Maria Antonietta - Regina di Francia

Élisabeth-Charlotte von der Pfalz Simmern, Bisnonna di Maria Antonietta

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view post Posted on 27/3/2009, 18:41
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 27/3/2009, 10:27)
Mi ricordo che si stava cambiando una porta nella mia camera ad Heidelberg..........

Heidelberg!
Ignorando che fosse la sede della più antica Università della Germania, ne sentii parlare la prima volta nel "Pendolo di Foucault" per la bellezza dei suoi giardini barocchi , ideati dallo scienziato francese Salomon De Caus per l'Elettore Palatino Federico V: Umberto Eco ci racconta che avevano un significato esoterico.
Giardini e castello vennero distrutti nella Guerra dei Trent'anni.
Dove abitava allora Liselotte?

Edited by elena45 - 27/3/2009, 22:41
 
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view post Posted on 28/3/2009, 13:17
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CITAZIONE (Diana92 @ 27/3/2009, 14:34)
Molto divertente, quando è avvenuto???

Francamente, non ne ho idea di preciso perché nella lettera Madame non fornisce riferimenti temporali. Però so che la Kolbin entrò in servizio presso di lei il 1 dicembre 1633, e nel 1671 Liselotte s'è sposata con Monsieur, lasciando la corte del padre: al momento non saprei piazzare il fatto con maggiore precisione.


CITAZIONE (elena45 @ 27/3/2009, 18:41)
Caus per l'Elettore Palatino Federico V: Umberto Eco ci racconta che avevano un significato esoterico.

Sarebbe interessante trovarne una descrizione.

Vicino a Padova c'è un bell'esempio di giardino simbolico dello stesso periodo, che di recente è diventato un sito protetto dell'UNESCO: Valsanzibio

Il parco è carico di simboli massonici, e dovrebbe guidare l'uomo verso l'illumunazione attraverso il cammino spirituale suggerito da san Gregorio Barbarigo

CITAZIONE
Giardini e castello vennero distrutti nella Guerra dei Trent'anni.
Dove abitava allora Liselotte?

Da quello che leggo il castello non venne completamente smantellato, ma solo molto danneggiato, e Karl Ludwig lo fece ricostruire in parte quando gli vennero resi i feudi paterni-o meglio, una parte dei feudi- ed il titolo di Elettore Palatino.

Poi, ci penserà Luigi XIV a distruggere Heidlberg, castello, città e l'intero Palatinato. Lui e quella bestia di Louvois



Edited by Nefer Snefru - 28/3/2009, 14:23
 
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si disse che i soldati avessero violato le tombe del padre e del fratello di Liselotte e ke poi li avessero trascinati x le strade
 
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Alla voce "Hortus Palatinus Heidelberg", ci sono parecchi siti.
Ti posto queste bellissime stampe :




Se Liselotte non ne parla, è probabile che i giardini non fossero stati ricostruiti.


Heidelberg oggi: il castello e il ponte sulla Neckar.


Una facciata sventrata del castello.

Aggiungo due Liselotte inedite:





Edited by elena45 - 28/3/2009, 22:38
 
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Bello, di certo nn c'era il problema di nn sapere dove piantare qualcosa
 
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Liselotte conosceva fin da piccola il cugino Guglielmo d’Orange, e capitava che giocassero assieme.
Nel 1688 scrive alla zia Sofia:

[…] quando giocavo con lui a L’Aia e me la facevo nella camicia met verloff (*), non pensavo che sarebbe diventato un giorno un così gran personaggio. Basta che non metta aia suoi progetti il sigillo che io mettevo allora ai miei giochi. Ma anche se succedesse ed il risultato fosse la pace, ne sarei certo contenta […]

Certo che doveva essere un gioco che la prendeva molto, da come la racconta.
Col tempo la zia Sofia pensa di farle sposare il cugino (chiaramente senza che Liselotte ne sappia nulla), ma il progetto fallisce una prima volta, per cui cerca di darla al giovane duca Federico Casimiro di Curlandia, progetto ideato dalla sorella Elisabetta (la badessa di Herford) e fallito perché Karl Ludwig è un taccagno della peggiore risma, e la madre del duchino voleva che Liselotte avesse una rendita di almeno 10000 scudi, pari a quella del figlio.
Tanto per farsi un'idea della pidocchieria di Karl Ludwig, nel corredo matrimoniale di Liselotte ci sono solo sei camicie da giorno e sei da notte, a quanto ci dice l'esterrefatta Principessa Palatina, la zia che ordisce il progetto di matrimonio con Monsieur.
Si ripensa allora Guglielmo d’Orange, ma Karl Ludwig è un uomo che non tollera che nessuno razzoli nel suo orticello e liquida con estrema freddezza la sorella matrimonialista. Liselotte non sposerà mai il cuginetto dei giochi della sua infanzia, che nel 1677 impalmerà l’altra cugina, Mary; ma Madame si diverte a raccontare aneddoti a Sofia, ricordando che per poco non era toccato a lei. Pensandoci un attimo, la storia sarebbe stata molto diversa se Liselotte avesse sposato Guglielmo.

