Apprezzo come sempre il parere di Reine Claude in fatto di moda
Mi piacciono molto le sfumature di colore dei capelli ma ovviamente non mi concerei mai i capelli in quel modo nè mi piacerebbe vederli su un'altra. E penso a come verrebbe vista una donna che indossasse in Italia un vestito o una camicetta con sopra gianduiotti o panettoni o cannoli siciliani
Niente da fare: l'ufficio marketing dei francesi è indubbiamente migliore del nostro.
Quanto ai macarons, per me non sono una moda: mi piacciono davvero!
Non avendo mai visto il film della Coppola, li ho scoperti per conto mio, a Parigi, e sono rimasta colpita dai colori, subito. La presentazione è l'80% del macaron, a mio parere. Poi, assaggiati, mi sono anche piaciuti ma, obiettivamente, non sono il mio dolce preferito. Eppure lo diventano perchè sono allegri, sempre diversi, croccanti fuori con un cuore tenero, perchè ne mangi uno, al massimo due, e poi devi smettere, pena la nausea. E' un piacere da assaporare poco per volta, lentamente, da guardare a lungo, prima di gustarlo.
Quest'anno, per Natale, mi sono lanciata a farli, non contenta dei modesti tentativi delle pasticcerie qui in zona di imitarli. Complice una ricetta molto semplificata, e rivelatasi infatti poi errata, e la mia ignoranza, ho provato a farli ed ecco il primo miserrimo risultato:
Finito nelle pance delle mie cagnoline, che hanno apprezzato. Erano immangiabili, delle ostie bruciate gommose, che avrebbero dovuto essere verdi (mi chiedo allora quanto debbano fare schifo le crocchette dei cani dato che quelle non le mangiano ma le mie ostie bruciate le hanno divorate!).
Così mi sono messa una notte alla ricerca su Internet e ho scoperto che i macarons sono tra i dolci più difficili da fare, permalosi: risentono della temperatura, dell'umidità; se piove meglio non provare a farli tanto non vengono; pure se Giove entra in quarta casa meglio desistere
; bisogna mescolare l'impasto senza far smontare le chiare d'uovo ma poi, invece, devi smontarle un po', ma non troppo che sennò butti via tutto l'impasto; le uova vanno preparate giorni prima; i macarons diventano buoni se stanno poi un paio di giorni in frigo; un grado in più o in meno nel forno, come pure un minuto in più o in meno, ne decreta il successo o l'insuccesso. Insomma, non mi dilungo ma un delirio.
Eppure non mi sono arresa, ormai era una sfida tra me e loro. E così ecco il mio terzo e quarto tentativo, che hanno riscosso un ottimo successo di critica
Ci vogliono cinque ore per farli ma ne vale la pena!