Maria Antonietta - Regina di Francia

Posts written by Maria Clotilde

view post Posted: 10/3/2016, 22:43 Mi presento - Presentazioni
Benvenuta, Cecilia, sono Silvia. Spero di leggerti presto in qualche discussione.
Ciao :)
view post Posted: 10/3/2016, 22:39 Ciò che il mondo dedica a Maria Antonietta - Aneddoti
Letto anch'io, anche se con lettura veloce, e visti i 3 spot. Il primo non è uno spot, in effetti, troppo lungo per esserlo e l'ho trovato anche un po' noioso e poco chiaro. Carini gli altri due, invece.
I pubblicitari fanno dei giri strani, a volte, ma dietro c'è (quasi) sempre un attento studio socio-psicologico. Io non credo che questo revival della figura di Maria Antonietta, in particolare, sia casuale. Magari qualcuno ha iniziato e ha avuto successo ed è poi stato imitato da altri (ricordate il periodo, per fortuna terminato, dove non c'era pubblicità di auto senza la bellona scosciata di turno?). Se il messaggio funziona ed arriva al consumatore finale, allora è giusto interrogarsi anche sul perchè.
Tutte le statistiche e le informazioni degli ultimi anni sottolineano l'aumento del divario tra i pochi ricchi e la massa che si arrabatta. Non so dire se sia paragonabile a quello del 1789, come sostiene chi scrive l'articolo, ma di certo negli ultimi anni il divario si è fatto ancora più iniquo e difficile da tollerare perchè si sta notevolmente allargando la base che può dirsi, se non povera, almeno non benestante. Non si tratta, secondo me, di un processo iniziato solo di recente con la crisi economica del 2008. Questo è il risultato di un processo di progressivo impoverimento della classe media che ha origini almeno dall'entrata in massa nel lavoro delle donne, nel secondo dopoguerra. Ad un certo punto era normale trovare due stipendi in una famiglia ma il tenore di vita non era raddoppiato rispetto a prima. Il valore delle stipendio iniziava a venire tagliato. Fino ad arrivare ai giorni nostri dove povero può essere definito non solo chi non lavora e non ha mezzi propri alle spalle ma anche chi un lavoro in regola ce l'ha, sottopagato legalmente.
Certo solo cento anni fa il tenore di vita della maggior parte della gente era tutt'altro ma le persone fanno confronto con il passato più recente, non con secoli fa. Ed è un dato di fatto l'impoverimento della classe media, fondamento e punto di forza della società capitalistica del secondo dopoguerra: qualcuno, pochi, sono riusciti a fare il salto e ad aggiungersi ai cosiddetti ricchi; molti, molti di più sono o stanno scivolando verso i piani più bassi della scala sociale. L'ascensore sociale non sembra funzionare più molto.
Mi sono dilungata già troppo ma, se si aggiungono la perdita del potere di acquisto, la cancellazione di alcuni diritti e benefit sociali e, almeno per l'Italia, le cronache martellanti di episodi di corruzione, illegalità, evasione commessi proprio dai "privilegiati",... voilà! Non vi sembra che queste campagne pubblicitarie abbiano terreno fertile in cui prosperare?
Ovviamente tutto questo resta allo stato inconscio. Il messaggio percepito da chi guarda è "bevi la bevanda energetica, guarda Sky o mangia il cioccolato figo che ti sentirai come la regina più spendacciona e viziata di tutta la storia e finalmente avrai la tua rivalsa personale nella vita e potrai sentirti anche tu come quei ricconi che tanto odii ma che in fondo in fondo invidi da morire." La Rivoluzione fatta attraverso il consumismo invece che con la ghigliottina.
view post Posted: 7/3/2016, 22:07 Royal Affair (2012) - Film e Documentari
CITAZIONE (Cartaphilus @ 6/3/2016, 21:41) 
Secondo IMDB (e secondo i titoli di coda, me ne ricordo perché anch'io credevo erroneamente che fosse tratto da Il medico di corte e ho visto che non è così) è tratto dal romanzo della Steensen-Leth. Dato confermato anche da wikipedia

Mi hai incuriosita e sto cercando. La maggior parte dei siti riporta "Il medico di corte", compreso il sito facebook di Iperborea, la casa editrice :) Forse è un po' di parte. Ma anche fonti autorevoli come... Vanity Fair! :D
Scherzi a parte, leggo che ci sono 15 libri sul tema. E trattandosi di storia vera, a questo punto faranno testo i titoli di coda, che io non lessi.
Però leggendo "Il medico di corte" mi sembrava proprio di rivedermi il film.
view post Posted: 1/3/2016, 20:45 Mary Delany - Arte, Moda e Musica
CITAZIONE (reine Claude @ 1/3/2016, 18:12) 
.......
E la cosa speciale, oltre alla perfezione dei suoi lavori, è che iniziò il percorso artistico ad un'età piuttosto avanzata.
Lei infatti scrisse: "Una mente ingegnosa non è mai troppo vecchia per imparare".

