Maria Antonietta - Regina di Francia

Posts written by elena45

view post Posted: 4/9/2019, 09:05 Donna Giulia Gangi e Donna Franca Florio - Personaggi
Una recente mostra fotogtafica (giugno-luglio 2019), "Le donne di casa Florio, i volti di una Sicilia divina", alla Palazzina dei Quattro Pizzi all'Arenella, ha finalmente esposto al pubblico le foto di un archivio familiare, l'Archivio Paladino Florio.
Intanto l'albero genealogico della famiglia:

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I Paladino Florio, attuali proprietari della Palazzina, discendono in realtà per via femminile dalla seconda moglie di Vincenzo Florio jr, il noto imprenditore fratello di Ignazio jr, ideatore tra l'altro della Targa Florio. Rimasto presto vedovo per la morte precoce della prima moglie, Annina Alliata di Montereale, si risposò con una bellissima attrice e modella francese, Lucie Henry:

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Lucie Henry Florio (1885-1960), seconda moglie amatissima di Vincenzo Florio jr.
Donna affascinante, di spiccata intelligenza e grande personalità, non esitò ad alienare alcuni suoi preziosissimi gioielli per salvare la Palazzina dei Quattro Pizzi dal disfacimento del patrimonio familiare.

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Vincenzo Florio jr (1883-1959) e la moglie Lucie Henry.
Si conobbero in età matura e si sposarono nel 1932. Non ebbero figli, ma Lucie aveva già una figlia, Renèe, sposata con Giuseppe Paladino, e da questa un nipote, Vincenzo Paladino Florio (1932-2009), omonimo e amatissimo dal nonno acquisito (così come acquisito è il cognome illustre). E' lui che ha ereditato dalla nonna materna la palazzina all'Arenella e creato l'Archivio familiare, da cui sono tratte queste foto.

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La casa palermitana di Vincenzo Florio.

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Annina Alliata di Montereale (1888-1911), la prima sfortunata moglie di Vincenzo, che morì di colera.

Leggi www.casaflorio.org/project/mostra-f...ne-casa-florio/

Edited by elena45 - 5/9/2019, 14:10
view post Posted: 4/9/2019, 07:39 La dinastia Trastamara - Personaggi
Eccoli finalmente, i Re Cattolici, in due ritratti autentici:

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Juan de Flandes - (1500/1504)- Isabella di Castiglia (1451-1504) - Palazzo Reale di Madrid.

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Michel Sittow - (fine '400) - Ferdinando II d'Aragona (1452-1516) - Kunsthistorisches Museum, Vienna


Isabella successe al fratellastro Enrico IV (1425-1474) in seguito al solito conflitto di successione, ovvero la Seconda Guerra Civile Castigliana (dal 1475 al 1479) tra i sostenitori di Giovanna la Beltraneja, figlia del defunto re, e quelli di Isabella di Castiglia, sua sorellastra. Al conflitto partecipò anche il Portogallo perchè Giovanna, appena tredicenne, fu spinta a sposare dalla madre e dal partito che la sosteneva suo zio materno, Alfonso V del Portogallo, di trent'anni più anziano, al fine di ottenere aiuto. Ma la guerra si concluse a favore di Isabella. Giovanna delusa si ritirò in convento, prese i voti, ma visse spesso alla corte
portoghese per circa cinquant'anni.

I Re Cattolici in una bellissima tempera celebrativa, entrambi, con fisionomia idealizzata:

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Fernando Gallego e/o allievi - (1490/95) - La Vergine dei Re Cattolici - Museo del Prado.
A destra Ferdinando II e l'Infante Giovanni (l'unico figlio maschio destinato a morire appena ventenne), a sinistra Isabella con una delle figlie.
Vedi https://es.wikipedia.org/wiki/La_Virgen_de..._Cat%C3%B3licos

Oltre al ruolo storico dei Re Cattolici nella scoperta delle Americhe, bisogna ricordare la conquista di Granada, nello stesso 1492, l'ultimo avamposto musulmano in terra spagnola, che mise fine alla Reconquista della penisola, durata ben 750 anni.

