Maria Antonietta - Regina di Francia

I castelli dei principi romani

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view post Posted on 27/10/2013, 14:59
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Marie-Antoinette

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Come mi è stato suggerito da reineClaude, mi piacerebbe esaminare un pò di quelle dimore patrizie del nostro paese, con particolare riferimento ai principi romani che abbiamo passato in rassegna nel topic relativo (https://ladyreading.forumfree.it/?t=60707892).

Per esempio, a proposito degli Orsini e dei loro numerosi castelli: il Castello Orsini-Odescalchi di Bracciano (provincia di Roma) è molto noto ed è in splendide condizioni.
Così il Castello Orsini di Nerola (provincia di Roma), che oggi è un hotel:

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Mentre quello di Soriano (oggi comune in provincia di Viterbo, confinante con Vignanello) è poco conosciuto e, mi dicono, piuttosto abbandonato. Dipende dal fatto che i primi sono proprietà privata e quest'ultimo è dello Stato?

La storia del Castello Orsini di Soriano è emblematica dei rapporti che vi furono tra le più importanti famiglie e il Papato, a cui abbiamo accennato nel topic "Principi romani".

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Il castello fu eretto, nella seconda metà del '200 da Papa Niccolò III Orsini (1216-1280) che vi stabilì la propria dimora estiva e vi morì improvvisamente, dopo averlo concesso in feudo al nipote, Orso Orsini (+1327), signore di Mugnano. Questo ramo della famiglia mantiene il feudo fino al 1366, quando lo vendono alla Santa Sede.

Più tardi Papa Martino V Colonna (1368-1431) lo cede alla sua famiglia, ma gli Orsini se lo riprendono; poi arrivano i Borgia, i Della Rovere, i Caraffa, fino agli Albani, famiglia a cui apparteneva il Papa Clemente XI (1649-1721).

Sappiamo che Giulia Albani (1719-?), pronipote del Papa sposa il principe Agostino Chigi, ed essendo l'ultima esponente della casata, eredita anche il castello e il feudo di Soriano.
Nel 1848 i Chigi rinunziano definitivamente al feudo, in favore del Papa.

PS Il castello è stato messo in vendita dal Governo Monti.
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Gli Orsini sono passati anche per il vicino Castello Ruspoli di Vignanello, originariamente un convento fortezza passato dall'Impero al Papato. Anche qui si avvicendano agli Orsini altre famiglie, finchè nel 1531 il Papa Clemente VII Medici lo concede a Beatrice Farnese, del ramo di Latera (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/e...arnese_2010.jpg), alla quale successe la figlia Ortensia Baglioni Farnese e il genero Sforza Marescotti (k 1538), creato conte di Vignanello: costoro dettero alla rocca l'aspetto attuale, su progetto di Antonio da Sangallo. Sforza morì assassinato dai Vignanellesi e Ortensia si risposò altre due volte.
Nel 1611 il giardino fu voluto da Ottavia Orsini*, moglie di Marcantonio Marescotti, 3° conte di Vignanello.
Come sappiamo (#entry502734884) il figlio, Sforza Vicino Marescotti, 4° conte di Viglianello (1589-1655), sposò Vittoria Ruspoli, e da allora la proprietà non è più cambiata, fino a oggi.

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Il castello di Vignanello (VT) con i suoi splendidi giardini.

Tratto da http://iviaggidiraffaella.blogspot.it/2017...vignanello.html
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*Ottavia Orsini era figlia di Giulia Farnese e Pier Francesco Orsini (non confondere con "Giulia la bella"), quel Pierfrancesco Orsini della linea di Mugnano, detto Vicino (1523-1585), che aveva costruito i vicini Giardini di Bomarzo, per trovare conforto alla morte della moglie.


Il dio Netttuno, uno dei tanti personaggi mitologici nei giardini di Bomarzo VT).

