Maria Antonietta - Regina di Francia

La genesi del barocco

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view post Posted on 6/11/2016, 14:37
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Marie-Antoinette

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Quanto mi piace Philippe Daverio, altro che Sgarbi!
Mi piace la sua visione onnicomprensiva dell'arte e la sua ironia. Godetevi questo filmato, una carrellata che parte dalla Francia per toccare varie località d'Italia.

Video

Quello che segue, invece, è dedicato a Napoli (come sempre uno sguardo speciale alla mia città).

www.arte.rai.it/articoli-programma/...07/default.aspx

Una bella sintesi delle tappe significative del barocco napoletano (e non solo) la trovate qui:

www.baroque.it/luoghi-del-barocco/i...li-barocca.html

Edited by elena45 - 8/11/2016, 14:24
 
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view post Posted on 8/11/2016, 14:36
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Marie-Antoinette

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Io mi voglio soffermare sulla stratificazione e/o giustapposizione del barocco sulle strutture preesistenti. Sono dappertutto a Napoli, ma un esempio significativo, secondo me, è San Lorenzo Maggiore, che abbiamo visto in Napoli angioina (#entry599151131).
Intanto squarci vetrati nel pavimento mostrano resti archeologici greco- romani nell'area sottostante la chiesa, che è sorta quindi su di un area già precedentemente edificata, quella dell'antico mercato.

Il primo impatto, poi, entrando nella chiesa, è quello di un ambiente gotico per eccellenza: colpisce subito il rigore e la linearità delle forme, in un'atmosfera di grande spiritualità. Ma, guardando attentamente alcune sue parti, si coglie invece il contrasto con la complessità e la sinuosità del barocco. A partire dalla facciata:


Facciata di San Domenico Maggiore, opera tardo-barocca di Guglielmo Sanfelice, del 1742, che conserva soltanto l'antico portale gotico.



E poi, il simbolo dell'horror vacui:


Cappellone di Sant'Antonio, di Cosimo Fanzago, nel transetto sinistro della chiesa.
Simile e dello stesso autore la Cappella Cacace, sulla parete destra.
Ovviamente, le singole opere si apprezzano visitando il complesso monumentale. A me premeva sottolineare una caratteristica fondamentale della città partenopea: la storia scritta sulle pietre dello stesso monumento.

Edited by elena45 - 8/11/2016, 16:31
 
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Pamplemousse
view post Posted on 8/11/2016, 16:05




Ottimo post! Quando ho più tempo mi vedo il video che hai postato. E delle stratificazioni a Napoli potrei parlarne all'infinito! :D

Per iniziare, la top three dei luoghi della Napoli Barocca che preferisco: 3) Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova; 2) la Certosa di San Martino; 1) Sarò scontato, ma al primo posto non posso che mettere la Cappella di San Gennaro all'interno del Duomo: non tanto per il barocco (le pale in rame di Domenichino, campione del classicismo bolognese, non sono poi così barocche), ma per la commistione incredibile di pittura, scultura e arti applicate. Per non parlare della pala con il Miracolo di San Gennaro di de Ribera, uno dei miei capolavori preferiti.

E a proposito di stratificazioni: una delle chicche più interessanti a mio avviso è San Paolo Maggiore, sorta su ciò che restava del Tempio dei Dioscuri (due colonne del tempio originario sono state inglobate nella facciata della chiesa). Not to miss: la Cappella Tomasi di Lampedusa (non tanto a livello artistico/architettonico, più che altro per il valore simbolico, data la famiglia di appartenenza) e la Cappella Firrao, realizzata nei primi anni '40 del '600 su commissione di Cesare Firrao, che ritengo uno dei più grandi capolavori della scultura italiana del XVII secolo:

www.academia.edu/6279555/La_cappel...isti_e_le_opere

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cappella_firrao

I monumenti funebri di Cesare Firrao e suo padre Antonio. Il primo fu realizzato da Giuliano Finelli, allievo del Bernini che lasciò Roma alla volta di Napoli perché osteggiato da quel maestro troppo ingombrante che vedeva nel suo allievo migliore un potenziale rivale, il secondo da Giulio Mencaglia, autore anche del gruppo centrale raffigurante la Madonna delle Grazie:

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view post Posted on 8/11/2016, 17:20
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Pamplemousse @ 8/11/2016, 16:05) 
Ottimo post! Quando ho più tempo mi vedo il video che hai postato. E delle stratificazioni a Napoli potrei parlarne all'infinito!.................
Sarò scontato, ma al primo posto non posso che mettere la Cappella di San Gennaro all'interno del Duomo Maggiore di Napoli..........................