Edited by elena45 - 6/9/2019, 15:59
view post Posted: 2/9/2019, 09:29 La dinastia Trastamara - Personaggi
Memore dei consigli di Yue, questa volta credo di non sbagliare:

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Enrico IV Trastamara (1425-1475), detto l'Impotente, re di Castiglia e Leon dal 1454 al 1474.
Figlio di Giovanni II di Castiglia e della prima moglie Maria d'Aragona Trastamara (sua cugina). Successe al padre ereditando una situazione molto difficile, con la nobiltà che, ormai sfuggita al controllo della corona, ordiva intrighi e creava scandali in continuazione.
Effettivamente Enrico era affetto da malformazioni e disfunzioni che giustificavano le sue difficoltà nei rapporti sessuali. Il primo matrimonio con Bianca d'Aragona Trastamara fu annullato per vizio di parentela (anche Enrico e Bianca erano cugini primi: il padre di Bianca, Giovanni II d'Aragona, era fratello di Maria, madre di Enrico).!), in realtà perchè non aveva dato eredi. Si risposò nel 1455 con Giovanna d'Aviz, figlia postuma del re del Portogallo. Dall'unione con Giovanna finalmente nacque il legittimo erede al trono, una figlia, Giovanna, anche se la fazione dei nobili ostili al re mise in giro la diceria, probabilmente inventata, che la bambina fosse figlia di uno dei migliori amici di Enrico, Beltrán de la Cueva. Da qui il soprannome dispregiativo "Giovanna la Beltraneja".
Le due Giovanna, madre e figlia, sono citate nel mio post precedente.

Miniatura tratta da un manoscritto conservato nella Biblioteca statale di Stoccarda.

Edited by elena45 - 6/9/2019, 07:16
view post Posted: 30/8/2019, 10:52 Branciforte e Lanza - Storia
Ho trovato l'immagine qui: www.bagherianews.com/rubriche/stori...io-scaduto.html
Noto che nel disegno le torri non sono in asse, quindi l'orientamento descritto ci può stare.

Edited by elena45 - 30/8/2019, 12:08
view post Posted: 29/8/2019, 07:23 La dinastia Trastamara - Personaggi
Che delusione! Mi sembravano così suggestive quelle immagini, dello stesso stile, un po' come la serie gioviana di Firenze. meno male che ci sei tu a illuminarci!
E meno male che le tavole del Prado sono autentiche.
Così come credo che siano autentiche le miniature pubblicate sul web di Antonio de Holanda, miniaturista portoghese del XVI secolo, che illustrano i componenti della Casa Reale Portoghese. Ma visto che tantissimi incroci vi furono con la dinastia Trastamara, possiamo citare molti personaggi femminili approdati alla corte castigliana e viceversa effigiati dal suddetto artista. Un esempio fra tanti:

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Juana de Aviz (1439-1475), seconda moglie di Enrico IV di Castiglia (1425-1474).

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Giovanna la Beltraneja (1462-1530), figlia dei suddetti, regina di Castiglia (1474-1479) e regina consorte del Portogallo, avendo sposato, nel 1475, suo zio materno, Alfonso V (1432-1481), trent'anni più vecchio.

Le miniature fanno parte dell'opera Genealogia dos Reis de Portugal, conservata al British Museum di Londra.
Il fatto è che sono stilizzate e le fisionomie molto simili.
Forse nello sguardo di Juana de Aviz si coglie la malizia che avrebbe avuto per intraprendere numerose relazioni extraconiugali, giustificate dal fatto che il marito aveva problemi di impotenza. Da questo il soprannome della figlia, Giovanna la Beltraneja, che si diceva figlia del suo amante Beltran de la Cueva.

Edited by elena45 - 2/9/2019, 09:02
view post Posted: 27/8/2019, 07:00 La dinastia Trastamara - Personaggi
Per le due facce del personaggio: acuto, intelligente, pragmatico, ma estremamente crudele. E senza scrupoli in fatto di donne.
view post Posted: 26/8/2019, 15:15 La dinastia Trastamara - Personaggi
In Castiglia e Aragona regnarono due cugini assolutamente omonimi (notare i due stemmi):

