Maria Antonietta - Regina di Francia

Dolcezze parigine, Pasticcerie ed altro

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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 21/10/2014, 17:33 by: Giacomo Girolamo Casanova




Ripensando alla disavventura di Mauro con i macarons raffermi, penso che forse valga la pena di andare alla fonte di questi dolci nel bellissimo negozio Ladurée, all’inizio di Rue Royal



che sulla porta reca l’anno 1862,







I prezzi non sono popolari: una scatola di dolcezze ha un cartellino a 105€



quindi un negozio nuovo rispetto a quello vicino di Maille che fu fondato nel 1747,



ci faceva spese pure Casanova, arrivato per la prima volta a Parigi insieme al figlio della divina Silvia nel 1750.

Per la cronaca Laduree ha aperto pure a Roma, in via Borgognona, dietro piazza di Spagna. Non sono in grado di valutare differenze perché i dolci non mi piacciono, preferisco i sapori salati. Comunque le confezioni sono molto stuzzicanti e fanno sempre la loro figura.

Venendo all’epoca che ci intriga, va segnalata la pasticceria Stohrer fondata dall’omonimo alsaziano emigrato in Polonia, messosi a servizio del re la cui figlia, andando sposa al re Luigi XV, pensò bene di portarsi dietro il cospicuo pasticcere (forse, ma sto ipotizzando, conosciuto ai tempi dell’esilio in Alsazia) il quale era l’inventore, nientedimeno, che del babà. Creazione a torto ritenuta napoletana. Ma evidentemente ogni tanto perfino in Polonia ne azzeccano una. A parte il fatto che l’inventore era, come si è detto, un immigrato.

Arrivato a Parigi nel 1725, il bravo artigiano, dopo cinque anni di serafica sopportazione dei capricci principeschi, pensò bene di metter su bottega per conto proprio. Nel 1730 inaugurò il locale che è ancora lì al 51 rue Montorgueil.

Il posto è a dir poco esaltante perché si trova nel reticolo di strade contigue all’Opera e alla Chaussée-d'Antin in cui stava tutta la gente di teatro e non solo, come a suo tempo illustrato qui:

https://ladyreading.forumfree.it/?t=67814780

La pasticceria è molto ben frequentata, ci fa spese personalmente pure la regina Elisabetta, come da foto della sovrana con pacchetto, esposta in bella mostra.



qui tutta la storia



verso il 1864 il locale fu decorato dal pittore Paul Baudry (1828-1866), noto per aver dipinto il foyer dell'Opera



Le tortine sembrano delle opere d'arte



Pur fondata nel Settecento la pasticceria non dimentica il malaticcio scrittore nato molto dopo, come si può vedere qui



A proposito di dolcezze, divago un po’ ma uno dei posti che preferisco a Parigi è il Marais, quartiere ebraico, con particolare riguardo a Place des Vosges, ebbene lì intorno vi sono numerosissime pasticcerie ebraiche.





I dolci sono dolcissimi come nella tradizione mediorientale. Infatti in tutto l’arco che va dalla Turchia all’Egitto, secondo me, i dolci son sempre gli stessi e sono dolci assai. Certe volte stucchevoli. Comunque sulla terrazza di un ristorante di Aleppo cosa volete mangiare se non un baclavà? A due passi dal quale c’era l’albergo dove alloggiò Lawrence d’Arabia che era rimasto praticamente invariato ancora negli anni ’80 del XX secolo quando ci dormii (si fa per dire) pure io. Penso che anche le lenzuola fossero le stesse. Purtroppo tutto questo, molto probabilmente, or non è più ma tutto passa, pure noi.


Ma qui si divaga accidenti. Dunque ritornando a bomba non posso esimermi dal ricordare che la visita al reale pasticcere la feci nel novembre 2011 quando si inaugurò, in coincidenza col mio compleanno, la famosa mostra del manoscritto casanoviano acquisito all’inizio del 2010 per 7 milioni di euro dalla BNF. Gran bel momento direi.



Concludo con una notazione sulla differenza fra la Francia e l’Italia. Davanti al residence dove ho dormito, alla Rue Cadet, c'era in bella vista la sede principale della Fraternità così misteriosa qui da noi. Lì non pare lo sia.



Casanova si era iscritto alla nobile congrega a Lione nel 1750 e osserva sul punto:

Ogni giovane che viaggia, che vuol conoscere il mondo, che non vuol essere inferiore agli altri e escluso dalla compagnia dei suoi coetanei, deve farsi iniziare alla Massoneria, non fosse altro per sapere superficialmente cos'è. Deve tuttavia fare attenzione a scegliere bene la loggia nella quale entrare, perché, anche se nella loggia i cattivi soggetti non possono far nulla, possono tuttavia sempre esserci e l'aspirante deve guardarsi dalle amicizie pericolose. Da G. Casanova, Storia della mia vita ed. Mondadori 2001, Vol I pag. 728.

Sante parole, se tante personcine famose di casa nostra ci avessero riflettuto su non le avremmo ritrovate su liste dove sarebbe stato meglio non fossero state.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 22/10/2014, 09:30
 
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