Così Augusto de Angelis descrive la biblioteca di Maria Antonietta
Maria Antonietta legge poco ed ha sempre letto poco.E le sue letture sono piuttosto di genere leggero.Quando si giungerà alla tremenda resa dei conti, le faranno carico e colpa anche dei libri che troveranno nella "biblioteca" di Versailles. Quali erano,dunque, mai questi libri? Libri del
suo tempo, senza dubbio, e leggeri per soprammercato; ma, e in questo particolare vi è tutta Maria Antonietta, non li aveva scelti lei, li aveva scelti e raccolti il signor Campan a cui la Regina aveva dato l'incarico. Tutti con le armi della Regina - suggello di prova! - su rilegature preziose. E il signor Campan, segretario di Gabinetto, aveva fatto le cose da uomo galante, non pensando certo che in quel modo anche lui avrebbe contribuito a far insozzare il nome di Maria Antonietta.
Per quanto la provvida e sempre preveggente Maria Teresa le avesse scritto, in data 20 Aprile 1770, in quelle sue "
Norme da leggersi ogni mese" le parole che seguono, Maria Antonietta o non leggeva o leggeva libri leggeri,secondo il gusto del tempo. Lo si è detto : Maria Antonietta apparteneva al suo tempo ed il suo tempo le apparteneva.
"Non leggere alcun libro, anche indifferente - si era inutilmente affannata a prescriverle sua madre - senza averne prima chiesta l'autorizzazione al vostro confessore".
Eh!no, Maria Antonietta non seguì evidentemente un tal consiglio. Un curioso libro, pubblicato nel 1862, contiene il catalogo dei libri della biblioteca di Maria Antonietta e quando comparve provocò un vero scandalo e diede luogo persino ad un ridicolo processo.
Questo catalogo - ed anche le
Memorie di Madama Campan - ci dicono che la biblioteca Reale di Versailles conteneva principalmente romanzi leggeri e poesia erotiche. Così, vi si trovava - come del resto si trovavano dovunque in quell'epoca: -
une Année de la vie du chevalier de Faublas; Six semaines de la vie du chevalier de Faublas; Mémories Turcsdi Godard d'Ancourt;
L'Ophelin Normand ou les petites causes et les grands evénements; Le Congrés de Cithéredell'Algarotti, tradotto da Duport du Tetre, ecc.
Ebbene? Tutto questo ha un'importanza molto relativa.
In quel secolo, come nel nostro, si poteva trovare nella biblioteca di una signora - di una Regina - libri pornografici, o soltanto erotici, senza che, per questo soltanto, quella signora - o quella Regina - dovesse praticar pornografia ed erotismo. Allora, come oggi, come sempre, era la moda che imperava. E, se Maria Antonietta non leggeva Rousseau - o Voltaire, o Diderot, o i libri di Platone e le
Vite di Plutarco - come faceva la sua contemporanea Caterina II di Russia, il fatto dimostra soltanto che il cervello della Regina di Francia non era quello della grande Imperatrice e non che i costumi di quella fossero più puri di quelli di Maria Antonietta, tanto è vero che Caterina ebbe dieci favoriti ufficialmente riconosciuti e un numero incalcolato di altri amanti contemporanei, mentre Maria Antonietta ebbe,
forse, un solo amante e in ogni caso non per colpa interamente sua.