Edited by elena45 - 28/10/2020, 14:40
 
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view post Posted on 27/10/2013, 17:05
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Arciduca /Arciduchessa

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Elena, ti ringrazio molto per aver preso in considerazione il mio suggerimento! :)
Nel viterbese non c'è paese, grande o piccolo, che non abbia una rocca o un palazzo fatto erigere da una di queste grandi e potenti famiglie.

A Soriano, oltre al Castello Orsini, c'è anche il Palazzo Chigi Albani.
San Martino al Cimino, invece, è legato ai Pamphili e in particolare a Donna Olimpia (della quale parli nel topic sui principi romani). Il merito della nobildonna è quello di aver contribuito all'assetto completo dell'intero paese. Nel 1645 Innocenzo X donò la "terra di S. Martino" alla cognata che, con l'aiuto di famosi architetti (fra cui il Borromini) pose mano ad una sorprendente e radicale trasformazione del borgo con la costruzione del palazzo principesco sull'antica abbazia.

Riguardo al castello di Vignanello (è questo il nome esatto) e il suo giardino, e riguardo a Bomarzo, potrei aggiungere qualcosa, perchè ho dei volumetti che ne parlano. Ho già dato un'occhiata e ho trovato diverse cose.

Edited by reine Claude - 28/10/2013, 09:19
 
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view post Posted on 28/10/2013, 12:40
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Arciduca /Arciduchessa

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La ricostruzione del castello di Vignanello, avvenuta tra il 1531 e il 1538, fu voluta da Beatrice Farnese e dal genero Sforza Marescotti.
Più che castello, lo si potrebbe definire "palazzo residenziale fortificato".



Dopo il 1538 furono sistemati i saloni e gli appartamenti del piano nobile. Nelle sale ci sono molti ritratti dei proprietari. Il fregio che orna il salone principale risale al periodo di Beatrice e Ortensia Farnese, come testimoniano i gigli dipinti negli stemmi.
Gli affreschi che si trovano nelle volte delle camere, con il ciclo pittorico dedicato alle virtù, vennero realizzati in occasione della visita di papa Benedetto XIII nel 1725; recano infatti lo stemma di Francesco Maria Ruspoli e della moglie Maria Isabella Cesi.

La sistemazione del terreno per il giardino iniziò nel 1569 su volere di Alfonso Marescotti e della moglie Giulia, su disegno probabilmente del Vignola.
Ma fu Ottavia Orsini (figlia di Giulia Farnese e di Vicino Orsini) che realizzò i lavori lavori più consistenti.
Nel 1574, Ottavia aveva sposato Marcantonio Marescotti, conte di Vignanello, uomo violento e litigioso, che verrà assassinato nel 1608.
Rimasta vedova, Ottavia governò per conto dei giovani figli con intelligenza e saggezza.


Busto di Ottavia Orsini

La risistemazione del giardino iniziò nel 1611. Ottavia riuscì ad ottenere, con l'aiuto del cardinale Farnese, una grande quantità di acqua, proveniente dal vicino paese di Corchiano. L'acqua avrebbe alimentato non solo le peschiere e le fontane del giardino, ma anche la conduttura a servizio del paese.

Più tardi, nel 1656, nel suo assetto definitivo, il giardino comprendeva: il Giardino di verdura, il Giardinetto segreto, posto ad un livello più basso, il barchetto e il Barco, usati per le battute di caccia. Oltre il giardino si estendeva la tenuta della Marescotta, adibita a frutteto.
Il Giardino di verdura è la parte meglio conservata dell'intero complesso. E' suddiviso in 12 parterre con il perimetro composto da siepi miste, e all'interno siepi di bosso a formare articolati disegni. I parterre centrali racchiudono le iniziali di Ottavia Orsini e dei figli Sforza Vicino e Galeazzo.
Il castello e il giardino sono visitabili previo accordo con il proprietario.



Bomarzo (Viterbo)



Veduta del paese con il Palazzo Orsini.

