Letizia Murat, Figlia di Gioacchino Murat e di Carolina Bonaparte

Non è possibile che ci siano foto, perchè il matrimonio avvenne prima dell'avvento della fotografia.
(Se la nuovo amica dice che fu sontuoso, deve averlo letto da qualche parte: dove?).



Letizia Murat (1802-1859), secondogenita di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte. Sposò a Bologna, il 27 ottobre 1823, il marchese Guido Taddeo Pepoli ed ebbe 4 figli.


Guido Taddeo Pepoli (1789-1852), appartentente al ramo marchionale di una famiglia bolognese di antichissima origine e di grande potere. C'era anche il ramo comitale, cui apparteneva il poeta Carlo Pepoli (1796-1881).
Altre notizie le ho trovate in www.murat.it/Dati/Murat%20Onlus/Gio...0J.%20MURAT.htm

Edited by elena45 - 5/12/2016, 15:25

Di seguito l'unico figlio maschio di Letizia Murat. Porta, ovviamente, i nomi del grande nonno e del grande zio:


Marchese Gioacchino Napoleone Pepoli (1825-1881), Senatore del Regno, ministro e sindaco di Bologna.
Nel 1844 sposò la succitata Federica Hohenzollern Sigmaringen (1820-1906): era una cugina di secondo grado, in quanto figlia di Maria Antonietta Murat (nipote di Gioacchino).
Ebbero tre figlie femmine e il cognome Pepoli, per non perdersi, fu assunto, in aggiunta al proprio, dal figlio di una di esse (Letizia come la nonna): il conte forlivese Ercole Gaddi Pepoli (la discendenza è ancora esistente).

Gioacchino Napoleone Pepoli fu un convinto liberale, come le sorelle Carolina e Paolina, e aderì in prima persona al Risorgimernto italiano, a partire dai moti del 1848:


Particolare del quadro di Antonio Muzzi: "La cacciata degli austriaci da Porta Galliera l'8 agosto 1848". C'è Pepoli in primo piano.
Tratto da www.storiaememoriadibologna.it/pepo...h.BWcKFUQK.dpuf


Palazzo Pepoli a Bologna.
Il suo salotto, oltre che dedicato alla cultura, all’arte ed alla conversazione, divenne un centro di affari politici, e tale si mantenne anche quando Letizia venne affiancata dalla figlia Carolina: entrambe donne che viaggiano, che intrattengono epistolari con mezza Europa, che leggono giornali anche stranieri, che hanno conversazioni con gente di ogni tipo, e che, a loro volta, quando sono all’estero, frequentano salotti femminili (ad es. Carolina a Parigi frequenta il salotto dell’Imperatrice Eugenia, in fondo, sua cugina!).
Tratto da www.storiaememoriadibologna.it/mura...h.rXONtM09.dpuf


Carolina Pepoli (1824-1892), primogenita di Letizia Murat. Sposò il conte bolognese Angelo Tattini (1623-1878) ed ebbe tre figli (i due maschi morti giovani, la femmina Letizia come la nonna)


Elisabetta Pepoli (1829-1892), principessa Ruspoli, la secondogenita.


Paolina Pepoli (1831-1916), la figlia minore di Letizia Murat, la più graziosa delle tre; si racconta che Giuseppe Garibaldi si fosse invaghito di lei. Nella foto è con Giuseppe, figlio del primo marito, il conte Gian Mauro Zucchini Solimei (1825-1854), apprezzato musicista, morto giovane, a meno di trent'anni. Poi si risposò ed ebbe altri quattro figli.
www.genusbononiaeblog.it/due-donne-...ento-bolognese/



http://gw5.geneanet.org/vazelhes?lang=it;p...ne+mis;n=pepoli
www.amismuseemurat.fr/Descendance.aspx


Ercole Gaddi Pepoli (1869-1932), che continuò la discendenza.

Anche la discendenza di Paolina è ancora esistente: il bimbo nella foto di sopra, Giuseppe Zucchini Solimei (1854-1902) era il bisnonno della povera Diana (1942-1976), moglie del conte Vanni Leopardi e madre di Olimpia, morta giovanissima in un incidente aereo.


La contessa Olimpia Leopardi, unica figlia del conte Vanni e di Diana Zucchini Solimei. Vive a Recanati con la famiglia, custode della memoria del celebre avo. Non immaginavo che ci fossero in lei anche i geni Bonaparte e Murat!

