Maria Antonietta - Regina di Francia

Sanseverino,, i baroni ribelli.

« Older   Newer »
  Share  
elena45
view post Posted on 7/10/2016, 15:47 by: elena45
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Carlo I d'Angiò restituisce i feudi confiscati da Federico II ai sopravvissuti della congiura di Capaccio, e, in particolare a Ruggero II Sanseverino (1237-1285), secondogenito del conte di Marsico, il Tommaso giustiziato dall'Imperatore assieme al primogenito: costui infatti partecipò valorosamente alla battaglia di Benevento dalla parte degli Angioini, legando alla sua lancia la camicia di un nemico intrisa di sangue. Da allora aggiunse allo stemma d'argento una banda rossa e aggiunse ai feudi del padre, il vallo di Diano. Sposò la sorella di San Tommaso d'Aquino. La casata risorse.



Ed eccolo qui il magnifico castello Sanseverino eretto a Diano, oggi Teggiano:


Castello di Teggiano (SA). Come al solito, il nucleo normanno fu ampliato dai Sanseverino a partire dal 1285 (il palazzo è dell'800).

Sempre nel vallo di Diano, il figlio del suddetto Ruggero, che portava il nome dello zio,Tommaso II Sanseverino, 3° conte di Marsico (1252-1324), iniziò a costruire una grande Certosa:


Certosa di San Lorenzo a Padula (SA), iniziata nel 1306 e donata ai Certosini, un ordine di origine francese, a dimostrare la vicinanza dei Sanseverino alla casa d' Angiò. E' la più antica della Campania, eretta circa 20 anni prima della Certosa di San Martino a Napoli.

Padula-certosa-gisant2
Sepolcro di Tommaso II Sanseverino - Certosa di Padula.


Tino di Camaino - Sepolcro di Enrico Sanseverino (+1314), figlio di Tommaso II. Il padre commissionò al grande scultore senese il monumento per la sua morte prematura - Cattedrale di S. Maria Maggiore, Teggiano.
Enrico Sanseverino era Gran Connestabile del regno e Consigliere di Roberto II d'Angiò.

Alla fine del secolo scatta un nuovo conflitto che vede i Sanseverino in prima linea: sostengono il partito filo-francese contro il giovane re Ladislao. Quando questi consolida il suo potere, nei primi anni del '400, si vendica trucidandoli. Muoiono Venceslao Sanseverino conte di Tricarico (1355-g1403), gli zii Tommaso di Montescaglioso e Ugo di Potenza, etc

Ma il malcontento ribolle, anche sotto la successiva dinastia aragonese.
E arriviamo finalmente alla famosissima Congiura dei Baroni, del 1485, contro il re Ferdinando I d'Aragona, definita dallo storico Gregorovius la più grande tragedia del XV secolo in Italia. Capo della congiura fu Antonello Sanseverino principe di Salerno (1458-1499).


Castello di Salerno. Noto come Castello Arechi perchè appartenuto al principe longobardo, nel '400 passò ai Sanseverino.
Nella guerra tra Aragonesi e Angioini per il Regno di Napoli, Roberto Sanseverino, 12°conte di Marsico (1430-1474), aveva partecipato a fianco del re Ferrante e contribuito alla vittoria. In cambio, nel 1463 ottenne l'investitura ufficiale del Principato di Salerno.
Ma, come abbiamo visto e come spesso accade, ben presto su ebbe un cambio di campo e di programma: il figlio Antonello si pose a capo di un movimento di ribellione contro lo strapotere del re e organizzò un vero e proprio colpo di stato.Assieme a lui altri esponenti della casata, ma anche qualcuno dei Caracciolo e dei del Balzo.


Castello del Malconsiglio, a Miglionico (MT), appartenente a Girolamo Sanseverino principe di Bisignano, dove si riunirono i congiurati per organizzare le strategie del complotto. Il re scoprì tutto e mandò a morte quasi tutti i partecipanti.
(E' molto famoso, vedi: www.castellodelmalconsiglio.it/7m/s...e-castello.html).
Antonello riuscì a fuggire in Francia dove sostenne i progetti di conquista del Regno di Napoli da parte di Carlo VIII. Suo figlio e suo nipote torneranno a Napoli, verranno di nuovo in possesso dei beni confiscati, ma un ennesimo conflitto con il potere costituito e la mancanza di eredi porranno fine al casato dei principi di Salerno.

Purtroppo ci sono poche immagini di questi personaggi, come per i re angioini e aragonesi. Accontentiamoci di questa medaglia:


Roberto Sanseverino (1430-1475), primo principe di Salerno. Dopo il principato ottenne da re Ferrante la carica di Grande Ammiraglio (da non confondere con Roberto Sanseverino (1418-1487), conte di Caiazzo, celebre capitano di ventura, appartenente ad un ramo collaterale).
Un personaggio così importante doveva risiedere nella capitale del regno, per cui si fece costruire un palazzo splendido, il primo nel suo genere.


Il palazzo, sequestrato dopo la Congiura dei Baroni, fu restituito al figlio di Antonello, Roberto II, e poi, con l'avvento del Vicereame, al nipote Ferrante. Costui sposò la nobildonna Isabella Villamarina e fece del palazzo una dimora lussuosa, celebre per i fasti e la frequentazione di artisti. Ma Ferrante, che aveva nel sangue lo spirito di ribellione dei suoi avi, ebbe l'ardire di venire in conflitto nientemeno che con Carlo V e con il Vicerè de Toledo, per cui cadde definitivamente in disgrazia.
Accusato di eresia, di sodomia, di furto e di aver tramato contro la Spagna, fu condannato a morte: scappò e trovò appoggio presso la corte di Francia e morì in miseria ad Avignone. La moglie Isabella rimase a Napoli, ma fu spogliata di tutti i suoi beni.Conservate in parte presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, sono giunte a noi lettere poetiche in cui Isabella canta il dolore per la separazione e la lontananza del marito. I beni dei Sanseverino di Salerno furono confiscati, suddivisi e quindi donati o venduti a numerosi signori, segnando l'inizio di un lungo periodo di decadenza per la citta' di Salerno (http://lacittadisalerno.gelocal.it/tempo-l...9415?refresh_ce).

Ferrante-Sanseverino
Ferrante Sanseverino (1507-1568), ultimo principe di Salerno.

Il palazzo, nel 1584, fu venduto ai Gesuiti che lo trasformarono nella famosa Chiesa del Gesù, lasciando in piedi solo la facciata. Traccia della famiglia è in alcuni stemmi che furono inseriti quando, anni dopo, Isabella della Rovere, principessa Sanseverino di Bisignano, finanziò la costruzione della Chiesa (#entry567742635


Stemma dei Gesuiti sul portale centrale della Chiesa.


Stemma con le insegne dei Sanseverino e dei della Rovere sul portale laterale.

Edited by elena45 - 6/4/2019, 20:14
 
Top
20 replies since 7/10/2016, 11:24   3845 views
  Share