Maria Antonietta - Regina di Francia

Posts written by *§Yue§*

view post Posted: 17/12/2017, 15:07 Quante monete! - Storia
CITAZIONE (Duc de Saint-Simon @ 17/12/2017, 14:24) 
E di Ronaldo ce n'é uno, di duchi in Francia allora ce n'erano centinaia.

Nel 1789 i pari di Francia erano 43 (dei quali sei erano principi del sangue)
view post Posted: 17/12/2017, 14:57 Il"problema"di Luigi XVI - Personaggi
Tra l'altro è un periodo in cui non ci sono grossi pudori sulle problematiche fisiologiche, nelle corrispondenze se ne parla in maniera molto diretta. E anche nella famosa lettera di Giuseppe II a Pietro Leopoldo - non esattamente una missiva simpatica e discreta - sembrerebbe emergere che il problema di Luigi XVI e Maria Antonietta era "come lo famo?" non "non possiamo farlo".
view post Posted: 13/5/2017, 22:07 Maria Teresa d'Austria - Storia
Ricopio un contributo che ho scritto in una pagina dedicata a Firenze (mi scuso se indico alcune cose scontate per i lettori del forum).


Era il 13 maggio del 1717, trecento anni fa, quando Elisabetta Cristina di Brunswick, moglie dell'imperatore Carlo VI, diede alla luce una bambina che fu battezzata Maria Teresa. Era la secondogenita della coppia, nata un anno dopo un maschio, Leopoldo, che aveva vissuto pochi mesi. Altri maschi non ci sarebbero stati.
La sua storia si intrecciò con quella di Firenze, e il granducato di Toscana fu la chiave del suo matrimonio.

Nel caos delle guerre di successione che insanguinarono l'Europa del primo Settecento, la Toscana – la cui dinastia regnante, i Medici, era prossima all'estinzione nel suo ramo principale con l'ultimo maschio della famiglia, Gian Gastone – si era trovata a essere sballottata tra le grandi potenze europee. Un destino tutto sommato invidiabile rispetto ad altri stati, che videro le loro successioni assicurate non dalla diplomazia ma dal sangue.

Inizialmente il granducato era stato promesso a don Carlo di Borbone, ma gli eventi che nella lontana Polonia portarono alla detronizzazione del re di Polonia, Stanislao Leszczyński, padre della regina di Francia, cambiarono le carte in tavola. Luigi XV voleva un trono per il suocero e pensò di mettere le mani sul ducato di Lorena in modo che, una volta morto Stanislao, questo piccolo regno tedesco ma di cultura francese venisse accorpato alla Francia.
Chiaramente la Lorena aveva già un sovrano nella persona del giovane Francesco III Stefano. Quest'ultimo, che dal 1723 trascorreva molto tempo alla corte di Vienna, era molto amato (e ricambiava) la bella figlia dell'imperatore, nonché sua erede, l'arciduchessa Maria Teresa. E fu proprio per sposarla che il 31 gennaio 1736 sottoscrisse un accordo con la Francia per cedere la Lorena al re polacco e dopo di lui a Luigi XV. O la Lorena, o Maria Teresa. Francesco Stefano scelse la seconda, pur a malincuore, perdendo il ducato paterno e guadagnandosi il disprezzo della propria madre. Il 12 febbraio dello stesso anno poteva finalmente sposare Maria Teresa a Vienna.

Chiaramente il duca ottenne un risarcimento: alla morte del granduca Gian Gastone de' Medici il granducato di Toscana sarebbe spettato a lui. L'ultimo granduca mediceo morì abbastanza presto, il 9 luglio 1737, rendendo Francesco Stefano e Maria Teresa i nuovi granduchi di Toscana. Ma il loro ingresso a Firenze dovette essere rimandato, dal momento che il nuovo granduca stava combattendo nella guerra contro l'impero ottomano.

Per celebrare l'ingresso solenne dei nuovi sovrani, previsto per la metà del gennaio 1739, la città fu lustrata di tutto punto e per l'occasione si decise di erigere un Arco di Trionfo appena fuori la Porta a San Gallo, progettato dall'architetto lorenese Jean-Nicolas Jadot. A metà gennaio, però, i lavori dell'arco, cominciati il 16 dicembre 1738, erano ancora lontani dall'essere finiti e, come se non bastasse, il 16 gennaio una tempesta di pioggia e vento distrusse molti dei preparativi già terminati in città.

