Maria Antonietta - Regina di Francia

Ciò che il mondo dedica a Maria Antonietta

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view post Posted on 2/9/2015, 12:13
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Marie-Antoinette

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Ogni giorno mi capita d trovare curiosità che riguardano Maria Antonietta,ovvero Maria Antonietta in tutte le salse. Qui riportero' solo ciò che mi sembra più interessante è meno ridicolo.
A Yokohama il celebre Caffè Caya offre un vasto assortimento di dolci e thè ispirati alls regina.

Edited by MmeAnna - 21/1/2016, 13:43
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 25/9/2015, 11:55




L'uso deteriore del personaggio è proporzionale alla fama di cui gode. Ti pare che l'utilizzo del nome di Casanova sia stato più edificante? Nella migliore delle ipotesi ristoranti e pizzerie e tralasciamo il resto. E in fondo parliamo di un memorialista di primo piano, scrittore di valore e intellettuale di spessore.

Quindi MA che di cose in vita sua ne ha fatte pochine non si dovrebbe lamentare.

Pensa un po' anche a Napoleone che è finito su un'etichetta e in milioni di altri posti dove certo non avrebbe voluto comparire. Cavour sui sigari, Garibaldi praticamente ovunque. Ce n'è per tutti.

PS ma se i cioccolatini che MA avrebbe mangiato a Versailles non erano quelli, quali erano?
PS2 non avevo notato il soprastante post in cui si parla della pasticceria giapponese,il locale di Yokohama è incastonato nel "Depaato" (Grande magazzino) Takashimaya che è uno dei più eleganti del Giappone: ve ne sono ovunque e lì la percezione del grande magazzino è completamente diversa da qui ove è sinonimo di consumi popolari, già a Londra la situazione è più simile al Giappone.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 26/9/2015, 00:11
 
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view post Posted on 26/9/2015, 11:22
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Marie-Antoinette

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Hai ragione,Adriano, ma a volte è sconcertante vedere come vengono sfruttati i personaggi storici, alla stregua dei moderni idoli. Quello che mi infastidisce è pensare che chi compra e chi usa questi personaggi non sappia in realtà chi fosse.

Edited by MmeAnna - 17/1/2016, 10:04
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 26/9/2015, 16:37




Sì ma che cioccolatini mangiava MA non me lo avete detto.
 
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view post Posted on 26/9/2015, 19:30
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Marie-Antoinette

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Se avessi capito come postare il link ti risparmierei la fatica,scrivi nel motore di ricerca del forum Maria Antonietta e il cibo.
E' una vecchia discussione,c'e' una interessante spiegazione di come fossero fatti i cioccolatini.
Prima o poi smettero' di essere cosi' imbramata.
P.s. I grandi magazzini giapponesi di cui parli sono in stile Gallerie La Fayette?
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 28/9/2015, 21:46




L'ho trovata. Interessante.

Ecco le Galeries Lafayette un'idea la danno. Manca però un elemento sostanziale che invece per i giapponesi è un'autentica fissa: il cibo. Ci sono uno e anche due piani (di solito -1 e -2) riservati all'universale scibile mangereccio. Se volete ripesco qualche foto.

I giapponesi mangiano pure quando dormono perché sognano di mangiare. Appena accendi la Tv ti mitragliano di trasmissioni di cucina. Da un po' pure da noi sono inflazionate ma là è sempre stato così. La differenza è che qua si vede gente che cucina là gente che mangia, nei posti più impervi per raggiungere il buchetto dove c'è il miglior tofu del giappone o la migliore zuppa tal dei tali.
Altra cosa per noi impensabile sono i ristoranti dedicati a un solo piatto, zuppa, spiedini o fritto.

Ritornando ai magazzini ci sono infiniti reparti ove viene riprodotto di tutto, in particolare pasticceria francese, croissant o pane. Come al solito le riproduzioni sono un po' estreme ed esasperate, infatti i croissant sembrano un blocco di burro e così tutto il resto. L'opposto esatto della pasticceria tradizionale giapponese che è insapore ma coloratissima e pure abbastanza uniforme. Alcune cose però sono buonissime come i Rikyu Manju che sono dei raviolotti farciti con marmellata dolce di fagioli di soia.

Come dicevo, i grandi magazzini - soprattutto alcuni come Takashimaya - sono la quintessenza dell'eleganza e dell'esclusività. Ma tutto a dosi da ippopotami. Che so chilometri di furoshiki che sono quei fazzoletti bellissimi che tradizionalmente servivano a confezionare oggetti o scatole di cibo per il pic nic o altro. Idem per le lacche o gli articoli di ceramica. Tutto immenso. Spesso si svolgono mostre in appositi spazi e si può star sicuri che le arti tradizionali come l'ikebana vanno sempre. Insomma i giapponesi hanno assorbito (anche nel nome "Depaato") la forma del grande magazzino newyorchese (department store) ma la sostanza è pura tradizione.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 28/9/2015, 23:58
 
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view post Posted on 29/9/2015, 11:45
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Marie-Antoinette

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Anche Lafayette ha un paio di piani sotterranei dedicati al cibo.
Sarebbe interessante vedere le foto di cui parli.
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 29/9/2015, 18:01




Eccole, non rendono ovviamente perché si vedono zone limitate non l'estensione generale. Onestamente pur essendo stato moltissime volte alle Galeries non ho memoria dei due piani food. Invece ricordo a perfezione Fauchon che è di sicuro più piccolo ma rimane impresso.