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Giovanni II di Castiglia (1405-1454), re da 1406 al 1454; e Giovanni II d'Aragona (1397-1479), re dal 1458 al 1479.
I due cugini vissero insieme per un certo periodo ma furono nemici. Infatti Giovanni II di Castiglia era diventato re a poco più di un anno, con la reggenza della madre Caterina di Lancaster e dello zio Ferdinando, che aveva tre figli maschi: Alfonso, Giovanni ed Enrico. Quando nel 1410 lo zio Ferdinando ereditò il trono d'Aragona e Sicilia da Martino il Vecchio (fratello di sua madre senza eredi), si trasferì nella nuova sede e lasciò i figli in Castiglia, i cosiddetti Infanti d'Aragona, che esercitarono il potere prevaricando sul cugino Re di carattere debole, che preferiva la letteratura e le galanterie di corte, e fra i tre soprattutto il suo omonimo.
La prima conseguenza della situazione fu che Giovanni II sposò la sorella degli Infanti di Aragona, Maria (1396-1445), di nove anni più vecchia, che gli diede l'erede, Enrico IV di Castiglia (1425-1474); alla sua morte si sarebbe risposato con la giovane Isabella del Portogallo (1428-1496), dalla quale nacque Isabella la Cattolica (1451-1504) .
Ma pare che in realtà Giovanni fosse gay, innamorato del suo Connestabile, Alvaro de Luna, (1390-1453) bello e intelligente, a capo della fazione dei nobili contrari agli Infanti, il che scatenò ancor più i conflitti interni. Alla fine Alvaro, anche per la gelosia della seconda moglie e per una serie di intrighi, fu accusato di cospirazione e decapitato.

Il primo degli Infanti d'Aragona, Alfonso (1394-1458) subentrò al padre Ferdinando sul trono d'Aragona e Sicilia nel 1416 con il nome di Alfonso V detto il Magnanimo, e poi, molto più tardi, nel 1442, le vicende storiche lo portarono anche sul trono di Napoli. Di lui preferisco postare questa immagine meno conosciuta, pur essendo un ritratto di Rubens, postumo ovviamente, conservato al Plantin-Moretus Museum di Antwerp, Belgio:

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Alfonso V Trastamara (1394-1458) re d'Aragona, dal 1416 al 1458, e di Napoli, dal 1442 al 1458.
Alla sua morte il trono d'Aragona e Sicilia passarono al fratello Giovanni suddetto, ormai anziano, perchè dalla moglie Maria di Castiglia (1401-1458), sua cugina, non aveva avuto figli, mentre sul trono di Napoli e Sicilia ascendeva il figlio naturale Ferrante (un bastardo in tutti i sensi).

L'infante Giovanni, d'altra parte, molto prima di diventare re d'Aragona e Sicilia, era già diventato di fatto Re di Navarra, nel 1425 jure uxoris, avendo sposato Bianca I regina regnante di Navarra (1391-1441) e regina consorte di Sicilia, in quanto vedova di Martino il Giovane (#entry588572777). Da lei aveva avuto tre figli. Dopo la morte di Bianca, avvenuta nel 1441, sposò Juana Enriquez, che aveva l'età dei suoi figli, madre del futuro Ferdinando II d'Aragona (1452-1516), il Re Cattolico.
Giovanni II d'Aragona è ricordato, tra le tante nefandezze, per aver osteggiato in tutti i modi, con le armi e la violenza, la successione del figlio Carlo di Viana sul trono di Navarra legittimamente ereditato dalla madre, fino a farlo imprigionare. Le Cortes della Catalogna, provincia autonoma del regno d'Aragona, si ribellarono a questo sopruso e Giovanni gli dichiarò guerra. 10 anni di fuoco nella regione ricordati come Guerra civile catalana, dal 1462 al 1472.

Edited by elena45 - 31/8/2020, 07:54
view post Posted: 25/8/2019, 13:03 Napoli Angioina - Luoghi
Una digressione genealogica sul post precedente che a me piace tanto.
Sancha de Cabanni, giustiziata nel 1345 per sospetta partecipazione all'assassinio di Andrea d'Ungheria, era la figlia di Carlo de Cabanni (1301-1340), primogenito di Filippa e Raimondo.
Carlo aveva sposato una donna di alta nobiltà, Margherita da Ceccano, signora di Maenza, e avuto quattro figli: Raimondello, dal nome del nonno, Antonello, Sancia, e Giovannella.
Raimondello (v1401), a differenza della sorella Sancha, fu scagionato ed ereditò il feudo della madre Margherita, per trasmetterlo poi all'unica erede Margherita II (+>1478).
Costei sposò Francesco III Caetani di Sermoneta (1390-1460) e perpetuò il ricordo dell'avo etiope nel nome del figlio: Raimondo Caetani di Sermoneta, signore di Maenza (ramo cadetto estinto).

