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DALLA CONCENGERIE AL PATIBOLO.DALLA BIOGRAFIA DI ANDRè CASTELOT, A MIO PARERE DAVVERO MOLTO COMMOVENTE:
IL TEMPO SI è UN POCO RISCALDATO- 10 GRADI ALLE UNDICI-fà bello, UNA LEGGGERA VAPOROSITà.QUELLA INDEFINIBILE CALIGINE PARIGINA VELA LE LONTANANZE. NEL CORTILE DI MAGGIO GENDARMI A PIEDI E A CAVALLO,COMMISTI A UOMINI ARMATI DI PICCA,CIRCONDANO LA CARRETTA FANGOSA. (.......)IN RUE DE LA BARILLERIE DIETRO IL BEL CANCELLO DORATO LA GENTE Fà RESSA IN SILENZIO.
LA BIANCA SAGOMA, CHE SEMBRA TENUTA AL LACCIO DAL BOIA,APPARE SOTTO L ARCATA,MUOVE QUALCHE PASSO E SI FERMA DAVANTI ALLA CARRETTA.VI HANNO COLLOCATO UNA SCALETTA DI 4 O 5 GRADINI. L' ESECUTORE MOSTRA ALLA REGINA DOVE BISOGNA METTERE IL PIEDE E LA SOSTIENE CON LA MANO,MENTRE A TESTA BEN ERETTA ELLA RAGGGIUNGE IL PREDELLINO.SI NOTA CHE SOTTO LA VESTE BIANCA PORTA UNA GONNA NERA. UN'ASSE STRETTA E FANGOSA,ASSICURATA ALLA MENO PEGGIO ALLE SPALLETTE,DIVIDE IN DUE LA CARRETTA;ELLA Fà L ATTO DI SCAVALCARLA PER SEDERSI RIVOLTA AI DUE CAVALLI DA ARATRO ATTACCATI L UNO DIETRO L'ALTRO ALLA STANGA.MA IL BOIA E IL SUO AIUTANTE NE L IMPEDISCONO:DEVE VOLTARE LA SCHIENA AI DUE CAVALLI.
L'ABATE GIRARD SALE A SUA VOLTA LA SCALETTA E SI METTE AL FIANCO DELLA CONDANNATA.DIETRO AD ESSI ,IN PIEDI,APPOGGIATO ALLA SPONDA A RASTRELLO DELLA CARRETTA STà IL BOIA,TENENDO CON UNA MANO LE CORDE,CON L ALTRA IL CAPPELLO A TRICORNO. L'AIUTANTE,A TESTA NUDA ANCH'ESSO , SE NE STà IN FONDO.
SONO LE UNDICI E UN QUARTO.
LA CARRETTA SI METTE IN MOTO CON STREPITO;IL COMMEDIANTE GRAMMONT,A CAVALLO,SèPADA IN MANO,LA PRECEDE;I GENDARMI LA CIRCONDANO,GLI UOMINI ARMATI DI PICCA LA SEGUONO.IL GRANDE CANCELLO SI SPALANCA.LA FOLLA è MUTA:SENZA MORMORII,SENZA INSULTI,GUARDA PASSARE QUELLA CHE VENT'ANNI ADDIETRO HA TANTO ACCLAMATO. MARIA ANTONIETTA SEMBRA INSENSIBILE E PARE NON VEDERE NULLA CON QUEGLI OCCHI IMMOBILI E INNIETTATI DI SANGUE.AVRà GUARDATO ,VARCANDO IL PONTE,LE TORRI DELLA CONCENGERIE...L ULTIMO SUO PALAZZO?(.......)TREMILA UOMINI DI TRUPPA SONO SCAGLIONATI LUNGO IL PERCORSO.ALL'IMBOCCO DI RUE SAINT- HONORè SI FANNO UDIRE I CLAMORI DI ODIO.LA CARRETTA SI FERMA UN ISTANTE;MARIA ANTONIETTA SI GUARDA INTORNO.UN BIMBO,TUTTO SORRIDENTE,SOLLEVATO DA SUA MADRE,LE MANDA UN BACIO.ALLORA IL SANGUE LE AFFLUISCE ALLE GUANCIE,GLI OCCHI LE SI COLMANO DI LACRIME.
IN QUELLO STESSO MOMENTO,AL TEMPIO, IL PICCOLO RE SI DIVERTE CON I MUNICIPALI,MENTRE NELLA CRIPTA DI SAN DIONIGI SI è IN PROCINTO,PER ORDINE DELLA CONVENZIONE,DI APRIRE IL SARCOFAGO DEL PRIMO DELFINO,MORTO A MEUDON 4ANNI INNANZI E DI GETTARE IL CORPO NELLA FOSSA COMUNE.