[…] Si è parlato molto delle nozze del principe d’Orange. Si racconta tra le altre cose che la prima notte è andato a letto con delle grandi culottes di ratina (**). Quando il re d’Inghilterra gli chiese se non se le volesse levare, rispose che lui e sua moglie dovevano vivere parecchio tempo insieme, e che lei doveva di conseguenza abituarsi ai suoi modi, che aveva l’abitudine di portarle, e che non se le se sarebbe tolte per il momento. E invece di cenare con il Re, la Regina e la sposa, andò a cenare in città e fece attendere il Re fino a mezzanotte passata nella camera della sposa che avevano fatto mettere a letto, e quando il Re gli domandò dove fosse stato tutto quel tempo, gli rispose che aveva giocato dopo cena. Dopodiché si è buttato in una poltrona, ha chiamato il suo valletto e s’è fatto svestire nella camera della sposa. […]


(*) met verloff: più o meno credo stia per “col vostro permesso”

(**)Ratine (it. ratina): tessuto di lana lavorato in modo da presentare sul diritto un pelo ondulato e arricciato, usato spec. nella confezione di abiti femminili [dal De Mauro]



Edited by Nefer Snefru - 30/3/2009, 18:24
 
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view post Posted on 30/3/2009, 08:49
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Quindi Liselotte, nata nel 1652, crebbe con sua zia Sofia all'Aia, prima che questa si sposasse, nel 1658, con Ernst di Hannover. Ed era ancora viva la nonna Elisabetta, che sarebbe morta nel 1662.
Ho fatto questo conto, perche immaginavo, erroneamente, che Liselotte fosse cresciuta ad Hannover.
Per quanto riguarda la cuginanza, premettendo, come tutti sanno, che i primi cugini hanno un nonno in comune, i secondi cugini un bisnonno e così via, Liselotte e Guglielmo III d'Orange (pressochè coetanei) erano cugini di secondo grado, avendo in comune il bisnonno Giacomo I Stuart.
(Un altro bisnonno di Guglielmo III, e cioè Guglielmo il Tacituno, era fratello di un'altra bisnonna di Liselotte, e cioè Giuliana d'Olanda).
Così la parentela è sistemata!

Certo che se Liselotte avesse sposato Guglielmo, sarebbe stata tutta un' altra cosa, rispetto a Monsieur.
C'è da dire, però, che pur nella sua marzialità, anche il principe d'Orange si dice fosse omosessuale.
Forse perciò non voleva levarsi le culotte e arrivò tardi nel talamo nuziale.
Guglielmo piccino l'abbiamo visto in #entry304351833, orfano di padre, affidato pure lui al nonno Federico Enrico e alla nonna Amalia (mentre la madre vedova allegra folleggiava).

Edited by elena45 - 30/3/2009, 10:16
 
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CITAZIONE (elena45 @ 30/3/2009, 09:49)
Quindi Liselotte, nata nel 1652, crebbe con sua zia Sofia all'Aia, prima che questa si sposasse, nel 1658, con Ernst di Hannover. Ed

No, è nata ad Heidelberg e vi è rimasta coi genitori fino al 1659, anche se già nel '57 il padre aveva sposato la Degenfeld.
Sofia si sposa con Ernesto Augusto nell'autunno del '58, e se ne va ad Hannover. Poi a maggio '59 Karl Ludwig avvisa la moglie, Charlotte di Hesse-Cassel, che le toglierà Liselotte per mandarla dalla zia Sofia, con la quale a novembre del '59 farà un viaggio a L'Aia.
Liselotte resterà alla corte di Hannover fino al '63, tornado a casa poco dopo il suo terzo soggiorno a L'Aia, ma soprattutto un mese dopo che la madre avrà lasciato Heidelberg (o meglio, sarà fuggita da Heidelberg) accompagnata dalla cognata Elisabetta, che faceva lega con lei contro Karl Ludwig (e contro la Degenfeld).



CITAZIONE
Certo che se Liselotte avesse sposato Guglielmo, sarebbe stata tutta un' altra cosa, rispetto a Monsieur.

