Posts written by elena45

Un fratello e un fratellastro di Studholmina:


Lucien Bonaparte Wyse (1846-1909), tenente di vascello.
Figlio di Letizia Cristina Bonaparte e del suo amante John Hodgdson Studholme. Ebbe discendenza.


Lucien Bonaparte Wyse (1908-1994), nipote del suddetto e la moglie Madeleine Josephine Gay, sposi nel 1933.


William Carlo Bonaparte Wyse (1826-1892), figlio di Letizia Cristina e del marito Thomas Wyse. Ebbe discendenza


William Lucien Bonaparte Wyse (1908-1950) sposa nel 1933 Benedicta Chichester

Edited by elena45 - 18/6/2019, 14:22

Rispondo via e-mail.

Grazie a un amico siciliano che sta scrivendo un libro sulla famiglia Pignatelli e che già mi ha inviato altre immagini e notizie, pubblico questo collage fotografico:



E' schematizzata la storia di Villa Acton-Pignatelli a Napoli. Il nobiluomo al centro è Carl Mayer Rothschild (1788-1855) che costruì la villa e che poi vendette a Diego sr Pignatelli (1823-1880), XIV duca di Monteleone etc (marito della principessa Giulia Cattaneo e di cui non si hanno immagini).
In quanto principe di Castelvetrano, Diego sr era proprietario di molti feudi nel territorio circostante e certamente di un terreno lottizzato assieme a Ignazio Florio dando origine alla borgata marinara chiamata Marinella di Selinunte.

Di lui si sa poco, anche perchè, alla sua morte non ci fu commemorazione in Senato come accadeva di solito. Un'altra cosa strana: alla morte di Diego sr nel 1880 subentrò il fratello Don Antonio morto un anno dopo (1881). Ebbene, alla morte di Antonio soli i titoli passarono al figlio primogenito Giuseppe (1860-1938), mentre le proprietà al fratello cadetto Diego jr (1862-1930) sposo di Rosa Fici. Eccoli:


Diego jr (1862-1930), la moglie Rosina Fici (1869-1955) e uno dei suoi figli maschi.
Titoli e proprietà si sono ricongiunti nelle mani dell'attuale principe Niccolò.

Le foto e le notizie sono state gentilmente trasmesse da E. Napoli, studioso di Castelvetrano e della famiglia Pignatelli.

Edited by elena45 - 31/10/2019, 12:59

Mi fa piacere,
Ovviamente c'è anche Solimena "borbonico" qui: #entry621724537 .

Sinceramente non conoscevo il personaggio cardine di questa storia. Eccolo:


Infanta Isabella di Castiglia (1355-1392), figlia di Pietro il crudele, re di Castiglia y Leon (1334-1369), e Maria Diaz de Padilla (1334-1361), sua concubina.
Sposò nel 1372 Edmund Plantageneto, duca di York (1341-1402), il 5° dei 12 figli di Edoardo III re d'Inghilterra e Filippa di Hainault. Ebbero tre figli, anche se alcuni storici ritengono che il terzogenito Riccardo di Conisburg fosse figlio di un parente inglese (John Holland, fratellastro del re Riccardo II).
Poichè il figlio maggiore Edward morì senza eredi nella famosa battaglia di Agincourt, e la seconda era femmina, fu proprio Riccardo che continuò la discendenza (anche se poco dopo la morte del fratello, lo stesso Riccardo fu decapitato perchè sospettato di un complotto).
Edmund e Isabella pertanto (almeno ufficialmente) furono coloro che diedero origine alla linea di York, nota per il conflitto sanguinoso con la linea di Lancaster passato alla storia come Guerra delle due rose.

Il bello che la sorella maggiore di Isabella, l'Infanta Costanza di Castiglia, aveva sposato l'anno prima il fratello di Edmund, John di Gaunt, duca di Lancaster (1340-1399), capostipite della linea avversaria!


