Maria Antonietta - Regina di Francia

Branciforte e Lanza

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elena45
view post Posted on 13/3/2015, 15:22 by: elena45
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Marie-Antoinette

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Nella casata Branciforte arrivano i Lanza. Già nel Settecento c'erano stati matrimoni tra le due famiglie, ma il più importante avvenne nel 1805 tra l'ultima e sola erede dei principi di Butera e l'erede del principe di Trabia. Eccoli:

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Stefania Branciforte e Branciforte, XII principessa di Butera (1788-1843), figlia di Niccolò Placido Branciforte (1761-1806) e Caterina Branciforte (1768-1789), erede unica del patrimonio e dei titoli dei Branciforte sposò Giuseppe Lanza, VIII principe di Trabia (1780-1855), illustre archeologo e Direttore delle Belle Arti in Sicilia. I due, tra l'altro erano cugini.

Stefania aveva il nome della nonna paterna, Stefania dei principi Valguarnera, sorella della celebre "muta" Marianna.
I titoli di Stefania: XII Principessa di Butera, X Principessa di Pietraperzia, VIII Principessa di Leonforte, VII Principessa di Scordia, Principessa di Catena, Principessa di Campofiorito, VII Duchessa di Santa Lucia, Marchesa di Barrafranca, Marchesa di Militello, Marchesa della Ginestra, XV Contessa di Mazzarino, X Contessa di Raccuia, Baronessa di Belmonte, Baronessa di Torre di Falconara, Baronessa di Pedagaggi, Baronessa di Randazzini, Baronessa del Biviere di Lentini.

E' sepolta nella Chiesa di San Francesco di Paola di Palermo (la chiesa palermitana dei Branciforte):

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Monumento funebre di Stefania Branciforte Lanza.

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Lo stemma bipartito della famiglia: il leone rampante dei Lanza e il leone con lo stendardo dei Branciforte.

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Pietro Lanza Branciforte (1807-1855), figlio dei suddetti. Ereditò tutti i titoli del padre e della madre. Si distinse nella lotta contro la grande epidemia di colera del 1837. Sposò la nobildonna napoletana Eleonora Spinelli di Scalea, unica erede della sua casata. Ciò nonostante fu di idee liberali che lo fecero aderire alla Rivoluzione siciliana del 1848. Fu ministro del governo provvisorio palermitano. Fu esiliato a Parigi, dove morì, soltanto 4 mesi dopo suo padre.


Tratto da www.genmarenostrum.com/pagine-lette...nza/trabia.html

Palazzo Butera a Palermo divenne la dimora dei principi Lanza Branciforte di Trabia negli anni a venire.
Come se il Palazzo alla marina della moglie Stefania non fosse abbastanza grande, il principe Giuseppe acquistò, nel 1814, una villa settecentesca circondata da un parco grandioso (ma fu un affare: http://palermodintorni.blogspot.it/2014/11...e-immagini.html). La ristrutturò e la rese bellissima:

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Villa Trabia a Palermo.


Ancora lo stemma bipartito dei Lanza e Branciforte sull'ingresso della villa.
Il parco verrà arricchito di piante rare, grazie all'opera della principessa Sofia Galeotti, vedova del IX principe, anche lui Giuseppe, precocemente scomparso (1833-1868). Oggi Villa Trabia (come Villa Niscemi), è sede distaccata del Comune di Palermo (http://palermodintorni.blogspot.it/2014_11_01_archive.html)

Nel 1885 il principe Pietro Lanza di Trabia sposò Giulia Florio, cognata e coetanea della più celebre Franca, erede, con il fratello Ignazio, della famiglia che abbiamo descritto qui: #entry502021618

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Giulia Florio d'Ondes, principessa Lanza di Trabia (1870-1947).

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La principessa Giulia con le figlie Sofia e Giovanna e la cognata Franca. Sofia (1889-1984) sposò Giangiacomo Borghese, Giovanna (1897-1985) il principe Ugo Moncada di Paternò.
Giulia Florio contribuì molto ad accrescere lo splendore di Palazzo Butera che divenne un punto di riferimento dell’aristocrazia europea e dei reali in visita in Sicilia. Collaborò anche con la suocera Sofia per trasformare il parco di Villa Trabia in un vero e proprio Orto Botanico.

