Maria Antonietta - Regina di Francia

Il ritratto di corte a Genova

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view post Posted on 18/6/2012, 18:18
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Marie-Antoinette

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Direi che parlino da soli. D'altra parte Van Dyck è l'ultimo codificatore del genere del ritratto (e ho un particolare debito con questo signore visto che mi ha fatto entrare dove sono... :) ).
 
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view post Posted on 18/6/2012, 19:49
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Marie-Antoinette

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L'esame di ammissione verteva su Van Dick?
 
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view post Posted on 18/6/2012, 19:57
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Marie-Antoinette

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C'era una traccia relativamente libera e scrissi qualcosa su Van Dyck e il ritratto di corte.
 
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Elleth
view post Posted on 18/6/2012, 20:21




www.palazzoducale.genova.it/naviga.asp?pagina=870
Avevo visto questa bellissima mostra a Genova.. allestita benissimo e con ritratti straordinari.
 
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LadyLindy
view post Posted on 19/6/2012, 16:23




CITAZIONE (elena45 @ 16/6/2012, 21:14) 
la sua bisnonna, una certa Eveline Claparède (1840-1910) apparteneva alla famiglia di Madame de Stael!!!!

NOOOOOOOOOOOOO :33op4.gif:
 
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view post Posted on 19/6/2012, 17:40
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (LadyLindy @ 19/6/2012, 17:23) 
CITAZIONE (elena45 @ 16/6/2012, 21:14) 
la sua bisnonna, una certa Eveline Claparède (1840-1910) apparteneva alla famiglia di Madame de Stael!!!!

NOOOOOOOOOOOOO :33op4.gif:

Tranquilla! E' una parentela così lontana, che forse hanno voluto tirarla per i capelli.

Ho indagato sulla genealogia e ho scoperto che la suddetta bisnonna della biscottara, tale Eveline Claparède (1840-1910), apparteneva alla famiglia di Jacques Necker per modo di dire. Più precisamente: la trisavola di Eveline, tale Anne Madeleine Guainier (1707-1755) era prima cugina di Jacques Necker (figli di due sorelle). Ecco tutto, una parentela lontanissima.
Se ti vuoi divertire, controlla su http://gw5.geneanet.org/rossellat?lang=fr;...ine;n=claparede
Piuttosto sarebbe stato più saggio dire che il bisnonno di Eveline, tale Claude Philippe Claparède (1731-1803), fu Sindaco di Ginevra.
Sarebbe stato molto più dignitoso e veritiero sottolineare che la famiglia di Eveline era una famiglia di ugonotti intellettuali (giudici, storici, scienziati): il primo marito di Eveline, prima di sposare il Ricolfi, fu suo cugino, Renè Edouard Claparède (1832-1871), illustre zoologo dell'Università di Ginevra, uno dei primi sostenitori della teoria darwiniana.
Ma tutto questo, forse, la biscottara non lo sa neppure, o non le interessa.

:sick: :sick: :sick: :sick: :sick:

Intanto sull'ascendenza ligure riporto questo episodio (siamo nel 1797):

Il frate giacobino Giovanni Ricolfi , alias fra Alessandro detto il Bernardone (sopranominato così per il suo fisico gigantesco, dopo l'entrata nell'ordine dei frati di San Bernardo), diventò famoso perchè i giacobini genovesi pensarono (visto l'abito) di mandare lui insieme all'abate Cuneo in missione di pace dal doge giacomo Maria Brignole. Questi, sentendosi investiti della più alta missione per il futuro della repubblica ligure, presero una decisione d'urto.
Tutti conoscevano le già note posizioni (ultras) del frate; lo videro partire con una miccia di cannone alla cintola, dopo avera assaltato il carcere politico del Malapaga, insieme a questi e altri facinorosi, trascinarono un cannone su dalla salita Pollaioli e poi lo puntarono direttamente sul palazzo ducale ...il doge si arrese e fu immediatamente insediato il governo rivoluzionario a Banchi.
Non si capisce solo perchè fu temporaneamente espulso dal convento, visto che tra i maggior sponsor della rivolta furono implicati molti giovani religiosi e lo stesso arcivescovato genovese. Annota l'archivio storico nazionale "Frate da messa che poco credeva in quello che faceva"


