Maria Antonietta - Regina di Francia

Branciforte e Lanza

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elena45
view post Posted on 12/3/2015, 15:44 by: elena45
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Marie-Antoinette

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La famiglia dei Branciforte, nobili siciliani potentissimi, risale, pensate, all'epoca di Carlo Magno! La leggenda narra di un certo cavaliere Obizzo, che si trovò da solo a difendere lo stendardo del Re contro tre avversari dell'esercito dei Longobardi. Alla fine rimase con entrambe le mani mozzate, ma continuò a tenere alta l’insegna. Da quel momento Obizzo ebbe il cognome Branciforte.
Il primo a insediarsi definitivamente in Sicilia fu Guglielmo Branciforte all'epoca dei re aragonesi (XIV secolo); i suoi discendenti acquistarono cariche e titoli a partire dalla baronia di Mazzarino.
All'epoca del Vicereame spagnolo (XVI secolo), la discendenza di Nicolò Melchiorre Branciforte, 1° conte di Mazzarino e barone di Niscemi (1460-1509), si divise in due rami, quello di Giovanni e quello di Blasco, che accrebbero entrambi il loro potere, anche con la scelta di matrimoni importanti, come si evince dal seguente schema sinottico:



Tratto da
www.edizioninovecento.it/mario%20abbotto.pdf
www.academia.edu/15114902/I_feudi_Butera_e_Radal%C3%AC

www.academia.edu/5900562/Dimore_feu...to_e_Settecento
http://geneall.net/it/family-names/10738/branciforte/a/

Nella discendenza del primo (ramo Mazzarino), oltre alla contea omonima, entrarono altri feudi e i rispettivi titoli nobiliari quando, nel 1550, Giovanni Branciforte, 4° conte di Mazzarino e barone di Niscemi sposò la nobildonna Dorotea Barrese Santapau, appartenente a una famiglia molto prestigiosa.

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Alonso Sanchez Coello (?) - Dorotea Barrese y Santapau (1533-1591)-
Donna intelligente e scaltra, dotata di grande acume politico: figlia di Girolamo Barrese, marchese di Pietraperzia, sposò appena diciassettenne Giovanni Branciforte, 4° conte di Mazzarino; già nipote ed erede degli zii materni Antonio e Francesco Santapau, rispettivamente 1° e 2° principe di Butera, trasferì i titoli all'unico figlio Fabrizio. Rimasta vedova a soli 22 anni, sposò il lontano cugino Vincenzo Barrese, marchese di Militello (coetaneo di suo figlio), che morì pochi giorni dopo le nozze, lasciando il marchesato alla sorella Caterina. Subito Dorotea ne approfittò, facendole sposare il figlio Fabrizio. Anche lei si sposò una terza volta, con lo spagnolo Juan de Zuniga, fedelissimo di Filippo II, tanto che lo nominò Vicerè di Napoli, e lei Viceregina. E' sepolta a Pietraperzia, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita, in un sarcofago marmoreo nella Chiesa Madre che il figlio fece erigere apposta per lei.

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Fabrizio Branciforte Barrese , principe di Butera, principe di Pietraperzia, e marchese di Militello (1555-1625), figlio della suddetta - Palazzo Butera, Palermo.
Nel 1599 Fabrizio possedeva almeno 5 grandi feudi (41 in totale) e più di 12.000 vassalli (Mazzarino (CL), Niscemi (CL), Butera (CL) e Pietraperzia (EN) che sono vicine; Militello (CT) alquanto più distante). Eppure le residenze di questo principe erano alquanto modeste: il vecchio palazzo della madre a Pietraperzia, di cui oggi restano solo i ruderi, e un palazzetto in quel di Palermo.
Da Caterina Barrese (+1604) Fabrizio ebbe nove figli; entrambi i coniugi morirono nella casa di Palermo e traslati nel complesso del Carmine a Mazzarino, accanto agli antenati:


Ex Convento (oggi sede del Comune) e Chiesa del Carmine a Mazzarino, mausoleo dei Branciforte: all'interno, tra le altre, splendida la tomba di Giovanni II Branciforte (+1471), il settimo barone, di scuola ganginiana.


