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| Dai Souvenirs di madame de Créquy :
[...] È forse l’occasione di parlare di una prerogativa dei Re Cristianissimi quando ricevono la Santa Eucaristia. Il Re sceglie e designa l’ostia che deve consumare, e lo fa toccandola con la punta del dito, su una patena sulla quale il celebrante gli presenta tante ostie consacrate quanti re di Francia vi sono stati dopo Clodoveo.
Un altro uso immemore è quello di non far bruciare nulla nell’incensiere col quale si rende omaggio al Re di Francia, che non si incensa che con del fuoco, senza profumi; ma se ne mettono subito dopo per l’omaggio che si rende alla Regina.
Sembra che la prima di queste due usanze risalga al regno di Luigi I il Pio, che si supponeva essere stato avvelenato con un’ostia; l’altra usanza la si riconduce generalmente all’avversione che Filippo il Bello aveva per l’odore ed il fumo dell’incenso, che lo faceva sentire male. [...]
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