:blink: Leggendo ieri frettolosamente, non avevo realizzato che Mary iniziò praticamente a 72 anni a creare queste opere! E ci si dedicò per una quindicina d'anni soltanto.
Ma allora ho ancora qualche speranza di lasciare un segno nel mondo ;) :cd08785afu4.gif:
Notevole davvero, a maggior ragione. Io cito sempre come esempio di creatività "tardiva" il caso di Camilleri ma adesso ho una nuova pietra di paragone e nuova speranza.

Interessante anche la parte che hai dedicato all'origine dei nomi di alcune piante.
view post Posted: 29/2/2016, 22:00 Ciò che il mondo dedica a Maria Antonietta - Aneddoti
Che poi di Maria Antonietta ci vedo poco qui. Manca soprattutto l'armonia, l'eleganza e la semplicità, se paragonata al resto di Versailles, delle stanze e dei luoghi dove le regina era intervenuta in qualche modo. Oltre a mancare il buon gusto, ovvio ;)
view post Posted: 29/2/2016, 21:50 Mary Delany - Arte, Moda e Musica
Gran bel topic, Tiziana! Come mi mancavano i tuoi interventi così ben preparati, chiari, completi, corredati da immagini esemplificatrici! E trovi sempre spunti interessanti in queste figure di donne pensanti :) del passato, del tutto trascurate dalla storia, anche da quella dell'arte, filosofe, artiste, botaniche, ecc...
Unire l'interesse per la botanica con il disegno ottenendo degli originali ed accurati collage. Bello, come belli sono anche i ricami che hai postato.
Come ti sei imbattuta in questa figura?
view post Posted: 27/1/2016, 21:38 La moda dei Macarons - Arte, Moda e Musica
Grazie :wub:
Alessandro, voglio il nome della pasticceria, per la prossima volta che capiterò a Versailles.
Almagnac, non mi parlare di dieta! :wacko: Devo ancora rimediare ai disastri del periodo natalizio ed è già Carnevale. Spero nella Quaresima ;)

Aggiungo solo una considerazione: dopo aver provato a prepararli, adesso capisco perchè costano così cari! Prima il prezzo lo trovavo assurdo.
view post Posted: 27/1/2016, 11:36 La moda dei Macarons - Arte, Moda e Musica
Apprezzo come sempre il parere di Reine Claude in fatto di moda :)
Mi piacciono molto le sfumature di colore dei capelli ma ovviamente non mi concerei mai i capelli in quel modo nè mi piacerebbe vederli su un'altra. E penso a come verrebbe vista una donna che indossasse in Italia un vestito o una camicetta con sopra gianduiotti o panettoni o cannoli siciliani :cd08785afu4.gif:
Niente da fare: l'ufficio marketing dei francesi è indubbiamente migliore del nostro.

Quanto ai macarons, per me non sono una moda: mi piacciono davvero!
Non avendo mai visto il film della Coppola, li ho scoperti per conto mio, a Parigi, e sono rimasta colpita dai colori, subito. La presentazione è l'80% del macaron, a mio parere. Poi, assaggiati, mi sono anche piaciuti ma, obiettivamente, non sono il mio dolce preferito. Eppure lo diventano perchè sono allegri, sempre diversi, croccanti fuori con un cuore tenero, perchè ne mangi uno, al massimo due, e poi devi smettere, pena la nausea. E' un piacere da assaporare poco per volta, lentamente, da guardare a lungo, prima di gustarlo.
Quest'anno, per Natale, mi sono lanciata a farli, non contenta dei modesti tentativi delle pasticcerie qui in zona di imitarli. Complice una ricetta molto semplificata, e rivelatasi infatti poi errata, e la mia ignoranza, ho provato a farli ed ecco il primo miserrimo risultato:



Finito nelle pance delle mie cagnoline, che hanno apprezzato. Erano immangiabili, delle ostie bruciate gommose, che avrebbero dovuto essere verdi (mi chiedo allora quanto debbano fare schifo le crocchette dei cani dato che quelle non le mangiano ma le mie ostie bruciate le hanno divorate!).
Così mi sono messa una notte alla ricerca su Internet e ho scoperto che i macarons sono tra i dolci più difficili da fare, permalosi: risentono della temperatura, dell'umidità; se piove meglio non provare a farli tanto non vengono; pure se Giove entra in quarta casa meglio desistere ;); bisogna mescolare l'impasto senza far smontare le chiare d'uovo ma poi, invece, devi smontarle un po', ma non troppo che sennò butti via tutto l'impasto; le uova vanno preparate giorni prima; i macarons diventano buoni se stanno poi un paio di giorni in frigo; un grado in più o in meno nel forno, come pure un minuto in più o in meno, ne decreta il successo o l'insuccesso. Insomma, non mi dilungo ma un delirio.
Eppure non mi sono arresa, ormai era una sfida tra me e loro. E così ecco il mio terzo e quarto tentativo, che hanno riscosso un ottimo successo di critica :) Ci vogliono cinque ore per farli ma ne vale la pena!



view post Posted: 25/1/2016, 20:33 Nuove pubblicazioni - Articoli e saggi
CITAZIONE (MmeAnna @ 19/1/2016, 20:00) 
Questo libro non e' in uscita,e' in libreria dal 2007.
Con dovizia di particolari viene raccontata la vita di Maria Antonietta.

