Mi incuriosisce la figura di
Giacomo II d'Inghilterra (1633-1701), il cugino del Re Sole, spodestato perchè cattolico dalla "Gloriosa Rivoluzione" dei protestanti, un ennesimo conflitto in nome della religione.
Comincia con lui la vicenda degli Stuart in esilio che tenteranno disperatamente di riconquistare il trono inglese.
Una principessa italiana, la figlia del duca di Modena, seconda moglie di Giacomo, porterà avanti la sua battaglia, con tenacia e determinazione, ispirata dalla sua fede.
Willem Wissing - Maria Beatrice d'Este (1658-1718), regina d'Inghilterra -
Museo di Londra.Riporto le notizie del sito di wikipedia, poi mi auguro di arricchire il topic con ulteriori contributi.
Maria Beatrice Isabella d'Este nacque nel Palazzo ducale di Modena il 5 ottobre 1658, figlia di Alfonso IV, duca di Modena, e di Laura Martinozzi (una delle nipoti del cardinale Mazarino, non quelle scapestrate, figlie della sorella Geronima, ma quelle virtuose, figlie della sorella Laura )
Educata nel monastero della Visitazione, manifestò fin da bambina una profonda religiosità ed il desiderio di entrare in convento, ma la politica e la ragion di Stato non le permisero di realizzare questo proposito.
Luigi XIV, appoggiato da papa Clemente X, per ragioni politiche voleva favorire il ritorno del Cattolicesimo in Inghilterra e pensò quindi di ottenere ciò anche facendo sposare al principe di York, Giacomo II Stuart, vedovo con due figlie (Maria e Anna), che era cattolico, una principessa cattolica. Giacomo era sua cugino, perche figlio della zia, Enrichetta di Borbone.
All'epoca in Inghilterra regnava Carlo II, non più giovanissimo e senza figli, alla cui morte il trono sarebbe dovuto passare, appunto, al fratello Giacomo II, quarantenne, come già detto vedovo e con due figlie femmine.
Luigi XIV voleva una donna di nobile e antico casato, cattolica, devota ed osservante, che risultasse gradita al duca di York e gli assicurasse una numerosa discendenza. La scelta cadde su Maria Beatrice che, già votata a farsi suora, non ne voleva però sapere. La madre inizialmente l'appoggiò, ma ormai tutto era deciso e a risolvere la questione fu l'intervento del papa, che fece sapere a Maria Beatrice che sarebbe stato più meritorio e utile per la Chiesa cattolica sposare il futuro re d'Inghilterra piuttosto che entrare in convento. Maria Beatrice acconsentì al volere del papa.
Il 30 settembre 1673, il quarantenne Giacomo II sposò per procura la quindicenne principessa d'Este, senza sfarzo e festeggiamenti, quasi in segreto. Qualche giorno dopo la madre, che era reggente del ducato per il figlio tredicenne, Francesco II, partì con la figlia per Londra, accompagnata dal cognato, il cardinale Rinaldo, e dagli ambasciatori, facendo tappa a Parigi.
La sosta a Parigi doveva essere breve ma si prolungò per diverso tempo in attesa del permesso di entrare in Inghilterra, che il Parlamento inglese non voleva concedere temendo il pericolo di un ritorno al cattolicesimo favorito da quel matrimonio. Dopo lunghe polemiche e diatribe finalmente il Parlamento concesse il permesso e il 1 novembre 1673 Maria Beatrice ed il suo seguito poterono sbarcare a Dover diretti a Londra, dove avvenne l'incontro dei due sposi che non si erano mai visti e conosciuti prima.
Fino alla morte di Carlo II nel 1685 la vita a corte per Maria Beatrice, duchessa di York, fu durissima per il disprezzo dei cortigiani che la chiamavano "la figlia del papa" o "la papista"; per le infedeltà del marito che continuò la sua vita libertina, e la morte di cinque figli avuti dal matrimonio.
