Maria Antonietta - Regina di Francia

Posts written by elena45

view post Posted: 18/5/2019, 13:35 Le attuali famiglie regnanti - Storia
Un reportage del matrimonio è qui:

https://d.repubblica.it/moda/2019/05/18/fo...liam-4410864/1/

L' abito da sposa, quelli della serata e quello con cui partirà con il marito sono tutti firmati dalla stilista italiana Luisa Beccaria.

Gabriella-di-Kent

Il diadema sembra la "fringe tiara" della nonna Marina di Kent.

Fringe-tiara

Edited by elena45 - 18/5/2019, 21:46
view post Posted: 12/5/2019, 18:27 I Pignatelli - Storia
CITAZIONE (Gioacchino del Balzo @ 12/5/2019, 09:08) 
Gerntile Signora........

La ringrazio di tutto, i complimenti, le integrazioni, le correzioni che gentilmente ha voluto trasmettermi nel suo post e che mi hanno fatto molto piacere.
L'interesse per la genealogia è nato in me dalla convinzione che attraverso la storia delle grandi famiglie si capisca meglio la storia maggiore, riconoscendo inoltre ai loro discendenti il privilegio di custodire una prestigiosa eredità morale.

In questo blog c'è anche un post dedicato alla famiglia Del Balzo di epoca angioina (#entry599450907), ovviamente citata in maniera molto sintetica per dare una visione generale del periodo. Ma grazie alle fonti della rete ho trovato anche la genealogia più recente, quella dei Duchi di Presenzano a cui lei appartiene: www.famiglienobilinapolitane.it/Gen...0Presenzano.htm.
Come lei stesso ha accennato, sua nonna materna, proprietaria di Castelluccio, era la principessa di Strongoli Emilia Pignatelli (1884-1976) moglie di Ferdinando Ferrara (1868-1943), barone di Silvi e Castiglione, e sua madre la nobildonna Margherita Ferrara Pignatelli (1912-2002). Suo padre, Don Antonio del Balzo (1903-1947), a sua volta era figlio di Don Gennaro del Balzo (1859-1929) e di Maria Giovanna Pignatelli dei Principi di Belmonte (1872-1960), sua nonna paterna appunto.
A giusto titolo, pertanto, credo che diriga il sito ufficiale della famiglia Pignatelli.

L'altro ramo ancora fiorente dei del Balzo, i Duchi di Caprigliano, sono riportati qui: www.genmarenostrum.com/pagine-lette...CAPRIGLIANO.htm.
Anche in questa linea c'è stato un legame con i Pignatelli: Adelaide del Balzo (1843-1932), scrittrice e filantropa, sposò Francesco Pignatelli 9°principe di Strongoli (1837-1906), proprio lo zio di Emilia suddetta che le trasmise il titolo. Non ebbero figli e Adelaide si dedicò all'educazione femminile istituendo a Napoli la facoltà di Magistero che diventerà l'Università degli Studi "Suor Orsola Benincasa". Partecipò al Primo Congresso nazionale delle donne italiane organizzato da un'altra femminista ante litteram, la contessa Gabriella Spalletti Trivelli (#entry629817523).
Adelaide non era bella, ma affascinante: la sua cultura e la piacevolezza della conversazione la rese una delle dame di corte più vicine alla regina Margherita, tanto da seguire da vicino l'educazione di suo figlio, il futuro re Vittorio Emanuele III.
Era figlia di Francesco del Balzo dei duchi di Caprigliano (1807-1871) e di un'altra nobildonna illustre: Paolina Capece Minutolo, donna molto colta, autrice con la sorella Clotilde di composizioni musicali.
Mi piace ricordarle entrambe con i loro ritratti:

Paolina-Capece-Minutolo-Marchesa-della-Sonora-1
Paolina Capece Minutolo (1803-1877), marchesa della Sonora (ramo Canosa) / Adelaide del Balzo (1843-1932), sua figlia, principessa Pignatelli di Strongoli per matrimonio.
Entrambi i ritratti sono di ambito campano esposti alla Reggia di Caserta.

Devo aggiungere, infine, a mia discolpa per le imprecisioni commesse, che purtroppo manca nel web un elenco analitico e completo dei vari rami della famiglia, facilmente consultabile da quelli come me che sono dei dilettanti. In genere per ricostruire schematicamente le genealogie nobiliari io ricorro al sito www.genmarenostrum.com nelle sue varie e numerose pagine. Ebbene, non so perchè, mancano proprio alcuni rami della famiglia Pignatelli: per esempio la linea di Cerchiara-Noja-Terranova e discendenti, oppure la linea di Monteroduni, lacune dovute probabilmente all'estrema complessità della casata.
Ho integrato con altri siti: www.geni.com / https://gw.geneanet.org/cvpolier?lang=en&i...=N&v=pignatelli / https://gw.geneanet.org/ingfrapi?lang=it&n...a&oc=1&p=marzio.
Ho attinto anche all'articolo www.academia.edu/21696960/La_famig..._i_suoi_palazzi.
Ho faticato un po' per ricomporre il puzzle e certamente commesso degli errori. Per questo i suoi complimenti mi sono maggiormente graditi.
La saluto cordialmente.

