Hans Axel von Fersen

ALLEGO BIOGRAFIA DEL CONTE DI FERSEN:

Hans Axel von Fersen (anche de Fersen, 1755 - 1810) era un giovane conte svedese, bello di una bellezza quasi femminea, e un inguaribile donnaiolo. La sua vita è considerata molto affascinante; era un ottimo combattente ed un ottimo uomo.

Si ritiene sia stato amante di Maria Antonietta di Asburgo-Lorenae la loro intimità diventò quasi certamente fisica. Una versione, del primo incontro fra i due vuole che si siano conosciuti ad una festa in maschera. lui le aveva parlato inconsapevole del fatto che la sua interlocutrice fosse Maria Antonietta. quando però ella si allontanò e tutti le andarono incontro, capì d'averl chiaccherato con la più importante donna di Francia!

Si racconta che l'amore di Fersen per la regina rasentasse l'adorazione. Maria Antonietta affascinata dal giovane svedese si lasciò coinvolgere molto intimamente a questo amore.

Fersen ebbe molte altre relazioni, anche parallelamente alla regina, ma si dice che l'unica donna davvero amata fu Maria Antonietta e che anche nei rapporti con altre donne pensava continuamente a lei. Il loro amore, seppur impossibile, continuò, per certi versi, fino al 1793 anno in cui la regina venne ghigliottinata. Frequentò quindi spesso la reggia di Versailles e non mancarono le voci e i pettegolezzi sui due.

Non risulta che la regina abbia fatto nulla per troncare la relazione, ma Fersen, probabilmente ed inutilmente deciso a dimenticarla, o forse per mettere a tacere i nobili francesi, partì per l'America. Al suo ritorno si ritiene riprese la relazione con Maria Antonietta, anche in maniera piuttosto evidente.

Lo stesso Luigi XVI era a conoscenza della relazione. Forse per questo motivo Fersen non si sposò mai: il matrimonio previsto con una nobile donna venne da lui fermato. Scrisse infatti alla sorella che, se non poteva essere della donna che amava e da cui era amato, a sua volta non voleva essere di nessun'altra in modo duraturo.

La figura di questa "amabile donna" (come egli la definì) turbò sempre la sua esistenza. Per lei mise in pericolo la sua vita e rinunciò al matrimonio. La celebre frase "tutto a te mi guida", stemma della sua famiglia, è ritenuta da alcuni conferma del loro amore e, secondo alcune testimonianze, venne incisa su due anelli.

Si racconta anche che Fernsen cercò invano di salvare Maria Antonietta dalla gigliottina.

Nel 1810 venne letteralmente lapidato accusato d'aver ucciso L'erede al trono di Svezia.



AXEL FERSEN BAMBINO





HANS AXEL GIOVANE





FERSEN MATURO DOPO LA MORTE DI MARIA ANTONIETTA












DOPO QUESTA BIOGRAFIA DELLO SUCCINTA DELLO SVEDESE,FU DA SEMPRE RITENUTO UN PERSONAGGIO SCOMODO NELLA VITA DELLA REGINA,SOPRATTUTTO NEI SECOLI SCORSI.

INVECE E' STATO IL PERSONAGGIO DI PRIM'ORDINE NELLA STORIA FRANCESE E NON SOLO,E UNA PERSONA TROPPO TENUTA NASCONSTA A TORTO,PER NON INFANGARE ERRONEAMENTE IL NOME DELLA REGINA.

VEDI MADAME CAMPAN CHE NELLE SUE MEMORIE NON NOMINO' MAI LO SVEDESE,FORSE UNA VOLTA,E NON SCRISSE NIENTE SUI SEGRETI CHE SAPEVA.....

PERSONALMENTE DOPO GLI STUDI CHE IN QUESTI 2 SECOLI SI SONO FATTI SULLE PROVE CHE ERANO RIMASTE PER SAPERE SE ERANO STATI AMANTI PURAMENTE PLATONICI O NON,IO RITENGO CHE IL MISTERO ABBIA AFFASCINATO UN TEMPO COME ORA,E NESSUNO POTRA' RIVELARLE LA VERITA'.


MA DATO L'ENORME LAVORO FATTO SU DI LORO,E STUDIANDO IL TUTTO,SI PUO' DEDURRE CHE IL LORO FU UN GRANDE AMORE,IL SOLO IMPUTABILE A MARIA ANTONIETTA,FEDELE,SINCERO,UNICO NEL SUO GENERE,CHE DURO' FINO ALLA MORTE DI ENTRAMBI...