Infanta Costanza di Castiglia (1354-1394), duchessa di Lancaster.
A differenza della sorella non entra nella discendenza dei Lancaster, perchè era la seconda delle tre mogli di John di Gaunt, ed ebbe una sola figlia, Caterina (1373-1418). futura regina di Castiglia.

Un breve schema è qui: #entry551333192

Edited by elena45 - 30/8/2019, 18:41

Grazie dell'analisi. Capisco perchè si riaccende il dibattito.

Edited by elena45 - 9/6/2019, 10:46

Sofia di Hannover e quindi Elisabetta II d'Inghilterra sarebbe discendente diretta di Maometto!
Secondo questo schema:



Edited by elena45 - 8/6/2019, 19:35

A proposito dell'Ordine di San Gennaro istituito da Carlo III:


Scuola napoletana - Don Diego de Madariaga Zea, marchese di Villafuerte (1701-1763), Tenente generale dell'esercito borbonico alla battaglia di Velletri, con l'abito dell'Ordine di San Gennaro.


Anonimo - Bernardo Tanucci (1698-1783), tutore e Segretario di Stato di Ferdinando IV, con il mantello e le insegne dell'ordine di San Gennaro.


Heinrich Friedrich Füger (1790) - Marzio Mastrilli, marchese e poi duca di San Gallo (1753-1833), ministro del Regno di Napoli, con il mantello dell'Ordine di San Gennaro. Museo di San Martino.
Il mantello originale è conservato accanto al ritratto.

Anche le mogli dei Cavalieri dell'Ordine avevano un abito ufficiale:


Maria Argentina Caracciolo, duchessa di Martina Franca, moglie del duca Riccardo di Sangro (#entry602350826).

Edited by elena45 - 21/7/2019, 10:19

Il maestro di Giuseppe Bonito, il grande Francesco Solimena (1657-1747), uno dei miei pittori preferiti, visse invece a cavallo tra l'epoca spagnola e quella borbonica, attraversando ovviamente il breve periodo del Vicereame asburgico. In quegli anni ritrasse molti personaggi del nuovo regime, l'Imperatore innanzitutto. Ma come per molti grandi artisti l'avvento nel 1734 del giovane Re Borbone e di un'altra corte non cambiò il suo prestigio. Carlo III lo chiamò subito a realizzare una tela celebrativa del suo trionfo:


Francesco Solimena - Carlo III di Borbone alla battaglia di Gaeta - Reggia di Caserta.

Analogamente alcuni nobili di corte, militari e non, si fecero ritrarre dall'Abate Ciccio.


Francesco Solimena (attr) - Placido di Sangro (1682-1755), esponente della linea di Martina, Tenente generale dell'esercito borbonico - Collezione privata.
Placido e i suoi fratelli militarono tutti nell'esercito di Carlo III e il "cugino" Raimondo partecipò anche alla battaglia di Velletri (#entry602350826).


Francesco Solimena - Francesco Gaetani dell'Aquila (1664-1734), fratello cadetto del principe Niccolò. Come dice il cartiglio al servizio dei Borboni.


Francesco Solimena - Aurora Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1667-1726), nata Sanseverino - Museo Filangieri, Napoli.
Moglie di Niccolò Gaetani dell’Aquila d’Aragona (1657-1741), 1°principe di Piedimonte, gentiluomo di camera di Carlo III.
Vedi #entry525865646

Nel 1738 Carlo di Borbone istituì l'Ordine di San Gennaro, riservato a soli 60 nobili cattolici, equivalente all'Ordine del Toson d'oro, per il ramo spagnolo della famiglia, e all'ordine dello Spirito Santo per il ramo francese. Solimena ne ritrasse alcuni:


Francesco Solimena (>1738) - Ritratto di nobiluomo Cavaliere dell'Ordine di San Gennaro - Bristol City Museum and Art Gallery.


Francesco Solimena (1741) - Ferdinando Vincenzo Spinelli (1691-1753), principe di Tarsia, in abito da Cavaliere dell'Ordine di San Gennaro - Museo di Capodimonte.