PS. Conosco Villa del Balzo a Sarno, poco distante da casa mia.

Edited by elena45 - 19/5/2019, 08:58
view post Posted: 9/5/2019, 09:09 Napoli spagnola - Storia
Nella stessa epoca di Don Andrea Cantelmo visto nel post precedente, viveva a Napoli un altro personaggio:

8-Carlo-di-Tocco-1592-1674-II-Principe-di-Mon
A. Beltrano - Carlo di Tocco (1592-1674), II principe di Montemiletto - Quadreria del Pio Monte, Napoli.

La famiglia di Tocco, di antica origine longobarda, come la famiglia Cantelmo fu protagonista delle vicende storiche dell'Italia meridionale.
Nel periodo angioino alcuni esponenti ricoprirono funzioni pubbliche, come Pietro (+<1330) che fu notaio in Melfi durante il regno di Roberto d'Angiò.
La famiglia raggiunge grande prestigio quando i sovrani d'Angiò inviarono alcuni suoi componenti a conquistare la Romania e l'Epiro e le Isole Ionie.
Così Guglielmo (+1335), figlio del suddetto, fu Governatore dell'isola di Corfu. Fece un matrimonio importante: sposò Margherita Orsini, figlia di Giovanni Orsini, Conte palatino di Cefalonia e Zante. Il loro primogenito Leonardo (+1375/77) ereditò il titolo iniziando la linea dei Tocco, detto ramo di Acaja, che governò sulle Isole Ionie e, infine sul Despotato d'Epiro, fino alla seconda metà del '400.

7-Leonardo-III-di-Tocco-1499-Despota-di-Romania[/URL]
C. Sellitto - Leonardo III di Tocco (+1499), ultimo despota dell'Epiro - Collezione privata.

Un altro ramo della famiglia, invece, rimase in Italia e, in particolare, Guglielmo III di Tocco (+1408), detto Gurello, acquistò il feudo di Montemiletto, nell'avellinese. L'ultimo discendente, Giovanbattista II (+1631), nominato Principe di Montemiletto, però non ebbe figli e adottò un parente del ramo di Acaja, il nostro Carlo effigiato sopra.

9-castello-della-Leonessa-a-Montemiletto-AV
Castello di Montemiletto (AV), noto come Castello della Leonessa

Orbene, nel '700, la famiglia di Tocco si lega strettamente alla famiglia Cantelmo Stuart che abbiamo visto nel post precedente attraverso un matrimonio: la figlia di Restaino e Beatrice Cantelmo Stuart (zio e nipote), unica erede per la morte prematura del fratello Giuseppe, e cioè Camilla Cantelmo Stuart (1700-1752), IX duchessa di Popoli e IV principessa di Pettorano, sposa Leonardo VII di Tocco (1698-1776), IV principe di Montemiletto.
I discendenti uniranno feudi, titoli e cognomi e si chiameranno Di Tocco Cantelmo Stuart.

10-Leonardo-VII-di-Tocco-1698-1776-VI-principe-di-Montemiletto
G.S. Maja - Leonardo VII di Tocco (1698-1776), IV principe di Montemiletto - Quadreria del Pio Monte, Napoli.
Il nobiluomo a cavallo nel ritratto lo fu anche metaforicamente nel periodo di transizione tra l'epoca spagnola e quella borbonica, come si evidenzia da un altro ritratto di lui più maturo:

13-Leonardo-VII-di-Tocco-bis
Carlo III di Borbone, asceso al trono nel 1736, gli concesse la "chiave d'oro", il privilegio cioè di accedere alla corte in ogni momento e l'Ordine di San Gennaro.
Anche il figlio Restaino fu tra gli uomini più vicini al nuovo Re, per la fedeltà dimostrata alla causa borbonica durante la breve dominazione asburgica. Eccolo:

12-Restaino-di-Tocco-Cantelmo-Stuart-1730-1796-Popoli-Pettorano-M
Francesco Liani - Restaino di Tocco Cantelmo Stuart (1730-1796) con l'abito dell'Ordine di San Gennaro - Collezione privata.
Sposò in prime nozze Maria Camilla Cybo Malaspina (1728-1760), figlia del duca di Massa ed ebbe un solo figlio. In seconde nozze sposò Maria Maddalena d'Aquino di Caramanico (1748-1802), donna colta e potente (iscritta alla Massoneria), sorella del Vicerè di Sicilia, che gli diede 11 figli.

