Maria Antonietta - Regina di Francia

Simboli e significati nei ritratti di corte., Cosa l'artista e il committente hanno voluto comunicare.

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*§Yue§*
view post Posted on 24/9/2012, 23:42 by: *§Yue§*
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Marie-Antoinette

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Riposto le notizie che avevo già riportato nel topic sugli abiti e gioielli, visto che questo luogo è più adatto.

Due notizie a proposito di uno dei più famosi ritratti di Elisabetta, il "Rainbow Portrait". Avevo sempre creduto che le orecchie e gli occhi significassero che la regina sente e vede tutto. Invece, il significato è un altro e la simbologia del dipinto è decisamente più raffinata e involuta (tra l'altro ci sono anche le bocche, che non avrebbero senso nella solita interpretazione che si dà del ritratto). Frances Yates l'ha esaminata in un famoso saggio (ed. it. "Astrea. L'idea di Impero nel Cinquecento", Einaudi).
Il mantello che presenta orecchie, occhi e bocche è l'allegoria della Fama. In un famoso manuale di allegorie usato dagli artisti dell'epoca, l'Iconologia di Cesare Ripa, l'allegoria della Fama viene tratta da dei versi di Virgilio (Eneide, IV, vv. 181-183): la Fama è un monstrum "cui quot sunt corpore plumae,|tot vigiles oculi supter...|tot linguae, totidem ora sonant, tot subrigit auris". In soldoni è un mostro alato con tante bocche, orecchie e occhi. L'allegoria del ritratto di Elisabetta indica che la sua Fama vola ovunque, narrata da molte bocche, udita da molte orecchie, vista da molti occhi.
Il ritratto è ancora un'allegoria dell'Intelligenza, solitamente raffigurata come una donna con in mano una sfera (il mondo) e un serpente. Sulla manica sinistra di Elisabetta è ricamato un serpente e sopra la testa di questi c'è il globo con la fascia dello Zodiaco. Sotto la testa del serpente è presente un cuore, simbolo del Consiglio: il cuore è necessario per compiere una saggia scelta.
Il corsetto e le maniche della regina sono ricamate con molti fiori, tra l'altro riconoscibili (rose, viole del pensiero, primule, caprifoglio...) e possono far riferimento alla più frequente allegoria di Elisabetta, cioè Astrea, la dea della giustizia, la Vergine sotto cui c'era l'eterna primavera nell'età dell'oro.
Poi ci sono i simboli della Castità rapprensentata dalle numerosissime perle e dallo strano copricapo, una corona imperiale (simbolo del potere) con al vertice una mezzluna (simbolo di Artemide e quindi della castità).
L'arcobaleno, accompagnato dalla scritta "Non sine sole iris" (Non c'è l'arcobaleno senza il sole) è invece allegoria della pace: l'arcobaleno sorge in cielo dopo la tempesta (anche Caterina de' Medici aveva come impresa un arcobaleno con lo stesso senso).

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