Caterina de' Medici amava molto la poesia e, soprattutto, la musica.
Il suo poeta preferito era
Pierre de Ronsard e spesso i suoi versi venivano messi in musica, come ad esempio nel caso dell'opera "Rossignol mon amour" musicata da
Claude le Jeune.
Possiamo immaginare che Caterina ascoltasse composizioni musicali come questa:
VideoA corte, nel periodo del regno del figlio Enrico III, nell'arco di una settimana vi erano tre serate danzanti e due musicali.
Caterina amava moltissimo organizzare grandiose feste. Vi partecipava tutta la corte, i gentiluomini e le dame del suo "squadrone volante", in tenute sfarzose e ricchissime.
"L'importanza di queste feste" - cito nuovamente Orieux - "andava ben oltre il divertimento di una sera. Era un modo per celebrare il culto regale". Nonostante un regno in deficit finanziario, Caterina spendeva cifre enormi, ma era importante "ostentare agli occhi del mondo, con evidente compiacimento" la potenza dei Valois.
Le feste più importanti furono quelle che si tennero a Fontainebleau e a Bayonne, durante il regno di Carlo IX, quella per il matrimonio della figlia Margherita con Enrico di Navarra e quella per il matrimonio del Duca di Joyeuse con Margherita di Lorena.
Splendida fu quella data in onore degli ambasciatori polacchi, tenutasi alle
Tuileries nel 1573.
Nel corso della festa, 16 danzatrici in veste di ninfe, rappresentanti le diverse province francesi, si esibirono in un complicato e raffinato balletto che incantò tutti gli ospiti.
Brantome lo definì "
Il più bel balletto che fu mai dato nel mondo intero" ed esaltò Caterina de' Medici perchè portava prestigio alla Francia "
con queste invenzioni".
La scena venne descritta in un arazzo, facente parte di una serie dedicata alle
Feste alla corte dei Valois:
Altre feste sono descritte negli altri arazzi, come "La festa dell'acqua" tenutasi a Bayonne:
Questi arazzi si trovano ora a Firenze; furono donati da Caterina alla nipote prediletta
Cristina di Lorena in occasione delle sue nozze con Ferdinando I de' Medici.
Caterina de' Medici aveva chiamato dall'Italia coreografi,musicisti, danzatori.
I più famosi furono
Baldassarre de Belgiojoso, piemontese, compositore e violinista, e
Cesare Negri, milanese, coreografo.
Furono loro gli artefici di queste
Magnificences, dove poesia, musica, danza e scena si fondono in modo nuovo e assolutamente sconosciuto in Francia, e che costituiranno le basi per la creazione dell'Opera.
In queste "invenzioni" Caterina riversava il suo amore per l'arte e per il "teatro" (che Orieux definisce tipico di Caterina e del suo essere italiana), anche se, se ne serve come "strumento di potere".
Edited by reine Claude - 5/2/2014, 15:01