Nel 1360, con il matrimonio di Angeluccio di Napoleone Orsini e Roberta di Bonconte, figlia di uno dei proprietari del feudo di Bomarzo, inizia il possesso di beni e diritti degli Orsini su Bomarzo.
Nel 1535 il feudo passa a Pier Francesco Orsini detto Vicino, che porta avanti i lavori di trasformazione del castello medievale in Palazzo rinascimentale, già voluti dal padre Gian Corrado.
Il Palazzo Orsini, dopo Vicino, passò in eredità al figlio Corradino. L'ultimo Orsini in possesso di Bomarzo fu Marzio che nel 1645 vendette il feudo a Ippolito Lante della Rovere, che con questo passaggio di proprietà acquistava il titolo di Ducato.
Nel 1836 il Ducato fu acquistato dal principe Marco Antonio Borghese.

Ritornando a Vicino Orsini, egli fu un uomo colto, amante dell'arte e dell'esoterismo. Era stato condottiero al servizio dello Stato Pontificio.


Ritratto presunto di Vicino Orsini - Lorenzo Lotto

Fra il 1552 e il 1580 fece costruire il Bosco Sacro, un giardino con sculture in pietra gigantesche e mostruose, rappresentanti animali esotici e fantastici. Da qui il nome Parco dei Mostri.
Alla morte dell'amatissima moglie, Giulia Farnese (omonima della "bella Giulia"), fece costruire nel parco, in sua memoria, un piccolo tempio.

"T'u ch'entri qua pon
mente parte a parte
e dimmi se tante
meraviglie sian fatte
per inganno
o pur per arte".


E' la prima iscrizione che compare all'ingresso del Parco. Vicino Orsini fu ispirato dai poemi dell'Ariosto e concepì questo strano giardino nato "sol per sfogare il cor".
(Il parco stupì anche il pittore Salvador Dalì, che ne trasse ispirazione per il dipinto "Le tentazioni di S. Antonio).







Alcuni interni del Palazzo, visitabile solo nel fine settimana.


La Sala delle Colonne (in questa foto è sede di un corso di arte figurativa).



 
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view post Posted on 28/10/2013, 15:30
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Marie-Antoinette

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Grazie Tiziana! Ottimo approfondimento, bellissime foto.

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Castello Orsini di Vasanello (VT)

Elena Orsini, sorella di Napoleone signore di Bracciano, ereditò il castello dalla famiglia e lo trasferì al figlio Ludovico Orsini Migliorati. Costui sposò una nipote del papa Callisto III Borgia, tale Adriana Mila, un' intraprendente spagnola che gli diede un figlio, Orsino Orsini Migliorati (1473-1500). Orsino, brutto come la peste, ebbe la fortuna o la sfortuna di sposare la fanciulla più bella del suo tempo, Giulia Farnese (1475-1524), sorella del futuro cardinale (e futuro papa Paolo III). Le nozze furono officiate nel 1489 dall'ancora cardinale Rodrigo Borgia (futuro Alessandro VI).
In occasione delle nozze fu commissionato il primo ciclo di affreschi di castello Orsini. A dimostrarlo uno scudo situato nella saletta della torre orientale, raffigurante i gigli farnesiani congiunti allo stemma della famiglia Orsini.
In breve, lo sappiamo, Giulia divenne l'amante del Papa Borgia, con la complicità della suocera(!).

Nel 1505, in concomitanza delle nozze tra Laura Orsini Migliorati (1492-1520), figlia di Giulia (e forse del papa Borgia) e il nipote prediletto di Giulio II, Nicola Franciotti Della Rovere (1473-1530), figlio della sorella, furono aggiunti al precedente ciclo di affreschi dei riferimenti celebranti la famiglia Della Rovere.

Alla morte di Nicola Della Rovere, il feudo di Vasanello passò al figlio Giulio e, da questi, alla sorella Elena, sposa di Stefano Colonna. Il paese rimase ai Colonna fino al 1700, poi passò ai Colonna-Barberini di Sciarra che lo mantennero fino alla caduta dello Stato Pontificio.

Oggi è proprietà della famiglia Misciattelli.

