Maria Antonietta - Regina di Francia

Paolo I e la successione femminile

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duca di hamilton
view post Posted on 25/7/2013, 21:59




Volevo porre una domanda che mi è sovvenuta dopo aver letto una biografia sull'imperatrice Caterina.
Come tutti sappiamo, Caterina raggiunse il potere imperiale nel 1762, dopo un colpo di stato che depose lo zar Pietro III.
Non è mia intenzione star qui a valutare l'operato di Caterina come sovrana né, tanto meno, se la sua presa di potere fosse legittima o meno. Come sappiamo, l'imperatrice trascorse tutta la sua vita nell'ingrato e difficile compito di modernizzare e occidentalizzare la Russia, seguendo la linea adottata da Pietro il Grande, seppur con differenti metodi.
Il mio quesito nasce dalle prime azioni di suo figlio, l'imperatore Paolo. Appena succeduto alla madre, Paolo si premurò di controllare tutti i documenti privati della madre, probabilmente in cerca del testamento che lo estrometteva dalla successione in favore del figlio Alessandro. Si sa che Paolo non aveva nessuna considerazione per la madre, che vedeva come un'usurpatrice, né aveva nessuna considerazione per il suo regno mentre nutriva una venerazione per il padre.
Uno dei primi atti da sovrano di Paolo fu quello di far riesumare il feretro del padre per dagli nuova sepoltura accanto a Caterina, scrivendo sulla tomba le date di nascita e quella della nuova sepoltura, il 1796, cancellando così il lungo regno di Caterina.
Questo, per delineare i sentimenti che lo muovevano. Quello che però mi ha spinto a pensare è stato un altro gesto di Paolo; ossia, appena salito al trono, quello di estromettere dalla successione la linea femminile. Il suo gesto era più probabilmente dovuto a fare un'offesa, seppur postuma, alla madre, ma che ha avuto delle ripercussioni sulla dinastia, soprattutto nel XIX secolo
L'ultimo imperato di Russia, Nicola II, era padre di 4 figlie sane e belle e di un unico figlio maschio, Alessio, malato di emofilia che, come sappiamo, gli era stato trasmesso dalla madre, La zarina Alessandra.
La malattia dell'erede al trono aveva fortemente segnato la famiglia imperiale, che vedeva così la successione messa in grave pericolo. La salute delicata e la prospettiva di vita non lunga del granduca avevano avuto un effetto nefasto sul carattere della Zarina che, con gli anni aveva sempre più finito con lo sprofondare nel fanatismo religiose e nel fatalismo.
Nel corso degli anni, l'imperatrice si era affidata a santoni, guaritori di cui il più potente e noto fu Rasputin.
Non solo; la malattia di Alessio, sommata alla protezione quasi maniacale di cui lo circondava la zarina, che temeva di veder il figlio spodestato nel suo diritto a regnare, spinsero la famiglia imperiale a mantenere il più assoluto silenzio riguardo la salute del bambino allontanandosi pericolosamente sia dal popolo che dalla nobiltà, venendo così a mancare un sostegno alla corona che avrebbe potuto fare la differenza durante la rivoluzione. La famiglia imperiale iniziò così a vivere pericolosamente isolata, cercando di nascondere il male terribile di Alessio.
Partendo dal presupposto che considero la rivoluzione russa quasi inevitabile, mi chiedo se l'impossibilità di salire al trono alle donne non abbia peggiorato il destino della monarchia.
Se Paolo non avesse impedito alle discendenti di sesso femminile si essere incoronate, Nicola II non avrebbe avuto in alcun modo bisogno di un erede maschio, scalzando così 4 figlie sane, belle e robuste.
Senza la pesantissima eredità che gravava sulle spalle di Alessio, la zarina avrebbe potuto comunque dedicarsi alla cura del figlio senza però avere il peso di mettere un infermo sul trono.
Sappiamo come per Alessandra tutto ruotasse intorno alla figura del figlio e quanto spingesse il marito, debole e inadeguato, a soluzioni che tutelassero il diritto divino del monarca. Se Alessio non fosse stato destino al trono, non vi sarebbe stato motivo di nascondere la malattia. Avendo, per giunta, 4 figlie in piena salute che avrebbero tranquillamente potuto diventare imperatrici.
Non voglio certo fare la storia con i se, ma ho trovato interessante immaginare e riflettere su quale peso possa aver avuto la decisione di Paolo, nel 1796, sulla fine disastrosa della famiglia imperiale.
Secondo, almeno in minima parte, la decisione presa da Paolo, può aver gettato le basi del vuoto che ha inghiottito gli ultimi sovrani di Russia ?