Credo sarebbe cambiata parecchio anche la storia dell'Europa: niente devastazione francese del Palatinato, niente Guglielmo sul trono inglese e, chissà, anche niente eliminazione fisica degli Stuart e parenti cattolici dal trono.


CITAZIONE
C'è da dire, però, che pur nella sua marzialità, anche il principe d'Orange si dice fosse omosessuale.

Per conto di quello, anche Monsieur era valentissimo in guerra, ma non ci andava mai perché il fratello lo teneva a casa per pura gelosia. Luigi non sopportava di farsi rubare la gloria da chiunque, specialmente poi se era un erede presuntivo della corona; credo che il fantasma della Fronda sia rimasto ben vivo nella memoria del re.



CITAZIONE
Forse perciò non voleva levarsi le culotte e arrivò tardi nel talamo nuziale.

O forse era solo una posa, vai a sapere.
Ho cercato di capire che tipo di tessuto fosse la ratina, che dalla descrizione del de Mauro pareva una specie di bouclé; ho trovato delle foto di abiti in ratina, e sembra piuttosto una via di mezzo tra un tweed ed un gros grain


image



Edited by Nefer Snefru - 30/3/2009, 12:49
 
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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 30/3/2009, 12:30)
CITAZIONE (elena45 @ 30/3/2009, 09:49)
Quindi Liselotte, nata nel 1652, crebbe con sua zia Sofia all'Aia, prima che questa si sposasse, nel 1658, con Ernst di Hannover. Ed

No, è nata ad Heidelberg e vi è rimasta coi genitori fino al 1659, anche se già nel '57 il padre aveva sposato la Degenfeld.
Sofia si sposa con Ernesto Augusto nell'autunno del '58, e se ne va ad Hannover. Poi a maggio '59 Karl Ludwig avvisa la moglie, Charlotte di Hesse-Cassel, che le toglierà Liselotte per mandarla dalla zia Sofia, con la quale a novembre del '59 farà un viaggio a L'Aia.
Liselotte resterà alla corte di Hannover fino al '63, tornado a casa poco dopo il suo terzo soggiorno a L'Aia, ma soprattutto un mese dopo che la madre avrà lasciato Heidelberg (o meglio, sarà fuggita da Heidelberg) accompagnata dalla cognata Elisabetta, che faceva lega con lei contro Karl Ludwig (e contro la Degenfeld).

Finalmente ho capito! Grazie.

CITAZIONE (Nefer Snefru @ 30/3/2009, 12:30)
CITAZIONE (elena45 @ 30/3/2009, 09:49)
Certo che se Liselotte avesse sposato Guglielmo, sarebbe stata tutta un' altra cosa, rispetto a Monsieur.

Credo sarebbe cambiata parecchio anche la storia dell'Europa: niente devastazione francese del Palatinato, niente Guglielmo sul trono inglese e, chissà, anche niente eliminazione fisica degli Stuart e parenti cattolici dal trono.

Vedo che sai della nuova legge dinastica che sta preparando il Parlamento inglese (#entry313273570).
Che faranno adesso i Giacobiti? Niente, penso, ma per lo meno si prendono la soddisfazione morale!

Sull'intolleranza religiosa sono d'accordo senza se e senza ma.
 
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view post Posted on 30/3/2009, 14:13
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C'è 1 discendente degli Stuart in vita? sapevo ke il ramo principale (discendenti di Giacomo II) è estinto, ma gli altri figlidi CarloI?
 
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view post Posted on 30/3/2009, 14:26
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I passaggi sono tortuosi, perchè anche la linea femminile rientra nei diritti di successione, quando mancano i maschi (com'è oggi in Inghilterra).
Orbene, la discendenza di Mary Enrichetta Stuart, la figlia maggiore di Carlo I, si estingue con Guglielmo III d'Orange.
Invece, la discendenza della figlia minore, Enrichetta Anna Stuart (Minette, prima moglie di Monsieur), continua, attraverso la figlia Anna Maria d'Orleans che sposa Vittorio Amedeo I di Savoia.

Poi, attraverso un'altra serie di passaggi dinastici, i Giacobiti ritengono che l'erede al trono inglese oggi sia il capo attuale della casata dei Wittelsbach: Franz di Baviera (1933).
Vai sul sito: http://www.jacobite.ca/kings/index.htm
Ci sono tutti, ma proprio tutti gli eredi presunti passati e futuri, aventi diritti sul trono inglese.
Alla faccia di Carlo d'Inghilterra!.

Edited by elena45 - 30/3/2009, 23:23
 
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view post Posted on 30/3/2009, 17:19
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CITAZIONE (elena45 @ 30/3/2009, 14:09)
Che faranno adesso i Giacobiti? Niente, penso, ma per lo meno si prendono la soddisfazione morale!