:woot: :woot: :woot: :woot: :woot:

Edited by elena45 - 27/6/2012, 17:51
 
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LadyLindy
view post Posted on 23/6/2012, 07:29




CITAZIONE (elena45 @ 19/6/2012, 18:40) 
CITAZIONE (LadyLindy @ 19/6/2012, 17:23) 
NOOOOOOOOOOOOO :33op4.gif:

Se ti vuoi divertire, controlla su http://gw5.geneanet.org/rossellat?lang=fr;...ine;n=claparede
Piuttosto sarebbe stato più saggio dire che il bisnonno di Eveline, tale Claude Philippe Claparède (1731-1803), fu Sindaco di Ginevra.
Sarebbe stato molto più dignitoso e veritiero sottolineare che la famiglia di Eveline era una famiglia di ugonotti intellettuali (giudici, storici, scienziati): il primo marito di Eveline, prima di sposare il Ricolfi, fu suo cugino, Renè Edouard Claparède (1832-1871), illustre zoologo dell'Università di Ginevra, uno dei primi sostenitori della teoria darwiniana.
Ma tutto questo, forse, la biscottara non lo sa neppure, o non le interessa.

:sick: :sick: :sick: :sick: :sick:

Gentilissima! Molto interessanti e dettagliati i tuoi interventi ^_^

Ora vado a farmi un giretto nel link indicato, comunque che tristezza la biscottara, dà risalto a cose poco significative quando potrebbe vantare una dignitosa famiglia di cultura.
 
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view post Posted on 5/7/2012, 14:00
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Marie-Antoinette

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Per la gioia del Comitato Monarchici Italiani (sic!), comunico che ho trovato un albero genealogico pressochè completo della famiglia Doria:
www.maltagenealogy.com/Libro%20d%27...nean/Doria.html
Quindi ho ricostruito l'ascendenza della biscottara. Il suo ramo secondario è assolutamente lontano dal Grande Ammiraglio: è uno dei 39 rami che discendono da Simone Doria (1135-1190), Console di Genova, morto combattendo nella Terza Crociata; più precisamente dal quarto figlio di costui, Branca Doria (+1210) , un ramo che se ne va per conto suo, si ramifica ulteriormente, senza lasciare significative tracce di sè.
(Il Branca in questione non è quello dantesco, ma un suo prozio)
In ogni caso si tratta di un'ascendenza molto antica.

PS. Una sua antenata si chiamava Druda Porcello!!!


Edited by elena45 - 29/8/2012, 09:37
 
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view post Posted on 7/7/2012, 14:55
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Marie-Antoinette

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Dopo la digressione sulla biscottara, torniamo al ritratto di corte. E, in omaggio al nostro carissimo Jonathan, ancora Van Dick. Infatti, mancano nella nostra carrellata i ritratti che Van Dyck fece agli Spinola di San Luca, in particolare ai marchesi de Los Balbases.

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Antoni van Dyck - Il marchese Ambrogio Spinola (1569-1630), il generale della guerra dei Trent'anni che abbiamo visto già ritratto da Rubens - Galleria nazionale di Scozia.

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Paul Moreelse - Giovannetta Baciadonne, moglie di Ambrogio suddetto.

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Antoni van Dyck e aiuti- Il marchese Ambrogio Spinola - Collezione privata.

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Anthoni van Dick - Filippo Spinola (1596-1659), marchese de los Balbases, figlio del suddetto e di Giovanna Bacciadonne - Queensland Art Gallery, Australia.

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Anthoni van Dick - Polissena Spinola (1600-1637), sorella del suddetto e moglie del generale spagnolo inviato nelle Fiandre Diego Davila y Guzman, marchese de Leganes - National Gallery of Art, Washington.
Un altro ritratto è al Prado.