Edited by elena45 - 28/10/2020, 14:41
 
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view post Posted on 28/10/2013, 19:01
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Marie-Antoinette

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Bello questo topic,vi sto seguendo con molta attenzione.
Complimenti ad entrambe.
 
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annina83
view post Posted on 28/10/2013, 19:09




ciao, questa discussione è molto interessante!
Ne approfitto per chiedere se ci sono altre discussioni che parlano delle principali nobili famiglie romane.
In particolare mi interessa sapere se le famiglie dell'antica nobiltà imperiale si sono estinte con la caduta di Roma.
grazie
 
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view post Posted on 28/10/2013, 19:12
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Arciduca /Arciduchessa

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Grazie! ...:wub:

Vorrei aggiungere una foto del castello di Vasanello.







Qui visse Giulia Farnese con il marito Orsino Orsini.
E qui Giulia fece trasportare e seppellire il corpo della sorella Girolama, che era stata assassinata dal figliastro nel vicino castello di Faleria nel 1504.
In questo castello soggiornò anche Lucrezia Borgia.

Gli ultimi anni di Giulia la vedono al castello di Carbognano, mentre un altro palazzo, quello dei Farnese a Capodimonte, sempre in provincia di Viterbo, è il luogo della sua nascita.
 
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view post Posted on 29/10/2013, 11:46
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Marie-Antoinette

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Eccolo il palazzo natale di "Giulia la bella":

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Rocca Farnese a Capodimonte (VT).

La maestosa rocca ottagonale si erge sulla scogliera vulcanica del promontorio di Capodimonte, sul lago di Bolsena. Fu trasformata in Palazzo dal Cardinale Alessandro Farnese, il quale affidò il progetto ad Antonio da Sangallo il Giovane, architetto di famiglia. Attualmente la Rocca è di proprietà privata e una parte dell’edificio è destinato all'ospitalità turistica.


Castello Farnese di Carbognano (VT) dove Giulia Farnese morì.

Edited by elena45 - 28/10/2020, 14:42
 
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view post Posted on 29/10/2013, 11:59
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Arciduca /Arciduchessa

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Il castello di Carbognano (Vt) vede avvicendarsi, come al solito, le diverse importanti casate romane: gli Orsini, i Della Rovere, i Colonna.
Ma dal 1506 il castello è abitato da Giulia Farnese. Il paese era un feudo che il papa Alessandro VI aveva donato al marito di Giulia, Orsino Orsini.
Dopo i fasti della vita romana e il lusso dei palazzi della capitale, Giulia si installa nel castello, lo modifica trasformandolo in un palazzo baronale, ricostruisce parte del borgo e la chiesa di S. Maria. (Questa di metter mano all'intero paese per migliorarlo e mettere in maggiore risalto i propri palazzi, è una caratteristica dei Farnese che si vedrà bene in particolare a Caprarola, con Palazzo Farnese, di cui vorrei parlare tra poco).



Giulia è ricordata per la sua bellezza, ma sicuramente fu anche una donna intelligente.
A Carbognano amministrò con saggezza e buon senso.
Nel suo castello, che all'esterno appare senza troppe attrattive, allestì un ambiente raffinato, anche se semplice, in cui tutto parla di lei. Fece incidere il suo nome sugli architravi di porte e finestre, fece decorare con affreschi tutto il piano nobile: aquile, uccelli, liocorni, gigli, alberi, frutti, festoni, ghirlande, è un tripudio di simboli allegorici. Nella sua camera il tema ricorrente è quello del liocorno.







Il liocorno faceva parte dei simboli dei Farnese, insieme ai gigli. C'è una bellissima fontana, a Ronciglione (Vt), che li riprende mirabilmente entrambi nelle sue decorazioni:



Non ci sono ritratti sicuri di Giulia Farnese, ma in ogni dipinto che si pensa la possa raffigurare, appare con l'immancabile liocorno, simbolo di purezza.



