CITAZIONE (VETRIOLOROSSO84 @ 1/12/2009, 16:33)
per me l'opinione pubblica conta quanto il due di picche,la gente è sempre pronta a dire la sua su certe stupidaggini piuttosto che su cose serie e importanti. Uno può essere anche un professore o dottore con trecento lauree,ma se sul proprio lavoro è un raccomandato o un incompetente delle sue lauree mi ci pulirei il sedere.
Non dirlo a me! la penso allo stesso modo. Ma quando parlo di opinione pubblica parlo di un meccanismo molto più complesso e perverso: una predisposizione, spesso inconscia, nel ritenere la persona che detiene un titolo, qualunque esso sia, più meritevole rispetto a chi, invece, non ne ha.
Non è una molla che scatta nei cervelli di tutti ma nei cervelli di molti si; ti assicuro che di cervelli vuoti in giro ce ne sono tanti e il guaio è che, spesso, hanno il coltello dalla parte del manico.
Quello del titolo è un discorso che viaggia di pari passo con quello dell'abbigliamento e dell'aspetto fisico: chi è bello e veste bene ha più possibilità di emergere in un mondo in cui ciò che conta è l'immagine. Quante volte su annunci di lavoro troviamo la frase "cercasi ragazza di bella presenza"? E le brutte? non hanno forse lo stesso diritto di lavorare? magari sono anche più capaci e meritevoli della "bella presenza". Non è forse questa una forma di discriminazione? E l'uguaglianza dov'è?
Ciò che voglio dire è che c'è ancora molto da lavorare nel campo dei diritti umani; ritenere la società di oggi perfetta solo perchè, a parole, ti assicurano l'uguaglianza è sbagliato. C'è ancora molta discriminazione ma in una forma difficilmente individuabile perchè si manifesta, non sempre in maniera eclatante ma nelle piccole cose, vedi la "ragazza di bella presenza"....
Che mi importa se oggi non esistono più conti e contesse (a parte che non è vero) e madame e cavalieri pieni di titoli lunghi un chilometro se, dopo due secoli (e sono tanti), la società è ancora piena di queste imperfezioni?