragona.


Palazzo Caetani a Piedimonte Matese: il feudo di Piedimonte apparteneva a Sveva Sanseverino (1340-1425), come già detto madre del suddetto Cristoforo Caetani, che gli trasmise in eredità.
Oggi il palazzo si trova in uno stato di abbandono, ma nel '700 fu arricchito di affreschi e decori, per volontà dei suoi proprietari, il principe Niccolò e la moglie Aurora Sanseverino.


Francesco Solimena - Aurora Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1667-1726), nata Sanseverino - Museo Filangieri, Napoli.
Figlia del principe di Bisignano, vedova giovanissima (il primo marito morì il giorno dopo le nozze), sposò il patrizio napoletano Niccolò Gaetani dell’Aquila d’Aragona.
Aurora fu poetessa, attrice e mecenate: donna polivalente, appassionata di diverse forme di arte, fu anche tra i più importanti committenti di musica del Regno di Napoli. Il castello di Piedimonte e la sua casa napoletana in via Bisignano divennero i più importanti centri culturali del Viceregno di Napoli.
http://pm2010.altervista.org/AuroraSanseverino1.htm

.
Aurora Sanseverino e il marito, Niccolò Gaetani dell’Aquila d’Aragona (1657-1741), conte di Alife, duca di Laurenzana e 1°principe di Piedimonte, nonchè gentiluomo di Camera del Re di Napoli e Sicilia Carlo III.
L'unico figlio maschio della coppia morì prima del padre: titoli e mansioni passarono al nipote figlio del fratello Francesco, che continuò la discendenza fino ai giorni nostri. Anche l'unica figlia femmina, Cecilia, la madre del famoso principe di Sansevero, morì precocemente.

Cecilia-Gaetani-dell-Aquila
Antonio Corradini - La Pudicizia velata: monumento funebre a Cecilia Gaetani dell'Aquila d'Aragona (+1710) - Cappella Sansevero, Napoli.

Francesco_Gaetani
Francesco Solimena - Francesco Gaetani dell'Aquila (1664-1734), fratello cadetto del suddetto Niccolò, colonnello della Guardia di Filippo V di Spagna, colui che continuò la discendenza. Anch'egli aveva sposato una Sanseverino di Bisignano, Giovanna (1706-1779), nipote della poetessa Aurora.

Nicola_Gaetani_Dell_Aquila_D_Aragona_1
Niccolò Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1857-1924), 7° principe di Piedimonte, Senatore del Regno d'Italia.

I fratelli cadetti dei principi di Piedimonte erano Conti, per cui c'erano diversi rami comitali. Tra questi:

Antonio-Gaetani-di-Laurenzana-2-banner1954-1898
Conte Antonio Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1854-1898), Deputato al Parlamento,
di fede repubblicano, difensore dei diritti dei lavoratori.

Alla stessa linea comitale apparteneva il conte Livio (1901-1987) che sposò la figlia di Margherita Sarfatti, Fiammetta.

Edited by elena45 - 20/12/2021, 08:52
 
Top
131 replies since 15/3/2012, 14:26   234451 views
  Share