Ai Lanza peraltro non poteva mancare una residenza a Bagheria:



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Villa Trabia a Bagheria nota anche come Villa Lanza Comitini: costruita nella metà del '700 dal principe Gravinadi Comitini, fu acquistata da Pietro Lanza, 7° principe di Trabia nel 1793. Verrà ristrutturata da Pietro jr nel 1890, acquisendo l'aspetto neoclassico. Appartiene a tutt'oggi agli eredi Moncada.



Tratto da file:///C:/Documents%20and%20Settings/Io/Documenti/Downloads/articolo_palmeri_per_36%20(8).pdf

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Il principe Pietro Lanza di Trabia (1862-1929).


I due "cognati": Franca Florio e il principe di Trabia.

La famiglia, però, fu molto provata dalla perdita di due figli in guerra e dalla morte prematura del primogenito Giuseppe, stroncato da una febbre tifoide. Costui aveva avuto due figli naturali dalla principessa Maddalena Papadopoli Aldobrandini; la nonna Giulia li protesse e li fece legittimare (#entry529441223).


Ignazio (1890-1917) e Manfredi (1894-1918) Lanza di Trabia, morti nella Prima Guerra Mondiale. A causa del conflitto morirono anche due cugini: Sigismondo e Giuseppe Giustiniani Bandini (#entry559040336).

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Giuseppe Lanza di Trabia (1889-1927) con i figli Raimondo (1915-1954) e Galvano (1918-1985).

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Maddalena Papadopoli Aldobrandini (1883-1965). Sopravvisse al figlio Raimondo.

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Raimondo Lanza di Trabia con la moglie, l'attrice Olga Villi.

Alla morte della principessa Giulia, nel 1947, il palazzo Butera, per disposizione testamentaria, passò in proprietà ai nipoti Raimondo e Galvano e alla figlia Giovanna (1897-1985), moglie del principe Ugo Moncada di Paternò. Gli eredi hanno venduto nel 2015 all'imprenditore e collezionista lombardo Massimo Valsecchi.
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Del principe Raimondo Lanza di Trabia si è scritto tutto e il contrario di tutto: ebbe una vita avventurosa e dispendiosa; dopo una storia con Susanna Agnelli, sposò la bellissima attrice Olga Villi, che gli diede due figlie, la seconda nata postuma. Infatti il principe morì a soli 39 anni, ancora non si sa se per suicidio o omicidio. Nonostante fosse comproprietario di Palazzo Butera a Palermo, il principe Raimondo restaurò l'avito Castello di Trabia, dove preferiva passare le vacanze:



Il nucleo del castello è antichissimo: fu costruito dagli Arabi come fortilizio nel IX secolo; potenziato dai Normanni, divenne il centro di un territorio celebre per i suoi mulini e la copiosità della pesca, in particolare quella del tonno.
Nel XV secolo il cavaliere Blasco Lanza (1466-1535), avvocato catanese, sposò la nobildonna Aloisia Di Bartolomeo che, unica erede, gli portò in dote tutto il patrimonio di famiglia, compresa la terra di Trabia. Rimasto vedovo, sposò Laura Tornabene, che gli portò in dote la baronia di Castania. Uomo spregiudicato e determinato, con l'acquisto di feudi e convenienti matrimoni, pose le basi di uno dei più potenti casati siciliani.
Nel 1563, il figlio Cesare comprò il feudo e ottenne il titolo di Conte di Mussomeli; la leggenda vuole che fosse stato proprio lui, d'accordo con il marito geloso, Vincenzo La Grua Talamanca (1527-1592), ad assassinare la figlia Laura, nel 1563, la celebre baronessa di Carini.
Nel 1601 il figlio Ottavio I (1547-1617) ottenne dal re Filippo III il titolo di principe di Trabia.
Nel 1784, il principe Pietro trasformò il castello di Trabia in operoso stabilimento, poiché all'industria del tonno aggiunse quella del panno, dei biscotti, dell'olio di «nozzolo» e della colla.