Scuola di Solimena, forse Bonito (1759) - Antonio II Spinelli principe di Scalea (1715-1787), con le insegne dell'Ordine di San Gennaro.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ma consentitemi l'OT: secondo me la più bella interpretazione del volto di San Gennaro, assieme a quello dello Spagnoletto (#entry600253233).


Francesco Solimena - San Gennaro - Museo del tesoro di San Gennaro.

Edited by elena45 - 5/7/2019, 20:29

Il trattato di Utrech al termine della Guerra di successione spagnola (1701-1715) smembrò parzialmente l'Impero spagnolo: assegnò i Paesi bassi, il ducato di Milano e il Vicereame napoletano agli Asburgo austriaci.

Il dominio austriaco a Napoli durò in effetti solo 24 anni attraverso 11 Vicerè, dalla data dell'occupazione austriaca nel 1707 al 1734, quando durante la Guerra di successione polacca Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, conquistò il regno e gli restituì l'originaria indipendenza, fondando la dinastia dei Borbone di Napoli.

In questo topic voglio un po' ripercorrerne le tappe attraverso alcuni dipinti di Francesco Solimena (1647-1747), noto come l'Abate Ciccio, il più grande interprete del barocco napoletano, nato a due passi da casa mia e, secondo me, non sufficientemente ricordato.

Uno dei dipinti celebrativi più belli che suscitò grande entusiasmo è questo:


Francesco Solimena (1728) - Il generale Gundacker von Althan nell'atto di offrire all'imperatore d'Austria Carlo VI il catalogo della pinacoteca imperiale - Kunsthistorisches Museum, Vienna.

Ma fin da subito Solimena effigiò il "padrone" austriaco, quando ancora non era Imperatore:


Francesco Solimena (1707) - Carlo d'Asburgo (1685-1740).

Ed ecco uno degli 11 Vicerè:


Conte Aloys Thomas Raimund von Harrach (1669-1742), Vicerè di Napoli dal 1728 al 1733 - Matthiesen, Londra.


Probabilmente la moglie del suddetto: Maria Ernestine von Dietrichstein (1683-1744) - Hazlitt Gallery, Londra.


Joseph Wenzel I Principe del Liechtenstein (1696-1772), generale asburgico in Italia durante la Guerra di successione austriaca.

A partire dal 1719, Francesco Solimena fu chiamato a Vienna dal principe Eugenio di Savoia per affrescare ambienti del magnifico Palazzo del Belvedere e lì produsse dei veri capolavori (http://news-art.it/news/francesco-solimena...zioni-sulle.htm).
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Ritrasse anche figure di aristocratici napoletani e non, molti dei quali non identificati, alcuni sì. Il più celebre lo abbiamo visto qui: #entry610116480


Francesco Solimena - Diego Pignatelli Aragona Cortez (1687-1750). - MET Museum NY.
Diego era un membro della famiglia Pignatelli vicino agli Austriaci.


Francesco Solimena (<1715) - Bartolomeo V di Capua (1680-1715), conte di Montoro, figlio di Giambattista principe della Riccia - Collezione privata.


Francesco Solimena (<1729) - Probabile ritratto di Francesco Marino II Caracciolo (1688-1727), principe di Avellino - Collezione privata


Francesco Solimena - Vincenzo III Carafa della Spina (1660-1726), duca di Bruzzano e la moglie Ippolita Cantelmo Stuart (1677-1754) - Museo di San Domenico Maggiore.


Francesco Solimena - Il duca Annibale Marchese (1686-1753), letterato napoletano - Collezione privata.

Edited by elena45 - 13/6/2019, 19:18

Tra gli interpreti pittorici più importanti della Napoli borbonica vi è certamente Giuseppe Bonito (1707-1789), allievo di un grandissimo maestro, Francesco Solimena (1657-1747).

Carlo III gli commissionò, oltre agli affreschi della reggia di Portici, il ritratto suo e di sua moglie, visti qualche post fa (#entry612247256), e conservati al Museo del Prado, i ritratti dei suoi figli, oggi esposti al Palazzo reale del Pardo. Il lavoro di Bonito rispondeva ad un preciso programma iconografico ed i dipinti venivano spediti in Spagna a più riprese, per permettere alla corona di conoscere volti e stato di salute dei futuri discendenti.