Carlo II di Tocco Cantelmo Stuart (1756-1807), l'unico figlio di primo letto di Restaino suddetto, sposò Maria Antonia Carafa Cantelmo Stuart, protagonista, come già detto, con la sorella Giulia dei fatti del '99; dopo la tragica fine della Rivoluzione, la moglie per il dolore morì suicida e a lui vennero confiscati tutti i beni. La loro discendenza maschile si esaurisce alla fine dell'Ottocento.

Maria-Antonia-Carafa
Maria Antonia Carafa Cantelmo Stuart (1763-1823)

14-Carlo-III-di-Tocco-Cantelmo-Stuart-1827-1888
Carlo III di Tocco Cantelmo Stuart (1827-1888), ultimo principe di Montemiletto, di Pettorano e duca di Popoli.
Non ebbe eredi, per cui titoli e patrimonio passarono al cugino Carlo Capece Galeota (1826-1908), figlio di sua zia M. Maddalena (vedi schema).

Gli intrecci tra le due famiglie si possono così schematizzare:

9-Cantelmo-di-Tocco

Tratto da www.uilcittametropolitanaroma.it/Gi...Genealogico.htm / www.genmarenostrum.com/pagine-lette.../DI%20TOCCO.htm

Palazzo-tocco-di-montemiletto-al-Corso
Palazzo Tocco di Montemiletto al Corso Vittorio Emanuele, Napoli.
Fu fondato a partire dal 1654 dal principe Carlo di Tocco di Montemiletto (1592-1654), munito di giardini pensili e loggiati, il più grande adornato con lo stemma e i busti di famiglia.

palazzo-tocco-di-montemiletto-a-corso-vittorio-emanuele2


Molto più tardi, nel 1832, il principe Francesco di Tocco Cantelmo Stuart (1790-1877), acquistò un antico e vetusto palazzo a via Toledo, risalente alla seconda metà del '500, lo ristrutturò e lo elesse a residenza per sè e per la moglie Maria Maddalena , Ovviamente, siamo in epoca borbonica.

Palazzo-Tocco-di-montemiletto-a-Toledo
Palazzo Tocco di Montemiletto a via Toledo.
Rimase alla famiglia solo per poco più di cinquant'anni: nel 1888, per mancanza di eredi, passò, come già detto, ai Capece Galeota, che pure si estinse (#entry633134871).

Edited by elena45 - 29/11/2020, 14:15
view post Posted: 8/5/2019, 14:19 Napoli spagnola - Storia
Un altro condottiero napoletano al servizio della Spagna:

1-Andrea-Cantelmo-1598-1645
Andrea Cantelmo (1598-1645), Comandante di milizie spagnole, Andrea Cantelmo (1598-1645), Comandante di milizie spagnole, Governatore delle Fiandre e del Lussemburgo, Vicerè di Catalogna.

La famiglia dei Cantelmo, secondo alcuni era di antichissima origine celtica: si riteneva discendesse da Everardo, l'ultimo figlio di Duncan, re di Scozia, dal quale discendono i membri della famiglia reale degli Stuart.

Un ramo si sarebbe insediato in Provenza e da qui un suo esponente, Giacomo (+1288) scese in Italia al seguito di Carlo I d'Angiò nella guerra contro gli Svevi nel Mezzogiorno; dal nuovo Re di Napoli Giacomo ottenne molti feudi, tra cui Popoli (PE), Alvito (FR) e Sora (Fr). Suo figlio Restaino (+1310) fu nominato Capitano di Napoli; nella città partenopea possedeva già due magnifici palazzi.

Il figlio di quest'ultimo, Restaino II (+<1320), sposò la nobildonna di origine francese Margherita di Saint Corban, che gli portò in dote il feudo di Pettorano (AQ).

3-Ducato-d-Alvito-FR
Il paese di Alvito, al confine del Lazio con l'Abbruzzo.

5-Castello-di-Pettorano-AQ
Il castello di Pettorano (AQ), uno dei borghi più belli d'italia.

Nel periodo angioino i Cantelmo rivestirono importanti cariche burocratiche e contrassero altri matrimoni vantaggiosi, con i D'aquino e i Carafa per esempio.
Anche nel periodo aragonese i Cantelmo furono attivi nelle vicende politiche, per esempio parteciparono sia pure marginalmente alla Congiura dei Baroni che li privò del ducato di Alvito.