Luca Longhi probabile ritratto di Giulia Farnese

Sempre nel piano nobile, Giulia volle "celebrare il suo orgoglio dinastico" con la rappresentazione di stemmi della sua illustre famiglia. Vi compaio quelli dei Farnese, dei Caetani, dei Della Rovere e degli Orsini.


Stemma Farnese - Caetani


Stemma Della Rovere - Orsini


Anche questo castello è visitabile, prendendo accordi con i proprietari, che vi abitano.
 
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view post Posted on 29/10/2013, 12:06
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Marie-Antoinette

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Tiziana, grazie! Avevo proprio bisogno di qualcuno che mi aiutasse con informazioni di prima mano.
 
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view post Posted on 29/10/2013, 13:34
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (elena45 @ 29/10/2013, 12:06) 
Tiziana, grazie! Avevo proprio bisogno di qualcuno che mi aiutasse con informazioni di prima mano.

Sono io che ringrazio te!
Mi piace molto parlare di queste bellezze artistiche che fanno parte dei luoghi in cui vivo e che amo particolarmente (anche se è la mia "terra" d'adozione).

(Dopo Palazzo Farnese di Caprarola, però, lascio a te il topic per parlare dei palazzi di Roma edificati da queste nobili famiglie (non saprei districarmi fra i tanti, ugualmente importanti, che impreziosiscono la capitale :) ).
 
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view post Posted on 29/10/2013, 16:34
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Arciduca /Arciduchessa

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Palazzo Farnese a Caprarola (Vt)

Il Palazzo Farnese di Caprarola domina il paesaggio circostante con la sua mole possente ma elegante.



Il Palazzo fu acquistato nel 1504 dai Della Rovere da Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III con l'intenzione di farne una fortezza, anche se i lavori iniziarono solo nel 1530. Furono subito interrotti dopo la sua nomina a pontefice, perchè il Farnese volle dedicarsi alla realizzazione di una sua grande ambizione: costituire uno Stato indipendente dalla Chiesa, che riunisse tutti i feudi della casata sotto un unico ducato, il Ducato di Castro. (Sogno che riuscì a realizzare, ma che durò solo fino al 1649, quando la capitale del ducato, Castro, venne rasa al suolo da papa Innocenzo X, che voleva ricondurre i possedimenti dei Farnese alla Santa Sede).
Nel frattempo era morto, assassinato nel Palazzo di Piacenza, Pier Luigi, figlio di Paolo III, che era stato nominato duca di Castro dal padre.

Nel 1559 il figlio di Pier Luigi, il cardinale Alessandro Farnese, si ritirò a Caprarola, dove riprese i lavori del palazzo interrotti da suo nonno Paolo III.


Ritratto del cardinale Alessandro Farnese - Tiziano

Egli affidò i lavori a Jacopo Barozzi detto il Vignola. La fortezza venne trasformata in residenza estiva per sè e la sua corte. Caprarola rappresentava un luogo tranquillo e salubre dove riposarsi e svagarsi, senza allontanarsi troppo da Roma.
Oltre che l'edificio, si volle modificare anche l'assetto urbano del paese e furono abbattute alcune case in prossimità del palazzo, perchè ne impedivano la prospettiva. La cittadina fu completamente riprogettata e fu realizzata una strada "dritta" che conduceva senza ostacoli al palazzo Farnese, che si stagliava così sulla sommità della stessa.



Furono chiamati i più celebri artisti dell'epoca: Taddeo e Federico Zuccari, Onofrio Panvinio e Fulvio Orsini.
All'interno del palazzo si staglia una maestosa scalinata, opera del Vignola, chiamata Scala Regia: si erge su 30 colonne in peperino e permetteva a lcardinale di raggiungere comodamente a cavallo il piano nobile.

 
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view post Posted on 29/10/2013, 17:05
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Arciduca /Arciduchessa

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Le scale della servitù furono ricavate nello spessore dei muri, in modo che le persone di servizio non venissero mai a contatto con il cardinale e i suoi ospiti.
Gli ambienti del palazzo furono divisi in due zone: quella estiva a nord e quella invernale a ovest.

