Posts written by *§Yue§*

Grazie per queste immagini. Mi hanno sempre incuriosito i "padroni" dei miei antenati.
Mio padre ogni tanto mi racconta che Olga Villi era molto alla mano, camminava scalza per le vie del paese e salutava tutti i bambini.

Erano già in collezione privata (Rothschild, in Inghilterra). Sicuramente non scompaiono, sono pezzi "monitorati" (quindi se li vogliono per una mostra, le autorità sanno a chi andarli a chiedere...). Certo, fossero in un museo, sarebbe molto meglio!

Tra i pezzi che saranno venduti (o sono già stati venduti? L'asta è già iniziata da un'ora e un quarto) ci sono tre ritratti piuttosto noti. Sarebbe bello che almeno uno di questi venisse acquistato dallo Stato francese.

Jean-Baptiste Gautier Dagoty, Maria Antonietta in abito da caccia davanti al Tempio dell'Amore (in passato attribuito ad Antoine Vestier, attribuzione rigettata nel 2008)


Entourage di Élisabeth Vigée Le Brun, Maria Antonietta in abito di corte (riduzione dal grande ritratto del 1778)


Ambito di Kucharski (copia da), Maria Antonietta con un diadema, miniatura su avorio

Questa ogni tanto si trova su ebay a dei prezzi relativamente onesti (con un'oscillazione tra i 25 e i 50 €). Poi se uno è fortunato, la può trovare anche su una bancarella a molto meno (perché il venditore non sa che è relativamente rara).

Alessandro parlava di errori di contenuto, non di forma. L'edizione Dall'Oglio era perfetta da quel punto di vista (quella collana di biografie sulle donne della storia era elegantissima). L'edizione della Res Gestae è una brutta ristampa, con una pessima grafica e una tremenda impaginazione (l'ho solo sfogliata, quindi non so se presenti anche refusi: ma vista la qualità della confezione, non me ne meraviglierei...). Ed è pure cara!

Sicuramente c'è un errore. Quella pettinatura complessa con le trecce fa collocare la foto dopo il 1870. Letizia è morta nel 1859, quindi non può essere certamente lei (tra l'altro, come facevi giustamente notare, quando la fotografia si diffonde – intorno alla metà degli anni Cinquanta – era già una donna matura).

Se non ricordo male addirittura dedicato ad Alessio e al sottoscritto. Muto come una tomba.

Mmh... Noailles?

Mademoiselle de Lorraine e sua madre?

MAAAADREEEE!!!
La ragazza in secondo piano mi sembra Maria Antonietta. Ma non credo che l'altra sia Maria Teresa. Una delle tre arpie?

Non saprei, sicuramente un gran troion... Ops, scusate! Volevo dire una donna con delle splendide gambe. La Du Barry?

Il disegno è splendido!

Grazie mille per la precisazione! La zia di Eugenia mi piace molto anche in quest'altro ritratto. Una tipica bellezza iberica (mentre l'avvenenza della famosa duchessa d'Alba proprio non riesco a comprenderla). Una breve nota biografia che traduco dal sito del Museo del Prado:

María Gabriela de Palafox y Portocarrero (1779-1821), figlia di Felipe Antonio Palafox y Croy, VI marchese di Ariza, e di María Francisca de Sales Portocarrero y Fernández de Córdoba, VI contessa di Montijo, si sposò nel 1797 con il cugino Luis Rebolledo de Palafox y Melzi, X conte di Eril, marchese di Lazán (1772-1843). Fu perseguitata dall'Inquisizione per aver difeso gli ideali giansenisti ereditati dalla madre; accusata e incarcerata nel 1821 per aver cospirato contro il regime costituzionale, fu rimessa in libertà pochi giorni dopo la dimostrazione della sua innocenza.

Eugenia non l'ha conosciuta, visto che la zia è morta proprio nel 1821 (l'imperatrice nacque cinque anni dopo).

La Chapelle expiatoire è aperta dal 2 maggio al 30 settembre. Negli altri mesi è aperta solo ai gruppi su prenotazione e in delle giornate particolari (16 ottobre e 21 gennaio).

Angelina a me non è sembrato niente di che. Sarà che non subisco il fascino delle pasticcerie, non so... Una gran coda per entrare e alla fine dentro c'è abbastanza confusione, visto che è pieno di gente (una marea di giapponesi!).