Il nostro condottiero Andrea visse in pieno Vicereame spagnolo: era il figlio cadetto di Fabrizio Cantemo, III duca di Popoli e di Laura d'Evoli. Nel 1620 ottenne dal viceré di Napoli Gaspare Borgia il comando di una compagnia di archibugieri, poi passò al servizio degli Asburgo austriaci e infine di Filippo IV.

Il suo pronipote Giuseppe (+1693), VI duca di Popoli e I Principe di Pettorano, nel 1682 ottenne finalmente dal re d'inghilterra Carlo II il riconoscimento delle sue origini scozzesi e il permesso di acquisire il cognome Cantelmo Stuart.
Purtroppo ebbe solo due figlie femmine: Beatrice ed Isabella.
Per non disperdere cognomi, titoli e patrimoni la primogenita Beatrice fu fatta sposare allo zio Restaino!

Restaino Cantelmo Stuart (1651-1721),fratello di Giuseppe suddetto, com'era tradizione nelle famiglie nobili, essendo il terzogenito fu avviato alla carriera militare. Fu anche lui un generale al servizio del re di Spagna (tra l'altro il Vicerè di Napoli duca di Medinaceli gli assegnò il compito di sedare la Congiura di Macchia), fu nominato Grande di Spagna e Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro. Al servizio di Filippo V, si distinse nella Guerra di Successione spagnola.
Ma soprattutto ereditò dal fratello il titolo ducale di Popoli e quello principesco di Pettorano, sposando la nipote Beatrice.

La secondogenita Ippolita, invece, non ebbe titoli, ma fece un matrimonio ancora più importante: sposò Vincenzo III Carafa principe di Roccella:

Ippolita-cantelmo-Stuart
Ippolita Cantelmo Stuart (1677-1754). Le nipoti Giulia e Maria Antonia furono due eroiche e sfortunate protagoniste della Rivoluzione napoletana del '99 (#entry600001933)
I suoi discendenti sono ancora viventi e portano i cognomi Carafa Cantelmo Stuart.

Edited by elena45 - 20/8/2020, 12:51
view post Posted: 6/5/2019, 16:20 Il Principe di Sansevero - Personaggi
Scuola-napoletana-Raimondo-di-Sangro
Scuola napoletana XVIII secolo - Presunto ritratto del principe di Sansevero. E' Raimondo il padre (1710-1771), o Vincenzo (1743-1790) il figlio?.
Tratto da www.minervaauctions.com/aste/asta-1...e-di-sansevero/

Edited by elena45 - 28/1/2020, 17:53
view post Posted: 6/5/2019, 09:45 Abiti e gioielli tra il fastoso e il pacchiano - Arte, Moda e Musica
CITAZIONE (MmeAnna @ 5/5/2019, 14:24) 
C'è un motore di ricerca ottimo su questo forum, basta inserire le parole chiave.
Ecco dove leggere notizie su quei gioielli.

https://ladyreading.forumfree.it/?t=71736833&st=15

Oppure qui.

https://ladyreading.forumfree.it/?t=13179174

Grazie di avermelo ricordato.
view post Posted: 5/5/2019, 09:52 Immagini e storie estensi - Storia
Richiamando lo schema #entry524750451, effettivamente anch'io credo che il Borso a cavallo sia il fratello di Luigi, considerando anche lo stile dell'abito.
Grazie di avermelo fatto notare, provvedo a correggere.

E giacchè ci siamo (se me lo confermi), mettiamoci pure il figlio del Borso in questione:

Cesare-Ignazio-d-este
Giuseppe Romani (1654-1727) - Ritratto di Cesare Ignazio d'Este (1653-1713), marchese di Montecchio e Governatore di Reggio Emilia.

Edited by elena45 - 5/5/2019, 14:53
view post Posted: 5/5/2019, 09:35 Immagini e storie estensi - Storia
Sempre a Sassuolo, nella Sala dei Cavalli affreschi celebrativi (di fattura modesta):

Sala-dei-cavalli-Alfonso-I-d-Este
Alfonso I d'Este (1476-1534), III duca di Ferrara, Modena e Reggio.

Sala-dei-cavalli-Luigi-d-Este
Luigi d'Este (1594-1664), marchese di Scandiano e Montecchio, figlio di Cesare d'Este, I duca di Modena e Reggio, e Virginia de' Medici.

Sala-dei-cavalli-Borso-d-Este
Borso d'Este (1605-1657), condottiero, fratello del suddetto.

Sala-dei-cavalli-Francesco-I-d-Este
Francesco I d'Este (1610-1668), III duca di Modena e Reggio.