FERSEN EBBE DONNE A GOGO',CHE LI SI OFFRIVANO A BRACCIA APERTE,MA FORSE IN CUOR SUO,SERVIVANO SPECIALMENTE DOPO LA MORTE DELLA REGINA,A LENIRE LE SUE SOFFERENZE,NEL RICORDO......

IL SUO SCOPO DI VITA ERA DIVENTATO,SERVIRE,VIVERE,PER MARIA ANTONIETTA,MORTA LEI,COSA GLI RIMANEVA?

DIVENNE UN OSSESSIONE,MORBOSA,NEL RACCOGLIERE TUTTE LE SUE RELIQUIE SU DI LEI,PROVA CHE NON SI SPOSO MAI,E LA MORTE LO COLSE PROPRIO NEL MODO + BARBARO PROPRIO NELL'ANNIVERSARIO DELLA FUGA DI VARENNES,TANTISSIMI ANNI DOPO....

COSA CHE LUI INVOCAVA SEMPRE DI NON ESSERE MORTO PER LA REGINA.....

ERA IL SOLO UNICO,FEDELE,SINCERO,DEVOTO,AMICO RIMASTELE!!!!

LA REGINA FORSE PER AVERLO VICINO SOLO CON LA MENTE,QUALCHE ANNO PRIMA DI MORIRE GLI AVEVA INVIATO UN ANELLO CON LA SCRITTA IN ITALIANO:

"TUTTO A TE MI GUIDA" !!!! FRASE CHE SI COMMENTA DA SOLA.


GRANDE HANS AXEL FERSEN!!!!


SU QUESTO ANELLO E 'NATA POI UNA LEGGENDA.


MARIA ANTOINETTE REINE



Edited by MARIE ANTOINETTE REINE - 25/7/2006, 21:00

...E' un enigma davvero interesantissimo ,quello che avvolge la storia di questa relazione. Per natura umana credo che ognuno di noi pensi che possa essersi trattato di rapporto carnale e non meramente platonico,ma è pur sempre una questione delicata esprimere dei pareri su una vicenda che ruota intorno a due esseri che occupavano una posizione di rilievo in una storia dai risvolti tragici... Non si puo' sentenziare con certezza una faccenda,quando mancano le prove concrete...certo,se si prendono in esame le lettere con le relative cancellature ci si puo' perdere a fare mille congetture,ma preferisco comunque esimermi dal farlo,e non per una questione di morale,errare è umano e lo è soprattutto per una donna che,in quanto regina fu' sacrificata alla ragion di stato maritandosi per questioni politiche e non sentimentali! Da cio' deduco che le sarebbe stato concesso il poter vivere una stoira d' Amore che mai avrebbe conosciuto col marito... Anzi,da buon romanticone e sentimentale,mi piace l' idea di questo coronamento,a ma ggior ragione nella vita di quella sventurata donna! Platonico o non che fosse,la relazione tra Axel e M.Antonietta fu sicuramente molto profonda e romantica... Lui non volle appartenere a nessun' altra donna poichè non potè appartenere all' unica che amava veramente,come egli stesso asserì prima di imbarcarsi per l' America;le resto' fedele fino alla fine,anche se non sotto l' aspetto puramente fisico,ma in quanto a lealta',a spirito di sacrificio che lo indusse a progettare la fallita fuca del Re,e l' estremo tentativo di convincere il sovrano ad un ennesima fuga nel febbraio del 92(dove Luig XV rifiuto'),dimostrano il suo attaccamento disinteressato non solo per M.Antonietta,ma per tutta la famiglia reale1 Terribile la vita,quando decide della sorte degli esseri umani,visto la tragica morte di questo personaggio che si verifico' 22v anni dopo la scomparsa della sua amata,il 20 giugno,annniversario della fuga di Varennes,e dell' ortraggiosa invasione alle Tuileries dove la marmaglia insulto' M.Antonietta!
Gli amanti restano legati da un filo invisibile e indistruttibile che nemmeno la Storia coi suoi eventi e mutamenti puo' recidere,e la vittima sacrificale della Rivoluzione,nella persona della regina,porto' con sè il suo fidato amico. Dopo la morte di Luigi XV,ella consegno' al Jarjayes,per mezzo di Toulan,l' anello che doveva essere dato al Fersen con una scritta:<<tutto a te mi guida>>,quale manifestazione d' Amore per quella donna ormai stremata da tutte le sventure patite, compresa la recente esecuzione del marito... Per ultimo la frse che scrive nella sua ultima lettera idnirizzata a Madame Elisabeth,dove fa accenno ai suoi amici <<...Ho alcuni amici. Il pensiero di esseren separata per sempre è uno dei rammarichi piu' grandi che provo nel morire. Sappiano essi almeno che fino al mio ultimo istante ho pensato loro>>. Molti storici sono concordi nel ritenere che in quella frase la regina abbia pensato al suo Axel von Fersen,tra tutti quelli che le rimanevano... Io sono fermamente convinto di questo e concordo con loro... Meraviglioso percorso quello di questi due coetanei, a dispetto delle avversta';a prescindere dai vincoli che li separavano,essi,legati fino alla fine,nella vita e nella morte.