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Anthoni van Dyck - Diego Felipe Davila y Guzman , marchese di Leganes (1580-1655) e Polissena Spinola, sua moglie - Museo del Prado.
Amche il Marchese di Leganes, che fu un grande collezionista, fu ritratto da Rubens (http://spanishbaroqueart.tumblr.com/post/1...ad-of-don-diego).

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Anthoni van Dick - Geronima Doria Lamba di Paolo (?), moglie del suddetto Filippo Spinola - Louvre.

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Un altro ritratto di Geronima conservato alla Gemaldegalerie di Berlino.

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Anthoni van Dyck - Ritratto della marchesa Spinola (?) - Galleria nazionale di Palazzo Spinola.

Tranne che nel secondo ritratto, ritornano le architetture di fondo (e c'è persino un cavallo che fa capolino tra le colonne).

Per completezza, anche se non sono di Van Dyck, cito il fratello e la moglie di Ambrogio:


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Circolo di Federico Barrocci - Federico Spinola (1571-1603), Ammiraglio della flotta spagnola -Collezione privata

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Paulus Moreelse - Giovanna Basadonne Doria (?), figlia del patrizio genovese Giovanni Basadonne, conte di Gallata, e Regina Felicia Doria.

Ambrogio Spinola fu uno dei comandanti militari più celebri del suo tempo al servizio della Spagna. Anche i suoi discendenti ricoprirono cariche importanti nei territori italiani del reame spagnolo e si imparentarono con importanti famiglie dell'aristocrazia iberica. La discendenza agnatica si è estinta nella seconda metà del '700; invece sono viventi alcuni illustri discendenti per via femminile: per esempio gli Osorio marchesi de los Balbases e i Fernandez de Cordoba duchi di Medinaceli (#entry604342335).
.
Per orientarsi, se volete:



Tratto da https://books.google.it/books?id=wdA7AQAAM...ttilana&f=false
www.maltagenealogy.com/Libro%20d...an/Spinola.html
http://gw.geneanet.org/pierfit?lang=it&m=N&v=spinola


Genealogia molto semplificata degli Spinola di San Luca (che annoverano 5 Dogi; l'ultimo Domenico Maria, Doge di Genova nel biennio 1732-1734, appartenente al ramo antico degli Spinola Lussio di cui non ho trovato riferimenti organici).
I ritratti di Van Dyck si aggiungono a quelli che Rubens fece alle donne di casa Spinola visti qualche post fa.

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E ancora, cambiando famiglia:

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Anthoni van Dyck - Agostino Pallavicini (+1649), figlio di Stefano e Maddalena Grimaldi, Ambasciatore e Doge di Genova nel biennio 1637-39 - - Getty Center Los Angeles. Una copia è a Palazzo Bianco.
www.legratiedamore.com/ansaldo.htm

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Anthoni van Dyck - Ansaldo Pallavicini (1622-1660), figlio del precedente. Il ritratto è mutilato: manca la figura del padre Agostino o della madre, Veronica Lomellini- Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
Ansaldo Pallavicini acquisterà il Palazzo Francesco Grimaldi in piazza Pellicceria, nel 1641, dal cognato Tommaso Grimaldi (marito della sorella Dorotea). Perso l'unico figlio maschio, Agostino come il nonno, Ansaldo lasciò tutto (compreso il quadro, ovviamente) alla figlia Anna Maria, sposata con Girolamo Doria. Da costei alla figlia Maddalena Doria, sposata con il Doge Niccolò Spinola (1678-1743). Fu Maddalena ad abbellire la sontuosa dimora, che divenne Palazzo Spinola di Pellicceria, oggi Galleria Nazionale. Il ritratto di Ansaldo bambino, sia pure monco, è ancora lì.

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Domenico Piola - Anna Maria Pallavicini, unica erede superstite di Ansaldo - Galleria Rizzi, Sestri Levante.

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Domenico Piola - Girolamo Doria (1648-1719), marito della suddetta - Galleria Rizzi, Sestri Levante.
Girolamo apparteneva al ramo dei Doria Lamba ed era nipote del 94° Doge di Genova, Ambrogio Doria.