Principali feudi Branciforte (in rosso) e Lanza (in verde)

Il risultato di questa concentrazione di potere orchestrata da Dorotea fu che il nipote Francesco, educato alla corte di Madrid, sposerà nientemeno che la figlia di Giovanni d'Austria, il celebre condottiero figlio naturale di Carlo V, vincitore di Lepanto:

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Anonimo del XVII secolo - Francesco Branciforte, principe di Butera e di Pietraperzia (1576-1622). Recenti studi sulla mummia dimostrano che morì avvelenato, a soli 46 anni, due anni prima del padre.
Sofonisba Anguissola - Giovanna d'Austria (1573-1630), sua moglie (la scritta apocrifa alla base del dipinto indica erroneamente la figlia Margherita) - Palazzo Butera, Palermo.
Si sposarono nel 1603 e per quasi un ventennio la loro dimora, a Militello, diventerà una vera e propria reggia, degna del loro rango. Ebbero una sola figlia che raggiunse l'età adulta, Margherita (1594-1659), che ereditò tutto, ma a sua volta non ebbe figli dal marito Federico Colonna dei principi di Paliano (1601-ka1641)), ucciso in battaglia.

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Giusto Susterman - Federico Colonna (1601-1641) dei principi di Paliano, marito di Margherita Branciforte d'Austria, principe di Butera e Pietraperzia maritali nomine (#entry493644063).

E cominciarono le contese familiari accese dal suo primo cugino Giuseppe (1614-1672), a cui era rimasta solo la contea di Mazzarino, dove, tra l'altro, costruì un nuovo palazzo (in sostituzione della rocca avita di Castelvecchio). A contendergli l'eredità un altro cugino, un altro Giuseppe (1625-1696) della linea di Raccuja, figlio del potente principe di Leonforte, in base a un intreccio terribile di parentele (vedi schema). Ma anche costoro non lasciarono eredi e tutti i titoli che Dorotea aveva faticosamente concentrato, passarono al nipote di quest'ultimo.

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La discendenza di Blasco Branciforte (1486-?9, 1° conte di Cammarata (ramo Cammarata) infatti, all'inizio del '500, si era divisa a sua volta in due rami (spiccando il ramo di Raccuja) e durò più a lungo.
Per non disperdere le ricchezze frequenti furono i matrimoni tra parenti. Tipico quello tra Giovanni (1572-1623), esponente della prima linea e fratello del suddetto principe Francesco, con Giovanna Flavia Branciforte della seconda linea e, parallelamente, della sorella Caterina (1582-1634), con Niccolò Placido, 3° conte di Raccuja e principe di Leonforte (1590-1661).
Nel 1610, quest'ultimo (anche per la rivalità con il cognato Francesco di Militello), per sfruttare al massimo le potenzialità di un fertile territorio di sua proprietà, nel feudo di Thavi, ricco di acque e di mulini, vi fondò una città che chiamò Leonforte in omaggio al blasone della sua casata, acquisendo il titolo di principe di Leonforte.

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Niccolò Placido I Branciforte, conte di Raccuja, duca di Santa Lucia e 1° principe di Leonforte (1593-1661). Il matrimonio con Caterina, però, non fu felice: mentre Nicolò Placido risiedeva a Palermo nel cinquecentesco palazzo di famiglia all'Olivella, Caterina rimaneva confinata nella nuova città, dove morì e dove è sepolta accanto al marito nella Chiesa dei Padri Cappuccini in un grande sarcofago di marmo nero. Ebbero comunque almeno 7 figli.

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Caterina Branciforte e Barresi (1532-1634), nipote di Dorotea.
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Sepolcro di Nicolò Placido e Caterina Branciforte.

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Palazzo Branciforte di Leonforte (EN).

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Le scuderie di Leonforte. Notare sulla facciata il busto del principe. Notare anche il degrado.

