Addio mia regina (2012), Film di Benoît Jacquot con Diane Kruger e Léa Seydoux

a me non è dispiaciuto!

Parlo da un punto di vista prettamente cinematrografico: l'ansia e lo smarrimento degli abitanti di Versailles è ben descritta dalla camera a mano e dalla musica a tratti assordante. I luoghi sono quelli giusti, le facce pure. Purtroppo la trama è un romanzetto inverosimile e la regina una pura macchietta.

Questo è vero, ma la fedeltà storica non è caratteristica di queto film!

Se posso, a me non è dispiaciuta l'interpretazione di Diane Kruger: "schizofrenica", "macchietta"?
Stiamo parlando di un periodo estremamente critico della vita della regina, certo non mi sarei aspettata di vederla passeggiare tranquillamente per Versailles, come in molti films; mentre abbiamo qua un quadro di in che modo intenso Maria Antonietta sentisse l'avvicendarsi degli eventi.
Ci si sente intimoriti innanzi all'umanità che mostra la regina, specie nella scena in cui si congeda da Madame de Polignac.

Alcune cose sono certo romanzate,come è quasi naturale in un film,ma altre rese bene: non mi è sembrato di aver visto una gran folla a corte, e difatti fa vedere come molti cortigiani fuggano,anche nottetempo.
Poi, ci sono storie parallele, quindi per forza si è dovuto creare un collegamento, anche se di fantasia.
Riguardo il lutto, la tua è un'ottima osservazione, e ti lodo per ciò, ma vorrei far notare che gli abiti e il loro colore, o colori, giochino un ruolo importante nella trama del film.

Inoltre, siamo poco in grado di dire ciò che la regina avrebbe o non avrebbe potuto fare, anche se non per ignoranza: era capace di slanci generosi per le persone a cui voleva bene, anche se questo comportava sacrificio da parte di altre.

Non perché fosse egoista, sia chiaro, ma perché voleva assicurasi del benessere di chi le stesse attorno e le fosse fedele.

Tipo?