Maria Antonietta - Regina di Francia

Napoli spagnola, I Guevara e i d'Avalos

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elena45
view post Posted on 3/11/2016, 09:37 by: elena45
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Marie-Antoinette

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Passando all'altra branca della casata, i Carafa della Spina, la leggenda vuole che durante un torneo i cavalieri Carafa che appartenevano a due rami diversi, per distinguersi uno dei due attaccò un tralcio spinoso sul suo scudo. In sintesi:


Gli stemmi di Carafa della Stadera e Carafa della Spina.

I Carafa della Spina sono i discendenti di Andrea Carafa, signore di Forlì del Sannio e Ciambellano di Giovanna I.


Tratto da www.genmarenostrum.com/pagine-lette...fa-roccella.htm
https://gw.geneanet.org/frebault?lang=fr&m...PKiLwzMB7FLjxJw

Come si vede dallo schema i Carafa della Spina comprendono due rami principali:

1) Principi di Roccella
2) Conti di Santa Severina

I conti di Santa Severina (CZ), pur molto potenti, si estinsero subito.
Il contado di Santa Severina fu acquistato nel 1496 da Andrea Carafa della Spina (+1525), condottiero dell'esercito aragonese, in cambio di un'ingente somma di danaro offerta al re Ferrandino che si trovava in gravi difficoltà finanziarie.

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Andrea Carafa della Spina (+1526), conte di Santa Severina. Sposò Maria del Balzo dei duchi di Nardò (Congiura dei Baroni), ma non ebbe figli.

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Castello di Santa Severina (CZ). Risale a Roberto il Guiscardo, e fu ristrutturato per trasformarlo in residenza.
(Scusate, ma ancora un riferimento personale: sono cresciuta in questo borgo, tra i più belli d'Italia).

Fedelissimo di Carlo V, nel 1523 fino alla sua morte, fu uno dei suoi luogotenenti e poi Vicerè di Napoli. Ovviamente si costruì nella capitale una residenza adeguata:

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Palazzo Carafa di Santa Severina a Pizzofalcone.
E' l'edificio rosso in alto sulla collina, che più tardi entrerà a far parte di un grande presidio militare spagnolo.
Andrea è sepolto con il padre Galeotto nella Cappella di San Martino in San Domenico Maggiore.
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Il primo signore di Roccella fu Giacomo Carafa della Spina (+1489), comandante delle truppe napoletane durante la Congiura dei Baroni; in cambio ottenne il feudo calabrese e altri.
Per quanto riguarda le dimore dei Carafa di Roccella, bisogna citare innanzitutto il castello della cittadina omonima, sul litorale ionico calabrese:

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Castello Carafa di Roccella (paese del bergamotto sullo Ionio). Risale ai tempi degli Angioini e fu un valido baluardo contro i Saraceni. Oggi rimangono solo i ruderi.

I discendenti di Giacomo accumularono titoli e feudi fino al titolo di principe di Roccella Jonica ottenuto da Fabrizio I.

Fabrizio I Carafa (+1629), principe di Roccella Jonica. Sposò Giulia Tagliavia d'Aragona, figlia del Vicerè di Catalogna e Governatore di Milano (matrimonio importante che accrebbe il suo prestigio) da cui ebbe 7 figli. Istituì a Roccella un Priorato dell'Ordine di Malta che gli fece acquistare peso politico.
Nel 1595 comprò in Napoli un palazzo con giardino nella zona di San Domenico Maggiore, lo demolì e vi costruì la sua dimora.
Un palazzo grandissimo, commisurato alle esigenze di famiglie molto numerose.
https://books.google.it/books?id=ICyZDQAAQ...%20&f=false

Fabrizio I come già detto ebbe sette figli; suo figlio Girolamo dodici; suo nipote Fabrizio II nove. Molti di questi erano religiosi o Cavalieri di Malta, e alla fine la discendenza si esaurì con il 4° principe, Carlo Maria Carafa e Branciforte.

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Gregorio Carafa (1615-1690), Gran Maestro dell'Ordine di Malta, già priore di Roccella; Carlo Carafa (1611-1690), Cardinale e già vescovo di Aversa; Fortunato Ilario Carafa (1631-1697), anche lui Cardinale e già vescovo di Aversa. Figli di Girolamo Carafa, 2° principe di Roccella, e Diana Vittori Borghese, nipote di Papa Paolo V. Ad essi si aggiungevano altri tre fratelli prelati (!) e uno stuolo di monache.