Alla morte di Carlo II e all'ascesa al trono di Giacomo II, il comportamento del marito cambiò e fra i due si stabilì un rapporto più affettuoso, tanto che nacque un figlio, l'unico maschio sopravvissuto, Giacomo (1688-1766), come il padre. Non cambiò invece il rapporto coi protestanti che non potevano accettare un re e una regina cattolici, ancor più dopo la nascita dell'erede.
Ne scaturì la “Gloriosa rivoluzione”, con l'intervento armato di Guglielmo III d'Orange, genero del re, marito di sua figlia Mary: Giacomo fu costretto all'esilio (1689), mentre salivano sul trono la figlia e suo marito, il principe olandese.
I reali spodestati ripararono in Francia, dove si stabilirono nel palazzo di St. Germain en Laye, ospiti di Luigi XIV. Giacomo tentò una sola volta di riprendersi il potere, sbarcando in Irlanda, ma fu sconfitto dal genero olandese (1690) e tornò in Francia, rinunciando definitivamente ad ogni rivalsa.
Non così sua moglie che per tutta la vita coltivò il ritorno sul trono.
Maria Beatrice anche nell'esilio tenne un comportamento regale: nelle lettere a parenti e governanti si firmò sempre secondo l'uso, ancora oggi praticato dalla regina Elisabetta, di far seguire al nome la R maiuscola iniziale del termine latino regina.
In Francia nacque l'ultima figlia, Luisa Maria.
I reali inglesi in esilio partecipano al matrimonio del duca di Borgogna (1697). C'è anche Liselotte, che peraltro è imparentata con gli Stuart: Giacomo è uno zio, primo cugino di suo padre.
(L'informazione ce l'ha passata graziosamente Nefer, a lui Saint Simon: vedi il topic "La più bella di Versailles", pag 7)
Alla morte di Giacomo II nel 1701 assunse la "reggenza" per il figlio Giacomo Francesco, di soli 13 anni, cui il Re Sole riconobbe il titolo di "Giacomo III": Maria Beatrice difese strenuamente i diritti del figlio e lo spronò a continuare l'azione, ormai anacronistica, volta a riportare uno Stuart cattolico sul trono d'Inghilterra, convinta di essere portatrice di una missione divina.
Benedetto Gennari jr - Maria Beatrice d'Este, regina d'Inghilterra, con il figlio Giacomo.
Ecco entrambi i suoi figli:
James Francis Stuart (1668-1756), alias Gaicomo III.
Luisa Maria Stuart (1692-1712). Mori di vaiolo nell'epidemia che colpì anche i duchi di Borgogna.
Più tardi, alla morte della sorellastra Anne (1714), divenuta intanto Regina d'Inghilterra, a Giacomo III fu offerto il trono a condizione che, anche solo formalmente, si convertisse al protestantesimo, ma egli rifiutò con sdegno la proposta.
Maria Beatrice, ultima regina cattolica d'Inghilterra, ricordata dagli inglesi come "Mary of Modena", morì il 7 maggio 1718 e fu sepolta accanto al marito.
Nel 1793, durante la rivoluzione francese, anche le loro tombe furono violate e i loro resti dispersi.
Recentemente si è costituito a Modena un comitato per ottenere dall'autorità ecclesiastica l'introduzione della causa di canonizzazione della regina Maria Beatrice, ravvisando nella vita della regina "tutti gli elementi che contraddistinguono la santità".
I contemporanei dicono di lei che fu di bell'aspetto, gentile e regale nel portamento, affabile, sempre di buon umore e religiosissima, per cui anche sotto gli abiti eleganti indossati portava un cilicio e prima di coricarsi pregava lungamente e devotamente in ginocchio sul pavimento freddo.
Come tutti gli Estensi era colta e amante delle arti e della letteratura per cui si circondò di artisti e letterati. Regina per soli quattro anni, fece affrescare Hampton Court dall'italiano Benedetto Gennari jr, che nominò pittore di corte, e ridestò l'interesse per la pittura, la musica, il canto, l'opera lirica e teatrale.
Edited by elena45 - 1/2/2021, 08:41