Edited by elena45 - 5/5/2019, 11:00
view post Posted: 2/5/2019, 14:32 Abiti e gioielli tra il fastoso e il pacchiano - Arte, Moda e Musica
Per MmeAnna, sempre aggiornatissima sui destini dei gioielli reali, un piccolo contributo di carattere storico è qui: #entry297951212
view post Posted: 2/5/2019, 14:23 Confronto tra due Regine. - Personaggi
Condivido in pieno l'analisi di Ilaria, anzi mi sento di aggiungere, senza essere una storica, che la decadenza della Spagna postnapoleonica comincia proprio con la Prammatica sanzione di Ferdinando VII nel 1830. La successione di Isabella che aveva solo tre anni alla morte del padre portò come sappiamo alle Guerre carliste e alla lunga crisi spagnola.
Aggiungo che la "pobra reina" era bruttissima, volgare, ignorante e, diciamo così, "leggera", proprio il tipo di donna che non mi piace. Due attenuanti: l'educazione ricevuta e il matrimonio imposto.
Sulla prima notte di nozze Isabella commentò: «Che posso dirle di un uomo che portava addosso più merletti di me?».

Ma non mi piacciono per le stesse ragioni sua madre e sua nonna.

La madre Maria Cristina (1806-1878), come già ci racconta Ilaria, si risposò nel 1833 (appena tre mesi dopo la morte del marito Ferdinando VII) con un ex ufficiale della Guardia Reale, Augustín Fernández Muñoz (1808-1873), a cui diede ben sette figli.

La nonna Maria Isabella (1789-1848), Regina consorte di Napoli (di cui la reina spagnola portava il nome), rimasta vedova del marito Francesco, si dava molto da fare con gli ufficiali del regno nel bosco di Capodimonte. Alle proteste del figlio, il nuovo re Ferdinando II, rispondeva "Figlio mio, la carne è debole!". E Ferdinando concludeva: " Sì mammà, però prega!"
Nel 1835, iniziò una relazione con il barone Peter von Schmuckher, un ufficiale austriaco sposato. Fu una relazione passionale e turbolenta. Alla morte della moglie di Schmuckher nel 1837, Maria Isabella aveva intenzione di sposarlo. Quando l'ambizioso barone rivendicò il titolo e i privilegi dovuti a un amante reale come condizione per convolare a nozze, lei rifiutò, facendo appello al figlio Ferdinando per liberarsi dell'ex amante. Il re espulse Schmuckher da Napoli. Ma siccome Maria Isabella era determinata a risposarsi, suo figlio le consegnò un elenco di nomi di giovani nobili del regno tra cui scegliere. Alla fine la regina madre scelse il conte Francesco del Balzo (1805-1882), un generale dell'esercito napoletano. La cerimonia ebbe luogo il 15 gennaio 1839. La sposa aveva cinquanta anni, mentre lo sposo ne aveva trentaquattro. Dopo le nozze, i novelli sposi si ritirarono dalla corte e si trasferirono a Capodimonte.
Maria Isabella morì il 13 settembre 1848, all'età di 59 anni (#entry61181807).

Edited by elena45 - 4/5/2019, 10:18
view post Posted: 2/5/2019, 14:06 Confronto tra due Regine. - Personaggi
Leggete questa bella analisi dell'amica Ilaria Ciccarelli su fb:

"1819-1904: in quasi un secolo l’Europa si trova ad avere a che fare con ben due regine regnanti.
Se Vittoria von Hannover accompagnerà l’apogeo dell’Impero e verrà celebrata con devozione quasi fanatica, Isabel de Borbòn invece sarà spettatrice del crollo definitivo del suo impero, diffamata e infamata dai suoi stessi sudditi.
La regina d’Inghilterra e la regina di Spagna hanno pochissimo in comune eppure sono le due facce della stessa medaglia, in cui somiglianze e differenze si fondono........

°Regine inaspettate

- Re Giorgio III aveva avuto nove figli, 5 maschi, e nessuno avrebbe scommesso un penny sulla figlia del duca di Kent, quartogenito. L’Hannover andò a Ernesto di Cumberland ma l’Inghilterra rimase saldamente nelle mani della giovane regina.

- Fernando VII si era sposato già tre volte ma la regina Maria Cristina faceva ben sperare. Grande fu la gioia quando si venne a sapere che era incinta, subito smorzata dalla nascita di una bambina. Come se non bastasse due anni dopo ne nacque un’altra ma pur di non lasciare il trono all’odiato fratello Carlos il re decise di emanare una Prammatica Sanzione

° Madri-nemiche

- La duchessa di Kent era ambiziosa, rigida e fin troppo protettiva ma fu una madre molto presente nella vita della futura regina.
La baronessa Lehzen, governante della bambina, le diede un’ottima istruzione, Victoria era poliglotta già in tenera età e aveva un’infarinatura di tutte le materie oltre ad avere una mente pronta e intuitiva.

