yolande84 |
|
| Il 1° aprile 1790 fu poi reso di pubblico dominio il "Libro Rosso" con la lista dei trattamenti di favore elargiti dal re. Alcune cifre rilevate nel "Libro Rosso": - a favore dei fratelli del re: 28 milioni - doni e gratificazioni a terzi: 6 milioni - pensioni e trattamenti di favore: 2 milioni - elemosine: 254.000 lire - indennita', prestiti, anticipi: 15 milioni - acquisizioni, contributi: 21 milioni - interessi finanziari: 6 milioni - contatti con l'estero (altre corti?) e posta: 136 milioni(!) - spese varie: 2 milioni - spese personali del re e della regina: 11,5 milioni Il totale e' di circa 230 milioni. Il salario ANNUALE di un operaio parigino era di circa 450 lire. (re e regina hanno quindi speso in un anno pari a 25.555 anni di lavoro di un operaio)
Quando NECKER, nel 1781 si dimise dall'incarico, da buon banchiere, svizzero e pragmatico, ebbe l'ardire, tra le altre cose, di criticare, con il suo documento Compte Rendu, le spese folli e gli incredibili sprechi della Corte, che ammontavano già allora ad oltre 200 milioni di lire. Alcune cifre largamente indicative: - Il Debito Pubblico ammontava a circa lire 2.340.000.000 - Gli interessi annui dovuti sul Debito Pubblico erano di circa Lire 425.000.000 - Spesa pubblica corrente annuale circa lire 360.000.000 - Spese della corte lire 200.000.000. A fronte di una uscita annuale fissa di circa lire 985.000.000 le entrate correnti per imposte, tasse, ecc. ammontavano a circa lire 600.000.000. La cifra relativa alle entrate e' molto incerta in quanto la maggior parte dei nobili versava acconti sulle imposte dovute con ritardo di anni.
|
| |