Quanto al Carnavalet, va un po' a fortuna. Nel periodo in cui sono stato a Parigi, l'anno scorso (ottobre-dicembre), erano chiuse le sale sul Cinquecento e sul Seicento. Verso la fine di novembre hanno chiuso pure tutte le stanze sulla Rivoluzione (dove ci sono anche i capelli della famiglia reale). Non so se le abbiano già riaperte e non so quanto sia affidabile il sito (che dà ancora come chiuse quelle del Cinquecento e del Seicento. Un anno dopo, alla faccia!). Magari, prima di partire, prova a mandare loro una mail per chiedere informazioni, può darsi che rispondano.

Tra Chantilly e Fontainebleau, se ti interessa soprattutto l'arte, merita senz'altro il primo (è una collezione di opere a dir poco straordinaria). Il palazzo ha il suo fascino, anche se è in gran parte una costruzione eclettica ottocentesca. Fontainebleau, invece, è una bellissima residenza reale (personalmente mi è piaciuta molto più di Versailles).

In italiano Harold Kurtz, L'imperatrice Eugenia, Milano, Dall'Oglio, 1972;
in francese William Smith, Eugénie, Impératrice des Français, Paris, Bartillat, 1998.

L'autore della voce su wikipedia sono io, ma ho scritto soltanto la parte dall'esilio in poi (e corretto qualcosa in quello che già c'era nella sezione precedente). In realtà il tutto è molto sbilanciato adesso... Chissà se avrò mai il tempo per sistemarla a modo.

Eugenia aveva senz'altro humour e spirito, fin troppo per le sue dame di compagnia. Appena ho tempo passo allo scanner delle belle foto dei suoi soggiorni a Cap Martin che sul web non si trovano.

È sempre un piacere vedere i ritratti di Goya! Che meraviglia. Quello di Maria Gabriela mi piace molto, la signora emana davvero charme.

Credo di poter rispondere da solo ai miei dubbi. Ho consultato i due volumi Lettres familières de l'impératrice Eugénie, pubblicati (in numero limitato di mille copie), nel 1935 per volere del duca d'Alba (il padre di Cayetana), che Eugenia la conobbe bene: nato nel 1878, era figlio di Carlos, il primogenito di Paca. Eugenia era quindi la sua prozia.

Viene specificato che alla morte di don Cipriano, Eugenia prese il titolo di contessa di Teba e il diritto di utilizzare il prestigioso cognome Guzman. Paca invece quello di contessa di Montijo e il cognome Portocarrero. Non conosco bene la complessa gestione degli alberi familiari spagnoli, che possono procedere anche per via matrilineare. Comunque sembrerebbe che per ricostruirli si debba far riferimento al titolo più importante. In coda al volume c'è un bell'albero genealogico che ricostruisce la Casa de Portocarrero.
Mi sembra di trovare un riferimento indiretto del fatto che Eugenia non sia stata contessa di Montijo in una lettera della stessa al cognato James.

16 ottobre [1860], St-Cloud

Mon cher James,

[... salto quello che non ci serve ...]

J'espère que tu as reçu ma dépêche télégraphique. Je t'ai prié de mettre Comtesse de Téba, car il m'eût été bien pénible de me séparer de vous dans cette circonstance, et comme Impératrice il n'y a pas de précédent.

[...]

Eugénie

Eugenia si riferisce alle partecipazioni madrilene per il funerale di Paca, morta un mese prima. Per motivi di protocollo, nelle partecipazioni parigine il suo nome era stato omesso. Se fosse stata contessa di Montijo avrebbe chiesto di comparire con quel titolo, no? Inoltre, come ricordavo, ha sempre usato il cognome Guzman da adulta, casato legato al titolo di conte di Teba. I Guzman entrarono nella famiglia Portocarrero con il matrimonio tra Cristobal Portocarrero (morto nel 1617, prima del padre, il terzo conte di Montijo) con Inès de Guzman. Il titolo di conte di Teba passò dal padre di Inès, Pedro, al primo maschio, Luis Francisco. Questi ebbe due figli, Pedro e Agustin. Entrambi morirono senza eredi e quindi il titolo passò da Agustin alla zia Inès e da lei al proprio figlio, Cristobal, IV conte di Montijo.

Allego l'albero genealogico presente nel secondo volume. Noto un piccolo errore: hanno dimenticato di contare lo zio Eugenio tra i conti di Montijo. In compenso si nota che l'imperatrice è indicata proprio come Maria Eugenia de Guzman.



Edited by *§Yue§* - 18/10/2015, 18:12