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| Secondo me sì... La frase è esattamente riportata in uno di quei libri della Newton che venivano all'epoca venduti a 1.000 lire... Prosa, certamente, ma di Leopardi, che con poche semplici parole riesce a descrivere uno stato d'animo particolare. (P.S.: anche Fabrizio de Andrè spesso copiava, traduceva o rielaborava cose di altri, ma non lo nascondeva...) --- Mi viene in mente, con l'occasione, quanta attenzione prestasse alla noia un Re di Francia (se non ricordo male Luigi XIII). Invitava presso una finestra con vista sul parco un gentiluomo di corte e gli diceva: "Signore, io mi annoio... Annoiamoci insieme...)
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