Diventeranno i paladini del "Te l'avevo detto, io!" :D

La loro sfortuna sta nel fatto che per quanto gli Inglesi ammetteranno anche i cattolici alla successione, nessuno di loro verrà mai chiamato a succedere alla Betty o ai nipoti: prima di tutto perché ce ne sono troppi prima che il trono resti vacante, e poi non credo che nessuno degli Windsor andrebbe dal duca di Baviera a dirgli "Cicco, io abdico: vuoi la corona?"


CITAZIONE
Sull'intolleranza religiosa sono d'accordo senza se e senza ma.

L'ho postata nel mio blog, ma val la pena di citare questo pensiero che la mia vecchia amica ha scritto alla zia Sofia:


À Sophie de Hannovre

3 mars 1697


[...] Condivido l’opinione del signor di Webenheim. Ripeteva che non c’è al mondo che una religione, ossia quella delle persone oneste, poiché costoro pensano ovunque allo stesso modo, quale che sia la loro religione, patria o lingua [...]



Edited by Nefer Snefru - 30/3/2009, 18:23
 
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view post Posted on 30/3/2009, 17:20
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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 30/3/2009, 18:19)
......val la pena di citare questo pensiero che la mia vecchia amica ha scritto alla zia Sofia....

3 mars 1697
Condivido l’opinione del signor di Webenheim. Ripeteva che non c’è al mondo che una religione, ossia quella delle persone oneste, poiché costoro pensano ovunque allo stesso modo, quale che sia la loro religione, patria o lingua [...]

Ma sono io Liselotte, ovvero la sua reincarnazione! Ho trovato il mio nuovo avatar.......

Edited by elena45 - 30/3/2009, 18:41
 
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CITAZIONE (elena45 @ 30/3/2009, 18:20)
Ma sono io Liselotte, ovvero la sua reincarnazione! Ho trovato il mio nuovo avatar.......

Ale mi trovato un suo ritratto da bimba

image



a quanto pare è in un museo:

Reiss-Engelhorn-Museen
C5, Zeughaus
68159 Mannheim
 
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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 30/3/2009, 18:28)
Ale mi trovato un suo ritratto da bimba

(IMG:http://photos-g.ak.fbcdn.net/photos-ak-snc...462_1584444.jpg)


Grande !!!!! :
:66py4.gif: :66py4.gif: :66py4.gif:

Torniamo al periodo che Liselotte trascorse con la zia Sophia, in Hannover (dal 1659 al 1663). Ma dove diavolo stava precisamente?
Ho cercato, infatti, le residenze dell'Elettrice e ne ho trovate tante, alcune munite di giardini meravigliosi. Era una fissa quella dei giardini in casa Pfalz! Scherzo, ovviamente: in realtà la creazione e la cura dei giardini aveva nella cultura barocca un significato spirituale (come ci ha spiegato Nefer).

La prima residenza di Sophia dopo le nozze con Ernst August, quando era solo il quarto figlio del duca George di Brunswick, penso che fosse il primitivo castello di Hannover (oggi corrispondente al ricostruito Leineschloss).

La prima residenza indipendente, dove si trasferì nel 1662 e vi restò per dieci anni circa, fu Iburg, a 150 km da Hannover:


Il castello abbazia di Iburg, complesso medievale, dove nacque, la figlia Sophie Charlotte (futura regina di Prussia).
Scrive Sophia : "Tre giorni fa sono arrivata qui e ho trovato una bella casa, che mi ha soddisfatto del tutto. Tutto ciò che si vede sembra splendido: attrezzature, mobili, livree, guardie, alabarde". "Noi viviamo qui in piacevole solitudine" .

Per le tensioni con il vicino principe di Muster, Ernst August decise di trasferirsi poco distante, e costruì il castello di Osnabruck, dove era nientemeno vescovo:


Il primo nucleo del castello fu pronto nel 1674. Era circondato da splendidi giardini voluti da Sophia.

Poi Ernst August, subentrato al fratello come duca di Calenberg e diventato successivamente principe Elettore, ampliò la residenza estiva di Herrenhausen, presso Hannover; lì Sophia si sbizzarrì nella costruzione di altri giardini, che commissionò al francese Martin Charbonnier, e lì rimase, anche dopo la morte del marito:




Herrenhausen Garten nel 1750.

(Gli ultimi due palazzi non mi sembrano barocchi, ma neoclassici. Penso che siano stati anch'essi ristrutturati).

Edited by elena45 - 5/4/2009, 23:34
 
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