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| Nel 1686 il Gran Re fu operato per una fistola anale; la Maintenon (la sua vecchia rinsecchita, per usare l'espressione preferita di Liselotte), sempre attenta ai dettagli di stile, chiese a Giambattista Lulli di comporre un pezzo ad hoc da far eseguire in suo onore a Saint-Cyr. Il pezzo piacque, a quanto pare; ecco il racconto di una testimone:
Da: Souvenirs de la Marquise de Créquy […] Uno dei miei ricordi più duraturi è quello di tutte quelle belle voci di ragazze che partivano con uno slancio imprevisto per me, quando il Re comparve nella sua tribuna, e che cantarono all’unisono un mottetto, piuttosto un canto nazionale e glorioso, le cui parole erano di madame de Brinon e la musica del famoso Lulli. Ecco le parole, che mi sono procurata molto tempo dopo:
Grand Dieu, sauvez le Roi ! Grand Dieu, vengez le Roi ! Vive le Roi ! Qu'à jamais glorieux, Louis victorieux Voye ses ennemis Toujours soumis ! Grand Dieu, sauvez le Roi ! Grand Dieu, vengez le Roi ! Vive le Roi !
Per poco che se ne possa vere la curiosità non sarebbe difficile procurarsi la musica, visto che un tedesco di nome Handel se ne è impadronito durante un suo viaggio a Versailles e ne ha fatto un omaggio al re Giorgio di Hannover, dietro pagamento, e che gli Inglesi hanno finito per adottarla e usarla pubblicamente come una delle loro arie nazionali. […]
Una nota dell’editore dei Souvenirs riporta:
[…] Indipendentemente da una dissertazione più regolare e più estesa che pubblicheremo in seguito su questo soggetto, si troveranno tra le pezze giustificative che daranno seguito ai Souvenirs de la Marquise de Créquy, una dichiarazione firmata da tre religiose di Saint-Cyr che conferma pienamente questa rivelazione […]
Edited by Nefer Snefru - 10/11/2008, 09:41
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