Il più bel giardino italiano del Novecento, creato un po' alla volta dalle ultime tre generazioni dei
Caetani, duchi di Sermoneta, un'antica famiglia feudale, oggi estinta, che ha annoverato tra i suoi membri due papi, una decina di cardinali, uomini politici, artisti e anche provetti "giardinieri". Ne abbiamo accennato in
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Sorge nel borgo di Ninfa, nell'Agro Pontino, in provincia di Latina, ed è un tipico
giardino all'inglese Come mai?
Il duca
Onorato Caetani (1842-1917), XIV duca di Sermoneta, figlio di Michelangelo e della contessa polacca Calixta Rzewuska, uomo di grande cultura e grande fascino, in uno dei suoi frequenti soggiorni in Inghilterra, conobbe una nobildonna inglese e la sposò, nel 1867:
Ada Bootle-Wilbraham (1846-1934). Era nata a Marylebone, nel Middlesex, quarta figlia del colonnello Edward Bootle-Wilbraham dei baroni di Skermelsdale, un appassionato scalatore: nel 1830 scalò il Monte Bianco.
Suo nonno era proprietario di una delle più raffinate dimore palladiane del Lancashire,
Lathom House, passata in eredità a suo cugino, il latifondista e politico Edward, conte di Lathom (
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Trasferita in Italia, Ada ebbe la felice idea di far rivivere un borgo medievale abbandonato che apparteneva ai Caetani, il borgo di Ninfa nell'Agro Pontino: un cumulo di rovine coperte di edere e rovi, circondato da prati fioriti. La duchessa, non più giovane, siamo negli anni Venti, aveva in mente il giardino di famiglia e i paesaggi inglesi della sua giovinezza. E così il nuovo giardino di Ninfa avrebbe dovuto rispettare il carattere del luogo e il lavoro fatto dalla natura nel corso dei secoli. Bisognava soltanto eliminare le piante selvatiche più invasive e sostituirle con appropriate essenze ornamentali: Ada si dedicò all'impresa con l'aiuto del figlio Gelasio, ingegnere (
www.fondazionecaetani.org/giardini.php).
Appassionato di archeologia, Onorato Caetani fu sindaco di Roma e ministro per gli affari esteri del Governo Rudinì, presidente della Società Geografica Italiana, membro del Club Alpino Italiano e del suo equivalente britannico. Con Ada mise al mondo cinque figli maschi e una femmina: Leone nel 1869, Roffredo nel 1871, Livio nel 1873, Giovannella nel 1875, Gelasio nel 1877 e Michelangelo nel 1890.
La duchessa Ada Caetani e quattro dei suoi figli.
Ada coltivò un'altra passione di famiglia: amante dell'alpinismo come il padre, fu la prima donna a scalare una delle tre cime di Lavaredo, nel 1882.
La famiglia viveva nel borgo di Fogliano, nel Circeo, dove la duchessa aveva creato un altro parco giardino e dove capitavano scrittori, scienziati, intellettuali. In questo milieu ognuno dei ragazzi sviluppò passioni differenti. Leone si appassionò di cultura araba, Roffredo, avendo studiato con Liszt e con Sgambati, si distinse come compositore e musicista. Livio fu diplomatico e segretario d'ambasciata in Cina, Gelasio divenne un importante ingegnere e poi ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti.
Leone Caetani (1869-1935), nella villa di Fogliano. Illustre orientalista, sposò la principessa Vittoria Colonna, ma il matrimonio finì in un divorzio (
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L'ultimo principe della casata, Roffredo, apprezzato musicista, sposò una ricca intellettuale americana, Marguerite Chapin; vissero a lungo in Francia, nientemeno che a Versailles, e frequentarono gli ambienti artistici e letterari di Parigi.
Roffredo Caetani di Sermoneta (1871-1961)
Marguerite Chapin (1880-1963), in età matura, nel giardino di Ninfa.
Tratto da www.fondazionecamillocaetani.it/biografia/Dopo alcuni anni tornarono in Italia e si stabilirono nel castello di Sermoneta. Il figlio Camillo, purtroppo, morì in azione durante l'ultimo conflitto e la figlia Lelia istituì una Fondazione per ricordare i genitori e il fratello scomparso, anche attraverso la conservazione dei beni storici di famiglia. Oltre al castello, si dedicò alla cura dei giardini di Ninfa:
Lelia Caetani Howard (1913-1977), pittrice e giornalista, sposata con il diplomatico britannico Hubert Howard, ha dato al giardino una definitiva impronta romantica, con ricchezza di finiture e introduzione di nuove specie.
Lelia, senza eredi, ha lasciato il giardino alla Fondazione. Lauro Marchetti, capo giardiniere, amato da Lelia come un figlio, ne è il curatore.
Edited by elena45 - 29/8/2016, 15:43