Al piano nobile si susseguono la Sala d'Ercole






La Sala di Giove




Diverse stanze che celebrano le imprese dei Farnese








In questo affresco sono ritratti Francesco I e Carlo V che entrano a Parigi nel 1540.






Ma la più affascinante e spettacolare è senza dubbio la Stanza delle Carte geografiche o del Mappamondo, che raffigura il mondo fino ad allora conosciuto. L'opera è del pittore Giovanni Antonio da Varese con la collaborazione del Raffaellino e di Giovanni de Vecchi.
Nella volta del soffitto è invece rappresentato lo Zodiaco.








Al Palazzo sono annessi gli Orti Farnesiani e un'elegante palazzina, che fu scelta come residenza estiva da Luigi Einaudi durante il settennato della sua presidenza (1948 - 1955).
 
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view post Posted on 30/10/2013, 10:48
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Arciduca /Arciduchessa

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Aggiungo un'altra immagine della Scala Regia. Quando ho visitato il palazzo, mi hanno particolarmente colpito le pareti che la attorniano, completamente dipinte.




Altri palazzi fatti costruire o ingranditi dai Farnese sono sparsi in tutto il territorio di quello che fu il Ducato di Castro. Oltre ad erigere palazzi, i Farnese abbellirono le chiese e fecero realizzare ampie strade e vie, cambiando e migliorando l'aspetto urbanistico di ogni loro feudo.
Tra i più bei palazzi si può citare anche quello di Gradoli.



E' uno dei più importanti palazzi - fortezza fatti costruire dai Farnese.
Attualmente ospita il Museo del Costume Farnesiano e il Centro Nazionale di Studi sulla Famiglia Farnese.



E il Castello Farnese di Valentano .



Nato come struttura difensiva, fu abbellito con il "cortile d'amore" per le nozze di Angelo il Seniore con Lella Orsini di Pitigliano, nel 1488.
Qui nacquero Alessandro e Ranuccio Farnese.
La loggia ad arcate fu fatta aggiungere da papa Paolo III.
Attualmente è sede del Museo della Preistoria della Tuscia.




Un altro palazzo appartenente a una importante casata che fa parte dei principi romani è quello Odescalchi, a Bassano Romano (Vt).
Nel 1595 fu acquistato dal nobile Giuseppe Giustiniani e nel 1605 il figlio Vincenzo (famoso per essere stato un grande ammiratore e protettore di Caravaggio) iniziò ad apportare consistenti modifiche soprattutto al parco e ai giardini. Desiderava abbellirli con viali dove poter passeggiare durante l'estate, come quelli che aveva visto in Francia e voleva "merangoli, cedri e limoni e altre piante simili e nobili".
Nel parco esistono tuttora numerose piante e grandi alberi tra cui gli abeti rossi portati dalla principessa polacca Sofia Braniska, la quale sposò nel 1841 Livio II Odescalchi.
Il palazzo è stato ceduto dagli Odescalchi allo Stato italiano nel 2003, ma versa in cattivo stato. Per la bellezza degli interni e dei giardini meriterebbe di essere restaurato e valorizzato.

 
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view post Posted on 30/10/2013, 15:12
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (annina83 @ 28/10/2013, 19:09) 
ciao, questa discussione è molto interessante!
Ne approfitto per chiedere se ci sono altre discussioni che parlano delle principali nobili famiglie romane.
In particolare mi interessa sapere se le famiglie dell'antica nobiltà imperiale si sono estinte con la caduta di Roma.
grazie

Ho dato un'occhiata e mi sembra proprio che la discussione che ne parla in modo più approfondito sia quella dedicata ai Principi Romani, nella sezione personaggi.
Accenni ai componenti delle nobili famiglie romane si trovano in tante altre discussioni , ma se ne parla en passant. (Ma ricontrolla anche tu, magari quelle che ti interessano di più :) ).
Quanto alla seconda domanda, non sono proprio in grado di risponderti... :unsure:
 
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38 replies since 27/10/2013, 14:59   13346 views
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