Finalmente, il 19 gennaio del 1739, alle nove di sera, Francesco III Stefano e Maria Teresa fecero il loro ingresso ufficiale a Firenze. Passarono dall'Arco di Trionfo ancora in costruzione, mascherato da apparati effimeri di legno e tele dipinte. I fiorentini erano molto curiosi non tanto di vedere il nuovo granduca, quanto la sua consorte, della cui bellezza era giunta notizia. Le donne fiorentine erano ancora più curiose, perché che una principessa a quei tempi avesse sposato un uomo per amore era cosa più unica che rara. Il corteggio reale, passando dalla città parata a festa, si diresse direttamente in Duomo, dove Francesco Stefano fu incoronato granduca. Usciti dal Duomo, i sovrani si diressero a Palazzo Pitti, passando per via Tornabuoni e Ponte Santa Trinita, da cui potevano osservare Ponte Vecchio illuminato a festa, con al centro l'arme del granduca. Alle undici arrivarono in Piazza Pitti ed entrarono nel giardino di Boboli, per l'occasione aperto al pubblico. Seguì uno spettacolo di fuochi d'artificio, mentre dall'altra parte della città si illuminarono a giorno Palazzo Vecchio e la Galleria.

Francesco Stefano e Maria Teresa si sarebbero trattenuti a Firenze fino alla fine di aprile. Alloggiarono non nell'appartamento granducale (l'attuale Galleria Palatina), ma nel quartiere del Gran principe Ferdinando (gli attuali Appartamenti reali). La giovane coppia fu deliziata da tanti spettacoli, partecipò a tre balli in maschera a Palazzo Vecchio, visitò le Gallerie e assistette al gioco del calcio in Piazza Santa Croce. Più che Francesco Stefano, che non poteva amare veramente la «sua» nuova nazione (visto che gli ricordava la perdita del ducato avito), quella entusiasta era Maria Teresa. La giovane granduchessa, che a Vienna aveva già gustato la bellezza dell'arte e della musica italiane, era felicissima e dette grande prova del suo amore per l'Italia. Risplendente nei gioielli appartenuti alle granduchesse medicee, offertile da Anna Maria Luisa de' Medici, l'elettrice palatina, Maria Teresa si esibì in un duetto canoro col famoso tenore Francesco Bernardi, ricevendo una viva ovazione dal ben educato pubblico di Firenze.

Il giorno più bello per Maria Teresa, però, dovette essere il 12 aprile. A Palazzo Pitti, nella Sala de' Novissimi (l'attuale Sala dell'Iliade, a quel tempo adibita da Cosimo III a cappella e decorata con quattro enormi tele dipinte da Giuseppe Nicola Nasini, raffiguranti appunto i «Novissimi», cioè i quattro momenti ultimi della vita: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso), l'arcivescovo di Firenze celebrò una Messa. Maria Teresa, riccamente vestita e seduta sotto un baldacchino, ricevette la delegazione pontificia, che, a nome del Papa, le porgeva la Rosa d'Oro.

Il 25 aprile Francesco Stefano offriva la reggenza ad Anna Maria Luisa de' Medici, che rifiutò. Fu quindi nominato un Consiglio di reggenza e due giorni dopo, il 27 aprile 1739 (data fatidica, visto che l'ultimo granduca lorenese, Leopoldo II, avrebbe lasciato per sempre Firenze nello stesso giorno di 120 anni dopo!), Francesco Stefano e Maria Teresa lasciarono Firenze.

Maria Teresa d'Austria non rivide mai più la città che l'aveva conquistata. Poco più di un anno dopo, il 20 ottobre 1740, l'imperatore Carlo VI suo padre moriva, rendendola di fatto sovrana dei grandi possedimenti asburgici. Per la giovane sovrana, che aveva solo 23 anni, sarebbero iniziati cinque anni di dure guerre: le grandi potenze europee, che pure avevano sottoscritto la Prammatica sanzione che riconosceva la figlia di Carlo VI come erede dei suoi domini, si schierarono contro l'arciduchessa, e Prussia, Sassonia e Baviera iniziarono a sottrarle territorio dopo territorio. Maria Teresa uscì vittoriosa nel 1745, dopo anni di dure battaglie, in cui finirono perduti anche gli splendidi gioielli dei Medici: gran parte di questi fu venduta per pagare i debiti di guerra!