TRA GLI URLI LA CARRETTA RIPARTE BRUTALMENTE,LA REGINA ARRISCHIA DI PERDERE L'EQUILIBRIO.UNA VOCE BEFFARDA GRIDA:"AH NON SONO I TUOI CUSCINI DEL TRIANON,CODESTI!". LE GRIDA DI "LARGO ALL'AUSTRIACA" E "VIVA LA REPUBBLICA" SCOPPIANO QUà E Là. MARIA ANTONIETTA SEMBRA PERò NON UDIR NULLA.I SUOI OCCHI SI POSANO CON INDIFFERENZASULLE AUGUSTE FACCIE DELLE CASE,DOVE LE ORIFIAMME TRICOLORI E LE INSEGNE RIVOLUZIONARIE ONDEGGIANO PIAN PIANO...
LA CARRETTA PASSA DAVANTIALL'ARCO SORMONTANTE IL PASSAGGIOCHE PORTA AI GIACOBINI. UNA BANDERUOLA RECA QUESTA ISCRIZIONE " laboratoriod'armi repubblicane per fulminare i tiranni" SI DIREBBE CHE NON LE SIA STATO FACILE LEGGERE, E PER LA RPIMA VOLTA SI RIVOLGE AL PRETE E LO INTERROGA. L'ABATE ,CHE DA QUANDO SI SONO AVVIATI NON HA STACCATO GLI OCCHI DA UN PICCOLO CROCIFISSO D'AVORIO STà PER RISPONDERE...ALLORCHè IMPROVVISAMENTE GRAMMONT "ALZA LA SPADA BRANDENDOLA IN TUTTI I SENSI "E RADDRIZZANDOSI SULLE STAFFE URLA "ECCOLA QUI,L 'INFAME ANTONIETTA!è FOTTUTA, AMICI MIEI!"
GLI RISPONDE UN GRAN VOCIFERARE.DI SUI GRADINI DELLA CHIESA DI SAN ROCCO,UN NUGOLO DI MASSAIE,URLANO A PIù NON POSSO.
RUE SAINT-HONORè SEMBRA INTERMINABILE,EPPURE LA CONOSCE BENE LEI,QUELLA STRADA. QUANTE SERE NON L'AVEVA PERCORSA NELLA SUA CARROZZA TIRATA DA OTTO CAVALLI BIANCHI?AL SUO PASSSAGGIO IL CANNONE DEGLI INVALIDI SPARAVA UNA SALVA, POI DI LONTANO,QUELLO DELLA BASTIGLIA RISPONDEVA.PARIGI MOBILITAVA LE PROPRIE GUARDIE E I PROPRI CAVALIERI DELLA RONDA PER VEGLIARESULLA SUA SOVRANA.PARIGI METTEVA IN BATTERIA DODICI CANNONI IN PIAZZA LUIGI XV ,CHE SPARAVANO QUANDO PASSAVANO LE VENTI GUARDIE DEL RE GALOPPANTI INTORNO A QUELLA CARROZZA D'ORO E D'ARGENTO IN CUI UNA GIOVANE DAMA SCOLLACCIATA,CON UN 'ENORME CAPIGLIATURA,SEPOLTA TRA LE CRINOLE DI COLORI CANGIANTI,RIDEVA IN MODO TANTO GRAZIOSO.
LA GIOVANE REGINA DI 20 ANNI,LA GIOVANE REGINA DEL PIU BEL REAME DEL MONDO SI RECAVA ALL'OPERà....
IN QUESTA MATTINA D'OTTOBRE SI RECA AL PATIBOLO.
LA FOLLA SI INFITTISCE MAGGIORMENTE.(........)LA CARRETTA PASSA DAVANTI ALLA CASA DI ROBESPIERRE,CONTRASSEGNATA COL NUMERO 404,SOBBALZA SULL'ACCIOTTOLATO E SI ODE SCRICCHIOLARE COME STESSE PER ROMPERSI.UN GRIDO LANCIATO DA UNA DONNA SCHIAFFEGGIA LA REGINA "A MORTE L'AUSTRIACA!".
ELLA GUARDA CON UN'ESPRESSIONE DI DISPREZZO,CHE SI CANCELLA IMMEDIATAMENTE:HA RICONOSCIUTO UN EX CAMERIERA DEL CASTELLO. (.......)
SUONA MEZZOGIORNO.