Tra il 1740 ed il 1757 dal matrimonio di Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia nacquero 13 figli, dei quali solo 5 maschi e 2 femmine raggiunsero l'età adulta. Eccone alcuni nei ritratti di Bonito:


Il primo figlio maschio (nato dopo 5 femmine), Felipe Pascual (1747-1777), escluso dalla successione per ritardo mentale.


Il secondogenito Carlos (1748-1819), futuro re di Spagna.


Il terzogenito Ferdinando (1751-1824), futuro re di Napoli.


Uno degli Infanti.


L'Infanta Maria Isabel (1743-1749), morta bambina.


La maggiore delle femmine sopravvissute, Maria Josepha Carmela (1744-1801).


La minore delle femmine, Maria Luisa (1745-1792).

Tutti questi ritratti quasi sempre sono privi di atteggiamenti forzatamente declamatori e sono ambientati in un’atmosfera domestica resa con colori allegri e brillanti.
Una seconda serie fu eseguita dieci anni dopo, prima della partenza del re per la Spagna, nel 1759, e i principi sono
rappresentati in un’età più avanzata. Sono conservati alla Reggia di Caserta. In tutti i quadri di questo gruppo il Bonito perde le qualità di vivace fotografo del candore e dell’innocenza dei principi, caratteristica della prima serie, ed è evidente un desiderio di ufficialità, per l’intenzione di mettersi in concorrenza con il Mengs, celebre ed affermato pittore “di Stato”.


Da destra a sinistra: Carlos (1748-1819), Maria Luisa (1745-1792), futura Imperatrice, e Francesco Saverio (1757-1771), morto adolescente.


Ferdinando (1751-1827), futuro re di Napoli, e Gabriele di Borbone (1752-1788).


c.s.


Antonio Pascual (1755-1817) e Francesco Saverio (1757-1771).

Tratto da www.guidecampania.com/dellaragione/...seppeBONITO.pdf
http://iviaggidiraffaella.blogspot.com/201...oteca-e-il.html
https://es.wikipedia.org/wiki/Anexo:Pintur...madrile%C3%B1as


E ancora:

L'Infanta Maria Luisa - Franco Maria Ricci Collection.



L'Infanta Maria Josepha.

Una cosa è certa: quanto diventeranno brutti questi bambini!

Edited by elena45 - 7/6/2019, 12:48

La Dottoressa Antonella Orefice, storica napoletana, direttrice della rivista "Nuovo Monitore napoletano" , pubblica la notizia del ritrovamento casuale di un bel quadro raffigurante il giurista Gaetano Filangieri, in esposizione temporaneo al Museo di famiglia.

www.nuovomonitorenapoletano.it/inde...SEMKBD5NchNANpk

Guarda il video:


Edited by elena45 - 1/6/2019, 13:38

Grazie cara!
Sei davvero brava nelle tue ricerche. Eccone un'altra:

LO ZIO SFORTUNATO

Nikolaj Aleksandrovič Romanov, zarevic ( 1843 - 1865 ) : primogenito della coppia imperiale Nikolaj veniva chiamato in famiglia Nixa.
Ebbe un'ottima educazione che lo portò ad essere l'erede al trono più preparato e che sarebbe stato un ottimo zar.
Nel 1863 si fidanzò ufficialmente con la principessa Dagmar di Danimarca ma cominciò anche a mostrare una tosse preoccupante. Inizialmente gli fu diagnosticata una bronchite ma durante la convalescenza a Nizza ci si rese conto che lo zarevic non migliorava.
Nikolaj morì ad appena 21 anni, non prima di aver implorato il fratello minore Alessandro di sposare Dagmar.