 
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view post Posted on 26/7/2013, 09:18
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Arciduca /Arciduchessa

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Interessante la tua riflessione, duca di Hamilton.
Perdona se non scrivo per rispondere in merito ma per darti il bentornato: e' un piacere leggerti di nuovo, Andrea.
 
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duca di hamilton
view post Posted on 26/7/2013, 10:24




Grazie....sei molto carina. Si, sono stato un pò latitante, in questo periodo...ma vi leggo sempre.
 
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view post Posted on 26/7/2013, 11:13
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Marie-Antoinette

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Bentornato Andrea,e' un piacere leggere le tue discussioni.
Prima di tutto mi piacerebbe sapere quale libro hai letto su Caterina.
Interessante la tua riflessione. La malattia di Alessio era ben nascosta,ma dubito che la possibilita' di una discendenza femminile avrebbe cambiato gli eventi.
Erano talmente gravi e profondi i problemi della Russia che un discentente sano e forte non avrebbe fatto la differenza.
Ma questo e' solo il mio parere.
 
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view post Posted on 26/7/2013, 11:46
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Marie-Antoinette

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Il quesito è molto interessante. Personalmente sono d'accordo con Mme Anna. Del resto anche tu Andrea ritieni che la Rivoluzione russa fosse inevitabile.
Alessandra, penso, fosse una donna molto provata dal dolore: la morte del fratellino malato di emofilia, poi quella della sorellina per difterite e contemporaneamente della madre, seguita più tardi da quella del padre, fecero di lei una persona introversa, chiusa e malinconica. Non c'è una foto in cui sorride!
Questo pessimismo e, forse la convinzione di essere vittima della cattiva sorte nell'ambito degli affetti familiari, fecero di lei una donna tormentata e nevrotica. Anche questo, e la stupidità del marito, indussero la coppia reale a non capire la gravità degli avvenimenti.

Così Luigi XVI, che non si era reso conto degli eventi e chiese al duca d'Estissac: "Cos'è una rivolta?". "No, sire. E' una Rivoluzione".
Anche Ferdinando II di Napoli non volle concedere la Costituzione e i Borboni persero il Regno.
A questi sovrani mancò la lungimiranza.

Edited by elena45 - 26/7/2013, 14:21
 
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duca di hamilton
view post Posted on 26/7/2013, 15:12




Grazie :D
Il Libro che ho letto e ' Caterina la Grande' di Hélène Carrère d'Encausse.

Sul fatto che la rivoluzione russa fosse inevitabile sono perfettamente d'accordo... Il regime zarista era così minato fin dalle fondamenta e il trono poggiava su così fragili basi che non poteva avvenire diversamente. Del resto, se non ricordo male, anche la regina Vittoria era molto preoccupata per la sorte dalla nipote quando seppe del matrimonio con Nicola, proprio per le condizioni estremamente critiche su cui si poggiava la struttura della monarchia russa.

La cosa che mi aveva spinto al ragionamento non era tanto la possibilità che una discendenza sana avrebbe potuto o meno evitare il crollo del regime....quello che mi ha spinto a ragionare era il fatto che, forse, una discendenza robusta e di costituzione sana, ancorché femminile come nel caso delle figlie di Nicola, avrebbe magari potuto evitare il graduale e totale allontanamento della famiglia imperiale dalla nobiltà che, come anche in Francia per Luigi XVI e Maria Antonietta, avrebbe potuto constatare in una grossa forza su cui contare nel momento della crisi. E, come nel caso dei sovrani francesi, anche qui l'allontanamento dalla nobiltà isolò ancora di più la famiglia reale, indebolendola.
Pienamente d'accordo sul fatto che mancò loro la lungimiranza e anche una certa dose di risolutezza. Purtroppo o per fortuna, i grandi stravolgimenti storici avvengono sempre sotto uomini deboli.
 
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view post Posted on 26/7/2013, 20:56
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Marie-Antoinette

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La nobilta' russa era un pochino diversa da quella occidentale,da come la vedo io rimase sempre un po' rozza.
Nel caso della Francia i nobili si schierarono con il terzo stato dando in qualche modo il colpo di grazia alla monarchia. Non conosco abbastanza la rivoluzione russa,ma non credo che se i nobili russi avessero avuto la certezza di un erede forte,a prescindere dal sesso,avrebbero potuto aiutare lo zar.
Devo approffondire la rivoluzione russa.
 