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Anonimo genovese - Maddalena Doria (?) bambina, figlia dei suddetti.

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Angelica Kauffmann - Francesco Paolo Spinola (1746-1824), nipote del suddetto doge Niccolò e di Maddalena Doria - Galleria nazionale di Palazzo Spinola.
Si sposò due volte (con Maria Brignole di Rodolfo e Geronima de Mari di Agostino), ma i matrimoni furono annullati a causa della sua impotenza; rimasto senza discendenti, lasciò il palazzo ai nipoti Giacomo, Ugo e Giovan Battista Spinola di Luccoli, figli di suo cugino materno Francesco Maria III (1753-1804) del ramo Isola-Variana e di Eugenia Pallavicini, con il patto di abitarvi stabilmente. In particolare Giacomo dette il via a una serie di restauri e arricchì la quadreria con i dipinti ereditati dalla moglie, Violantina Balbi.(http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Spinola_di_Pellicceria).
I suoi pronipoti, nel 1958, donarono tutto allo Stato.

Edited by elena45 - 20/3/2021, 10:28
 
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view post Posted on 22/7/2012, 17:45
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Marie-Antoinette

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Così come Rubens era venuto in Italia al seguito di Ambrogio Spinola, Van Dick fu invitato dal ricco patrizio Gio Agostino Balbi, che dimorava ad Anversa. Fecero il viaggio insieme, ma il genovese morì lungo il tragitto (1622) e toccò all'artista portare la triste notizia in famiglia. Si stabilì con i Balbi un rapporto molto stretto, tanto che il fratello del defunto, <b>Girolamo Balbi</b, futuro Senatore della Repubblica, commissionò per sè e per la sua famiglia tutta una serie di ritratti, uno più bello dell'altro. Quello di Girolamo è andato perduto, gli altri disseminati qua e la:

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Anthoni van Dick - Gio Paolo Balbi (1607-1683) figlio di Girolamo. Il grandioso ritratto equestre, ispirato al Carlo V di Tiziano, è conservato al museo della Fondazione Magnani Rocca.

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Antoni van Dyck - Caterina Balbi Durazzo (+1689), sorella del precedente - Museo di Palazzo reale (Palazzo Stefano Balbi), Genova.
Caterina (il nome esatto era, in realtà, Catterina) sposò Marcello Durazzo (1593-1630) dei Marchesi di Gabiano. I parenti del marito più tardi avrebbero acquistato il palazzo di suo padre: furono i 4 fratelli Marcello, Eugenio e Giò Luca, a comperarla nel 1677 e lo abitarono fino al 1823.
Il ritratto di Caterina fu dipinto intorno al 1624, quando il suocero Agostino Durazzo, in qualità di capo famiglia, fece annotare nel libro dei conti la spesa di 373 lire genovesi “per costo di dui ritratti di Marcello e Catterina ”. L’autore (e beneficiario del pagamento) è “Antonio Vandich” (scritto proprio così) e lo si evince seguendo la vicenda ereditaria dei beni di Agostino quando, dieci anni dopo, anche Marcello era già morto. I due quadri andarono in usufrutto a Caterina fino alla sua morte e poi tornarono nell’asse ereditario. Il ritratto di Marcello finì alla Ca’ d’Oro, a Venezia (dove tutt’ora è possibile ammirarlo) mentre quello di Caterina rimase a Palazzo Reale dove i Savoia lo acquistarono con tutto l’edificio nel 1824 e dove a tutt’oggi si può ammirare.

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Antoni van Dyck - Battina Balbi Durazzo Invrea (+1680), altra sorella, moglie di Giovanni Durazzo Senatore (1585-1622), e poi di Stefano Invrea, ritratta con i figli. E' detta la "Dama d'oro" - Palazzo Durazzo Pallavicini, Genova.

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Antoni van Dyck - Francesca Balbi, un'altra figlia di Girolamo, oppure Ottavia Balbi, sua nuora, moglie del figlio Bartolomeo II - National Gallery Washington.

