Maria Antonietta - Regina di Francia

Rivoluzione napoletana, i nobili che si immolarono per la libertà.

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elena45
view post Posted on 1/3/2013, 12:12 by: elena45
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Marie-Antoinette

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Nessuno ne parla, ma altri due nobili napoletani si devono considerare martiri della Rivoluzione: Ascanio e Clemente Filomarino.

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Ascanio Filomarino (1751-k1799), 6° duca della Torre, matematico e vulcanologo, primogenito di Pasquale e Maddalena Rospigliosi. Aveva studiato a Roma, dove aveva mostrato particolare inclinazione per le materie scientifiche e, dopo l'eruzione spaventosa del 1779, si era dedicato allo studio del Vesuvio. La sua cultura scientifica lo portò in contatto con il pensiero illuministico, guidandolo verso orizzonti riformatori. I fatti di Francia, e il dibattito politico-culturale apertosi tra gli intellettuali meridionali nei primissimi anni Novanta, primo fra tutti il Filangieri, lo trovarono predisposto all'accettazione delle nuove teorie avverse all'assolutismo della monarchia borbonica.
Il 19 gennaio 1799, poco prima della presa di Castel Sant'elmo e della proclamazione della Repubblica Napoletana, i lazzari in nome del re Ferdinando IV di Borbone, assaltarono palazzo Filomarino della Torre in largo San Giovanni Maggiore, fecero prigionieri Ascanio e il fratello minore Clemente (1759-k1799), sacerdote, e li trucidarono.
I due fratelli erano colpevoli di aver ricevuto una lettera, proveniente da Roma, nella quale si raccomandava di ricevere con i dovuti onori il generale Championnet e l’armata francese. Catturati, furono trascinati al porto, ove furono fucilati e i loro poveri corpi bruciati. Ascanio lasciò la moglie Marianna e ben nove figli: il primogenito Nicola (1778-1842) racconterà nelle sue memorie la tragica vicenda (ancora oggi ci sono suoi discendenti: http://heirsofeurope.blogspot.it/2010/01/p...filomarino.html).

I carnefici dei Filomarino furono condannati a morte dall'Alta Commissione militare della Repubblica napoletana e impiccati il 6 maggio 1799 al Molo piccolo, nello stesso luogo dove erano morti i due fratelli.

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L'edificio della Immacolatella al Molo Piccolo di Napoli, dove furono trucidati i due fratelli Filomarino e giustiziati i loro carnefici


Palazzo Filomarino della Torre, costruito sulla vecchia dimora del primo Vicere di Napoli, Consalvo de Cordoba, in Largo San Giovanni Maggiore: i suoi eredi la rivendettero al marchese di Grottola nel 1546, che operò l'ampliamento e la ristrutturazione, su progetto di Giovanni da Nola; infine fu acquistato dal Cardinale Ascanio Filomarino nel 1645.

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Il cardinale Ascanio Filomarino (1583-1666) ritratto davanti al suo palazzo. Appena due anni dopo l'acquisto del palazzo, scoppiò la rivolta di Masaniello, nella quale il Cardinale, amato dal popolo, ebbe un'importante funzione di mediazione.
Passò in eredità al nipote omonimo, Ascanio Filomarino (1633-1685), 1° duca della Torre.
Oggi è conosciuto come Palazzo Giusso, perchè venduto nell'Ottocento al banchiere omonimo. Sulla facciata c'è ancora l'antico stemma.
Invece, durante la Rivoluzione del '99, i lazzari devastarono il palazzo: andarono distrutti tutti i codici e i manoscritti un tempo acquistati dal cardinale, i libri della stupenda biblioteca e la galleria dei dipinti, con opere di Raffaello, Tiziano, Giorgione, etc.
Oggi è sede dell'Istituto Orientale. Non avete idea di come è ridotto e come è sporco!!!!
Forse i lazzari fecero meno danni.
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P.S. Il più noto Palazzo Filomarino della Rocca in Spaccanapoli (dove abitò Benedetto Croce) rispetto al suddetto è più antico: sorgeva a partire dal '400, proprietà della famiglia Brancaccio; poi passò ai Sanseverino di Bisignano che ne curarono la ricostruzione su progetto di Giovanfrancesco di Palma; infine fu acquistato da Tommaso Filomarino (+1630), 1° principe della Rocca all'inizio del '600 (#entry598891370).
Il figlio Francesco (+1678), durante la rivolta di Masaniello, come il parente Cardinale, si schierò con i rivoltosi, tanto che alcuni di essi si rifugiarono nel palazzo, per questo pesantemente bombardato dagli spagnoli.
Alla morte di Francesco nel 1678, subentrò il fratello Giambattista e poi i figli ( la discendenza dei Prinipi della Rocca si è estinta nel 1840).

Edited by elena45 - 12/2/2021, 17:25
 
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