Maria Antonietta - Regina di Francia

come si viveva a versailles?

« Older   Newer »
  Share  
Cartaphilus
view post Posted on 4/11/2012, 19:31 by: Cartaphilus
Avatar

Delfino / Delfina

Group:
Member
Posts:
1,941

Status:


Per la vita a Versailles all'epoca di Luigi XIV una miniera di informazioni è Le Versailles de Louis XIV di Mathieu Da Vinha (prima edizione 2009 – l'edizione tascabile di cui vi posto la copertina è uscita da poco).

51DvGAI4ojL._SL500_AA300_

Mathieu Da Vinha è direttore scientifico del Centre de recherche du château de Versailles, e il suo libro si basa su una bibliografia sterminata e fa largo uso di fonti d'archivio. Non spaventatevi: è anche abbastanza maneggevole e si legge volentieri.

CITAZIONE
quello che vorrei sapere è come i nobili vivevessero a versailles: avevano appartamenti tutti per loro? con i loro domestici, le loro cucine? stavano a corte solo per eventi particolari o in pianta stabile? decidevano loro di andare o dovevano essere espressamente invitati

Luigi non ha radunato i nobili a Versailles per caso. Dovevano stare lì e farsi vedere, non starsene nei loro possedimenti a complottare. Una celebre frase del re “i figli di Francia per il bene dello Stato non devono avere altro rifugio [retraite] che la corte, né altra roccaforte che il cuore del proprio fratello” si riferisce in primo luogo a Monsieur, ma vale per tutti i grandi nobili.

Appartengono alla corte i membri delle “case” del re, della regina, della famiglia reale diretta e dei principi del sangue; a questi si aggiungono i grandi nobili che hanno interesse a risiedere presso il re, con la loro cerchia; piano piano, quando diventa chiaro che il favore reale, con tutti i vantaggi connessi, è legato alla presenza e alla permanenza a Versailles, tutti i nobili di qualche importanza cercano di essere presenti. Luigi XIV mette in atto una strategia che trasformerà un piccolo castello “privato”, dedicato alla caccia e al relax, nel cuore politico della Francia, e Versailles nella capitale amministrativa del regno, fino al 1715.

Non si tratta solo dell'ampliamento successivo del castello. Fin dai primi anni del suo regno personale, Luigi dona a chi intenda costruire nel borgo di Versailles lotti di terra: i beneficiari sono tenuti a costruire e a mantenere gli edifici secondo le disposizioni del Surintendant des Bâtiments, sono esentati per dieci anni dall'obbligo di alloggiare il seguito del re (ovvero, in pratica, da una requisizione di tipo militare), pagano in cambio un censo di cinque soldi l'anno da versare alle casse del Domaine, e i loro beni a Versailles saranno pignorabili solo in caso di debito con i costruttori e venditori dei beni stessi. A questo punto l'alta aristocrazia comincia a costruire a Versailles. Nello stesso tempo si moltiplicano gli alberghi: Le Lion d'or, l'Image Notre-Dame, Le Pélican, La Branche d'or, l'Aigle d'or, Le Pavillon Royal... Non dimentichiamo che non si trattava di ospitare solo i nobili, ma anche i domestici, gli operai, tutti quelli che per qualche motivo lavoravano a Versailles.

A chi abita al castello Luigi decide nel 1663 di pagare vitto e alloggio (cosa mai praticata precedentemente in nessuna residenza reale): mobili, legna, candele sono a spese del re, che continua ad ampliare la reggia, non certo per alloggiarci tutta la nobiltà di Francia, ma per le cariche di corte. E per essere alloggiati al castello, se non si è principi o membri della famiglia reale, bisogna avere una carica a corte. Questa è la regola generale, anche se qualche aggiustamento è sempre possibile, dato che l'assegnazione dipende comunque dal re. Luigi intende gestire Versailles come residenza privata, e si occupa direttamente di tutte le assegnazioni di alloggi, insieme al suo premier valet de chambre Bontemps, intendente del castello fin dal 1665 (quando Bontemps muore, nel 1701, è Louis Blouin a succedergli in questa funzione).

Continua...
 
Web  Top
46 replies since 3/11/2012, 21:22   25419 views
  Share