Sono d'accordo.
Il Duomo è l'emblema di Napoli, non solo per il famoso miracolo di San Gennaro, ma perchè è l'esempio più stupefacente della stratificazione di stili e di epoche, che vanno dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco, passando, ovviamente per il barocco del Seicento. C'è di tutto e si avverte un senso di vertigine.
E' così complesso che bisogna far riferimento a una piantina:



La Basilica di Santa Restituta, di origine paleocristiana, attribuita all'imperatore Costantino nel IV secolo, è la più antica basilica napoletana e la prima cattedrale della città. Con l'edificazione dell'attuale duomo avvenuta all'inizio del XIV, la basilica perse sostanzialmente la facciata esterna, divenendo di fatto una cappella della nuova cattedrale.
Rimaneggiata più e più volte, oggi ha una struttura essenzialmente barocca.

La Cappella Capece Minutolo è una gemma del Trecento rimasta intatta, incastonata nella Cattedrale. Eretta a partire dal 1301, in piena epoca angioina, è in stile gotico e contiene diversi sepolcri della famiglia, ma soprattutto bellissimi e coloratissimi affreschi (#entry599173308).

La Cappella del Succorpo, in stile rinascimentale, fu voluta, nel 1497, dal Cardinale Oliviero Carafa per celebrare il recupero delle reliquie di San Gennaro dal monastero di Montevergine, trasportate a Napoli dall'Arcivescovo Alessandro Carafa, suo fratello (#entry599962649).

Finalmente la Cappella del tesoro, praticamente un'altra chiesa annessa alla principale. Fu fatta edificare dai cittadini napoletani a partire dal 1601, per un antico voto a San Gennaro, che li aveva salvati dalla guerra e dall'eruzione del Vesuvio, nell'anno 1527.
E' una delle massime espressioni artistiche della città, sia per la concentrazione ed il prestigio delle opere in essa custodite, sia per il numero di artisti che hanno partecipato alla sua realizzazione.
Emerge su tutti il Domenichino (1561-1641) che, negli anni 30 del '600, affrescò i quattro pennacchi della cupola, e, più visibili, realizzò i cinque dipinti - oli su rame - a destra e a sinistra dell'altare maggiore. Il sesto, del 1646, è quello che piace all'amico Pamplemousse (con il quale concordo), di Jusepe de Ribera (1591-1652), lo Spagnoletto per la sua origine e la sua statura. Le immagini complete le trovi qui: http://salottoculturalestabia.blogspot.it/...di-massimo.html.


Due di esse estrapolate dal contesto: un "rame" di Domenichino e quello di de Ribera, uno di fronte all'altro.
de-ribera2
Il volto dolente e ispirato di San Gennaro che esce illeso dalla fornace è straordinariamente espressivo!.

A proposito, ricordo che la cappella del tesoro fu teatro di una vicenda emblematica, molto complessa, che riflette anch'essa alcuni aspetti (negativi) della storia napoletana e che è nota come la "cabala di Napoli": il conflitto tra i pittori napoletani e quelli emiliani incaricati di decorare la cappella (www.nuovomonitorenapoletano.it/inde...id=38&Itemid=28).

Chiude la Cappella, quasi a simboleggiare la sua autonomia, questo splendido cancello in rame di Cosimo Fanzago:



La cappella del tesoro, infatti, non appartiene alla curia arcivescovile, bensì alla città di Napoli rappresentata da un'antica istituzione civica, ancora oggi esistente, la "Deputazione". E' recente la polemica per la nomina del Vicepresidente (il Presidente per statuto è il Sindaco): www.corriere.it/cronache/16_marzo_06/napoli-nobilta-contro-curia-disfida-tesoro-patrono-sangue-san-gennaro-56951d28-e3e5-11e5-aa1e-c06fd7dc1288.shtml
L'attuale Vicepresidente è Riccardo Carafa della Stadera, 20° duca d'Andria, esponente diretto dello stesso ramo cui appartenevano il Cardinale e l'Arcivescovo di cui sopra.
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Al secondo posto tra gli emblemi del barocco napoletano, dice Pamplemousse, e ha di nuovo ragione, c'è la Certosa di San Martino, sulla collina del Vomero, accanto a castel Sant'Elmo.
Anche la Certosa risale al periodo angioino (#entry5991733089, ma del gotico rimangono pochissime tracce. Il rifacimento è lungo, complesso, capillare, attraversa tutto il '600 e oltre, fino a risultare, secondo me, rutilante ed eccessivo. Ma ci sono tutti i grandi architetti, scultori e pittori del barocco napoletano. Alcuni sono gli stessi del Duomo, come Cosimo Fanzago, lo Spagnoletto, Luca Giordano etc. Anche qui si avverte un senso di vertigine ed è arduo elencare tutti gli artisti: https://it.wikipedia.org/wiki/Certosa_di_San_Martino

Tra questi prediligo il già citato Cosimo Fanzago (1591-1678), artista prolifico e longevo, architetto e scultore, che, nonostante fosse di origine bergamasca, qualcuno definisce "l'anima barocca di Napoli" (era anche sposato con una napoletana e risiedeva nella città partenopea). Lavorò alla Certosa per trent’anni, realizzando lavori strutturali come la facciata della chiesa, ma anche statue di santi e di profeti, nonchè la decorazione marmorea delle pareti e il pavimento della navata. Gli intarsi di marmi policromi sono la sua specialità:


Chiesa della Certosa di San Martino - La Navata

Ma Fanzago a Napoli è dappertutto, e non poteva mancare la Chiesa simbolo della Controriforma, quella dei Gesuiti:


Chiesa del Gesù Nuovo - Cappella di Sant'Ignazio - Transetto sinistro.
(La facciata è qui: #entry599474170).