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Chiesa dei Cappuccini a Leonforte, mausoleo dei Branciforte.

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La Granfonte di Leonforte, bellissimo monumento eretto a simbolo della ricchezza d'acqua.

Tratto da www.mauriziodifazio.altervista.org/
https://books.google.it/books?id=mRMZBQAAQ...20feudi&f=false

Ed ecco, come già accennato, che il primogenito del fondatore, Giuseppe, 2° principe di Leonforte (1625-1696), sposato con un'altra Caterina (1615-?, la prestigiosa cugina di Militello, dopo la morte della pluriprincipessa Margherita Branciforte d'Austria senza eredi (1594-1659), litigò ferocemente con il cognato-cugino omonimo, marchese di Mazzarino, per la spartizione dei feudi. Alla fine Pietraperzia spettò a lui, Butera e Militello al cugino.

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Giuseppe Branciforte e Branciforte , 2°principe di Leonforte e 3° principe di Pietraperzia (1625-1696) - Collezione privata .

Giuseppe e Caterina ebbero un solo figlio, Baldassarre, che morì precocemente. Con il suo testamento istituì un fondo a favore delle giovani bisognose, attivo ancora oggi. (www.pellegrinieditore.com/index.php...emart&Itemid=28).
Fatto sta che, nel giro di una ventina d'anni, i due Giuseppe cognati-cugini, che si erano ferocemente contrastati per il possesso dei titoli, morirono entrambi senza eredi e tutto andò all'unico nipote:

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Niccolò Placido II Branciforte, principe di Leonforte, Butera e Pietraperzia (1651-1728). Si accaparrò, sempre per mancanza di eredi, anche i feudi di Butera e Mazzarino che un in primo momento erano andati ai Carafa (vedi schema).

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Carlo Maria Carafa e Branciforte (1640-1695): figlio di Agata Branciforte (1614-1659) e Fabrizio II Carafa della Roccella nobile napoletano, ereditò dallo zio materno Giuseppe, morto nel 1675, come già detto senza eredi, i feudi di Butera, Mazzarino e anche Militello.
Nonostante fosse proprietario di in bellissimo palazzo a Napoli (#entry527630979), a Mazzarino dimorò spesso e promosse uno sviluppo magnifico del paese, una vera perla del barocco siciliano; qui si sposò con la nobildonna napoletana Isabella d'Avalos e qui è sepolto (Chiesa S. Maria del Gesù). Si ricordano ancora oggi la sua figura e le sue nozze fastose, che restarono però senza figli.
Alla sua morte unica erede fu la sorella Giulia, vedova senza figli (la vedova d'oro fu chiamata). Ma nonostante tutti i tentativi di accasarsi, non vi riuscì. E Niccolò Placido jr fece la parte del leone.

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Ma chi di spada ......: Niccolò Placido, quando si accorse di avere solo 5 figlie femmine, per non disperdere il patrimonio e la sfilza di titoli, tanto per non cambiare, pensò di maritarle tutte con parenti: in particolare, Caterina (1697-1763), sposò Ercole Michele Branciforte di Girolamo, Beatrice (1710-1761) Ercole Branciforte di Giuseppe, entrambi del ramo Cammarata, e si spartirono i titoli del padre:a Beatrice Leonforte, a Caterina tutto il resto; Rosalia (1717-1749), la più giovane, sposò addirittura il nipote Salvatore figlio di Caterina, riasto vedovo e si beccò Pietraperzia per concessione della sorella maggiore).

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Caterina Branciforte e Ventimiglia, VII principessa di Butera (1697-1763). Sposò Ercole Michele Branciforte e Gravina (1697-1764), trasferendo i suoi titoli e le sue ricchezze alla linea di Cammarata. Si trasferisce lei stessa nel palazzo alla marina appartenente alla famiglia del marito, lo ingrandisce e ristruttura, trasformandolo nello splendido Palazzo Butera.
Continua.......

Edited by elena45 - 26/2/2021, 15:22
 
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