GRANDE IL TUO COMMENTO MIO CARISSIMO AMICO!!!!!

L'HO ASPETTAVO CON PREMURA.... :

SUL CONTE DI FERSEN E MARIA ANTONIETTA CI SAREBBE DA SPARGERE FIUMI INTERI DI INCHIOSTRO!!!!!

SENZA CADERE PERO' NEGLI ERRORI DEL PASSATO.

ASPETTO MAGARI CON TEMPO ARRIVERA' UN FILM SULLA LORO "IMPROBABILE STORIA D' AMORE",SAREBBE SUBLIME RACCONTARE UNA VOLTA PER TUTTE,IL LORO VERO LEGAME,NATO UN POCO ALLA VOLTA,E DIVENTATO QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO!!!!

E' FACILE AMARE UNA PERSONA DA VIVA MA CONTINUARE A FARLO ANCHE DA MORTA E' DI UN ELEVATA NATURA!!!!

FERSEN COME NOI DUE SAPPIAMO GIA',MA LO SCRIVO PER CHI MAGARI NON SE LO RICORDASSE,QUANDO A VIENNA VIDE LA PRINCIPESSA MARIE TERESE CHARLOTTA,FIGLIA DELLA REGINA,LUI DISSE :"CHE GLI SI PIEGAVANO LE GINOCCHIA SCENDENDO LE SCALE,E SENTI' MOLTA PENA E MOLTO PIACERE ASSIEME E NE FU ASSAI TURBATO"

CHE ANIMO GRANDE LO SVEDESE SOLO AL RICORDO DELLA MADRE DI MARIE TERESE CHARLOTTE,LO FA ANCORA VIVERE!

PECCATO CHE A MADAME ROYAL NON ABBIANO MAI PERMESSO DI SCAMBIARE UNA PAROLA CON FERSEN,CHE NON RICEVETTE MAI LA PAROLA GRAZIE!,PER TUTTO QUELLO CHE AVEVA FATTO VERSO LA SUA FAMIGLIA.

MARIE ANTOINETTE REINE

UN BEL LIBRO DA LEGGERE SU FERSEN E LA REGINA,(PECCATO SOLO IN INGLESE) E' QUELLO DI EVELYN FARR"MARIE ANTOINETTE & COUNT FERSEN,UN IMPROBABILE STORIA D'AMORE",CHE RACCONTA IN MANIERA MOLTO ROMANTICA L'IMPOSSIBILE STORIA FRA I DUE,CON MOLTE LETTERE SIA DI FERSEN CHE DI MARIA ANTONIETTA.





RIPORTO ANCHE UN ARTICOLO CHE SI TROVA SUL BELLISSIMO SITO DI LORENZO CRIVELLIN,SULLA LEGGENDA DELL'ANELLO DI FERSEN.


"L’anello di Fersen"
(una realtà diventata leggenda)

Quasi non era più notte, il giorno si avvicinava, l’aria diveniva più intensa; si avvertiva il mattino. Le fibbie dei cavalli tintinnarono un po’ mentre al cambio si attaccavano nuovi cavalli alla berlina. Fersen indugiava al finestrino della vettura dal lato della Regina. Pronuncia ad alta voce il nome della sua supposta padrona “Madame Korff”, la saluta, poi si rigira per riprendere la strada di Bruxelles dove egli stesso aveva l’intenzione di rifugiarsi. Ma nel momento in cui lui stava per allontanarsi, si dice che la Regina gli prese la mano e infilò un anello al suo dito. Era un anello d’oro giallo, grande e pesante, con una ignota pietra incastonata. Quest’anello è stato custodito fino ai nostri giorni. Ed ecco la sua storia.