Il libro potrebbe interessarmi, anche perchè, cercando sul forum, ho letto qui https://ladyreading.forumfree.it/?t=12378271&st=285 che si tratta di un inglese scorrevole. Potrebbe essere il primo libro in inglese che riesco a finire di leggere :)
Il fatto che sia un novel, cioè un romanzo, è l'unico mio dubbio. Ho visto che alcuni del forum l'hanno letto, apprezzandolo, senza segnalare invenzioni ardite e voli pindarici dalla realtà alla fantasia. Voi l'avete letto? E' abbastanza fedele ai fatti?
view post Posted: 16/1/2016, 22:34 Ciò che il mondo dedica a Maria Antonietta - Aneddoti
:unsure:
Sto capendo poco, come, al solito :( Chi è il Monsieur Stéphane Bern e che cosa c'entra con realinotizie?
Riguardo la domanda di Anna, direi che è una domandona la sua. Salomonicamente direi che riportare le notizie, i fatti, citando la fonte di provenienza sia sicuramente la cosa migliore, riportando i testi presi tal quali tra virgolette e riassumendo, dicendo con parole proprie il resto. Almeno questo è l'unico lascito morale della professoressa di italiano e storia dell'arte che ebbi per due anni al liceo. L'unico 4 della mia carriera scolastica. Avevo iniziato un tema sull'Orlando Furioso riportando qualche riga dell'opera di non ricordo più quale autore, usando le stesse identiche parole. Colpa della mia, allora tremenda, memoria fotografica del breve periodo. Risultato: un 4, predicozzo pubblico e rifare il tema a casa. Lo ricopiai tal quale, mettendo solo all'inizio il nome del professorone e cambiando qualche cosa nelle parole e nella costruzione della frase. Andava bene.
Non so se vale anche nel web. Va da sè che non siamo giornalisti, ricercatori, storici, non andiamo alle fonti, non inventiamo le notizie: le riportiamo e ne discutiamo, aggiungendo le nostre opinioni, frutto di quanto letto e appreso in passato e filtrato dalle nostre esperienze e carattere. Si suppone che prendiamo le notizie dal web, ail libri, dai giornali. Forse basta solo citare la fonte o mettere un link.
Ma non sono ferrata sulla materia. Che poi, a sua volta, anche questo altro sito prenderà le notizie da qualche altra parte, ecc... e allora non si finisce più con le citazioni ;)
view post Posted: 14/1/2016, 23:25 LE LETTERE DELLA REGINA - Aneddoti
Non capisco l'osservazione. Se ti riferisci al fatto che in effetti mancano alcune parole o lettere di alcune parole, è vero e sono infatti riportate in corsivo nella ricostruzione.
A me sembra abbastanza fedele la frase riportata. Che poi da questo si deduca che Luigi Carlo e Sofia fossero figli di Fersen... :lol:
Forse intendevi altro, però.

Grazie per il link, Stefania: interessante.
view post Posted: 13/1/2016, 21:29 Nuove pubblicazioni - Articoli e saggi
Bisognerebbe leggere il libro per esprimere un parere: chi si sacrifica e poi fa una recensione? ;)

Della presentazione mi lasciano molto perplessa le argomentazioni a favore della presunta paternità di Louis Charles.

CITAZIONE (MmeAnna @ 13/1/2016, 20:03) 
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“Ho avuto sospetti sui bambini“, ha dichiarato l’autrice al Dailymail, “ma attraverso la loro corrispondenza sono riuscita a rintracciare dove il Conte era solito alloggiare, effettuare visite in privato e soggiornare nella sua stanza segreta sopra l’appartamento nel castello (di Versailles ndr).”

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Alcuni dei loro amici non erano così discreti come in realtà sembravano e l’autrice ha individuato frasi a sostegno della sua tesi: “Da quello che il Duca di Dorchester avrebbe rivelato alla Duchessa del Devonshire sembra proprio che la piccola Sophie e Louis Charles fossero figli del Conte di Fersen“, ha dichiarato la Farr.

Si legge, infatti: “Quest’uomo era il Colonnello di una Guardia Svedese, il primo favorito di Sua Maestà Cristianissima; e si suppone sia il padre dell’ultimo Delfino“.

Allora i pettegolezzi dei giorni nostri sono la prova che Henry è figlio di Hewitt? :unsure:
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