Così com'è presumibile che siano i figli di Bartolomeo II i soggetti del quadro che segue:

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Antoni van Dyck - Balbi's childrens - National Gallery Washington.

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Antoni van Dyck - Marcello Durazzo (1593-1632), figlio cadetto di Agostino, 1° marchese di Gabiano, marito di Caterina Balbi suddettqa - Galleria Franchetti, alla Ca' d'oro, Venezia.
Morì precocemente e lasciò Caterina vedova molto giovane, senza figli; lei gli sopravvisse per quasi 60 anni e si dedicò ai nipoti e agli affari di famiglia.

Per orientarsi:


Tratto da: http://it.balbifamily.com/art.htm
https://books.google.it/books?id=wdA7AQAAM...20balbi&f=false
www.maltagenealogy.com/libro%20d%27oro/balbi.html
www.diec.unige.it/doria-lamba.pdf
www.sa-liguria.beniculturali.it/ima...ziato/Balbi.pdf



Giovanni Bernardo Carbone - Francesco Maria I Balbi (1619-1704), 1° marchese di Piovera. Appassionato collezionista, custodisce i van Dyck di famiglia e acquista altri capolavori, come il famoso Caravaggio Odescalchi, acquistato nel 1682 (https://ladyreading.forumfree.it/?t=60707892&st=75). Lui si deve accontentare di un epigono di van Dyck.
Trasmette la sua passione ai nipoti Francesco Maria II e Costantino (per inciso entrambi Dogi).

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Domenico Parodi - Costantino Balbi (1676-1741), Doge di Genova nel biennio 1738-39 - Galleria Nazionale Palazzo Spinola di Pellicceria.
Si devono a lui molte opere conservate appunto nella Galleria, che furono ereditate dalla pronipote Violantina Balbi, marchesa Spinola per matrimonio.

Come si evince dallo schema sono ben cinque i palazzi costruiti dagli esponenti di questa famiglia, allineati lungo una strada che prende il loro nome: Sono tutti siti Unesco: bellissime immagini le trovi in www.rolliestradenuove.it/

Edited by elena45 - 21/12/2020, 09:39
 
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view post Posted on 27/8/2012, 14:18
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Marie-Antoinette

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Non lo sapevo, ma nelle mie piccole ricerche ho scoperto un illustre seguace di Rubens e van Dick, allievo del Bernini, che si specializzò, tra l'altro, in ritratti di ecclesiastici: Giovanbattista Gaulli, detto il Baciccio (1639-1709).
Dei grandi maestri assimilò la pennellata pastosa e libera e la vasta gamma di colori. E siamo ancora a Genova nella vastissima famiglia Spinola:

Giovanni-Battista-Sp-nola
Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio - Ritratto del Cardinale Giovan Battista Spinola seniore (1615-1704), figlio di Giovanni Luca e Battina Lomellini, appartenente al ramo San Pietro degli Spinola di San Luca. Cardinale di Santa Cecilia dal 1681.

Giorgio-Spinola
Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio - Ritratto del Cardinale Giorgio Spinola (1667-1739), figlio di Cristoforo Spinola olim Lussio ed Ersilia Centurione, fratello minore del Doge Domenico Maria Spinola (1666-1743). Cardinale dal 1719.

Giovan_Battista_Gaulli-_Ritratto_del_Cardinale_Giulio_Spinola
Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio - Ritratto del Cardinale Giulio Spinola (1612-1691), figlio di Gio Battista Spinola di Luccoli (ramo Isola Variana) e e Isabella Spinola di San Luca . Cardinale della Chiesa Cattolica dal 1666. Fu il protettore dell'artista - National Gallery of Australia.

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Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio - Ritratto del Cardinale Giovan Battista Spinola juniore in abito prelatizio (1646-1719). Figlio di Francesco Maria I Spinola di Luccoli e M. Pompilia Cattaneo, cardinale di San Cesareo dal 1695, nipote del cardinale Giulio suddetto. Fu un grande collezionista come suo padre.