DALLE 8 DEL MATTINO PIAZZA DELLA RIVOLUZIONE SI Và AFFOLLANDO.ADESSO è NERA DI GENTE.
NON APPENA SI SCORGE LA CARRETTA VENIRE AVANTI PER L'EX RUE ROYALE,GLI APPLAUSI SCROSCIANO,LE GRIDA DI "VIVA LA REPUBBLICA!!!" SI FANNO UDIRE."FACILE RICONOSCERE GLI ARISTOCRATICI" ,SCRIVE UN POLIZZIOTTO, "DALLE LABBBRA STRETTE E DAL CONTEGNO IMPACCIATO".
MEZZOGIORNO E QUALCHE MINUTO.
LA CARRETTA OSCILLA SUL SUOLO MAL LIVELLATO DELLA PIAZZA.LA REGINA è SEMPRE IMPASSIBILE. "LA BALDRACCA è STATA INSOLENTE E AUDACE FINO IN FONDO" DIRA HèBERT.ELLA VOLGE LA TESTA; SI VEDE ALLA DESTRA LE TUILERIES ,CAMBIA DI COLORE E DIVENTA "MOLTO PIU PALLIDA".ANCORA POCHI GIRI DI RUOTA ;LA CARRETTA SI AVVICINA AL LUOGO DEL SUPPLIZIO.LA REGINA GUARDA SEMPRE A DESTRA;DAL GRANDE VIALE VEDE ADESSO LA FACCIATA DEL CASTELLO. VENT'ANNI OR SONO,LA SERA DELLA SUA FESTOSA ENTRATA A PARIGI,LA FOLLA PIGIATA FIN NELLA PIAZZA LUIGI XV(ORA PIAZZA DELLA RIVOLUZIONE)APPLAUDIVA COME OGGI,E GLI UOMINI LANCIAVANO ANCHE ALLORA PER ARIA I CAPPELLI,QUANDO MARIA ANTONIETTA E IL MARITO ERANO APPARSI SULLA TERRAZZA."LE LACRIME DI INTERENIMENTO SI MESCOLAVANO ALLE GRIDA DI GIUBILIO OGNIQUALVOLTA, IL SIGNOR DELFINO E LA SIGNORA DELFINA AVEVANO LA BONTà DI MANIFESTARE AI CITTADINI I SEGNI DELLA LORO SODDISFAZIONE"
"AVETE Lì SOTTO DUECENTOMILA INNAMORATI ,SIGNORA!"LE DISSE BRISSAC.
LA CARRETTA SI è FERMATA.
RAPIDAMENTE,SENZA ACCETTARE NESSUN AIUTO,MARIA ANTONIETTA DISCENDE,SI VOLTA E VEDE LE DUE BRACCIA ALZATE,REGGENTI IL PESANTE TRIANGOLO D'ACCIAIO.SI AFFRETTA....SALE LA RIPIDA SCALETTA CON TANTA PRECIPITAZIONE,"ALLA SPAVALDA"DICE UN TESTIMONE,CHE PERDE UNA DELLE SCARPETTE COLOR PRUGNA,ALLA SAINT HUBERTY.GIUNTA SULLA PIATTAFORMA,PESTA UN PIEDE AL BOIA, "SCUSATE SIGNORE, NON L HO FATTO APPOSTA"
SARANNO LE SUE ULTIME PAROLE.
MARIA ANTONIETTA GUARDA INTORNO A Sè LA VASTA PIAZZA.GLI AIUTANTI SI FANNO AVANTI...CON UNA SCOSSA SI Fà CADERE LA CUFFIA DI TESTA.CHIUDE GLI OCCHI.INDOVINA CHE LA STANNO TRASCINANDO VERSO L'ASSE PERPENDICOLARE.VE LA LEGANO.è UNA FACCENDA LUNGA...ATROCEMENTE LUNGA.FINALMENTE LA TAVOLA OSCILLA;ELLA AVVERTE CONTRO IL COLLO DENUDATO IL PESANTE COLLARE DI LEGNO CHE STANNO AVVITANDO.
UNO SCATTO.
MEZZOGIORNO E UN QUARTO.
TRA L'ISTANTE IN CUI è COMPARSA SULLA PIATTAFORMA E QUELLO IN CUI LA FOLLA HA UDITO IL SORDO RUMORE,SONO TRASCORSI 4 M INUTI.UNO DEGLI AIUTANTI RACCCATTA LA TESTA GOCCIOLANTE DI SANGUE,LA TIENE PER I CAPELLI BIANCHI, DE APPLAUDITO,LA PORTA ATTORNO AL PATIBOLO.