Era nuovamente il 20 giugno, quel solstizio d’estate nefasto ai Borboni e ai loro difensori. Diciannove anni erano trascorsi da quando Fersen aveva lasciato la Regina a Bondy, diciassette anni da quando il suo cuore spezzato per la morte di Maria Antonietta era divenuto silenzioso. Le sue continue campagne gli avevano impedito di mostrare prematuramente i segni della vecchiaia; non aveva ancora raggiunto i limiti del declino, avendo appena cinquantacinque anni...Ma delle emozioni così dolorose e così tragiche l’avevano a tal punto lacerato che la sua anima austera e silenziosa si era ripiegata su se stessa; da molto tempo non sembrava più appartenere agli uomini di questo mondo. Il suo volto conservava perennemente un’espressione severa e i suoi occhi un completo disprezzo del pericolo e della morte.

L’ora della sfida era arrivata. Allora egli era maresciallo; il popolo di Stoccolma era un brusio. Era stato sradicato dalla sua vettura, scacciato dai suoi appartamenti e se ne stava tutto solo, sanguinante, sui gradini di Riddenholm (i gentiluomini erano barricati all’interno della chiesa, e l’avevano lasciato solo fuori dove stava per morire). Il popolo lo odiava, ma lo odiava ancora di più per un grande e oscuro anello ch’egli portava al dito, perché si diceva, tra il popolo, che quell’anello era magico e che la sua pietra donava la morte ogni volta che la si puntava verso qualcuno. Lo stesso Carlo Augusto un giorno aveva notato quest’anello alla parata; s’era inclinato per vederlo ed era caduto morto dal suo cavallo...

Fersen, in piedi, ferito, solo, il popolo urlante era attorno a lui, brandiva la spada nella sua mano destra;ma l’anello che portava alla sinistra era una migliore arma e nessuno osava avanzare. Infine un traditore (poiché c’è sempre un traditore in tutte le tragedie), uno dei suoi servitori che era divenuto pescatore, trascina altri pescatori e dice loro di raccogliere delle pietre. In piedi, sotto di loro sugli scalini della chiesa, Fersen fu così lapidato e assassinato. Quando fu morto, il volgo avanza e accerchia il suo corpo, ma non osa avvicinarsi troppo e distoglie gli occhi dall’anello. Allora il traditore più ardito degli altri, s’avvicina con un’ascia e, proteggendosi gli occhi, taglia il dito della mano. La folla applaudiva come se stesse applaudendo ad un uomo che avesse tolto la miccia di una bomba. S’allontana correndo voltando sempre la testa e getta nel fiume il dito con l’anello della Regina. L’indomani Stoccolma era così calma come se niente fosse accaduto il giorno prima.

Di buon’ora, quel mattino Zaffel partì in barca sulle acque fredde del lago, e, per una leggera brezza fece vela per risalire il fiume; voleva pescare. Quando ebbe lasciato dietro di lui le numerose isole della città, nel momento in cui attraversava un luogo isolato circondato di abeti, sentì un leggero colpo sulla chiglia della barca che s’arresta improvvisamente... s’inclina in avanti e guarda; non vedeva altro che l’acqua verde e profonda che gorgogliava sotto di lui. Appena si rigirò verso la parte posteriore della barca, improvvisamente vide con terrore una mano tagliata che stringeva fortemente l’albero; il sangue che era visibile al polso non colava. La mano serrava l’albero e Zaffel tremando tutto vide che a quella mano mancava un dito. Nonostante la corrente e il vento la barca si mise a spostare in avanti la vela penzoloni, e Zaffel seduto al timone capì che la forza che spingeva l’imbarcazione veniva dall’albero sul quale egli non osava più sollevare gli occhi. La barca navigava dritto verso i mulinelli di Moelar. Di tanto in tanto il pescatore muoveva il timone, ma niente rispondeva al suo movimento.

