| In questo forum, temo di essere la decana; che vuol dire, in maniera cruda, la più vecchia (anche se, secondo i giornali femminili, dovrei rendermi ridicola dicendo "grande" invece che "vecchia"). Basterà dire che la nostra eroina, Maria Antonietta, quando morì era più giovane di me di qualche anno. Sono l'unica che non ha mai visto Lady Oscar. Oddio, ne ebbi notizia. Ero al Liceo, ed una mia compagna mi disse che esisteva questo cartone animato su Maria Antonietta (con tante inesattezze storiche, a quanto mi raccontò); questa mia amica (ora vivente a Parigi e ricercatrice di fisica nucleare) fu guardata con compatimento, e capì che cosa pensavo:-Ma come, alla tua età guardi ancora i cartoni animati?!- All'epoca ero già ammiratrice di Maria Antonietta (e di tutta una serie di altri personaggi storici); scoperti leggendo, perché ho avuto la fortuna di crescere in una casa invasa di libri. Su Maria Antonietta, però, in casa c'era poco. Anzi, molta era roba ottocentesca, di orientamento non molto favorevole ad una rivalutazione della Regina. Inizialmente su Maria Antonietta sapevo solo ciò che mi avevano insegnato a scuola: le brioches, e che l'avevano ghigliottinata. All'età di 13 anni, durante una vacanza in un collegio di suore a Madrid, una delle Monache, tanto simpatica e tanto appassionata di storia, mi prestò un libro in spagnolo con varie biografie (in sunto) di celebri personaggi. Non ricordo chi fosse l'autore, ricordo solo che faceva giustizia di tanti luoghi comuni sulla Regina, e ne descriveva le traversie. Il libro lo resi alla brava suora (odio la gente che non rende i libri presi in prestito), ma appena tornata a Firenze mi precipitai in libreria, trovando una edizione degli anni '30 della biografia di Zweig. Da allora sono tra i più sfegatati fans della Regina. Il motivo? Probabilmente perché è istintivo provare simpatia per una vittima innocente, una persona buona che è stata tanto calunniata ed alla quale sono state inflitte sofferenze terribili. Generalmente si considerano con orrore i bolcevichi che assassinarono lo Zar Nicola con tutta la sua famiglia, compresi cinque figli innocenti. Ma forse questi, nella loro crudeltà, furono più pietosi con le loro vittime dei rivoluzionari francesi. Quella dello Zar era una famiglia tanto unita, e vennero uccisi tutti insieme. I rivoluzionari francesi, invece, lavorarono in modo assai più sadico, uccidendoli uno alla volta, arrivando al punto di strappare a Maria Antonietta il suo bambino e di usarlo contro di lei. Infine, dopo la morte della regina, murarono vivo il povero bambino. La massima crudeltà accompagnata dalla massima ipocrisia, visto che non ebbero il coraggio morale di mandare sul patibolo anche lui; preferirono applicargli una forma di "ghigliottina secca". La mia grande simpatia per la Regina nasce senza dubbio da tutto questo, da una profonda compassione e partecipazione alle sue sventure, ed anche da una profonda disistima di coloro che, accampando tanti ideali (da scrivere sempre con le lettere maiuscole, mi raccomando!) in teoria, seppero compiere di queste imprese nella pratica.
Edited by sofonisba - 4/11/2006, 00:22
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