Maria Antonietta - Regina di Francia

Rose Bertin, La "modista" di Maria Antonietta

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Etienne
view post Posted on 12/7/2006, 14:08 by: Etienne




Grazie per le info però vorrei precisare una cosa. Ho svolto un lavoro e una tesi su MARIA ANTONIETTA E LA MODA, con particolare attenzione sia agli aspetti storici che alle attuali tendenze che riprendono come musa ispiratrice la regina e la sua epoca, ed ho approfondito molto la figura della Bertin e il contesto in cui si mosse.
Rose Bertin non può essere definita una stilista, ma al massimo una MODISTA. Lei era una MERCHAND DE MODES e contribuì alla nascita della corporazione delle stesse, di cui divenne anche presidente. In pratica, per modista, si intendeva chi vendeva, in un negozio, cappelli, abiti, accessori, anche creandoli personalmente. (oggi il termine, ormai desueto, è più ristretto alle creatrici di cappelli!).
Il grande merito della BERTIN fu quello di aver capito come "intrufolarsi" nel meccanismo della moda dell'epoca. Mi spiego meglio. Non si può parlare di MODA e sistema moda come lo intendiamo noi oggi, e quindi di stilisti, fino alla metà del XVIII secolo, con l'affermazione del primo stilista, F.C. WORTH, inglese trapiantato a Parigi. La nascita della moda è molto interessante e si può parlare con lui di stilista perchè fu il primo a:
- firmare i propri abiti (cosa che la bertin e nessun altro prima, fece mai)
- presentare delle collezioni stagionali nel proprio atelier
- dettare quindi lui le tendenze
In pratica, quello che accade ancor oggi, anche se con ritmi direi isterici e sempre più accellerati!

All'epoca della BERTIN, invece, le tendenze non venivano proposte dalla modista o creatore di moda (uso questo termine impropriamente), ma nascevano all'interno della cerchia di chi fruiva della moda, cioè la corte e non erano mai tendenze che nascevano e morivano da un giorno all'altro. I cambiamenti erano sempre molto lenti e graduali, non come oggi. La BERTIN EBBE IL GRANDISSIMO MERITO DI CAPIRE CHE, SE VOLEVA IMPORRE LA SUA INFLUENZA, DOVEVA PASSARE ATTRAVERSO LA CORTE, CIOE' ATTRAVERSO MARIA ANTONIETTA: ANCHE SE ERA LA BERTIN CHE PROPONEVA, ERA LA REGINA CHE PERO' "RATIFICAVA". QUINDI ERA SEMPRE DALLA CORTE CHE LA MODA VENIVA LANCIATA E NON DALLA BERTIN PERSONALMENTE. Non so se sono stato chiaro, ma lei fu molto furba ed intelligente, una vera e propria imprenditrice, e capì che questo era l'unico modo per riuscire ad imporsi. Considerate che fu la prima a vendere anche in America e in Russia e divenne milionaria, all'epoca!

Maria ANTONIETTA EBBE INVECE IL GRANDISSIMO MERITO DI ATTRIBUIRE, AD ARTIGIANI DELL'ABBIGLIAMENTO E DEL CAPELLO, LO STATUS DI ARTISTI! Lei chiamava La bertin e il Leonard "I MIEI ARTISTI" e fu la prima a vedere nella moda (intesa, in generale, sia come abiti che come acconciature che come trucco) una vera e propria arte!
Vi dico solo che, per etichetta, nessun borghese poteva entrare nelle stanze personali dei reali (nemmeno a ROUSSEAU venne concesso questo privilegio!). Ebbene, la bertin e il Leonard andavano e venivano a loro piacimento e questo fu uno scandalo inaudito per l'epoca. In più, altra regola imponeva che chi si occupava della regina, doveva farlo a tempo pieno e in esclusiva. Invece, entrambi, mantevano le proprie attività a parigi e spesso mandavano i propri assistenti. Ma era la stessa MARIA ANTONIETTA a voler questo, perchè non voleva che il genio creativo dei due si inaridisse a contatto con la corte, ma fosse invece incrementato dalla frequentazione della clientela parigina. Lo scandalo fu enorme, visto che la regina e la sua testa venivano quindi toccate da mani non solo di un uomo (IL LEONARD! E FU INFATTI IN QUEL PERIODO CHE LA PROFESSIONE DI ARTISTA DEL CAPPELLO DIVENNE PREROGATIVA MASCHILE!), ma anche da mani che avevano acconciato altre teste: non solo nobili, ma anche attrici, borghese e "prostitute di alto bordo", clienti abituali del Leonard.
 
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