Ne abbiamo parlato qui:
#entry520097305, citando Niccolò III d'Este. Ma ora mi accorgo che la sua collocazione più giusta sarebbe in questo topic.
Piero della Francesca -
La flagellazione di Cristo -
Galleria nazionale delle Marche, Urbino.La datazione è incerta e anche il committente, ritenuto da alcuni lo stesso Federico III da Montefeltro.
In ogni caso
Piero della Francesca (1416-1492) è considerato a buon diritto uno dei protagonisti e promotori della cultura urbinate, e proprio a Urbino il suo stile raggiunse un insuperato equilibrio tra l'uso di rigorose regole geometriche e il respiro serenamente monumentale (
https://it.wikipedia.org/wiki/Piero_della_Francesca).
Vasari ricorda come Piero da giovane fu "adoperato" da Guidantonio da Montefeltro (1378-1443), lasciando intendere un'attività giovanile di cui però non resta traccia per via delle guerre che travagliarono lo Stato urbinate.
Alla corte del grande Federico III (1422-1482), il pittore soggiornò sicuramente a partire dal 1465, data di inizio del
Doppio ritratto dei duchi di Urbino che abbiamo visto all'inizio, conservato agli Uffizi.
A Urbino Piero lasciò soprattutto la
Pala Montefeltro, oggi conservata a Brera, che risale sicuramente a prima del 1475, poiché il Duca è ritratto senza la decorazione dell'Ordine della Giarrettiera, che ricevette nel 1474.
E poi quest'altro capolavoro:
Piero della Francesca -
Madonna di Senigallia -
Galleria nazionale delle Marche.Il quadro, forse, venne commissionato da Federico in occasione del matrimonio della figlia Giovanna con Giovanni della Rovere, signore di Senigallia, celebrato nel 1474.
Notare l'uso del corallo in questo dipinto e nella Pala di Brera, ma ricorrenti in genere nella pittura cinquecentesca. Ce n'è a profusione nella Pala della Vittoria del Mantegna (
#entry546894688), nel ritratto di Giovannino de' Medici del bronzino (
#entry409131726), e anche nel ritratto seicentesco di Augusto Chigi bambino (
#entry545175488).
Erano portafortuna e si credeva che proteggevano i bambini dalle streghe-vampire.
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Scusate l'OT, ma voglio ricordare qui, fra i tanti, due dipinti di Piero che mi emozionano.
La Resurrezione -
Museo civico di San Sepolcro.Recentemente restaurata, lo scrittore Aldous Huxley la definì l'opera d'arte più bella del mondo
Prima di Urbino, Piero fu attivo a Roma, chiamato da papa Pio II ad affrescare il Palazzo Apostolico (opere andate perdute). A questo periodo risale anche la Resurrezione, opera dall'inarrivabile solennità, data dalla composizione piramidale e dalla ieratica frontalità del Cristo.
Dello stesso periodo:
La Madonna del parto -
Museo di Monterchi (AR).P.S. L'avrete capito che i miei pittori preferiti sono Piero, Mantegna e Caravaggio. Scusate se è poco!
Edited by elena45 - 28/3/2018, 08:04