Edited by elena45 - 9/10/2020, 10:13

E' sempre un piacere cogliere uno spunto di indagine per acquisire nuove informazioni.
Quando si tratta di Napoleonidi ancora esistenti, poi, io vado a nozze.
C'è un topic nel forum dedicato ai discendenti di Napoleone (ovviamente i principali): https://ladyreading.forumfree.it/?t=44640867.

Intanto ho trovato una foto Che sarebbe di Letizia Murat in un sito tedesco (www.geschichte-kripp.de/175.html):



L'immagine è molto dissimile dal ritratto del post precedente e non mi convince affatto, perchè non ha la tipica facciona Bonaparte (che hanno invece i figli) e perchè, all'epoca dell'avvento della fotografia, avrebbe dovuto essere più anziana.
Comunque, quella effigiata è una bella donna, con una grande tristezza nello sguardo.

Edited by elena45 - 23/11/2016, 19:02

Anche la morte violenta del padre deve averla segnata: aveva solo 13 anni.
Tant'è vero che sulla sua tomba, al Cimitero monumentale della Certosa di Bologna, volle far erigere una statua dell'amato genitore.
Non solo, ma anche il ricordo di un'infanzia felice vissuta nello sfarzo della corte imperiale, all'ombra di un grande zio, avrà inciso sulla sua personalità. Di ritratti di Letizia bambina ce n'è più d'uno, ma il più significativo, secondo me, è questo:


Louis Ducis - / Napoléon et ses neveux sur la terrasse de Saint-Cloud - Musée de l'histoire de France. Letizia è la prima a sinistra; seguono i due figli di Luigi (Napoleon Louis e Louis Napoleon, il futuro imperatore) e gli altri bambini Murat.

Per finire, il ritratto he le fece Ingres, a 11 anni (Università di Harvard):



Edited by elena45 - 14/11/2011, 21:23

La sorella minore di Letizia, Luisa Murat (1805-1889), sposò, nel 1825, il conte ravennate Giulio Rasponi (1787-1876), di antico lignaggio: la famiglia risale al IX secolo ed emerse nel '500 con numerosi Capitani di ventura. Divenne la prima della città, tanto che Ravenna veniva definita "la città dei Rasponi" (www.edificistoriciravenna.it/palazzo-della-provincia/).

Di lei non ho trovato alcuna immagine, ma del marito e dei figli maschi sì.


Conte Giulio Rasponi (1787-1876).Vicino ai carbonari, il suo salotto divenne luogo di ritrovo e di dibattito dei patrioti liberali ed ebbe un ruolo attivo nei moti del 1831 come vice presidente della Commissione del Governo provvisorio istituito dai carbonari contro lo Stato Pontificio nei territori dell'Emilia-Romagna.

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Palazzo Rasponi Murat, nella via omonima a Ravenna: la dimora di Giulio e Luisa divenne importante salotto di idee liberali e patriottiche. Notare sull'angolo lo stemma dei Rasponi.

Ovviamente i figli aggiunsero al proprio il cognome degli illustri parenti:

Conte Gioacchino Rasponi Murat (1829-1877). Massone, Sindaco postunitario di Ravenna, Prefetto di Palermo, deputato e senatore del Regno. Sposò la principessa Costanza Ghika, di origini rumene che gli diede 5 figli.
Il primogenito Giulio (1863-1916) fu anch'egli deputato nella XX legislatura del Regno d'Italia, ma, come tutti i fratelli, non ebbe discendenza e la linea si estinse con lui.
www.ghyka.com/Familles/Rasponi/Rasponi%20Murat.pdf


Conte Achille Rasponi Murat (1835-1896). Anche lui con il faccione tipico dei Bonaparte. Assessore al comune di Ravenna, deputato e senatore del Regno, come il fratello maggiore. Sposò la ricca ereditiera Pulcheria Ghika (sorella di Costanza), ma non ebbe eredi.


Pulcheria Ghika (1837-1895).

La sorella Letizia Rasponi Murat (1832-1906) sposò un altro componente della casata e andò ad abitare un po' più in là:

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Cesare Rasponi Bonanzi (1822-1886), Senatore del regno, uno dei protagonisti della politica ravennate all'epoca www.genmarenostrum.com/pagine-lettere/letterar/rasponi.htm.
Palazzo Rasponi Bonanzi, nell'attuale Via di Roma.

Anche Letizia, come già sua madre Luisa, si occupò, assieme al figlio Carlo, di dare degna sepoltura al celebre nonno, ma inutilmente: i suoi resti, infatti, sono immersi in una fossa comune, nella Chiesa Madre di Pizzo Calabro, e solo una lapide ricorda la sua presenza.
Letizia (con tante altre personalità) il 24 Aprile 1899 rimase delusa, perché la leggendaria tomba fece apparire, appena tolta la lapide, un enorme cumulo di ossa umane, e lei “stette immota per sei ore continue su quel sepolcro, in cui il mistero avvolgeva confusi fra migliaia di avanzi umani quelli del Re suo avo” .

