Posts written by reine Claude

Sono andata stamattina!
Devo ammettere che non avevo visto il Calendario degli eventi organizzati dall'Aimant. Peccato proprio...

E' stata una visita un po' frettolosa perché avevo a disposizione solo qualche ora tra arrivo a Roma, tragitto per arrivare a Palazzo Braschi e ritorno.
La mostra era particolarmente affollata.

Oltre ai costumi veramente perfetti che costituivano l'esposizione mi ha colpito molto il palazzo settecentesco. In alcune sale c'erano importanti dipinti e in certe altre dei pavimenti davvero spettacolari! Molto bella anche la scalinata d'ingresso.

Abito quasi vicino a Roma e ho approfittato di questa splendida giornata primaverile per farci una puntatina e visitare la mostra!
Mostra che si snoda tra le stanze di Palazzo Braschi, imponente e splendido palazzo del '700.



Tra i primi abiti in esposizione, questi per il film "La corona di ferro" (1941), creati da G. C. Sensani.





In alcuni casi l'allestimento prevedeva uno schermo in cui scorrevano scene e musiche del film relativo ai costumi in esposizione.



Molto belli, tra quelli che mi sono piaciuti di più pur se meno appariscenti di altri, questi del film "Il Gattopardo", opera di Piero Tosi: bellissimi i tessuti, davvero pregiati. Veniva voglia di sentirne la matericità, di accarezzare quelle belle sete ma non si poteva, ovvio





A seguire gli abiti di Milena Canonero per il film "Maria Antonietta".










Abiti di Danilo Donati per il film "Casanova" di Federico Fellini.




Costume di scena indossato da Alberto Sordi per "Il marchese del Grillo", creazione di Gianna Gissi.




Abiti del film "Guerra e pace", protagonista Audrey Hepburn, disegnati da Fernanda Gattinoni.





Abiti del film "Anna Karenina", con Sophie Marceau, del 1997, opera del costumista Maurizio Millenotti.



Infine, tre abiti di scena di un film non ancora uscito, "Il racconto dei racconti" per la regia di Matteo Garrone. Sono opera di Massimo Cantini Parrini.



Mi hanno un po' delusa gli abiti esposti del film "Maria Antonietta". Erano i costumi che non vedevo l'ora di vedere e mi aspettavo ci fossero quelli in seta nei famosi colori pastello o con quelle belle fantasie fiorite... che non c'erano!

( Scusatemi la qualità delle foto... devo dire che la luce era molto bassa, d'atmosfera, ma forse non troppo indicata per una fotografa principiante... )

Edited by reine Claude - 20/3/2015, 11:12

Bellissimo anche questo castello, dove c'è un labirinto unico nel suo genere in Italia (ne abbiamo parlato brevemente qui: #entry552709798
(Scorrendo la pagina c'è una foto del labirinto e uno scorcio del castello e dei giardini, magnifici).

Leggo che è stato il set di numerosi film d'autore.

A me Beaumarchais come personaggio, per le sue "doti" e per le vicende personali, ricorda moltissimo colui del quale ti "fregi" di portare il nome in questo forum!!

E se anche fosse stato solo eversore (il che non è, mi sembra) non potrebbe piacermi? Perchè no?

Comunque se ne è parlato anche sul forum, qui:
#entry148000297

Ma che bella la statua di Caron de Beaumarchais!!
Bella la posa e bellissimo il viso!

E così, ammettendo candidamente la mia ignoranza, sono andata a vedere chi era questo Beaumarchais, che non conoscevo proprio
Personaggio interessante!

Belle le prime due foto di Place des Vosges!

Però, che bello essere un principe e crescere in un palazzo così!!!

Ho visto il video, persona simpatica Giuseppe Lanza di Scalea; meravigliosa la sala da pranzo verde e la veranda!

Bellissima la bianca facciata, ricca di iscrizioni, di Palazzo Butera a Bagheria!!

Molto suggestivo!
Ricordo che qualche tempo fa avevi postato una bella mappa antica dove avevi localizzato anche la tua casa.
Complimenti per riuscire ad imporre i dovuti restauri, atti a preservare la bellezza delle cose antiche.
Purtroppo non tutti si rendono conto dell'importanza di mantenere i beni ereditati dal passato e molto spesso non hanno le competenze e gli strumenti necessari per farlo.
Più che altro, secondo me, manca la convinzione di possedere un patrimonio ricchissimo, introvabile altrove, che tutto il mondo ci ammira e che noi lasciamo stupidamente andare allo sfascio.

Pessima ad esempio la decisione di diminuire le ore di insegnamento di storia dell'arte nelle scuole.

«Cancellare la formazione artistica è l’ennesimo paradosso di una politica che negli ultimi venti anni ha colpito a morte beni culturali, paesaggi e patrimoni culturali unici al mondo. Aver cancellato la Storia dell’arte per i giovani studenti significa ridurre il loro senso critico, la conoscenza, il sapere, fino a costringerli a dimenticare la grandezza del nostro patrimonio storico artistico» (parole dell'on. Celeste Costantino).

