Un giorno una gioviale ed eclettica signora di 72 anni vide un petalo rosso di geranio posato sul suo tavolino in ebano, e vicino un pezzo di carta dello stesso rosso del fiore. Si soffermò a guardare estasiata e le venne l'idea di ricreare quell'affascinante quadro naturale.
"
Inventai un nuovo modo di imitare i fiori". scrisse in una lettera.
Questa signora era
Mary Delany.
Nata Mary Granville il 14 maggio 1700 da una nobile famiglia decaduta (lo zio paterno era
George Granville, 1° barone Lansdowne) fu mandata giovanissima presso una zia che aveva contatti con la corte. Fu educata accuratamente con la speranza di farla qui introdurre come damigella d'onore della regina Anna. Imparò quindi il francese, studiò storia, musica, danza; imparò a ricamare.
I piani di Mary e della sua famiglia sfumarono con la morte della regina, nel 1714, e con l'instaurarsi al potere del partito dei Whigs (i Granville supportavano i Tories).
Mary lasciò quindi Londra e si trasferì con la famiglia in una residenza nel Gloucestershire.
A causa di meri interessi economici e politici, che non erano convenienti che per le ambizioni della sua famiglia, nel 1718 fu combinato per lei un matrimonio con l'anziano
Alexander Pendarves, di ben 43 anni più grande.
Dispotico, dedito al bere, era quanto di peggio potesse capitare alla bella, brillante, intelligente Mary.
Più tardi ella scrisse:
"
Quando fui condotta all'altare, sentivo dentro di me che ero condotta, come Iphigenia, ad un sacrifico. Ero sacrificata."Sei anni dopo, nel 1724, Mister Pendarves morì nel sonno. Mary si ritrovò ad essere una giovane vedova con pochissime risorse economiche. Non disponendo della propria casa (il marito non pensò a fare il testamento e per legge tutti i suoi beni andarono in eredità al figlio di un suo fratello) inizialmente visse da parenti ed amici, coltivando sempre il desiderio di entrare a corte, per avere una propria sistemazione.
Mary, donna dai mille interessi, coltivava la passione per il disegno e la pittura.
Amava disegnare i suoi abiti e li arricchiva con bellissimi ricami.
Si muoveva liberamente e frequentava personalità eccellenti, tra le quali il capitano
James Cook,
Jonathan Swift, il pittore
William Hogarth, il botanico
Joseph Banks e molti altri.
In questi anni continuava la corrispondenza (che si protrasse per tutta la vita) con il compositore tedesco Heandel, che aveva avuto modo di conoscere nei primissimi anni trascorsi a Londra.
Entrò a far parte del Circolo delle Bluestockings grazie alla sua amicizia con la
duchessa di Portland, Margaret Cavendish-Harley.
Durante un soggiorno in Irlanda, presso parenti, conobbe
Patrick Delany, che divenne il suo secondo marito nel 1743.
Mary si trasferì stabilmente nelle vicinanze di Dublino, a Delville.
I due erano appassionati di giardinaggio e botanica e i comuni interessi cementarono un'unione che fu molto felice. Il marito la incoraggiava nelle sue diverse attività e ne apprezzava l'estro creativo.
Mary amava raccogliere fiori per catalogarli; collezionava conchiglie, abbelliva la sua dimora di bellissimi manufatti con ricami di grande perfezione.
Dopo una lunga malattia, Patrck Delany morì nel 1768.
Mary si ritrovò nuovamente sola e nuovamente in difficoltà, senza rendite sufficienti per poter vivere per proprio conto.
Accettò quindi l'offerta della duchessa di Portland, l'affezionata amica di sempre, che le offrì ospitalità nella sua residenza di
Bulstrode.
Lady Margaret Cavendish-Harley, duchessa di PortlandGrande esperta di botanica, lady Cavendish aveva fatto di Bulstrode un luogo di attività scientifica ed artistica.
Il grande giardino suddiviso in diverse aree distinte forniva gli elementi per gli studi e le ricerche, che venivano incrementate grazie all'aiuto del botanico
Daniel Solander, lo svedese allievo del celebre
Carl Linnaeus.
La collezione di piante e fiori della duchessa fu catalogata infatti usando proprio la classificazione di Linnaeus.
Fu attraverso il fratello di Mary, Bernard Granville, che nel 1766 Lady Cavendish fu presentata a
Jean Jacques Rousseau, il quale voleva conoscerla proprio perché esperta in un campo, la botanica, che interessava enormemente anche il filosofo svizzero.
Fu attorno al 1772 che Mary iniziò a creare i suoi "flowers - o paper -mosaicks", per i quali è rimasta celebre.
Il découpage era un'attività alla moda tra le dame di corte ma Mary vi traspose un vero talento artistico.
Mary ritagliava meticolosamente con le sue forbicine diversi pezzi di carta colorata, assemblandoli su uno sfondo di carta speciale color nero.
Ogni parte, le ombre, le gradazioni di colore, i minimi particolari, erano incollati a strati sovrapposti: si creava così una tridimensionalità che aggiungeva veridicità alla composizione.
Il tutto era arricchito da piccoli tocchi di tempera colorata.
Ovviamente, grazie alla sua conoscenza in materia, i fiori riprodotti erano perfettamente corretti e precisi sotto il profilo botanico.
Niente di simile era mai stato fatto prima!
Passion Flower - 1777GardeniaEnglish RoseRosa GallicaPink RoseFlowersI "mosaici" di Mary divennero un progetto chiamato "The Ortus Siccus" (erbario), rinominato in seguito "Flora Delanicus".
Ne creò moltissimi, ben 985. Avrebbe voluto arrivare al numero pieno di 1000 ma fu costretta a smettere a causa di problemi alla vista.
Quando morì anche Lady Cavendish, il re
Giorgio III e la regina
Carlotta diedero a Mary ospitalità a Windsor, mettendole a disposizione una piccola abitazione e una pensione di 300 pounds annue.
Mary Delany morì il 15 aprile 1788.
I suoi lavori sono raccolti al
British Museum di Londra.
www.britishmuseum.org/research/coll...y+delany&page=1Mary Delany intrattenne diverse corrispondenze e ha lasciato un ragguardevole numero di lettere.
Fu una donna tipicamente settecentesca anche in questo!
Alcune lettere sono uno spaccato della vita dell'epoca, di modi e tradizioni raccontati da una donna che fu in contatto con personalità importanti, nobili, re e regine.
Edited by reine Claude - 5/3/2016, 10:18