In questo periodo, non c’è notte nel nord, ma una specie di crepuscolo, che, se ci sono delle nuvole, passa dalla tinta grigia della sera alla tinta grigia dell’aurora. Zaffel era rimasto accovacciato e gelato all’avanzare della sua barca mentre tutto il giorno e questo crepuscolo grigio adesso piombavano su di lui. In questa penombra fosca, scorse molto lontano risalendo la corrente un masso bianco dove sembrava luccicare una misteriosa fosforescenza, e al centro di questa luce, posato sul bordo della pietra, brillava l’anello. Lo prese come se obbedisse ad un ordine, e solo allora osa levare gli occhi sull’albero. Vide la mano, in quel momento tutta intera, allentare la stretta e in fine scomparire; egli sentì allora o vide la barca liberata virare e discendere la corrente.

Quando fu di ritorno alle banchine di Stoccolma, tutto tremante per il freddo del mattino, dopo un digiuno di ventiquattro ore, i suoi vicini, tirando l’ormeggio, gli fecero delle domande. Rispose loro con delle canzoni prive di senso, intravedendo ancora la sinistra visione, con dei gesti privi di senso Era divenuto folle. Lo condussero in manicomio. Sull’isola dei cavalieri, nella chiesa di Riddenholm, i gentiluomini che avevano abbandonato Fersen la vigilia erano adesso riuniti attorno alla sua bara per rendergli gli ultimi onori. D’improvviso notarono sul drappo mortuario, alcuni con curiosità, altri con indifferenza, il grande anello d’oro giallo con la pietra sconosciuta. Quando si dovette interrarlo, i becchini non osarono mettere l’anello nella bara come avrebbero dovuto. Lo affidarono alla famiglia di Fersen dove è custodito ancora oggi per portare disgrazia e donare degli incubi.



MARIE ANTOINETTE REINE

quando guardavo lady oscar, ero l'unica che andava "contro" la protagonista qnd era innamorata del conte......mi piaceva l'idea che hans axel von fersen stesse con maria antonietta erano così dolci....forse perchè sono terribilmente romantica ed ero l'unica ad amare il personaggio di maria antonietta....
cmq..... la storia è affascinante davvero...nella biografia della fraser non si parla affatto di fersen, pochissimo...non li si da il giusto merito... leggendo varie cose in internet...e cimentandomi nella traduzione delle lettere in francese pervenute trovate su internet io credo che sia proprio vero il loro amore....e forte, molto molto forte.... e credo sia l'unico tradimento della regina... (perkè se ne dicono tante, troppe, sui presunti tradimenti...anche saffici....)
cmq... si sa che fersen non ha mai dimenticato la regina e infatti ha sempre rispettqato il 16 ottobre come giorno di lutto e ha sempre scritto di lei ovunque....le lettere poi sono una cosa bellissima...se qualcuno non ne ha posso postarle in francese e in italiano con la mia traduzione... però vi dirò..ho 16 anni..il francese l'ho fatto alle scuole medie non so dirvi quanto possa esser stata precisa...ma ciò che si deve capire si capisce.... anche se si deve mettere in conto che traducevo alle due di notte con un vocabolarietto tascabile regalato dal riso gallo ahahha scusate qst immaginetta mi piaceva troppo....

CIAO CRICCRINA,E' VERO QUELLO CHE DICI,SECONDO ME E PENSO ANCHE MOLTI ALTRI FERSEN FU IL SOLO VERO AMORE DI MARIA ANTONIETTA E SAREBBE FANTASTICO SE USCISSE IN ITALIANO QUALCHE LIBRO SUL CONTE,COME NE SONO USCITI IN LINGUA FRANCESE,INGLESE,SVEDESE,ECC....SOLO NOI ITALIANO SEMPRE NULLA!!!

IO POSSEGGO SOLO UNA BIOGRAFIA DEGLI ANNI 40 IN ITALIANO SU FERSEN MA E' QUASI UN ROMANZO.....

ANNI FA PROVAI A CERCARE MA COME SCRITTO PRIMA IN ALTRE LINGUE C'E NE SONO TANTISSIME,SPERO CHE CON L'AVVENTO DEL FILM DI MARIA ANTONIETTA DA NOI SI POSSA TROVARE MOLTO MATERIALE,SU QUESTO CONTE SVEDESE,MISTERIOSO,AFFASCINANTE,CARISMATICO,ULTIMO CAVALIERE RIMASTO DELL'ULTIMA REGINA DI FRANCIA!

