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| CITAZIONE (celeborn36 @ 29/3/2010, 22:28) Oddio, che ricordi sbiaditi che rispolveri. Quella mezza calzetta che girava con gli Hot Pants e il baschetto con la stella! se non ricordo male si parlava di tale Simone Lorraine figlia illeggittima di Francesco Stefano e una cantante conosciuta in una bettola assieme al conte de Vaudreuil...Un bel minestrone! Il Tulipano Nero è un baluardo della tv trash, già dalla sigla col re che tentenna e nella quale la sfigatissima Cristina d’Avena sposta la presa della Bastiglia dal 14 al 4 luglio, forse per dare all’evento quel tono un po’ più “in” che può avere se viene dall’America, non so qualcosa come "Allora, io prendo un Big Mac, un McFlurry e una rivoluzione con doppie patatine"… poi col romanzo di Dumas ha ben poco in comune, come al solito. Mi ha sempre fatto sghignazzare la storia di codesta madamigella, povera in canna, che di giorno fa la fioraia e di notte la super eroina con la mascherina sfarfallante, il baschetto alla Fantozzi, e dei mini short ante litteram che le lasciano il cosciotto al vento; per conto mio le braghette se l'è fatte lei tagliando dei fuseaux, perché il suo bianco cavallo ha una maschera fatta con lo stesso tessuto: ho idea che il poverino l'abbbia pretesa perché si vergognava ad uscire con una conciata così. La Tulipanozza nostra è meglio di chiunque, in fatto di acrobazie: al confronto delle sue quelle di Jackie Chan sono una pippa, e riesce a battersi con un sacco di gente tutta assieme (manco avesse tre corpi come Ecate) molta di più di quanto non riuscisse ad affrontare Jean Marais nei suoi film di cappa e spada. Lei, udite udite, riesce perfino a usare i lampadari come trampolino per fare piroette volanti in perfetto stile Matrix (probabilmente Carrie Ann Moss ha preso spunto dai suoi video per interpretare Trinity), a fare da fermo salti alti circa tre metri e ad aggrapparsi con le unghie a dei muri perfettamente lisci senza rovinarsi il french… il tutto indossando degli stivaletti mezzo polpaccio (modello Candy Candy) con dei tacchi che farebbero l’invidia di qualsiasi travestita.
Si vede subito che sono lei e la Maria (che poi non ho mai capito se è la Maria del 1770 o no, sono uguali) sono sorelle: entrambe le bionde indossano lo stesso ciapparino con le piume; la fioraia lo usa per chiudersi il foulard al collo, la regina ce l’ha sulla cofana, ma un po’ svirgolato. Capiamola: cava e metti la corona oggi, cava e metti domani, alla lugnhe anche le penne ti si sgarrupano, piccina santa!
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