Edited by elena45 - 26/8/2019, 08:11
view post Posted: 25/8/2019, 10:08 Napoli Angioina - Luoghi
Un amico di fb, architetto e storico siciliano, mi ha spiegato l'arcano di questa immagine che raffigura Giovanna I d'Angiò (1327-1382): chi è il moro alla finestra?

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L'immagine è una miniatura di Robinet Testard tratta da un manoscrittto francese di fine '400, copia del libro di Giovanni Boccaccio "De mulieribus claris" e conservata alla Biblioteca Nazionale di Francia.

Il personaggio di colore potrebbe essere Roberto de Cabanni (+1345), conte di Eboli, supposto amante della regina. Costui era figlio di un africano approdato a Napoli, un giovane schiavo moro ("aethiops") venduto dai pirati a Raimondo de Cabanni, maestro delle cucine reali. Per il suo zelo e la sua capacità il Cabanni lo fece battezzare, gli dette il suo nome e lo lasciò erede delle sostanze e dell'ufficio. Come capo delle cucine reali il moro sposò, nel 1304/1305 Filippa da Catania, in origine una lavandaia, divenuta poi la balia del principe Ludovico, secondogenito di Roberto d'Angiò.

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Nozze di Filippa di Catania e Raimondo di Campania, opera di Jean Fouquet tratta dal manoscritto del XV secolo, traduzione illustrata in francese del " De casibus virorum illustrium" di Boccaccio e conservata alla Biblioteca nazionale di Monaco.
Sulla sinistra c'è Filippa che fa da balia al principe angioino. Sulla destra la scena della tortura a cui furono sottoposti Filippa e suo figlio Roberto alla fine di questa storia.
Pensate: un esempio di matrimonio misto agli albori del '300 !
Grazie all'influenza di Filippa che fece anche da governante alle nipoti di Roberto d'Angiò, Maria e Giovanna, la futura Regina, tanto da essere considerata una sua seconda madre, la famiglia si arricchì e salì nella scala sociale. Dei tre figli, Carlo, Perotto e Roberto, quest'ultimo fu Conte di Eboli e Gran Siniscalco del Regno.
Nel 1345, Filippa, suo figlio Roberto e la nipote Sancha furono accusati di aver partecipato all'assassinio di Andrea d'Ungheria, il primo marito della regina Giovanna; dopo essere stati torturati, Filippa morì in prigione, Roberto e Sancha furono giustiziati.

Vedi https://en.wikipedia.org/wiki/Raimondo_de%27_Cabanni

P.S. Sulla scorta di "De viris illustribus" di Francesco Petrarca, che trattava biografie di uomini, Giovanni Boccaccio compose un'opera in latino intitolata "De casibus virorum illustrium" (1355-1360), contenente le biografie di 56 uomini e donne, e il "De mulieribus claris", dedicato a soli personaggi femminili (1361/1362). Alla fine della sua vita, nel 1373, pubblicò un'edizione riveduta e corretta del "De casibus virorum illustrium" .

Edited by elena45 - 26/8/2019, 08:08
view post Posted: 24/8/2019, 18:23 Le attuali famiglie regnanti - Storia
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Schloss Cecilienhof, la magnifica dimora in stile neo-Tudor costruita a Potsdam dal Kaiser Guglielmo II per l'erede al trono Guglielmo e la sua sposa Cecilia di Meclemburgo-Schwerin, dalla quale prende il nome.
Abbandonata dalla famiglia del principe ereditario alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fu occupata dall'Armata Rossa.
E' passata alla Storia per aver ospitato nel 1945 la celebre Conferenza di Potsdam tra Stalin, Truman e Churchill.

Oggi l'ultimo erede della casata, il principe Georg Friedrich Hohenzollern ne pretende la restituzione assieme ai quadri, arredi e gioielli!