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Carlo Rasponi Bonanzi (1858-1920), anche lui Senatore. Sposò la nobildonna Luisa Boncompagni Ludovisi Ottoboni, dei duchi di Fiano (1861-1918). I suoi figli maschi non ebbero eredi, mentre i discendenti della sorella Gabriella vivono a tutt'oggi.


Gabriella Rasponi Bonanzi (1853-1931) sposò il conte Venceslao Spalletti Trivelli (1837-1899), nobile emiliano. Presto il marito fu nominato Senatore del Regno e Gabriella si trasferì a Roma dove costruì una grande villa con giardino vicino al Quirinale. Oggi è un hotel esclusivo.
La contessa Spalletti Truivelli, attiva paladina dei diritti delle donne, fu presidente del Consiglio Nazionale Donne Italiane, sostenendo il suffragio universale.

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Uno dei pronipoti di Gabriella: il conte Giangiacomo con la moglie Susanna d'Inzeo che gestiscono l'ospitalità a Villa Spalletti Trivelli.

Un'altra Villa Spalletti, nota come "il Poggio" fu costruita dal figlio primogenito di Gabriella, in via Adda.


Gli Spalletti Trivelli di via Adda: Venceslao jr (1915-2011) con la moglie Angela del Drago e i 4 figli.

In sintesi:



Edited by elena45 - 15/3/2019, 11:06

La statua di Gioacchino Murat nella tomba di famiglia Murat-Pepoli, alla Certosa di Bologna. Il monumento fu voluto da sua figlia Letizia.
Per sua volontà testamentaria, la sepoltura di Letizia venne coronata dalla grande statua che ella aveva commissionato alcuni anni prima allo scultore Vincenzo Vela, statua che ritraeva il padre elegante nell’uniforme da campagna, circondato dai simboli guerreschi che più lo avevano reso celebre: le aquile imperiali francesi, il cannone sotto il piede sinistro, il bastone di maresciallo in mano (1864). Letizia Murat Pepoli si accontentò di farsi ritrarre in un medaglione posto alla base della statua, lasciando il ruolo di protagonista a quel padre di cui non esiste sepoltura.
Tratto da www.storiaememoriadibologna.it/mura...h.rXONtM09.dpuf

Murat ancora oggi è sepolto in un ossario comune, nel sottosuolo della Chiesa Matrice di San Giorgio Martire a Pizzo Calabro:


La presunta presenza della salma è indicata da una lapide posta sul pavimento nel 1976, dopo vane ricerche nel sottosuolo. Nel 2009 è stata avviata un'indagine per individuare il corpo e procedere all'analisi del DNA. Ma non conosco gli esiti.


La tomba di famiglia Murat al cimitero di Père Lachaise a Parigi. C'è la lapide, ma non c'è il suo corpo.

La moglie Carolina è sepolta a Firenze, nella Chiesa di Ognissanti.


Cappella Murat nella Chiesa di Ognissanti.

Edited by elena45 - 25/11/2021, 11:15

Ci sono riuscita:


Federica Guglielmina Hohenzollern Sigmaringen (1820-1906), detta Frida, figlia di Antonietta Murat, sposa il marchese Gioacchino Napoleone Pepoli (1825-1881) a Sigmaringen, nel 1844.
Non credo, anche in questo caso, possano esserci foto delle nozze.

Edited by elena45 - 15/3/2019, 14:00

Penso che l'immagine contestata si riferisca alla nipote di Letizia Murat, ovvero Letizia Pepoli:


Letizia Pepoli (1846-1902) era la figlia maggiore di Gioacchino Napoleone Pepoli e Federica Hohenzollern-Sigmaringen. Sposò il conte forlivese Antonio Gaddi. Così il conto torna. Quella che segue sarebbe la sorella:


Antonietta Pepoli (1849-1887), una delle tre figlie di Gioacchino, contessa Taveggi (vedi schema).

Mentre ho trovato un'altra immagine della nonna, Letizia Murat:


Questa sì che è compatibile con il ritratto di Ingres.
Letizia Murat (1892-1859) - Museo del Risorgimento.

E finalmente una foto:


Letizia Murat, marchesa Pepoli, detta la "regina di Bologna".

Edited by elena45 - 1/12/2016, 17:58