IMPROVVISAMENTE,SI VEDONO I GENDARMI,CHE SONO IN PRIMA FILA,PRECIPITARSI E ARRESTARE UN UOMO CHE ESCE DI SOTTO AL PATIBOLO.LE SUE SCARPE SONO COPERTE DI SANGUE,TIENE IN MANO UN FAZZOLETTO B IANCO,TUTTO CHIAZZATO ANCH'ESSO E STRINGE UN GAROFANO TRA I DENTI...
MENTRE LO TRASCINANO VERSO LA SEZIONE DELLE TUILERIES,LA FOLLA SI APRE PER LASCIAR PASSARE LA CARRETTA GRONDANTE DI SANGUE.SI PUò SEGUIRLA SULLA TRACCIA CHE SI LASCIA DIETRO FINO AL CIMITERO DELLA MADELEINE.IVI GIUNTI, I CARNEFICI SI ACCORGONO CHE NON C'è Nè BARA,Nè FOSSA PREPARATE.
HANNO TANTA FRETTA DI RTECARSI A DESINARE CHE GETTANO IL CORPO SULL'ERBA,CON LA TESTA FRA LE GAMBE.
LA NEBBIA SI è DISSOLTA DEL TUTTO,MA SI ALZA IL VENTO,E AL NORD SALGONO GREVI NUBI,CHE A POCO A POCO COPRIRANNO TUTTO IL CIELO.
dalle fonti:
Nel registro di immatricolazione della Concengerie si trove l'invengtario redatto dopo il decesso della vedova Capeto(camicie di tela fine,mantellina di raso di san Marco,2 paia di calze nere,1 cuffia di lino,una cintura di crespo,ecc.)tutti questi "stracci" furono dati,come usava,alla Salpetriere, per essere distribuiti ai detenuti.Ora,nello stesso registro di immatricolazione a poche pagine da quelle che riguardano la regina,si trovano le "eredità"dei due esseri ch'ella ha maggiormente esecrato in vita sua.Dopo il "piumino di cigno,e la scatoletta di pomata in ferro bianco" che conclude l'inventario della vedova Capeto,basta voltare 2 pagine del registro.....ivi,dopo il Baylly che non ha lasciato che un orologio d'oro e una chiave,si trova la sucessione di Filippo Egalitè.è un vero guardaroba da dandy,il più lussuoso di tutti i condannati!si è sopraffatti da una pioggia di brache,di marsine,di cravatte,di vesti da camera.ci sono perfino posate D'argento e un necessaire da campagna e una "vacca" da carrozza.voltate altre due pagine e in data 19 Frimaio , leggete l'inventario della Du Barry. Nella cella,dopo che ella se n'era andata verso il patibolo,ma non è stata trovata che una caassetta di legno bianco contenente 2 teiere e 2 tazze. Tutto qui.
Quando interrò il corpo di Maria Antonietta il becchino Joly?Per qunato tempo il cadavere rimase steso sull'erba?Non si sà di preciso...Soltanto il 1 novembre l 'affossatore presentò il suo conto:
La vedova Capeto per la cassa...................................................5lire s.
Per la fossa e gli affossatori........................................................15lire e 35
Per rimborsarsi,l autorità attese quasi 4 anni.Soltanto nell'anno V il commissario Dardoize procedette alla vendita all'incanto degli oggetti sequestrati al Tempio e mostrati in pieno Tribunale. Non rimaneva piu che il necessaire di marocchino verde, che salì a 5 franchi e 75 e tre ritrattini negli astucci di zigrino, che apportarono 4 franchi e 40...il resto era scomparso,rubato,chissà da chi.
"Fatto ciò, visto che non esiste più nulla da dire, fare o vendere abbìamo fissato l'ammontare dei detti oggetti alla somma di 10 franchi e 15 cent". (ARCHIVI DELLA SENNA.)
Ecco che cosa fruttarono "i beni raccolti e confiscati a profitto della Repubblica"
Per terminare ricopiamo l'atto di decesso della regina:
"ATTO DI DECESSO DI Maria Antonietta Lorena d'Austria, DEL 25 DEL MESE ULTIMO, dell'età di 38 anni,vedova di Luigi Capeto. SU DICHIARAZIONE FATTA DALLA COMUNE DA............ DELL'ETà DI............ANNI,PROFESSIONE.................................DOMICILIATO A ...............................DETTO DICHIARANTE HA DETTO DI ESSERE.............................
" IL............."
nessuno aveva osato recarsi allìHotel-de-Ville ,per dichiarare la morte della figlia dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria,vedova del re di Francia.
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