Carafa
Carlo Maria Carafa e Branciforte (1651-1695), figlio di Agata Branciforte (1614-1659) e Fabrizio II Carafa. IV principe di Roccella, ereditò dallo zio materno Giuseppe, morto senza eredi, i feudi e i rispettivi titoli di principe di Butera, marchese di Militello e conte di Mazzarino (#entry571125128).
Sposò con grande sfarzo la cugina Isabella d'Avalos; dal matrimonio nacque una sola figlia morta giovanissima. Per questo si aprì una lunga vertenza ereditaria.

Ecco la lussuosa residenza napoletana:

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Palazzo Carafa di Roccella, Spaccanapoli occidentale (Via Benedetto Croce), costruito da Fabrizio I alla fine del '500.

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Particolare dello stemma e dello spegnitorcia.
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Dopo una lunga vertenza con i d'Avalos, il principato di Roccella venne assegnato al ramo secondario dei Carafa duchi di Bruzzano, i cui discendenti sono ancora viventi.

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Francesco Solimena - Vincenzo III Carafa della Spina (1660-1726), duca di Bruzzano - Museo di San Domenico Maggiore.
Dopo un lungo contenzioso fu riconosciuto erede dei principi di Roccella, l'ultimo di epoca spagnola. Sposò la nobildonna Ippolita Cantemo Stuart:

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Francesco Solimena - Ippolita Cantelmo Stuart (1677-1754) - Museo di San Domenico Maggiore.
Figlia di Giuseppe Cantemo Stuart, duca di Popoli e principe di Pettorano (riconosciuto da Carlo II d'Inghilterra discendente dei Douglas scozzesi), ultima erede della famiglia assieme alla sorella Beatrice (www.genmarenostrum.com/pagine-lettere/letterac/cantelmo.htm).
Dama coltissima nota anche come poetessa, promotrice di un famoso salotto letterario, amica di Giambattista Vico.
Il novello principe decise di acquistare, nel 1707, una vasta proprietà terriera, ai margini del centro storico, un giardino che scendeva fino al mare con cascina rurale annessa, e la moglie diede l'incarico all'architetto Luca Vecchioni, di scuola vanvitelliana, di ristrutturare la dimora trasformandola da casa di villeggiatura in lussuosa residenza.

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Palazzo Carafa di Roccella com'è oggi, sede del Museo di arte moderna di Napoli, il famoso PAN.
I Carafa di Roccella di questa linea sono sepolti in una cripta privata e segreta sotto la Basilica di San Domenico Maggiore (www.esserealtrove.it/contenuti/nap...fa-di-roccella/).

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Il principe Gennaro Carafa (1715-1767), l'unico figlio della coppia suddetta che raggiunse l'età adulta (e siamo in epoca borbonica), volle ricordare la figura della madre, aggiungendo al suo il cognome Cantelmo Stuart.
Massone, alchimista ed ermetista, legato al principe di Sansevero (la Cappella Carafa di Roccella è a due passi dalla Cappella Sansevero), si sposò due volte ed ebbe 9 figli: tra questi le due sorelle Carafa della Rivoluzione napoletana, le "madri della patria" che pagarono un altissimo prezzo per il loro impegno politico a favore della causa liberale (https://ladyreading.forumfree.it/?t=64665144).


Giulia Carafa della Spina, duchessa Serra di Cassano (1755-1841) / Maria Antonia Carafa (1763-1823), duchessa di Popoli.


Palazzo Carafa di Policastro. Entrò nel patrimonio del principe Gennaro con il secondo matrimonio: quello con la "cugina" Teresa Carafa di Policastro (1731-1804), duchessa di Forlì, madre delle due sorelle. (Notare il doppio stemma: al primo piano quello dei Caracciolo di Torella che acquistarono il palazzo nell'Ottocento).

Figlio di primo letto del principe Gennaro, fu Vincenzo IV (1739-1814), che sposò la principessa Livia Doria del Carretto. Eccola:


Donna Livia Doria Carafa di Roccella (1745-1779), cognata delle famose principesse "patriote", che però non ebbe modo di vivere la Rivoluzione, perchè morì di parto a soli 34 anni. Ebbe 8 figli, ma due soltanto sopravvissero, un solo maschio. Tanto bastò per continuare la casata, fino ai giorni nostri:
Gregorio Carafa della Spina (1945) è l'attuale principe di Roccella nonchè duca di Bruzzano (anche se ha due figlie femmine).

Edited by elena45 - 29/11/2021, 12:38
 
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