L’unica sostanziale differenza è, come sempre in Giappone, la prevalenza della forma (o kata) cioè l’esasperata ricerca estetica che esiste solo lì. Pure nel resto del mondo l’impiattamento e la disposizione sono curatissime, senza arrivare a El Bulli o a Ducasse, comunque la forma pure da noi è curata ma là è un’altra faccenda. Da cui il detto “La forma è metà della sostanza”.

Quindi è possibilissimo che ci siano in giro per il mondo grandi magazzini con strepitosi piani food ma non so perché non me ne viene in mente nessuno, quelli del Giappone sì. Non saprei nemmeno dire se come estensione le Galeries superino o siano inferiori a Takashimaya, né se il fatturato o altri parametri di bilancio siano raffrontabili. Non intendevo proporre una due diligence delle due aziende ma riferire un’impressione, da viaggiatore. Forse non obiettivo, stante la mia nota inclinazione per le cose giapponesi.

Il che ha però un suo fondamento se si pensa a come funzionava Edo (Tokyo) nel ‘700, quanti abitanti aveva e che servizi erano disponibili, a questo basta qualsiasi testo di economia politica

Guardate come ricorda il "cortile" delle Galeries dove ogni anno mettono l'albero di Natale

















 
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view post Posted on 29/9/2015, 19:40
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Marie-Antoinette

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Davvero interessante,neanche io volevo fare un raffronto tra i due grandi magazzini. Ricordo di aver visto in una serie tv diversi grandi magazzini che hanno simili reparti dedicati al cibo,se la memoria non mi inganna sono tutti in oriente.
Hai ragione,il piano che ho visitato nelle Gallerie non era paragonabile a questo,c'era una vasta gamma di dolci,formaggi e salumi. Io mi fermai a gustare un the',quindi non credo di aver immaginato tutto.
Spero che nessuno ci sgridi per questa piccola variazione sul tema del topic,in fondo questa non e' una discussione seria.
Grazie per aver soddisfatto la mia curiosita',e' sempre interessante conoscere cose nuove.
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 29/9/2015, 20:55




Piccola aggiunta: i Depaato chiudono presto e negli ultimi dieci minuti il cibo va in vendita a prezzi ridicoli, tanto dovrebbe essere buttato. Perciò è molto conveniente precipitarsi in quel momento esatto ai piani food. Quando non avevamo voglia di mangiare fuori facevamo un passaggio, un quarto d'ora prima dellla chiusura, e tornavamo in albergo con dei bei pacchetti: sushi, norimaki, gamberoni fritti a prezzi stracciatissimi. Un paio di lattine di "biru", in Giappone la birra è molto popolare e ne esistono un'infinità di tipi, e la cena era fatta.

Mangiare in Giappone costa generalmente molto poco, purché si rimanga sul nazionale, se ci si vuole spostare sull'internazionale le cose cambiano molto. Comunque solitamente si rimane nei limiti a cui siamo abituati qui da noi. Invece si sballano i budget se ci si vuole avvicinare alla cucina storica cioè il kaiseki ryori, stile codificato dal Cinquecento e rimasto esattamente invariato. Si sono conservati manuali dell'epoca, pieni di disegni, che consentono di ricostruire anche la forma delle preparazioni.

Ancora più ricercato il cha-kaiseki cioè la cucina tradizionale che accompagna la cerimonia del tè in forma "estesa". I ristoranti kaiseki possono essere proibitivi, come alcuni piccolissimi a Pontocho (un quartiere storico di Kyoto) e gli stranieri, anche se con disponibilità, difficilmente sono ammessi.

Una curiosità: il primo libro di "Banana" Yoshimoto, Kitchen (キッチン Kicchin), 1988, narra appunto di una ragazza che va matta per la cucina e ha proprio come hobby il kaiseki.
 
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view post Posted on 30/9/2015, 12:11
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Marie-Antoinette

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Mi sta venendo voglia di andare in Giappone!

Un abito di Dior dedicato a Maria Antonietta e,a detta dello stilista,nel suo stile.
 
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view post Posted on 30/9/2015, 18:45
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (MmeAnna @ 30/9/2015, 13:11) 
Un abito di Dior dedicato a Maria Antonietta e,a detta dello stilista,nel suo stile.
(IMG:http://i59.tinypic.com/2ahd5xh.jpg)

Lo stilista in questione dovrebbe essere John Galliano, ricordo che nel 2007 aveva fatto una collezione ispirata a MA per Dior (può essere che questo abito facesse parte della stessa collezione) e mi aveva fatto saltare dalla sedia quest'abito:

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view post Posted on 30/9/2015, 19:33
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Marie-Antoinette

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Il cattivo gusto non ha confini!
Mi chiedo se qualcuna abbia comprato quel vestito.
Per quanto riguarda la foto dell'abito postata da me,mi sembra piu' in stile Carmen Miranda.
 
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view post Posted on 30/9/2015, 21:49
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Arciduca /Arciduchessa

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Già pensavo che quel collier fosse una pacchianata poi vederlo così indossato ne ho avuto la certezza! Non solo ha portato sfortuna a MA ma era pure brutto! Come rovinare un kilo di diamanti!
 
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view post Posted on 6/10/2015, 19:59

Conte / Contessa

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Chissà il costo

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