Edited by elena45 - 27/5/2019, 17:10

L'amica Ilaria Ciccarelli scrive su fb questo interessante articolo:

LA MOGLIE DEL NONNO.
Caterina Michajlovna Dolgorukova, Principessa Jurievskaja (1847-1922): Caterina, detta Katja, proveniva da una delle famiglie aristocratiche più antiche di tutta la Russia; purtroppo suo padre, il principe Michail Mikhajlovič, dilapidò gran parte del già esiguo patrimonio familiare.
A 12 anni Katja incontrò per la prima volta lo zar ma costui le badò poco; a 13 fu ammessa come borsista assieme alla sorella presso l'istituto Smol'nyj per Nobili Fanciulle, una scuola per nobili povere.
Nel 1864 Katja e lo zar si rividero e si innamorarono perdutamente, lei annunciò alla famiglia di non avere alcuna intenzione di sposarsi e cominciò una relazione con lo zar stesso.
Katja fu nominata dama d'onore della zarina ma non si abituò mai alla vita di palazzo, specialmente a causa dei pettegolezzi; preferiva di gran lunga risiedere in una palazzina regalatele dallo zar. I due si incontravano 3-4 volte la settimana e la loro corrispondenza evidenzia la compatibilità sessuale.
Nel 1872 Katja rimase incinta e fu allora che lo zar ribadì il proposito di sposarla una volta rimasto vedovo.
Nel 1880 Katja si trasferì nel Palazzo d'Inverno con i suoi bambini, Georgij, Olga e Caterina, incontrandò la disapprovazione della famiglia imperiale e della corte in quanto si temeva volesse farsi incoronare imperatrice e spingesse lo zar verso il liberalismo.
Alla morte della zarina Alessandro II dichiarò che era intenzionato a sposare la sua amante e che tutti avrebbero dovuto farsela piacere; nessuno obbedì tranne il giovanissimo Nicola Aleksandrovic, nipote dello zar, che trovava molto divertente l'idea di avere uno zio di sette anni quando lui ne aveva 10.
Katja purtroppo non poté godere a lungo del suo nuovo status, che nemmeno desiderava, perchè nel 1881 rimase vedova e la famiglia imperiale l'allontanò definitivamente impedendole persino di recarsi al funerale del marito.
Katja si trasferì a Parigi e poi sulla Riviera ignorata dalla famiglia imperiale che fece di tutto per evitarla e morì nel 1922

Ilaria aggiunge una bella immagine:


Caterina Michajolvna Dolgorukova (1847-1922), moglie morganatica dello Zar Alessandro II (1818-k1881), l'abbiamo incontrata qui: #entry412875048

Per infrescarsi la memoria la genealogia schematizzata è qui: #entry411490072 / #entry412010567

Come sempre mi piace indagare e ho trovato che la dimora di Caterina era sulla Riviera francese, a Nizza:


Villa George, Boulevard Dubouchage n 10, com'era e com'è. Si chiamava Villa Sant'Anna e fu ribattezzata in onore del Santo protettore della Russia e dei Romanov.
Caterina visse qui per altri 41 anni dopo la morte tragica dello Zar, con una ricca pensione che le permise di condurre una vita agiata.
Ho notato per la prima volta che tra Caterina e Alessandro c'erano quasi 30 anni di differenza! Sfido io che quando lei aveva 12 anni lui che ne aveva 41 non l'avesse notata! Nel secondo incontro lei 17 e lui 46: il titolo "La moglie del nonno" ci sta tutto!
Ma ai reali tutto era permesso....

Edited by elena45 - 24/5/2019, 18:40

Vi ricordate di Lady Sarah, figlia della principessa Margareth d'Inghilterra e di Antony Armstrong-Jones?

L'abbiamo vista qui: #entry364760957 il giorno delle nozze con l'attore David Chatto nel 1994.

Oggi fanno notizia i due figli, Sam ed Athur Chatto, due principi azzurri che hanno preso il posto di William ed Harry, ormai accasati:


Tutta la famiglia di Lady Sarah l'anno scorso alle nozze di Harry e Megan.

Edited by elena45 - 23/5/2019, 13:06