Molti anni dopo, nel suo «Testamento politico», Maria Teresa scrisse che sarebbe rimasta «con gioia» soltanto la granduchessa di Toscana, se così Dio avesse voluto e non l'avesse invece prescelta per addossarsi «il grave peso del governo» dei territori asburgici. Avrebbe voluto conoscere e apprezzare meglio la sua cultura prediletta nel luogo dove era nata, nella regione dove si parlava l'italiano migliore, e goderne le bellezze artistiche e paesaggistiche. Maria Teresa volle portare il ricordo di Firenze financo nella morte: sulla sua monumentale tomba, realizzata da Balthasar Ferdinand Moll, fece raffigurare i momenti più importanti della sua vita: l'incoronazione del marito a Francoforte, la sua incoronazione come regina di Boemia a Praga, la sua incoronazione come regina d'Ungheria a Presburgo (Bratislava) e... l'ingresso dall'Arco di Trionfo a San Gallo di tanti anni prima.


Gabriello Mattei, Ritratto di Maria Teresa d'Austria, granduchessa di Toscana, 1739, Galleria degli Uffizi, Firenze.


Partita di calcio giocata in Piazza Santa Croce il 1° febbraio 1739 alla presenza di Francesco Stefano e di Maria Teresa.


Balthasar Ferdinand Moll, Tomba di Maria Teresa d'Austria e di Francesco Stefano di Lorena, Cripta dei Cappuccini, Vienna.


Dettaglio della tomba con l'ingresso a Firenze della coppia granducale.
view post Posted: 3/5/2017, 21:35 Nuove pubblicazioni - Articoli e saggi
Il nuovo libro dello storico dell'arte Alvar González-Palacios sembra piuttosto stuzzicante.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...ivolezza30.html
view post Posted: 24/4/2017, 12:51 Donna Giulia Gangi e Donna Franca Florio - Personaggi
CITAZIONE (elena45 @ 30/5/2012, 12:24) 
Mamma mia! Sono abiti meravigliosi! L'abito rosa poi è modernissimo!
Pensa a quanto lavoro c'è nell'intaglio del velluto e nel'applicazione delle pailletes.


Il ritratto con l'abito di velluto.

Questo bel ritratto – che quindi è evidentemente specchiato nella foto – non esiste più... perché è sotto quello ben più famoso, in mostra a Roma e appena passato all'asta (chissà dove andrà a finire...).

Ecco un interessante articolo sugli studi recentemente condotti :) http://www.artslife.com/2017/04/23/non-tre...ovanni-boldini/
view post Posted: 6/4/2017, 20:12 Nuove pubblicazioni - Articoli e saggi
La Sellerio pubblicherà una nuova edizione di Maria Antonietta dei fratelli Goncourt.
L'e-book dovrebbe essere disponibile già da maggio, mentre la versione cartacea sarà pubblicata a luglio.
view post Posted: 29/3/2017, 15:32 Leonardo restaurato - Arte, Moda e Musica
Sì, è normale. Si tratta proprio di un principio di velatura.
view post Posted: 28/3/2017, 14:34 Leonardo restaurato - Arte, Moda e Musica
Ebbi il piacere di visitare il cantiere di restauro in Fortezza alcuni anni fa. Per questa celebre opera di Leonardo si tratta sostanzialmente di una riscoperta totale e di una visione completamente diversa. Chi conosceva bene l'opera – ma anche le vecchie foto su internet, confrontate con queste sono lampanti – noterà subito la differenza. Per secoli l'abbiamo percepita come un enorme monocromo – quasi un bozzetto semi-concluso o meglio uno dei tantissimi disegni a sanguigna a cui siamo abituati – perché nel Settecento avevano armonizzato il non finito con tutta una serie di vernici ambrate. Come si nota molto bene dalle foto, invece, solo alcune parti erano state dipinte da Leonardo (appunto con le classiche tinte terrose che avrebbero poi sostenuto velature colorate), mentre molte figure erano rimaste sostanzialmente allo stato di disegno (oggi rilevato meglio senza quegli strati di vernice: si veda ad esempio come risulta ben leggibile adesso il giovane sulla sinistra). Inoltre erano presenti ulteriori colori completamente coperti: dalla foto si vede forse poco, ma sul cielo Leonardo aveva già steso dei lievi toni di azzurro, nonché del verde sulle chiome degli alberi (non so se siano poi riusciti a recuperarlo – dalle foto non lo capisco – perché purtroppo è un colore che può ossidarsi).