ALTRO RITRATTO CONTE DI FERSEN









IL PADRE FREDRIK AXEL VON FERSEN 1719/1794



LA MADRE HEDIVIGE CHATARINA DE LA GARDIE,MARITATA FERSEN 1732/1800


LA SORELLA MAGGIORE: HEDVIGE ELEONORA FERSEN 1753/1792 SI SPOSO' NEL 1773 CON IL BARONE DI KLINCKOWSTROM,DA QUI LA DISCENDENZA DEL PRONIPOTE CHE POI PUBBLICO' I DIARI MUTILATI DI AXEL.




LA SORELLA MINORE E PREFERITA E CONFIDENTE DI AXEL:SOPHIE FERSEN 1757/1816
SPOSO' NEL 1777 ADOLF LUDIVIN PIPER,MA POI DIVENNE L'AMANTE DI UNO DEI MIGLIORI AMICI DI FERSEN,EVERT WILHELM TAUBE 1737/1799

SOPHIE FERSEN..

PER ULTIMO IL FRATELLO FABIAN FERSEN 1762/1818 SI SPOSO' CON LOVISA SOPHIA PIPER(SORELLA DI SUO COGNATO) NEL 1797 EBBE 4 FIGLI.


MARIE ANTOINETTE REINE

Edited by MARIE ANTOINETTE REINE - 2/8/2006, 20:56

si si ...maria antonietta era una donna sensibile sono sicura che ha dato tutta se stessa a fersen e che l'ha amato davvero, stessa cosa vale per lui che si è vero, ha avuto moltissime donne e amanti anche mentre stava con lei ma ha amato solo lei davvero...lo disse a piper in una lettera....toccante....e bellissima....e poi dopo la morte della regina lo riconfermò scrivendo una breve pagina nel suo diario dove le chiedeva perdono per i torti che le aveva fatto (probabilmente si riferisce alle altre donne mentre stavano insieme....) perchè avevA capito che l'amava tantissimo.....

ha usato belle parole in tutte le sue lettere....è veramente un gentiluomo.....ohhh non ce ne sono più così!! uffi...^^

ALTRI RITRATTI DI FERSEN

BAMBINO




GIOVANE






STEMMA DELLA CASATA DI FERSEN,SI NOTA IL PESCE UCCELLO CON ANELLO AL DITO MARIA ANTONIETTA SENTENDOSI DI NON RIVEDERE + FERSEN E CHE LA SUA FINE ERA VICINA,DONO' ALL'AMICO UN ANELLO CON INCISO IL SUO STEMMA APPUNTO QUESTO E LA SCRITTA TUTTO A TE MI GUIDA,UNA COPIA DELL 'ANELLO CON LO STEMMA SUO LA REGINA SE LO CONSERVO' PER LEI.




CHATEAU DE STENIGE VECCHIA PROPRIETA' DEI FERSEN DAL 1736 AL 1839





CHATEU D LJUNG PROPRIETA' DELLA FAMIGLIA FERSEN IN SVEZIA DAL 1729.AXEL VEDRA' LA MORTE DEL PADRE NEL 1794.

BIANCO E NERO


COLORI




CHATEAU DE LOFSTAD PROPRIETA' DELLA FAMIGLIA FERSEN ALL'INIZIO DEL 1800 FU ABITATO DALLA SORELLA SOFIA PIPER.





CHIESA DEL CASTELLO DOVE RIPOSA LA FAMIGLIA FERSEN



PIANTA DI FERSEN




HOTEL DI PARIGI,QUI FERSEN VI ABITO' QUALCHE ANNO ALL'ANGOLO DI FAUOBORG SAINT HONORE E DE LA RUE MANTIGNON,HOTEL FU ABATTUTO NEL 1927




PARTICOLARE DI UN VESTITO DI FERSEN 1790



MARIE ANTOINETTE REINE

oddio ke bello vedere un vestito indossato da fersen!

a proposito di fersen..e il NOSTRO fersen??ke fine ha fatto???

IL NOSTRO FERSEN E ' IN VACANZA E FRA POCHINO VI SALUTERO' ANCH'IO..

MARIE ANTOINETTE REINE

uff... tutti se ne vanno..non resta che augurarvi buone vacanze!