Maria Antonietta - Regina di Francia

Rivoluzione napoletana, i nobili che si immolarono per la libertà.

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elena45
view post Posted on 18/1/2013, 14:23 by: elena45
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Marie-Antoinette

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Che ci sia una sorta di "damnatio mamoriae" su questi poveri martiri lo dimostrano altri episodi.
Tra i nobili napoletani condannati a morte nel '99 c'è anche Antonio Raffaello Doria (1766-1799), tenente di vascello della marina borbonica, decapitato anche lui per "privilegio" nobiliare. Figlio del principe Giovanni Stefano Lamba Doria e di Maria Giuseppa Germana Doretti, aveva sposato la marchesa Marianna Pescara di Diano, di Castelluccio Inferiore, nel Potentino. Fu giustiziato, nonostante l'intevento dei cognati, ferventi borbonici. Lasciò 4 orfani, che furono affidati alla zia materna, giacchè gli furono confiscati tutti i beni e la moglie, prostrata, si ritirò in convento. Nessuno lo ricorda degnamente, tant'è che ho raccolto sue notizie direttamente dai discendenti.

Lo stesso dicasi di Giuliano Colonna (1769-1799), ultimo figlio dimenticato del principe Marcantonio Colonna di Stigliano (1724-1796) e della principessa Giulia d'Avalos, tra le più prestigiose famiglie napoletane. Il padre Marcantonio era stato molto vicino a re Ferdinando e da lui nominato Vicerè di Sicilia; la madre era figlia del principe Andrea d'Avalos e a lei fu dedicato un giardino pubblico a Palermo ancora oggi esistente; i sei fratelli maschi erano tutti funzionari di corte. Eppure Giuliano sentì il profumo delle idee liberali e la sua illustre parentela non lo salvò dal boia! https://ladyreading.forumfree.it/?t=72805277&st=15

Poi c'è la storia di Ettore Carafa della Stadera (1767-1799), 13° duca d'Andria, figlio di Riccardo Carafa e Margherita Pignatelli Aragona Cortes. Durante il periodo rivoluzionario, attaccò la sua città a fianco dei francesi, ma fu sconfitto dalla popolazione fedele al Re! Ritornò a Napoli in una gabbia di ferro e fu sottoposto ad atroci torture prima di essere decapitato in Piazza Mercato https://ladyreading.forumfree.it/?t=72805277&st=15
Il fratello Francesco fu imprigionato e poi liberato. Sposò Teresa Caracciolo di Santobono ed ebbe 5 figli: due di loro li chiamò Ferdinando e Carolina, in segno di riappacificazione con i reali ritornati. Secondo me, fu uno sfregio alla morte del fratello!
Ecco Ferdinando:


Ferdinando Carafa della Stadera (1816-1873), 17° duca d'Andria, nipote di Ettore Carafa.
Dopo la morte dei suoi fratelli maggiori, senza eredi, fu duca per soli 5 mesi! Si era sposato tre volte, per garantire la discendenza; la seconda e la terza moglie erano, nientemeno, le nipoti di Gennaro Serra di Cassano, Maria Teresa e Maria Grazia! Finalmente da quest'ultima ebbe 6 figli i cui discendenti sono in parte viventi.


Riccardo Carafa della Stadera (1859-1920), figlio del suddetto, 19° duca d'Andria, Senatore del Regno.
Sposò la scrittrice Enrichetta Capecelatro (1863-1941), donna di vasta cultura, membro dell'Accademia Pontaniana, che scrisse un libro sulla famiglia. “Una Famiglia Napoletana nell’800” è il racconto della famiglia Carafa in un 'ottica liberale, che attraversa, come protagonista dalla parte dei “giusti”, la storia di Napoli dalla Repubblica Napoletana del 1799 alla fine della Grande Guerra nel 1918 www.cdlstoria.unina.it/storiche/Relazione_Varriale.pdf.
Vedi anche #entry601511421


Riccardo Carafa della Stadera (1937), nipote del suddetto, 20° duca d'Andria con il ritratto di Ettore. (Secondo Antonella Orefice, la direttrice del "Nuovo Monitore napoletano" sarebbe invece il ritratto del padre Riccardo, morto nel 1797, due anni prima della Rivoluzione). www.genmarenostrum.com/pagine-lette...rafa-andria.htm
www.ilportaledelsud.org/ettore_carafa_1.htm.

E per finire, l'ammiraglio Francesco Caracciolo (1752-1799): figlio di Michele, duca di Brienza, e della duchessa Vittoria Pescara di Diano (www.genmarenostrum.com/pagine-lette...ena-brienza.htm), alto ufficiale della marina borbonica, scortò il convoglio navale che trasportava Ferdinando e Carolina a Palermo. Tornato a Napoli, sposò la causa rivoluzionaria, fino a combattere contro le navi che riportavano i reali a casa. Catturato da Nelson, fu impiccato all'albero della sua nave.

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Ammiraglio Francesco Caracciolo (1752-g1799) e la lapide sopra la sua tomba nella Chiesa di Santa Maria della Catena a Napoli.
L'ammiraglio fu impiccato all'albero di trinchetto della fregata borbonica Minerva e il suo corpo gettato in mare. Il cadavere fu recuperato da un gruppo di pescatori di Santa Lucia e inumato nella chiesa del borgo:

rocco-recupero-cadavere1
Luigi Rocco - Il recupero dell'Ammiraglio Caracciolo -
E pensare che l'Ammiraglio Caracciolo discendeva in linea retta dal Condottiero e Ambasciatore di Carlo V, Ascanio Caracciolo (1513-1572) passato alla storia, oltre che per le sue imprese militari, anche per il Massacro dei Valdesi in Calabria! (#entry622648990).

Un'altro della grande famiglia, Giuseppe Caracciolo principe di Torella (1747-1808) fu arrestato per le sue simpatie repubblicane, condannato a morte, poi graziato e inviato in esilio.

Edited by elena45 - 7/7/2019, 13:19
 
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