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Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio - Ritratto del Cardinale Giovan Battista Spinola juniore in abito cardinalizio.

Edited by elena45 - 26/6/2020, 08:25
 
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view post Posted on 28/8/2012, 14:11
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Allievo di Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio, fu il pittore italo-tedesco Giovanni Enrico Vaymer (1665-1739), di madre genovese, che divenne noto come ritrattista degli aristocratici dell'epoca. Dei genovesi ci ha lasciato il ritratto di alcuni Dogi:

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Giovanni Enrico Vaymer - Giovan Battista Cattaneo della Volta (1628-1731), Doge di Genova nel biennio 1691-1693 - Palazzo Balbi Cattaneo

Palazzo_Gio_Francesco_Balbi_ritratti_Cattaneo_della_Volta_02
Nella sua sede. A fianco dello stesso autore: "dama di casa Cattaneo con la figlia".
In passato è stata identificata con Maddalena Gentile, moglie di Giovan Battista, ma oggi si dubita.

Per completezza, anche se di altri autori, i ritratti dei due figli di Giovan Battista, entrambi Dogi (!), in un'altra sala del Palazzo Balbi Cattaneo:
Palazzo_Gio_Francesco_Balbi_ritratti_Cattaneo_della_Volta_01
A sinistra Cesare (1680-1756) e a destra Niccolò (1679-1751).


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Giovanni Enrico Vaymer - Agostino Spinola di Felice (1624-1692); appartenente al ramo di Luccoli, fu Doge di Genova nel biennio 1679-81 - Collezione Sanguineti.


Giovanni Enrico Vaymer - Luca Spinola di Luciano (1628-1715); appartenente anche lui al ramo di Luccoli, fu Doge di Genova nel biennio 1687-89.

Ma anche di molte dame. Eccone due:


Giovanni Enrico Vaymer - Francesca Spinola (1686-1737), moglie di Carlo II Centurione Scotto (1672-1753) e sorella del Doge Niccolò del ramo di San Luca, ritratta con la figlia Giulia. - Villa Durazzo Centurione, Santa Margherita.

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Giovanni Enrico Vaymer - Giulia Centurione Scotto (), figlia della suddetta - c.s.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
Gli Spinola di Luccoli sono meno interessanti dal punto di vista iconografico, ma non per questo meno importanti, anzi annoverano anch'essi 5 Dogi (due testè citati, un sesto rinunciò per limiti d'età) e molti palazzi in quel di Genova.



Tratto da https://books.google.it/books?id=wdA7AQAAM...ttilana&f=false
https://gw.geneanet.org/frebault?lang=en&p...1&m=N&v=spinola

I primi esponenti capi della casata sono effigiati nel Palazzo Spinola dei marmi:

Oberto-Spinola
Domenico Gagini (?) - Oberto Spinola (1240-1310), figlio di Guglielmo (primo abitatore di Luccoli), eletto insieme a Oberto Doria, Capitano del Popolo nel 1270. Regge lo scudo del casato.

Corrado-Spinola
Domenico Gagini (?) - Corrado Spinola (+1303), figlio di Oberto suddetto, dal 1296 Capitano della Repubblica insieme a Corrado Doria.

Opizzino-Spinola
Domenico Gagini (?) - Opizzino Spinola (1275-1315), figlio di Corrado suddetto. Capitano del popolo nel 1306, tenta un colpo di stato per ottenere la Signoria di Genova. Vinto, è costretto all’esilio, ma rientrerà in città al fianco di Arrigo VII.

Galeotto-Spinola
Domenico Gagini - L'effige femminile è quella di Calvot Spinola, sorella di Gerardo che nella seconda metà del Trecento, ereditò l'intera proprietà comprendente anche un "viridario" alle spalle dell'edificio.

Giacomo-Spinola
La quinta è ultima figura è la più enigmatica. Rappresenta un cavaliere in sembianze di antico romano. La statua non è coeva alle altre, infatti sino al 1645 la nicchia era vuota.