Ovviamente era un grande architetto, e non solo un decoratore, e i nobili facevano a gara per accaparrarselo per costruire o ristrutturare i loro palazzi. Ciò che mi piace tanto, forse perchè hanno un potere evocativo, sono i portali che Cosimo inserì nelle facciate:


Cosimo Fanzago - Portale di Palazzo Maddaloni e portale di Palazzo Stigliano, entrambi a via Toledo.
Il primo palazzo, preesistente, fu ristrutturato dal Fanzago per volontà del Duca Diomede V Carafa di Maddaloni che lo aveva acquistato dal duca Ferrante d'Avalos (#entry527630979);
il secondo, costruito ex novo dal Nostro per la famiglia spagnola degli Zevallos, passò ai Colonna di Stigliano (#entry527876309).
Ma anche Palazzo Donn'Anna per la principessa Anna Carafa di Stigliano (#entry529765368) e Palazzo Firrao (#entry599018073) per lo stesso Cesare Firrao che cita Pamplemousse.

E come non citare la Guglia di San Gennaro? Cosimo Fanzago fu incaricato dalla Deputazione di costruire un obelisco in ringraziamento al Santo per lo scampato pericolo durante l'eruzione del Vesuvio del 1631:

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Micco Spadaro - Processione di San Gennaro per il miracolo del 1631 - Collezione privata.

Quella che si vede a sinistra è la cupola della Cappella del tesoro; in fondo e a destra, il corpo del Duomo e parte del transetto.
La foto è scattata dalla cupola della cappella del Pio Monte della Misericordia, dov'è custodito il capolavoro di Caravaggio: " Le sette opere di Misericordia". Così torniamo a chi aveva aperto la strada al barocco in pittura (#entry319093827).

Tratto da www.ilportaledelsud.org/angeli_san_gennaro.htm

Edited by elena45 - 29/1/2020, 10:25
 
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view post Posted on 12/11/2016, 17:23
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Marie-Antoinette

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Interessante è la presenza nello stesso ambiente del maestro e dell'allievo, che attesta l'evoluzione del barocco:


Cappella del tesoro alla Certosa di San Martino, Napoli.


Jusepe de Ribera - Pietà, olio su tela del 1637 sull'altare della cappella.


Luca Giordano - Trionfo di Giuditta , affresco sulla volta.

Luca Giordano (1634-1705), noto come Luca Fapresto, per la rapidità con cui dipingeva, fu allievo dello Spagnoletto. Viaggiò molto e venne in contatto con vari artisti dell'epoca, subendone l'influenza. Pertanto la sua pittura passò dalle tinte forti del filone caravaggesco ai colori luminosi del vedutismo veneto.
Giordano è presente un po' ovunque, da Napoli, a Firenze, a Madrid. Persino a due passi da casa mia, nella chiesa di un piccolo paese del Salernitano.

Edited by elena45 - 13/11/2016, 18:42
 
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view post Posted on 27/12/2018, 12:20
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Marie-Antoinette

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Alla spiritualità dei soggetti religiosi fa da contrappunto il realismo crudo dei soggetti profani. Per esempio:

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Jusepe de Ribera - Sileno ebbro - Museo di Capodimonte, Napoli.
Il quadro fu acquistato dal ricchissimo mercante d'arte fiammingo, Gaspare Roomer, entrando a far parte della sua collezione di 1500 dipinti.

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Jusepe de Ribera - Storpio - Museo del Louvre
 
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view post Posted on 28/12/2018, 15:01
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Marie-Antoinette

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Si può discutere solo di pittura barocca? O è ammessa anche la musica barocca non italiana?
 
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view post Posted on 28/12/2018, 16:42
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Marie-Antoinette

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In effetti un cenno alla musica barocca l'ho fatto (da profana in verità) nel topic "Settecento napoletano" (#entry627587463).

L'amico Armagnac, da esperto, ha fatto delle integrazioni. Credo si possa allargare il campo, e perchè no, anche alla musica barocca straniera.
 
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view post Posted on 28/12/2018, 16:52
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Marie-Antoinette

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Ho letto quella discussione ma è incentrata sulla musica barocca napoletana.
Mi sembrava di essere fuori argomento.
 
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8 replies since 6/11/2016, 14:37   695 views
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