Con le nuove direttive del Ministero dell'istruzione "è stato tradito il pensiero di Roberto Longhi che si batteva per «quella Storia dell'arte che ogni italiano dovrebbe imparar da bambino come una lingua viva, se vuole avere coscienza intera della propria nazione».

Io sono perfettamente d'accordo con queste due affermazioni, in particolare con quella dello storico dell'arte Longhi.

Se già dalle elementari ai bambini venisse mostrata e spiegata la ricchezza e la bellezza dei monumenti antichi del proprio paese, della propria città, si insegnerebbe a dare valore al patrimonio del territorio in cui vivono e quindi ad averne rispetto e cura.

Che bella l'opulenza di Palazzo Moncada Paternò Castello!

Affascinante la figura di Ignazio II Paternò Castello, tipico gentiluomo illuminato del '700!

Bello questo topic, nato sulla scia degli Alliata e delle loro residenze splendide in Sicilia.

Grazie per portare alla luce storie e personaggi, luoghi e bellezze artistiche, poco noti ma davvero degni di interesse!

Barry Manilow mi piaceva molto per una canzone bellissima, "Mandy".
Questa "Could it be magic", non sapevo che l'avesse scritta lui. E sono davvero stupita nel sentire come sia uguale, identica, al Prelude di Chopin!!
Certo, Manilow sapeva che non rischiava accuse di plagio

Carino questo topic, non l'avevo mai visto.
Anche in campo musicale, avere cultura serve sempre!!

Milena Canonero, creatrice degli abiti per il film Marie Antoinette esposti alla mostra, è l'unica vincitrice italiana agli Oscar 2015!
La statuetta le è stata consegnata per i migliori costumi del film The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson.

Questo è il quarto Oscar per lei, il precedente fu proprio per il film di Sofia Coppola nel 2007.

Ciao!
In effetti, se prendiamo spunto proprio da Windflowers, la giovane donna ritratta indossa una semplice e leggera veste di ispirazione medievale. Ma nei quadri dei preraffaelliti c'è sempre l'ispirazione al passato. Naturalmente, nella vita di tutti i giorni le muse di questi pittori (che il più delle volte erano le compagne di vita degli artisti stessi, se non artiste loro stesse) vestivano i comuni abiti ottocenteschi, anche se molto "puliti" nella linea e non sovraccarichi.
Come si vede bene in questa foto che ritrae Jane Burden, la moglie di William Morris:



Se ti piacciono i dipinti di questa corrente artistica, ne abbiamo parlato anche qui nel forum:
#entry549712798

Leggendo il post di Adriano, quando parla dell'austero '800, avevo pensato anch'io immediatamente ai corsetti, che erano davvero a volte "una gabbia fisica e mentale" per le donne dell'epoca.

Sicuramente, è più interessante indagare i cambiamenti che si sono verificati nell'abbigliamento femminile, perchè ad ogni cambiamento corrisponde un cambiamento del ruolo della donna nella società e anche un cambiamento della società stessa.

Curiosamente sarà Coco Chanel, negli anni '20, a compiere una nuova rivoluzione nell'abbigliamento femminile, introducendo un materiale che fino a quel momento veniva usato, anche in questo caso, solamente per creare biancheria: il jersey, un materiale morbido e duttile, che non era rigido e dava libertà di movimento.

Insomma, se trovo il libro, lo comprerò sicuramente, perchè l'argomento merita un approfondimento!!
Al proposito, cercando altre notizie, ho trovato questa definizione dell'autore del libro, che mi è piaciuta particolarmente:
«Osservare questa fase di transizione attraverso la chemise – scrive – è stato come staccare ad uno ad uno i petali di una margherita: ogni petalo un aspetto culturale o un significato da attribuire, ma è stato anche come seguire un filo che corre dall’Inghilterra alla Martinica, che arriva a Parigi e poi a Versailles, che abbandona la Francia per tornare a Londra, che ricompare a Parigi per propagarsi in tutto il mondo civilizzato e che infine, come nelle fiabe, scompare nel nulla».

Il dipinto del mio profilo è "Windflowers" ed è del preraffaellita J. W. Waterhouse!

E' molto interessante notare come le modifiche dell'abbigliamento che avvengono nel corso delle epoche, abbiano significati profondi che vale sempre la pena indagare.
In questo caso, con la chemise portata sopra anzichè sotto ( come capo intimo), Maria Antonietta ha ribadito anche esteticamente il suo desiderio di libertà e di semplicità.

Benvenuto anche da parte mia!! Io sono Tiziana

Condivido tutti i tuoi interessi, anche quello per la moda, che adoro (infatti ho letto la tua presentazione del libro sulla chemise e penso che sia estremamente interessante!).

Saremo felici di "scoprirti", attraverso i post che spero scriverai man mano, ma intanto, sapendo che siamo una corte ben curiosa, dacci qualche coordinata in più... il tuo nome, ad esempio?

Film che dev'essere davvero interessante. Mi piacerebbe molto vederlo ma dubito che arriverà mai nei cinema italiani...
Ho visto il trailer e la scelta dell' attore mi ha stupita, chissà se nella realtà Turner era proprio cosi!
Comunque bel personaggio!

Che belli i paesaggi aggiunti da Elena, splendida in particolare la luce, così come i colori, della veduta di Venezia.