Tratto da www.spinola.it/gli-spinola-nel-tempo/?lang=en

Palazzo-Spinola-Genoa
Palazzo Spinola dei marmi, costruito tra il 1445 e il 1459 in Piazza Fontane Marose dai fratelli Giacomo ed Eliano Spinola di Luccoli, principali azionisti del Banco di San Giorgio; erano figli di Carroccio, discendenti diretti del capostipite Oberto.
Troviamo poi un Doge nella discendenza di entrambi i fratelli: da Giacomo discende Tommaso (1557-1631), 90° Doge della Repubblica dal 1613 al 1615; da Eliano discende il succitato Agostino (1614-1692) dipinto da Vaymer, 125° Doge nel biennio 1679-1681.

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Alessandro Scala da Corona - Eliano Spinola di Luccoli (+1474), ambasciatore, finanziere e uomo di cultura -Palazzo San Giorgio.
Tratto da www.spinola.it/work/eliano-spinola-di-luccoli-1474/

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Palazzo Niccolò Spinola. Da Piazza Fontane Marose parte via Luccoli, dove il nipote del suddetto Giacomo, Niccolò Spinola, marchese di Vergagni, costruì il suo palazzo (prima del 1560), terminato dal figlio Daniele, tra i più ricchi della città e citato da Rubens. Oggi è al n 23, diviso in appartamenti.

Il figlio maggiore di Niccolò, Giambattista Spinola (+1590) divenuto principe di Vergagni, si costruì invece il suo palazzo in Strada Nuova (oggi via Garibaldi 6), nel 1563. E furono ben 4 gli Spinola di Luccoli che edificarono qui nell'arco di 30 anni.(#entry591081124).

Direi che se gli Spinola di San Luca "parlano" con i grandi ritratti che abbiamo visto, gli Spinola di Luccoli "parlano" soprattutto con i palazzi.

I_palazzi_degli_Spinola

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Anche tra gli Spinola di Luccoli, però, non mancano ritratti del grande fiammingo:


Antoni van Dyck - Barbara Spinola, figlia di Scipione signore di Arquata Scrivia, con i figli Vittoria e Agostino - Museo d'arte di San Paolo.
E' la seconda moglie del Doge Giacomo Lomellini (1570-1652) che abbiamo visto in #entry504245604.

filippo-spinola-tassarolo-van-dyck-per-sito
Antoni van Dyck - Filippo Spinola (1606-1688), terzo conte di Tassarolo, come fa fede lo stemma gentilizio visibile sulla balaustra; figlio di Massimiliano e Violante Spinola di San Pietro. - Palazzo Rosso.
I conti di Tassarolo ebbero il permesso dall'Imperatore di battere moneta nella zecca del loro castello a Tassarolo (AL) in Piemonte.


Veronica Spinola di Giacomo, moglie di Giacomo Serra, anche lei della linea Tassarolo. E' la zia materna della più nota Paola Maria Adorno Brignole Sale (#entry504204389).
E' interessante questo dipinto perchè opera di Guglielmo van Deynen (1575-1624), un pittore fiammingo sceso a Genova nel 1602, prima di Van Dick.
La dama non va assolutamente confusa con l'omonima Veronica Spinola di San Luca, moglie di Gio Carlo Doria, ritratta da Rubens (#entry503972240).
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Altri personaggi degni di nota tra gli Spinola di Luccoli si trovano in quelli che possiamo chiamare "rami minori", ma non di certo meno importanti, evidenziati dal seguente schema:



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Andrea Semino - Simone Spinola di Luccoli (1497-1569), 66° doge di Genova dal 1567 al 1569.

Oltre ai Cardinali ritratti dal Baciccio nel '600:

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Cardinale Ugo Pietro Spinola (1791-1858). Con i fratelli Giacomo e Giovan Battista ereditò il prestigiosissimo Palazzo Spinola di Pellicceria (#entry506340883).