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George Friedrich di Prussia sposa la principessa Sophia di Isenburg (#entry489373280)

"Ma la richiesta indirizzata al Land del Brandeburgo dal principe Georg Friedrich Ferdinand, pronipote di Guglielmo II e capo del casato degli Hohenzollern, si sta rivelando devastante per la reputazione della dinastia, riaprendo un dibattito nazionale sulle sue responsabilità nelle tragedie del Novecento. Storici, analisti e politici di ogni tendenza accusano il principe di «amnesia storica», ricordando l’ambizione militarista del suo avo, che contribuì a precipitare l’Europa nella Prima Guerra Mondiale, e l’attivo sostegno che i figli di Guglielmo, dopo l’abdicazione di quest’ultimo, diedero a Hitler e al nazismo".
.........................................
"Secondo l’ex presidente del Bundestag, Wolfgang Thierse, l’ex patrimonio degli Hohenzollern non può essere trattato come proprietà privata per una questione di principio: «Da dove viene tutta quella ricchezza? Chi l’ha finanziata? Sono stati prima i sudditi prussiani e poi i cittadini tedeschi. E adesso dovremmo pagare di nuovo?»"

Tratto dal Corriere della sera del 24/08/2019

Edited by elena45 - 25/8/2019, 10:14
view post Posted: 22/8/2019, 07:51 La dinastia Trastamara - Personaggi
La dinastia Trastamara succede alla casa di Borgogna quando sale al trono di Castiglia e Leon Enrico II (1333-1379), detto il Bastardo perchè figlio illegittimo di Alfonso XI il Giustiziere (1311-1350), e della sua amante Eleonora di Guzmán. Divenne re alla fine della Prima guerra civile castigliana (1351-1369), il conflitto tra il successore legittimo di Alfonso XI, Pietro il Crudele di Castiglia (1334-k1369)*, ed i nobili ribellatisi ai soprusi del re guidati da Enrico, fratellastro di Pietro.

(Non confondere con Pietro il Crudele del Portogallo (1320-k1367) che abbiamo citato nel post precedente).

Enrico, detto anche il Fratricida, non era da meno rispetto al padre: dalla moglie Juana Manuel de Villena ebbe tre figli, e ben 13 figli da diverse amanti. Trastamara era il nome del feudo galiziano che il padre gli aveva assegnato.

Bellissimo questo quadro del XIV secolo, una tempera su tavola datata 1359-1362 (161,4 × 117,8 cm) del pittore castigliano Jaume Serra conservato al Museo del Prado:

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La Vergine di Tobed. (Tobed è un comune in provincia di Saragozza)
Ai piedi della Vergine c'è la famiglia di Enrico II di Castiglia, primo della dinastia Trastamara.

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Enrico II Trastamara (1334-1379) e il figlio Giovanni (1358-1390).

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La moglie Juana Manuel de Villena (1339-1381) e la figlia Eleonora (1362-1415) futura regina di Navarra.

Nonostante l'esito favorevole della Guerra civile, Enrico dovette combattere contro i paesi vicini per poter difendere il proprio trono, in particolare contro il Portogallo e l'Aragona, ma ne uscì vittorioso: il matrimonio tra suo figlio Giovanni ed Eleonora d'Aragona, nel 1375, servì a consolidare la propria dinastia, ancora in odore di illegittimità.
Enrico II fu un buon re, volle ricostruire il paese devastato dalla guerra civile e promosse numerose riforme. Morì a 45 anni forse avvelenato dai nemici, e gli successe il figlio Giovanni I quasi ventenne.

Anche il regno di Giovanni I Trastamara fu travagliato da conflitti: due guerre con Ferdinando I del Portogallo che ambiva al regno di Castiglia sostenuto dagli Inglesi. La prima si concluse con una pace siglata dal secondo matrimonio di Giovanni rimasto presto vedovo con la piccola Beatrice (11 anni) erede al trono del Portogallo; la seconda invece con la sconfitta di Giovanni, la rinuncia di Beatrice al trono portoghese che andò a un fratello illeggittimo di suo padre, Giovanni d'Aviz, nel 1385.
Un terzo conflitto si innestò sulla debolezza di Giovanni: il duca di Lancaster, John de Gaunt, rivendicò per sè il trono di Castiglia, perchè marito di Costanza figlia di Pietro il Crudele e cugina di Giovanni, ma questa volta il re castigliano resistè e la pace tra Inghilterra e Castiglia si concluse con un altro matrimonio: il figlio Enrico III, principe ereditario di nove anni, fu promesso alla figlia di Gaunt, Caterina di Lancaster, nozze celebrate 5 anni dopo quando il giovane era già diventato re (1393).
Infatti Giovanni I morì prematuramente nel 1390 per una caduta da cavallo a soli 32 anni e il figlioletto Enrico (11 anni) salì al trono sostenuto da un Consiglio di Reggenza.