- Maria Cristina di Napoli era stata sposa contro la sua volontà con il fratello di sua madre e non si curò mai delle figlie preferendo invece la compagnia di Agustín Fernández Muñoz, un adorabile bamboccio che sposò in seconde nozze e da cui ebbe sette figli. Tuttora si ignorano i talenti di Agustìn, tranne quelli da letto.
La marchesa di Santa Cruz, camerera mayor della regina, diede alla giovanissima regina un unico insegnamento: era regina per grazia di Dio e questo doveva bastarle. Ignorò anche le ripetute molestie sessuali e gli abusi a cui i precettori sottoponevano la giovanissima reina. L’unico uomo per bene a palazzo fu il marchese di Ventosa, insegnante di francese della regina e di sua sorella Luisa Fernanda che tentò di porre rimedio all’ignoranza abissale della sovrana … venne cacciato pochi mesi dopo

° Ser reina / to be a queen

- a Victoria venne insegnato che la sua era una monarchia costituzionale, ogni sua decisione sarebbe stata scandagliata dal parlamento e i giornali potevano contestarla senza che lei potesse farci nulla.

- a Isabel venne insegnato che lei era regina, ogni sua decisione era giusta e non aveva bisogno di imparare il mestiere. Per questo non si andò mai oltre le 4 operazioni, i rudimenti della grammatica e le lezioni di cucito e piano. Isabel infatti avrebbe avuto sempre maniere volgari, un vocabolario limitato e una punta di arroganza

° Matrimonio

- Re Leopoldo del Belgio aveva deciso che suo nipote Albert avrebbe sposato sua nipote Victoria, che i due si innamorassero fu un bonus. La coppia fu molto felice ed ebbe ben 9 figli divenendo d’esempio per la Nazione, in privato la regina fece subito sapere di detestare i bambini e le gravidanze la irritavano profondamente
Fu necessario un congresso europeo per decidere chi fosse lo sposo adatto. Re Leopoldo e sua nipote Victoria sostenevano la candidatura di Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, approvato dalla regina madre.

- I moderati spagnoli proponevano per Isabella Carlo di Borbone, figlio dello zio Carlos in maniera tale da far cessare le pretese di costui sul trono di Spagna. La regina avrebbe preferito il cugino Francesco conte di Trapani, ma il governo pose il veto. Re Luigi Filippo propose due suoi figli: Enrico d’Aumale per la reina e Antonio di Montpensier per Luisa Fernanda. Il governo infine costrinse la regina a sposare il cugino Francesco d’Assisi, detto Paquita, omosessuale ed effemminato.
Il matrimonio fu un disastro e dopo 3 figli i due vissero separati, Isabel avrebbe avuto svariati amanti e Francesco si sarebbe accollato la paternità dei bambini della moglie in cambio di generose donazioni di denaro.
Isabel però fu una madre molto presente e amorevole, i rapporti degli Infanti con il principe consorte furono pessimi dato che l’uomo non nascose mai il suo fastidio.

° Eredità

- La Grande Regina, la Nostra regina, nonna d’Europa regina imperatrice, la Grande Elefantessa che sta al di là del mare, Vittoria è passata alla Storia con i soprannomi più altisonanti e affascinanti. Su di lei ci sono romanzi, saggi, film, serie tv e persino canzoni

- La reina de los tristes destinos, la regina delle puttane, la pobre reina; solo dileggio e umiliazione condita da pietà nei confronti di Isabel. Detestata, odiata e compianta per il suo esilio e per le sue tante avventure sentimentali/sessuali, su di lei pochi film, nessuna serie tv e a malapena due o tre biografie, tuttora in Spagna ci si vergogna a parlare di lei.....


Ilaria aggiunge anche questa foto:

tumblr-mymf4w-Al-IC1qzjmo0o1-1280

Dei dodici figli raggiunsero l'età adulta solo cinque:
1) l'Infanta Isabel (1851-1931);
2) l'erede al trono Alfonso (1857-1895);
3) l'Infanta Maria del Pilar (1861-1879);
4) l'Infanta Maria de la Paz (1862-1946);
5) l'Infanta Eulalia (1864-1958).

Credo che nella foto manchi la più piccola, Eulalia.

Edited by elena45 - 2/5/2019, 16:17
view post Posted: 29/4/2019, 08:30 Immagini e storie estensi - Storia
Approfitto ancora di Alessandro, per condividere (e conservare) le belle foto dei suoi viaggi (visto che lui è un vero globetrotter):

Palazzo-ducale-Sassuolo
Palazzo ducale di Sassuolo.
Scrive Alessandro su fb: "Il seicentesco palazzo ducale trae origine da un precedente castello, detto comunemente Rocca, costruito nel 1458 da Borso d'Este, marchese di Ferrara e signore del luogo.

