Anche la fortuna dei
Filangieri di Mirto nasce da un matrimonio: Pietro Filangieri e Lanza (+1619), Signore di Mirto, sposa, nel 1594,
Francesca de Spuches (+1623), unica erede di un vasto patrimonio.
Il nucleo originario di Palazzo Mirto è stato individuato in un palazzetto di proprietà del giudice della Gran Corte Vincenzo de Spuches, suocero del suddetto, nel vecchio quartiere della Kalsa.
"Il matrimonio tra la figlia di un alto magistrato e il rampollo di una famiglia baronale rientrava pienamente nella logica "simbiotica" dei due ceti sociali, secondo la quale il patriziato conquistava la dignità della nobiltà parlamentare e, dall'altro canto, il baronaggio feudale acquisiva nuove e vitali sostanze economiche. In questo caso si trattava di un matrimonio ai vertici della vita sociale palermitana. Il patrimonio dei De Spuches sembra fosse particolarmente cospicuo, mentre la nobiltà dei Filangeri era tra le più antiche e prestigiose dell'isola, poggiando sul feudo di San Marco, concesso alla famiglia nel 1398 ed elevato a contea nel 1453".
Il salto di qualità della residenza dei Filangeri di San Marco si ebbe soltanto nell'ultimo ventennio del Seicento, ad opera di Vincenzo Giuseppe Filangeri (+1699), 1°principe di Mirto.
Ma Vincenzo Giuseppe morì nel 1699, dopo avere sofferto la perdita del suo erede Antonio, spentosi nell'estate del 1695. Non è da escludere che, per un certo periodo, il cantiere del palazzo venisse portato avanti dal nuovo titolare del casato, Giuseppe (1665-1724) fratello minore di Antonio. Con il passare del tempo il progetto comunque si arenò definitivamente".
Venne ripreso molto tempo dopo, ad opera del 5° principe di Mirto:
Bernardo Filangieri, 5° principe di Mirto (1747-1803). Mecenate; ristrutturò e ampliò l'antica dimora palermitana. Bernardo sposò la principessa Vittoria Alliata di Villafranca. Notare nel dipinto lo stemma dei Filangieri.
Palazzo Mirto: la facciata su via Merlo rifatta nell' Ottocento; rimane l'antico portale sovrastato dallo stemma dei Filangeri.
L'ingresso dal cortile.
La facciata tardo-barocca su via Longarini.
Splendida fontana barocca sopra un terrazzo. Ai lati due voliere; quella a destra è finta e nasconde un passaggio segreto.
Le antiche scuderie. (
Questa foto di Palazzo Mirto è offerta da TripAdvisor)
Ma sono soprattutto gli interni spettacolari:
Li trovi descritti qui assieme alla storia del palazzo:
www.palermoviva.it/palazzo_mirto/ e
http://royalfilangeri.com/palazzo-mirto-photos/Anche qui una donna fu l'ultima discendente ed erede: Vittoria, che sposò il cinquantenne principe Ignazio Lanza (1781-1837), ebbe l'erede, Giuseppe Antonio Lanza Filangieri (1835-1902), rimase vedova dopo solo due anni e si risposò.
Vittoria Filangieri (1814-1865), VII principessa di Mirto, figlia di Giuseppe Antonio e Costanza Pignatelli Aragona Cortez (
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Il padre le cedette il titolo dopo la perdita di due figli maschi.
Probabile ritratto di Giuseppe Antonio Lanza Filangieri (1835-1902), unico figlio maschio di Vittoria.
Tratto da www.facebook.com/photo.php?fbid=21...&type=3&theaterL'ultimo discendente, Stefano Lanza Filangieri (1895-1968), III principe di Mirto (della nuova serie), senza figli, lasciò alla Regione l'edificio con tutti i suoi arredi e le opere d'arte. Oggi è un museo.
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I Filangieri di Mirto possedevano anche una villa-castello a Santa Flavia come residenza estiva, costruita nel 1673 dallo stesso Vincenzo Giuseppe Filangieri, 1° principe di Mirto di cui sopra, intorno ad una preesistente torre d'avvistamento del XVI secolo per il controllo delle piantagioni di canna da zucchero.
La villa fu ereditata dalla maggiore delle sei sorelle principesse zie del principe Stefano, ovvero Vittoria Lanza Filangieri (1860-1930), sposata con il barone Leoluca Cammarata Valenti (1855-1938). I suoi discendenti vi abitano ancora:
Castello San Marco, Santa Flavia, a 16 km da Palermo.
Il bellissimo giardino.
Tratto da www.facebook.com/pg/clickfotografi...465210893547906Tratto da https://iris.unipa.it/retrieve/handle/1044...sa%20piazza.pdfEdited by elena45 - 24/8/2018, 16:22