Arte lombarda dai Visconti agli Sforza, Mostra a Milano

Penso che legalmente il dipinto appartenga davvero al principe Adam Karol Czartoryski (1940) assieme a tutti gli altri dipinti del Museo Czartoryski di Cracovia, fondato nel 1796 dalla sua antenata Isabella (#entry396395784). La collezione è stata trasferita di volta in volta in luoghi sicuri in coincidenza delle vicende belliche, sequestrata dai nazisti, recuperata dai bolscevichi e restituita alla famiglia solo nel 1989, alla caduta della cortina di ferro. Il principe ha istituito una Fondazione che gestisce il patrimonio.

A dire il vero, anche Lord Montagu Douglas Scott possiede un dipinto leonardesco, trafugato e poi ritrovato: "La Madonna dei fusi" (#entry560001390).

Edited by elena45 - 18/9/2015, 16:37

E' vero: anch'io al Prado non trovai le Maja e rimasi molto delusa.
Ma di trasferimenti eccezionali ce ne sono stati tanti ed essi stessi costituiscono un evento.
Se puoi, mi piacerebbe conoscere il tuo parere sulla mostra di Leonardo.
Secondo me, per i profani, alla fine risulta un Leonardo minore; per gli esperti, invece, è una pregevole sintesi del suo geniale percorso artistico.

Tra noi, penso, l'unico che può risponderti è Yue. Speriamo legga il tuo post.

Edited by elena45 - 3/6/2015, 10:37

Che la figura dell'Innominato dei Promessi Sposi si ispirasse a Francesco Bernardino Visconti lo ricordo dai tempi del Liceo. Ma che anche un antenato del Manzoni appartenesse alla stessa linea genealogica, i Visconti di Brignano, per me che amo le discendenze, la notizia è davvero interessante.

I Visconti di Brignano discendono da Sagramoro Visconti, figlio naturale di Bernabò e di Montanina de’ Lazzari (http://genealogy.euweb.cz/italy/visconti2.html).
Leonardo, figlio di Sagramoro ha due figli: Sagramoro e Pier Francesco.
I due fratelli ricevono da Francesco Sforza il feudo di Brignano (BG) e da Galeazzo Maria il feudo di Saliceto (PC); essi cono i capostipiti di due rami dinastici: da Sagramoro signore di Brignano discende l’Innominato, mentre da Pier Francesco signore di Saliceto discende Maria Visconti, madre di Cesare Beccarla e quindi bisnonna di Alessandro Manzoni.


Tra i membri dell'Accademia dei pugni: Cesare Beccaria (1738-1794) e il cugino Giuseppe Visconti di Saliceto (1731-1803), entrambi leggono.

Edited by elena45 - 2/7/2015, 15:28

Circa 4 anni orsono l'amico Yue mi faceva notare come siano fasulle le immagini di Valentina Visconti che girano sul web, per cui dobbiamo accontentarci di quelle postume. Postuma, ovviamente, è anche la statua che lo stesso Jonatah ha postato su fb, e che è molto interessante se non altro perchè eretta nei Giardini del Lussemburgo a Parigi.


Victor Huguenin (1846) - Valentin de Milan, duchessa d'Orleans.

Edited by elena45 - 25/2/2019, 19:10

E di questa immagine che ne pensa Yue?


Giangaleazzo Visconti(1351-1502) e la sorella Violante (1354-1382).
Nel 1360 Giangaleazzo a nove anni aveva sposato la figlia del re di Francia Giovanni II, la dodicenne Isabella di Valois (1348-1372) al fine di cementare i rapporti con la Francia.
Nel 1368 la sorella Violante, a soli 14 anni, sposò a Milano, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, il principe Lionello di Clarence, figlio minore di Edoardo III d'Inghilterra, a quale fu elargite una dote di ben 200.000 fiorini d'oro. Lionello morì dopo 4 mesi!
Nel 1377m nove anni dopo, Violante si risposò, con Ottone Paleologo del Monferrato. Durò un anno ed anche il secondo marito morì.
Nel 1381, Violante fu data in sposa per la terza volta, al cugino Ludovico, figlio dello zio Bernabò, così come Giangaleazzo rimasto vedovo, ne aveva sposato la figlia Caterina.
Ma Giangaleazzo, per avere tutto il potere, si liberò dello zio-suocero e dei cugini, lasciando Violante vedova per la terza volta.

Edited by elena45 - 26/2/2019, 09:22

Il grande giovane amico Yue pubblica su fb questa immagine:


Marie-Philippe Coupin de La Couperie (1773 – 1851) - Valentina Visconti che piange il suo sposo Luigi d' Orleans - Chateau de Blois.

Johnatan mi fa anche sapere che l'opera, del 1822, fu danneggiata da una bomba durante la Seconda Guerra Mondiale e restaurata soltanto nel 2004, quando casualmente in una soffitta del castello fu ritrovata, piegata in quattro, un pezzo di tela mancante.

Plus ne m’est rien, rien ne m’est plus: le ultime parole della figlia di Giangaleazzo Visconti, duchessa d'Orleans, che morirà l'anno dopo.

Cfr un articolo di Ornella Mariani in www.italiamedievale.org/portale/valentina-visconti/

Edited by elena45 - 27/3/2019, 13:29