Il castello passò poi ai principi Pio, che nel 1609 lo cedettero a Cesare d'Este che aveva scelto Modena come capitale del Ducato di Modena e Reggio dopo la perdita di Ferrara in favore di papa Clemente VIII. Il castello fu poi fatto trasformare in palazzo dal duca Francesco I d'Este, uomo colto e molto ambizioso che, nonostante l'esiguità del suo piccolo ducato, svolse un'attività politica di respiro europeo e volle che la sua corte potesse stare alla pari delle grandi corti d'Europa".

Crtile-palazzo-ducale-sassuolo
Ingresso.

Francesco-II-d-Este-busto
Andrea Baratta - Busto di Francesco II.

Galleria-di-Bacco
Galleria di Bacco.

La-peschiera
La peschiera.

Edited by elena45 - 29/4/2019, 19:31
view post Posted: 23/4/2019, 22:17 Isabel de Requesens - Arte, Moda e Musica
Ecco il primo duca Medinaceli della casa Fernandez de Cordoba:

I199-01
Valero Iriarte - Nicolas Fernandez de Cordoba (1682-1739), X duca di Medinaceli, figlio di Felicia de La Cerda e Luis Mauricio Fernandez de Cordoba.
Miguel Jacinto Melendez - Geronima Maria Spinola (1687-1757), figlia di Carlo Filippo Spinola (1665-1721), Governatore della Sicilia, e Isabel de La Cerda (1667-1708), sorella minore di Felicia. I due perciò erano primi cugini.

m9q6xg
Anton Mengs - Maria Francisca Pignatelli y Gonzaga (1747-1769), seconda moglie di Luis Antonio Fernandez de Cordoba (1704-1768), XI duca di Medinaceli (#entry580945374).

9-Luis-Joaquin-Fernandez-de-Cordoba
Luis Joaquin Fernandez de Cordoba (1780-1840), XIV duca di Medinaceli.

Lusi-thomas-fernandez-de-cordoba
Agustin Esteve - I bambini Medinaceli figli del suddetto: Luis Tomas Fernandez de Cordoba y Ponce de Leon (1813-1873), futuro XV duca e le sorelle.
Tratto da http://fr.fundacionmedinaceli.org/coleccio...bra.aspx?id=586

10-Luis-Tomas-Fernandez-de-Cordoba-XV-Medinaceli-by-Mandrazo
Federico de Mandrazo - Luis Tomas Fernandez de Cordoba (1813-1873), XV duca Medinaceli.
Edouard Dubufe - Angela Pérez de Barradas y Bernuy (1827-1903), moglie di Luis Tomas. Dama di corte della regina Isabella II, fu anche un'importante mecenate. La tiara che indossa nel quadro fu donata dalla Spagna a Fabiola del Belgio, la quale scopr' che le pietre erano state sostituite con copie false (#entry350108603).

11-Luis-Maria-Fernandez-de-Cordoba-XVI-Medinaceli-e-moglie
Luis Maria Fernandez de Cordoba, XVI duca Medinaceli (1851-a1879) e la moglie Casilda de Salabert y Arteaga. Morì a 28 anni in un incidente di caccia, anche se si sospettò di suicidio.

12-Duchessa-XVI-Medinaceli-con-la-figlia
La giovane duchessa vedova con il figlio Luis Jesus nato postumo.

13-Fernando-Fernandez-de-Cordoba-g1936-duca-de-Lerma-e-la-mogl
Fernando Alvarez de Sotomayor - Fernando Fernandez de Cordoba (1860-g1936), duca de Lerma, fratello minore del suddetto (sullo sfondo l'Hospital di Tavera, Toledo, oggi museo De Lerma). Il duca fu fucilato dai Repubblicani all'inizio della Guerra Civile.
Fernando Alvarez de Sotomayor - Maria Luisa Bahia y Chacon (1885-1960), moglie del suddettto.

13-Luis-Jesus-Fernandez-de-Cordoba-y-Salabert-XVII-Medinaceli
Luis Jesus Fernandez de Cordoba XVII duca Medianceli (p1880-1956), l'aristocratico spagnolo più ricco dell'epoca, tanto da essere soprannominato il Re dell'Andalusia. Dopo la morte dello zio Fernando, la famiglia tutta fu esiliata.
Fernando Alvarez de Sotomayor - Ana Fernandez de Henestrosa (1879-1938), moglie di Luis Jesus e madre di due figlie: Vittoria Eugenia e Maria de la Paz.
Il duca Luis Jesus alla morte della moglie Ana si risposò ed ebbe un'altra figlia, Casilda. Con il suo testamento lasciò alle figlie di primo letto solo la legittima, favorendo quest'ultima. Così si smembrò il suo enorme patrimonio.