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Enrico III di Castiglia (1379-1406), detto il Dolente per la sua salute malferma, e la moglie Caterina di Lancaster (1372-1418). Ebbe vita brevissima: morì a 27 anni, lasciando ancora una volta un erede bambino.
Il regno fu retto dalla moglie Caterina e dal fratello Ferdinando, che diventerà più tardi il primo re d'Aragona della dinastia Trastamara come erede dello zio materno Martino il Vecchio (1356-1410), ultimo esponente della Casa di Barcellona.
Anche questa volta ricorro ad un'immagine sacra:

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Si tratta del pannello centrale di una grande pala d'altare del XIV-XV secolo (532x618cm) proveniente dal monastero benedettino di San Benito el Real in Valladolid, ora al Museo del Prado.
Rappresenta la Vergine che incorona l'Arcivescovo di Toledo e il Bambino che benedice Ferdinando I re d'Aragona (1380-1416).

P.S. I due fratelli, Enrico III e Ferdinando I sono rispettivamente i nonni di Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona, i Re Cattolici, che dunque erano cugini di secondo grado.

Edited by elena45 - 26/4/2020, 14:58
view post Posted: 21/8/2019, 19:14 La dinastia Trastamara - Personaggi
Il ritratto di Isabella d' Avis regina consorte di Castiglia e Leon, madre di Isabella la Cattolica (#entry633671331) è molto particolare e mi ha portato sulle tracce di immagini simili di altre regine come lei nella dinastia Trastamara. In ordine cronologico (anche i mariti):

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Juana Manuel de Villena (1339-1381), moglie di Enrico II di Castiglia (1333-1379), il Bastardo, primo re castigliano della dinastia Trastamara. A sinistra lo stemma del marito, a destra quello del padre.

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Leonor d'Aragona (1358-1382), prima moglie di Giovanni I di Castiglia (1358-1390).
Beatrice del Portogallo (1372-1409), figlia di del re Ferdinando I. Il padre la diede in sposa a soli 11 anni a Giovanni I di Castiglia suddetto, rimasto vedovo, per concludere una guerra dinastica tra i due regni. Poco dopo, alla morte del padre, Beatrice divenne Regina del Portogallo, con la reggenza di sua madre (vedi la corona che ha in mano). Ma una nuova guerra vinta dai Portoghesi contro Giovanni I di Castiglia, che sosteneva ovviamente la moglie Beatrice, portò sul trono lo zio di costei, fratellastro di Ferdinando, ovvero Giovanni detto il Buono, Gran Maestro dell'ordine d'Aviz, figlio di Pedro I il Crudele e una delle sue amanti. Beatrice si ritirò a vita privata: con lei finiva la dinastia portoghese dei Capetingi di Borgogna e cominciava la dinastia Aviz.

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Caterina di Lancaster (1372-1418), figlia di John de Gaunt (rosa rossa) e moglie di Enrico III di Castiglia (1379-1406).
Eleonora di Alburquerque (1374-1435), moglie di Ferdinando I (1380-1416), primo re d'Aragona della dinastia Trastamara

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Maria di Castiglia (1401-1458), figlia di Enrico III e Caterina di Lancaster suddetta, moglie di Alfonso V Trastamara (1396-1458), dapprima re d'Aragona e poi re di Napoli.

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Juana Enriquez (1425-1468), seconda moglie di Giovanni II d'Aragona (1397-1479), madre di Ferdinando il Cattolico.
Isabel de Aviz (1428-1496), Infanta del Portogallo, seconda moglie di Giovanni II di Castiglia (1405-1454) e madre, come già detto, di Isabella la Cattolica.

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Bianca di Aragona (1424-k1464), figlia di Giovanni II d'Aragona Trastamara e Bianca I di Navarra e prima moglie di Enrico IV di Castiglia (1425-1474), matrimonio annullato
Juana de Aviz (1439-1475), seconda moglie di Enrico IV di Castiglia suddetto.

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Leonor d'Aragona (1425-1479), sorella di Bianca suddetta; Regina di Navarra per eredità materna.