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Marchese Giacomo Spinola (1780-1858). Marito di Violante Balbi, unica erede del Doge Costantino, portò in dote la collezione d'arte del padre.
Cfr. https://books.google.it/books?id=KMzyZlEHv...spinola&f=false

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Per finire , aggiungo che la maggior parte dei discendenti viventi appartengono a questi rami:


Marchesa Orsola Ricciardi Spinola, moglie del marchese Gianluca, del Ramo Isola-Variana. Dirige con il marito la Fondazione Spinola. Il suo ritratto è una serigrafia di Andy Warol:



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Il marchese Andrea Spinola, del Ramo Ronco / Tassarolo, di Luca, proprietario dell'omonima azienda vitivinicola nel territorio di Gavi (AL).

Ma ce ne sono molti altri: www.spinola.it/la-famiglia-spinola/la-famiglia-oggi/

Edited by elena45 - 26/11/2021, 14:38
 
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Antoine80
view post Posted on 31/8/2012, 17:34




CITAZIONE (elena45 @ 27/8/2012, 15:18) 
Non lo sapevo, ma nelle mie piccole ricerche ho scoperto un seguace di Rubens e van Dick, allievo del Bernini, che si specializzò, tra l'altro, in ritratti di ecclesiastici: Giovanbattista Gaulli, detto il Baciccio (1639-1709).
Dei grandi maestri assimilò la pennellata pastosa e libera e la vasta gamma di colori). E siamo ancora a Genova nella vastissima famiglia Spinola (rami cadetti):

(IMG:http://i46.tinypic.com/xm3hg0.jpg)
Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio - Ritratto del Cardinale Giulio Spinola (1612-1691), cardinale della Chiesa Cattolica dal 1666. Fu il protettore dell'artista - National Gallery of Australia.

(IMG:http://i51.tinypic.com/a4c1uo.jpg)
Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio - Ritratto del Cardinale Giovan Battista Spinola seniore (1615-1704), cardinale della Chiesa cattolica dal 1681. (I suddetti erano lontani parenti)

(IMG:http://i50.tinypic.com/15yyykn.jpg)
Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio - Ritratto del Cardinale Giovan Battista Spinola juniore in abito prelatizio (1646-1719), cardinale della Chiesa Cattolica dal 1695 (nipote di Giulio, figlio di un fratello).

Il Baciccio fa parte di quella scuola romana che, insieme a nomi quali Pietro da Cortona e Andrea Pozzo segna il culmine del genere barocco nella capitale. Famoso è il suo Trionfo del nome di Gesù nella chiesa del Gesù a Roma:
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Personalmente non ho mai amato l'affresco barocco per via dell'eccesso di artifizio e ridondanza, salvo Tiepolo e pochi altri, ma per quanto riguarda i ritratti questi da te postati Elena del Baciccio sono molto belli e realistici. Grazie, non li conoscevo! Domanda: quindi questi ritratti sono stati dipindi quando rientrò a Gevona per decorare il Palazzo della Repubblica? Purtroppo tra il mio materiale non ho trovato informazioni esaustive a riguardo.
 
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view post Posted on 31/8/2012, 21:14
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Marie-Antoinette

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Sono d'accordo: gli affreschi sono eccessivi, ma i ritratti barocchi deliziosi.
Non so, onestamente, dove sono stati fatti quelli dei religiosi citati. Anche a Roma, visto che appartenevano alla Corte pontificia.
 
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Antoine80
view post Posted on 31/8/2012, 21:45




Mah,visto che si tratta di tre cardinali e viste più o meno le date di ascesa al cardinalato è plausibile che i ritratti siano stati eseguiti nella stessa Roma. So per certo che l'artista tornò per un breve periodo a Genova in seguito ad una committenza (poi andata in fumo) per il Palazzo della Repubblica, ma di altri spostamenti non ho informazioni.
C'è da dire che anche i miei libri non si soffermano troppo sulla figura del Baciccio ed io, non amando il periodo barocco non ho mai approfondito.
Ribadisco però che apprezzo molto il realismo di questi ritratti, me lo fanno associare più a un Guercino che a un Pietro da Cortona:
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Guercino, Ritratto del Cardinale Bernardino Spada (1630-31)
 
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