Maria Antonietta - Regina di Francia

I Savoia

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yolande84
view post Posted on 19/1/2013, 18:43 by: yolande84




CITAZIONE (*§Yue§* @ 15/1/2013, 22:35) 
CITAZIONE (yolande84 @ 15/1/2013, 21:32) 
Si ma quello dei Savoia si mantenne pur sempre uno stato indipendente. Non si puo' fare in questo senso il paragone con una città che peraltro a partire dal 500 non fu piu' indipendente, se non apparentemente. Il contesto storico-politico è molto differente.

Io ovviamente parlavo di Siena prima della conquista medicea (c'è ben poco di rilevante dopo). E mi riferivo allo stesso contesto-storico politico, cioè il Tre-Quattrocento. I Comuni erano liberi esattamente come lo erano le piccole signorie e i piccoli principati ed erano tutti a rischio conquista (sia da parte degli altri comuni/signorie) sia da parte delle grandi potenze (e anzi, i Comuni tendenzialmente erano quelli più in pericolo). La contea/ducato dei Savoia non era messo peggio di altri; quello che cerco di trasmettere è semplicemente un dato: non parteciparono alla stessa congerie culturale dei loro contemporanei italiani (banalmente anche a livello linguistico: Dionisotti nella sua celebre Geografia e storia della letteratura italiana esclude il Piemonte e la Liguria), ma nemmeno a quella della corte di Francia.

Hai ragione quando dici che hanno incanalato tutte le loro energie sul piano politico/militare, ma questo non giustifica del tutto (anzi, per niente e spiego perché) il loro disinteresse sul piano culturale. Gian Galeazzo Visconti fece guerra a destra e a manca e allo stesso tempo fu un mecenate eccezionale, nello stesso esatto periodo Firenze si difendeva con tutte le sue forze dal Visconti e si apprestava a conquistare Siena (e stiamo parlando dei primi decenni del Quattrocento, ovvero uno dei momenti chiave a livello storico-artistico).
Credo che sia semplicemente una constatazione: per lungo tempo i Savoia si sono disinteressati alla politica delle immagini e delle lettere, prendendo una strada completamente diversa dalla norma che si afferma proprio nel Medioevo: il potere costituito fa politica anche con l'arte. I loro vicini saluzzesi ci hanno lasciato un romanzo cavalleresco scritto di pugno da Tommaso III e uno dei più bei cicli di affreschi cortesi al castello della Manta, giusto per fare un esempio a loro più vicino sia geograficamente sia culturalmente (entrambe le corti erano di cultura francese). Poi le mosche bianche ci sono: per esempio so che Bianca di Savoia, sposa di Galeazzo II Visconti, fu una donna coltissima e promotrice delle lettere. Però nel complesso l'interesse della corte sabauda verso la cultura sfugge per diversi secoli...
È anche per questo che trovo interessante (e tempo permettendo approfondirò) la loro vicenda sei-settecentesca: finalmente cercano di aggiornarsi e lo fanno in grande. L'edificazione della nuova Torino quasi interamente barocca ne è l'esempio più splendido.

Infatti criticavo l'affermazione secondo cui i Savoia sarebbero stati dei mediocri sovrani dal punto di vista culturale , tanto da non riuscire ad imporsi sul piano internazionale. Direi che è un'affermazione cosi categorica e buttata li' che è fortemente criticabile. Innanzi tutto perchè se il loro interesse verso la cultura sfugge per secoli ,come dici tu, si riprende poi, ed è chiaro ed evidente per tutti. E' normale che ogni stato attraversi delle fasi : L'Italia che è nel massimo del suo splendore durante il Rinascimento, perde in seguito il primato,la Spagna domina a cavallo del XVI secolo, per cadere in declino successivamente,per esempio. La Francia domina il XVII secolo , il XVIII è il secolo dell'Inghilterra e della Prussia.
Nella fase di maggior potenza di uno Stato, (e , secondo me, è molto importante prendere in considerazione anche il quadro politico,in questa analisi) c'è spesso una contemporanea fioritura della cultura, e per far si che cio' avvenga ,come sappiamo, contribuiscono tante cause , che non sono solo i buoni talenti di mecenati di una singola famiglia. Nel caso specifico dei Savoia, va tenuta in conto qualche attenuante, prima di bollarli di mediocrità o di " ritardo" nella corsa all'arricchimento del patrimonio culturale : innanzi tutto è DIFFICILE, per uno stato in quella posizione geografica ,con tutti i problemi che ne derivano, riuscire a mantenere per secoli l'indipendenza,(cosa che non è riuscita a famiglie come i Visconti, o alla città di Firenze , comunque) con buoni risultati sul piano politico/diplomatico e in piu' avere le risorse /le energie/l'interesse per diventare uno stato competitivo anche dal punto di vista cultulare, tanto piu' se confrontato con grandi potenze. Infatti, e sempre secondo me, non è un caso, che proprio con la fine della guerra di successione spagnola ,(e chi conosce un po' di storia generale come te sa benissimo quali privilegi e concessioni ottengono i Savoia), che viene impiegato lo Juvarra, architetto apprezzato anche a Roma e successivamente in Spagna, per un progetto di rinascita architettonica di uno stato che era finalmente riuscito ad imporsi sul piano internazionale, e volgeva l'interesse quindi alle arti.

Comuque Yue, nel rispetto di ogni punto di vista, è bello confrontarsi con chi come te, si sa muovere avanti e indietro nei secoli e quindi nella storia. Non si rischia di essere troppo categorici, perchè si ha la possibilità di mettere a confronto varie situazioni, vari luoghi, e periodi :ne escono analisi piu interessanti, perchè comparate.

Edited by yolande84 - 20/1/2013, 13:03
 
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