Evidentemente sono immagini di una serie, ma non sono riuscita a trovare altre notizie. Qualcuno mi aiuta?
Per orientarsi (i personaggi ritratti li trovi nello schema):

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Edited by elena45 - 4/9/2019, 15:30
view post Posted: 14/8/2019, 11:38 Giovanna d'Aragona - Personaggi
La nonna materna di Giovanna:

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Isabel de Avis (1428-1496). Infanta del Portogallo, divenne regina consorte sposando nel 1447 Giovanni II di Trastamara (1405-1454) re di Castiglia e Leon, molto più anziano di lei e alle sue seconde nozze. Dopo solo 7 anni di matrimonio rimase vedova con due figli piccolissimi, Alfonso e Isabella, la futura grande Regina madre di Giovanna.

La morte del marito causò a Isabel un profondo stato di malinconia, tanto che decise di rinchiudersi nel castello di Arévalo, in cui crebbero i suoi figli: vi sarebbe rimasta per 42 anni. I decenni trascorsi chiusa nel castello resero a volte stravagante l'atteggiamento di Isabella e l'accomunarono a quella che sarà la sorte di sua nipote.

Edited by elena45 - 14/8/2019, 14:13
view post Posted: 9/8/2019, 07:46 Lady Bradshaw - Arte, Moda e Musica
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Giovanni Boldini - Lady Bradshaw ovvero Madame Michelham

Interessante perchè si tratta di un'antenata di Sarah Ferguson, ex moglie del principe Andrea d'Inghilterra.
La stessa in un ritratto ufficiale conservato alla Nationa Portrait Gallery di Londra:

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Sembrano due persone diverse: una esprime gioia di vivere, l'altra profonda malinconia. Anche la mise è diversa: l'una sexy, l'altra austera. Che il pittore abbia saputo cogliere la vera natura di Milady?
La dama si chiamava da nubile Aimee Geraldine Bradshaw (1882-1927) ed era figlia del secondo matrimonio di Emily Sarah Ferguson (1841-1916) con Octavius Bradshaw (1846-1928).
Aimee Geraldine sposò il Barone Michelham, molto, molto più vecchio di lei!

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Herbert Stern, 1° Barone Michelham (1851-1919).

Giacchè sono curiosa in fatto di discendenze, ho cercato. Questa è la madre di Aimee Geraldine: Emily Sarah Ferguson:

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Emily Sarah Ferguson (1841-1916). La nobildonna era sorella del trisavolo di Sarah Ferguson:

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Colonnello John Stephenson Ferguson (1834-1885).

Edited by elena45 - 9/8/2019, 17:37
view post Posted: 7/8/2019, 11:41 Madre di pietà - Articoli e saggi
MADRE DI PIETA' - Amore e morte all'origine della Cappella Sansevero.
di Beatrice Cecaro
Editore Alos, Napoli 2010
Collana: Substantia minima, a cura di Bruno Crimaldi
ISBN: 9788888247274


Napoli, ottobre 1590: in uno dei palazzi della famiglia di Sangro il musicista Carlo Gesualdo da Venosa fa ammazzare in modo efferato la moglie Maria d'Avalos e il suo amante Fabrizio Carafa, duca d'Andria, colti in flagrante adulterio.
Allo stesso anno le fonti storiche fanno risalire la costruzione della Cappella dedicata alla Pieta' e poi tanto amata e curata da Raimondo di Sangro, VII principe di Sansevero.
Sul filo delle suggestioni dei luoghi e dei ricordi familiari, l'autrice, con un saggio personale fondato su documenti, riscontri e testimonianze dell'epoca, pazientemente rintracciati in archivi e biblioteche, indaga e si interroga sul vero motivo che ha spinto i di Sangro alla fondazione di questo Tempio.
Emerge un'intricata storia di straordinaria potenza emotiva, finora mai raccontata, che suscitata dall'amore carnale degli amanti Maria e Fabrizio e brutalmente sporcata dal loro sangue, delinea il percorso di una madre alla dolorosa conquista della salvezza eterna del figlio, testimonianza viva per tutti i discendenti della famiglia che non vi può essere vendetta per l'amore reciso, ma solo pieta'.
Un giallo storico di oltre quattro secoli fa. Che si avvia a una svolta, capace di capovolgere luoghi comuni e sedicenti certezze acquisite nell'immaginario collettivo. Protagonisti, la famiglia, i palazzi dei principi di Sansevero e l'omonima cappella oggi meta del turismo culturale di tutto il mondo, attratto dal suo magnetismo ambientale. E poi l'ombra di due omicidi premeditati - una vicenda rutilante di passioni, amore e morte - che si allunga dalla Napoli di fine Cinquecento attraverso il secolo dei Lumi fino ad oggi, alimentando leggende dense di fantasmi e di mistero, studi e opere d'ingegno (romanzi, saggi, film, opere d'arte e musicali) di autori sedotti dal fascino arcano di un complesso e perturbante intreccio.