Sono davvero curioso di rivederla a restauro concluso (e confido anche che facciano qualcosa per l'illuminazione della nuova sala di Leonardo agli Uffizi: è l'unica – rispetto alle altre sale nuove, di cui sono soddisfatto – in cui sono riusciti a peggiorare la situazione rispetto al passato, con una luce bassa e verdognola... Spero che il ritorno della grande tavola li costringa a tornare ad una luce più diffusa, senza l'effetto "magico" della semi-oscurità).
view post Posted: 11/12/2016, 17:46 Filippo II e Mary Stuart - Articoli e saggi
Per Maria Stuarda ti consiglio anch'io la biografia di Antonia Fraser (mentre quella di Zweig ti consiglio di leggerla solo dopo aver letto quella della Fraser, visto che, per quanto bella, la lettura che dà del personaggio non è corretta né imparziale, visto che considera vere le "lettere del cofanetto". Inoltre è quasi tutta concentrata sugli anni di regno scozzese, cioè 1561-68, mentre è piuttosto sbrigativo su tutto il resto. La Fraser, invece, racconta tutti i momenti della vita di Maria per filo e per segno).

E anche se è un'altra Maria, pure la biografia di Carolly Erickson su Maria la Cattolica è davvero piacevole e ben fatta e sicuramente adatta per comprendere il mondo in cui sono vissuti anche il marito Filippo II e la cugina Maria Stuarda (è la migliore della sua vasta produzione. Se non sbaglio è stata la prima biografia che ha scritto e si vede che ci ha messo un impegno che nelle altre non traspare).
view post Posted: 26/11/2016, 22:18 Bonjour à Tous - Presentazioni
Benvenuto, Marco, piacere di conoscerti! :) Io sono Johnatan.
view post Posted: 25/11/2016, 13:20 Ciao a tutti - Presentazioni
Benvenuta Cinzia, piacere di conoscerti. Io sono Johnatan :)
Adoro l'illustrazione di Riyoko Ikeda che hai scelto come avatar!
view post Posted: 17/11/2016, 22:42 Conte d'Artois/Carlo X - Personaggi
Anch'io penso che tendenzialmente i sovrani morti in esilio dovrebbero restare dove sono, in particolare se sono sepolti in un luogo significativo e che in qualche modo hanno scelto o è stato nobilitato da una certa tradizione. È comunque un segno della storia.

C'è anche un comitato bonapartista che vorrebbe far tornare Napoleone III e famiglia in Francia. Ecco, se penso a come l'imperatrice Eugenia si sia impegnata per costruire l'abbazia di Farnborough e a come gli inglesi l'abbiano amata, francamente non riesco a pensarla sepolta in terra francese...
view post Posted: 17/11/2016, 15:18 Saint Cloud - Luoghi
Ma è già previsto un progetto d'uso? Perché chiaramente gli esterni sono ben documentati ed è abbastanza semplice ricostruire un castello nei suoi prospetti. Ma immagino che lo stesso non si possa dire degli interni. È di una mole enorme e che io sappia non c'è moltissimo sugli interni, salvo le stanze più importanti.
A Berlino stanno ricostruendo il castello, ma con un progetto di sfruttamento ben preciso: l'esterno sarà rifatto com'era (anche in ossequio della zona in cui sorgeva e risorgerà), ma l'interno sarà moderno ed ospiterà numerosi edifici a scopo culturale.
Ricostruire un castello "tanto per" e per far visitare una decina di stanze ricostruite da zero sarebbe inutile, considerata la mole e il costo di mantenimento dell'intera struttura. Quindi mi auguro che abbiano in mente una destinazione ben precisa e un progetto chiaro, nel caso in cui riescano a raccogliere i fondi e a ottenere l'autorizzazione per la ricostruzione.
view post Posted: 9/11/2016, 20:06 L'anello di Fersen - Storia
Aggiungiamo che era ancora la lingua per eccellenza dell'opera... e il gioco è fatto! ;) (tra l'altro sembra quasi il pezzo di un verso. Anche l'uso del tu è tipico della tragedia. Chissà che non sia estrapolato o comunque ispirato ad un qualche libretto).
view post Posted: 15/10/2016, 21:45 16 ottobre 1793 - Eventi
Su youtube c'è anche, tra le varie edizioni integrali, quella condotta dal maestro Muti. È molto bello!



Edited by *§Yue§* - 15/10/2016, 23:08
3571 replies since 29/5/2005