Altra casata importante quella dei La Grua Talamanca, a cui apparteneva l'uxoricida, barone di Carini, che dalla povera Laura aveva avuto un figlio: Cesare (+1614), colui che continuò la discendenza; il nipote Vincenzo fu il 1° principe di Carini.
Rodolfo.il 14° principe, è vivente. Ecco il loro castello:

Castello La Grua Talamanca di Carini, dove si consumò l'orrendo assassinio. Carini e Trabia distano 60 km.
Tratto da Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/File:Castello...o_di_Carini.jpg

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Villa Scalea

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La magnifica veranda.

Nel Settecento, Giuseppe II Branciforte, principe di Scordia acquistò una tenuta nella Piana dei Colli e trasformò la chiesa che vi si trovava in una scenografica residenza immersa nel verde di un lussureggiante giardino.
Alla fine dell'Ottocento la proprietà pervenne in eredità a Francesco Lanza Spinelli, principe di Scalea:

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Francesco Lanza Spinelli (1834-1912), principe di Scalea. Figlio secondogenito di Pietro Lanza di Trabia ed Eleonora Spinelli, seguì il padre in esilio a Parigi e ritornò un Sicilia al seguito della spedizione dei Mille. Sposò Rosa Mastrogiovanni Tasca d'Almerita (sua prima cugina) ed ebbe 5 figli. Senatore del neonato Regno d'Italia, bonificò le paludi di Mondello.

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Pietro Lanza di Scalea (1863-1938), primogenito del suddetto. Più volte deputato e ministro del Regno, fu ministro della Guerra nell'era fascista e membro del Gran Consiglio; morì prima dello scoppio del conflitto mondiale. Sposò la nobildonna trapanese Dororea Fardella ed ebbe un solo figlio, Francesco Giuseppe (1890-1954). Costui ereditò il titolo di principe di Trabia dall'altro ramo (con la morte di Giuseppe pèer febbre tifoide nel 1927, vedi sopra), ma la discendenza fu travolta da vicende molto sgradevoli. Suo figlio Manfredi (1937-1995), coinvolto in una vicenda di sfruttamento, abbandonò la famiglia e la figlia Anna (1964-1991) divenne una povera tossicodipendente, morta a soli 27 anni.
Per fortuna un altro suo nipote omonimo, Francesco (1969) è professore universitario molto affermato in Michigan. Se i titoli avessero valore, sarebbe lui il 16° principe di Trabia.

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https://ricerca.repubblica.it/repubblica/a...ncipessina.html
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/a...ll-america.html

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Giuseppe Lanza di Scalea (1870-1929), fratello minore del ministro, fu Sindaco di Palermo dal 1920 al 1924. Sposò Valentine dei baroni Rousseau ed ebbe anche lui un solo figlio, Francesco (1912-1988).


La Regina Mary d'Inghilterra ospite del Principe Giuseppe a Villa Scalea.

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Lo scandalo di Villa Deliella: i Lanza di Scalea possedevano in Palermo anche questa villa liberty, dell'architetto Emilio Basile (lo stesso del villino Florio), ma l'unico figlio del principe Giuseppe, il succitato Francesco, deputato della ARS, nel 1961, nel tentativo di una speculazione edilizia, la fece distruggere nell'arco di una notte! Aveva sposaro la nipote di Franca Florio, Arabella Salviati che divorziò e ottenne anche l'annullamento.

Alla famiglia rimase Villa Scalea a Piano dei colli, dove oggi abita il figlio del "distruttore", il principe Giuseppe Lanza di Scalea noto alla cronache mondane:


Giuseppe Lanza dei principi di Scalea (1946.2020) era sposato con la contessa Benedetta Fumi Cambi Gado e ha una figlia, Giulia.

www.famiglienobilinapolitane.it/Gen...Branciforte.htm

Edited by elena45 - 12/11/2021, 15:34
 
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