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yolande84
view post Posted on 26/7/2013, 23:05




La nobiltà russa si era fortemente occidentalizzata, a partire dal regno di Pietro il Grande , che impose alla Russia e alla sua Corte riforme volte in questo senso , introducendo modi , abbigliamento ed usi occidentali.Tutte le problematiche che portarono alla rivoluzione ruotano in realtà attorno al concetto della servitu' della gleba. Questa , fu sempre il tallone di Achille degli zar e delle zarine russe : ci fu chi la consolido' ulteriormente, chi rimando' il problema , e chi provo' ad affrontarlo in piccola parte , come Alessandro I. Bisogna arrivare al regno di Alessandro II per la definitiva abolizione della servitu' della gleba, e siamo già nel 1861. Il problema a dir la verità aprirebbe un discorso lungo e complesso . DIciamo solo che l'emancipazione dei servi apporto' tutta una serie di altri problemi ( e non da ultimo la nascita del capitalismo, della borghesia e del proletariato ) che solo un imperatore lungimirante , intelligente , carismatico e via dicendo avrebbe saputo gestire. Purtroppo nè Alessandro III, nè suo figlio Nicola II si rivelarono tali. Con o senza la legge di successione di Paolo I, con o senza l'appoggio della nobiltà ( che per altro era piu propensa ad appoggiare lo zar reazionario, dal momento che aveva tutto da guadagnare, sempre per il problema legato alla terra) avrebbeero salvato il regime zarista.
 
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duca di hamilton
view post Posted on 27/7/2013, 12:02




Effettivamente il problema della servitù della gleba fu sempre la spina del nel fianco anche di Caterina II...però erano anche i contadini stessi che, poco istruiti e non abituati all'idea di essere completamente liberi e autonomi, spesso si rivoltavano ai tentativi della zarina di emanciparli.
Di certo la monarchia russa, dopo Caterina e forse Alessandro I, era il classico esempio di gigante con i piedi d'argilla.
 
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-enry1973
view post Posted on 27/7/2013, 21:48




Sono sempre stato affascinato dai se nella storia :) Il ritorno alla sucessione femminile era sempre possibile. lo zar fa lo zar disfa... Del resto c'era Vittoria in Inghilterra a tracciare la strada... non era del tuto improbabile.
 
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yolande84
view post Posted on 28/7/2013, 15:00




In effetti Caterina, per legare a sè la piccola nobiltà rendendole dei servigi, non fece che incrementare il problema della servitu' della gleba. Idelamente era una sovrana illuminata, ma nei fatti , dopo i primi anni di regno, i provvedimenti presi furono molto diversi.
Il problema della servitu' della gleba, si intensifico' con gli anni e tocco' tutti i campi :l'economia, la società, la politica. Con o senza legge dinastica , la rivoluzione sarebbe arrivata. Lo zar Alessandro II fu ammazzato in un attentato piu di vent'anni prima dello scoppio della rivoluzione, per rendere un'idea del clima che regnava in Russia.
 
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view post Posted on 28/7/2013, 15:13
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Marie-Antoinette

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Anche Alessandro II aveva cercato di fare riforme liberali a favore dei contadini. Invece scontentò tutti e morì dilaniato da una bomba. Avrebbe dovuto avere più coraggio.

Suo figlio, il Granduca Sergio (1857-1905), invece era conservatore radicale: nominato Governatore generale di Mosca da suo fratello, Alessandro III, gestì la carica con mano durissima. Anche lui morì in un attentato.
 
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yolande84
view post Posted on 28/7/2013, 19:11




Alessandro II le riforme liberali le aveva fatte davvero e molto coraggiosamente. Nel 1861 infatti emancipo' la servitu' della gleba , per la gioia quasi generale ( solo i proprietari terrieri piu' conservatori vi trovarono da ridire) . Il problema nacque dopo. Che fare di questi milioni di contadini che si trovarono praticamente da un giorno all'altro liberi, ma senza lavoro, senza risorse? Come indennizzare tutti coloro che da questa emancipazione avevano subito un danno economico notevole? Fu la soluzione a questo spinoso problema che scontento' un po' tutti. Inoltre , i successori di Alessandro II, cioè il figlio ALessandro III e Nicola II si dimostrarono reazionari e ottusi. Invece di fare 10 passi avanti ne facevano 50 indietro. Sicuramente furono persone mediocri sul piano personale, non certo "adatti " al ruolo che il destino gli aveva dato.


Il Granduca Sergio tutto sommato, condivideva la linea conservatrice e bigotta del nipote e della zarina, ma i suoi modi e la sua crudeltà erano fuori dalle righe.
 
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view post Posted on 28/7/2013, 20:05
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Marie-Antoinette

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Grazie del chiarimento a proposito di Alessandro II.
Concordo pienamente con te sull'ottusità di Alessandro III e Nicola II, e sulla loro mediocrità.
 
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13 replies since 25/7/2013, 21:59   328 views
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