I266_01
Fernando Alvarez de Sotomayor - La duchessa Vittoria Eugenia, detta Mimì, da bambina

Vittoria-Eugenia-Fernandez-de-Cordoba-e-il-marito-Rafael-de-medi
Vittoria Eugenia Fernandez de Cordoba (1917-2016), XVIII duchessa di Medinaceli, e il Marito Rafael de Medina y Villalonga.

La figlia maggiore di Vittoria Eugenia, Ana (1940-2012), che avrebbe avuto diritto al titolo (per la legge di successione non salica di questa casata) è morta prima di sua madre e la titolarità del ducato di Medinaceli è passato al figlio Marco Hohenloe-Langeburg (1962-2016); ma per soli tre anni, visto che anche quest'ultimo è scomparso precocemente, a 54 anni. Oggi la nuova duchessa è sua figlia Vittoria, di soli 20 anni.

herederamedinaceli_t
Vittoria Hohenloe Langeburg (1997), XX duchessa di Medinaceli, sullo sfondo della Casa de Pilatos a Siviglia.

Purtroppo, dopo tanto prestigio, arrivò la più grande vergogna: il secondogenito di Mimì, Rafael Medina (1942-2001), XIX duca di Feria, sposato (e divorziato) con una modella bellissima e padre di due maschi, ahimè pervertito e cocainomane, si macchiò del reato di pedofilia e condannato, nel 1993, a 18 anni di carcere, poi ridotti a 9. Uscì in libertà condizionata nel 1998, 3 anni dopo è morto.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...a-di-feria.html

Per riassumere:


Le foto e le notizie sono tratte dal sito: www.fundacionmedinaceli.org/index.aspx

Edited by elena45 - 27/11/2021, 11:02
view post Posted: 23/4/2019, 21:22 Isabel de Requesens - Arte, Moda e Musica
La famiglia più importante che annovera i discendenti di Isabel è quella dei Fernandez de Cordoba che discende da un grande personaggio per la storia italiana, anche lui Gonzalo, il Conquistatore del Regno di Napoli nel 1502 per conto di Ferdinando il Cattolico che diede origine a quasi due secoli e mezzo di Vicereame spagnolo nell'Italia meridionale :

El-gran-capit-n-Museo-del-Prado
Gonzalo Fernandez de Cordoba (1453-1515), el Gran Capitan, Duca di Sessa e primo Vicerè di Napoli.
Il suo ramo si lega ai Folch de Cardona come visto nel post predente, trasmettendo il cognome e il ducato di Sessa.

Invece i discendenti di suo fratello Alfonso si legano prima alla famiglia Suarez de Figueroa, duchi di Feria e poi de La Cerda duchi di Medinaceli, collezionando altri titoli, come si evince da questo stringatissimo schema:



Tra gli esponenti dei Medinaceli ci sono personaggi famosi e importanti:

000311-3214964cd117e3b56dzayr
Juan Pantoja de la Cruz - Catalina de la Cerda (1551-1603) e suo marito Francisco de Sandoval Y Rojas (1553-1625), duca di Lerma - Museo duca de Lerma, Hospital de Tavera, Toledo.
Lei è figlia del IV duca di Medinaceli, lui il potente valido del re Filippo III.

VI_Duquesa_de_Medinaceli
Juan Pantoja de la Cruz - Antonia de Toledo y Davila (1591-1625), moglie di Juan de la Cerda y Aragon (1569-1607), VI duca di Medinaceli.


Claudio-Coello-Juan-Francisco-de-la-Cerda-VIII-Duke-of-Medina
Juan Francisco de La Cerda (1637-1691), VII duca di Medinaceli. Valido del re Carlo II.

Voet-duque-de-medinacelli-prado
Voet - Luis Francisco de La Cerda (1680-1711), VIII duca di Medinaceli - Museo del Prado.
Vicerè di Napoli (#entry528956963), non ebbe figli e trasmise il titolo alla sorella Felicia:

ca-1677-felice-de-la-cerda-13
Juan Carreno de Miranda - Felice de la Cerda (1657-1709), IX duchessa di Medinaceli, sorella del suddetto. Sposò Luis Mauricio Fernandez de Cordoba, VII duca di Feria.
E fu così che il ducato di Medinaceli passò alla casata Fernandez de Cordoba.

Edited by elena45 - 30/4/2019, 09:17
4684 replies since 10/2/2008