Due libri, in uscita per le edizioni Alòs, gettano ora nuova luce sull'intricata storia dei Sansevero, segnata dal gesto estremo di Carlo Gesualdo, terzo principe di Venosa, che nell'ottobre del 1590 fece trucidare la bella moglie Maria d'Avalos e il suo amante Fabrizio Carafa, in flagranza di adulterio.
Il primo volume, "Madre di Pieta'. Amore e morte all'origine della Cappella Sansevero", è di Beatrice Cecaro, discendente del principe alchimista, che sul filo di una scrittura emotiva, dettata dalle suggestioni dei luoghi e dei ricordi familiari, ricostruisce con il supporto di riscontri e testimonianze dell'epoca le origini tardo-cinquecentesche della Cappella dei di Sangro - ampliata da una sorta di preesistente edicola votiva nota come Pietatella, o della Pieta' - soprattutto attraverso la tragedia di due figure femminili spesso dimenticate: Maria Maddalena Carafa d'Andria, la pia e legittima moglie di Fabrizio; e la madre di lui, Adriana Carafa della Spina (moglie di Giovan Francesco di Sangro, duca di Torremaggiore che aveva dato in affitto la casa scenario del delitto proprio a Gesualdo, il principe assassino), mater dolorosa che con un atto catartico di cristiana pietas volle abbellire l'ampliata cappella, tre anni dopo l'uccisione del figlio (che si ipotizza sia sepolto li', dietro l'altare maggiore).

Il secondo libro è di Eduardo Nappi: si intitola "Dai numeri la verita. Nuovi documenti sulla famiglia, i palazzi e la Cappella dei Sansevero"e fornisce un inestimabile contributo scientifico alla conoscenza piu' oggettiva di due secoli di rapporti e traversie patrimoniali dei Sansevero, delle loro committenze artistico-architettoniche e attivita' di mecenatismo, dello stato dei luoghi da loro abitati prima e dopo l'insediamento della famiglia a Napoli a meta' Cinquecento, accanto a notizie sulla vita privata e gli esperimenti di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero. Sulla scorta di oltre 500 fonti archivistiche pazientemente trascritte dalle scritture contabili degli antichi banchi pubblici napoletani, Nappi rivela cosi' molte notizie inedite che delineano anche la possibilita' di rivedere panorami storici considerati invece definiti. Come l'attribuzione del Cristo velato a Sammartino, corroborata da nuovi documenti (e che l'archeologo Umberto Pappalardo ipotizza essere addirittura il ritratto-sarcofago dello stesso Principe alchimista), o l'identificazione di molte delle simboliche statue seicentesche della Cappella commissionate sin dal primo principe di Sansevero, Paolo di Sangro. Non solo. Nel IV capitolo, dedicato al drammatico uxoricidio di Carlo Gesualdo, Nappi avanza un'ulteriore seducente ipotesi, seguita al ritrovamento dell'atto di registrazione delle nozze tra Gesualdo e Maria d'Avalos, che secondo alcuni studiosi ha smentito l'erronea sedimentazione bibliografica per cui il matrimonio avvenne nella chiesa di San Domenico. Le nozze furono invece celebrate proprio nel nucleo originario dell'attuale Cappella Sansevero. Attigua a un palazzo nell'«Insula» di proprieta' della famiglia di Sangro - documentato dalle polizze rese note da Nappi, e che non è l'attuale Palazzo Sansevero al civico 9 di vico San Domenico - dove Gesualdo sarebbe stato affittuario con la giovane moglie, massacrata con Fabrizio Carafa in quella residenza fino ad oggi misconosciuta, e che ancora conserva una bella scalinata e un arco aragonese, teatro della tragedia.
Donatella Trotta
tratto dall'edizione del 2 marzo 2010 de Il Mattino
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