Maria Antonietta - Regina di Francia

Progetti matrimoniali

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mounsier
view post Posted on 26/11/2008, 12:54




I matrimoni reali rispondevano ad esigenze politiche, economiche e militari, importante era cementare alleanze già formate o crearne delle nuove e i principi e le principesse erano pedine perfette. Non contava l'assenso dei diretti interessati, l'età o l'aspetto fisico a tutto si poteva soprassedere per la ragion di stato. Ma spesso prima di arrivare alla formalizzazione del contratto nuziale venivano vagliati diversi candidati e candidate. In questo topic ci occuperemo proprio di questo, ossia mettere in luce i diversi progetti matrimoniali che interessarono i membri delle case reali.



Iniziando da Casa Savoia, guardiamo i progetti matrimoniali che interessarono l'allora erede al trono Vittorio Emanuele principe di Piemonte (1820-1878) ai tempi del primo matrimonio, e il re di Sardegna Vittorio Emanuele II ai tempi del secondo matrimonio. Per il primo matrimonio si decise di continuare la tradizione ossia un matrimonio con la casa Asburgo, lo stesso Vittorio Emanuele era figlio di una Asburgo-Toscana, Maria Teresa, la sorella di suo padre Carlo Alberto, la bella Maria Elisabetta aveva sposato l'arciduca Ranieri, e proprio con una delle loro figlie fu progettato un matrimonio, lasciando Vittorio Emanuele libero di scegliere personalmente tra Maria Carolina la maggiore nata nel 1821 e Maria Adelaide nata l'anno dopo nel 1822.


Maria Carolina


Maria Adelaide

Nell'agosto del 1840 la famiglia dell'arciduca Ranieri fu ospitata a Racconigi, dove il principe Vittorio Emanuele mostrò un'innata simpatia per la dolce e delicata Maria Adelaide, preferendola alla malaticcia Maria Carolina che non si sposerà e morirà a ventitre anni. La stessa regina Maria Teresa scriveva: << Mia nipote unisce tutte le qualità che mi sembra possano rendere felice mio figlio. Ho imparato a conoscerla e ne sono veramente ammirata.>>



Non tutti erano però favorevoli alle nozze che univano ancora una volta i Savoia agli Asburgo, in particolare i ministri Gallina e Solaro della Margherita che preferivano un matrimonio che riavvicinasse il Piemonte alla Francia. La scelta era quindi su Clementina d'Orleans (1817-1907) figlia di Luigi Filippo d'Orleans e di Maria Amalia di Borbone. Ma Carlo Alberto ne fu contrarissimo, a distanza di più di dieci anni vedeva nell'Orleans un usurpatore al trono dei legittimi Borboni, avendo anche finanziato la campagna della duchessa di Berry, che rivendicava il trono del figlio duca di Bordeaux, in Vandea, per cui il progetto decadde, e si procedette ad ufficializzare il fidanzamento con l'arciduchessa austriaca. Infatti il 15 luglio 1841 a Vienna fu chiesta la mano dell'arciduchessa Maria Adelaide e le nozze furono celebrate nel castello di Stupinigi l'11 aprile 1842. Il matrimonio durò dodici anni e mezzo, nacquero otto figli Maria Clotilde (1843), Umberto (1844), Amedeo (1845), Oddone (1846), Maria Pia (1847), Carlo Alberto (1851-1854), Vittorio Emanuele (n.m 1852), Vittorio Emanuele (n.m 1855), proprio quest'ultima gravidanza fu fatale a Maria Adelaide. Stanca e spossata dalle precedenti gravidanze, la sua salute che non era mai stata florida risentì dell'ultimo parto e a trentuno anni morì. Vittorio Emanuele nutrì sempre un profondo rispetto e affetto nei confronti della moglie che religiosissima soffrì molto per i tradimenti del marito e soprattutto per la sua relazione con Rosa Vercellana.

Già a partire dal 1855 si parlò di un secondo matrimonio, voluto dal ministro Cavour per il timore delle conseguenze del rapporto del re con Rosa Vercellana, amante di Vittorio Emanuele dal 1847, che gli aveva dato già due figli Vittoria (1848) ed Emanuele (1851). Le candidate non mancarono ed anche di un certo prestigio.



Per prima si pensò ad Elisabetta di Sassonia (1830-1912), la figlia del re di Sassonia Giovanni e di Amalia Wittelsbach, vedova anch'ella nel 1855 di Ferdinando duca di Genova fratello minore di Vittorio Emanuele e madre di due figli. Elisabetta era tanto bella quanto ambiziosa ed accarezzò l'idea di sposare il cognato soprattutto per il desiderio di divenire regina. Ma Vittorio Emanuele capì ben presto che la cognata non sarebbe stata zitta ai suoi tradimenti e il progetto venne meno, lasciando una Elisabetta furiosa che si consolò l'anno dopo sposando un uomo di ceto inferiore che le costò l'allontanamento dalla corte e la separazione dai figli per volere del re.



Un'altra candidata fu un'altra principessa della casa reale di Sassonia Sidonia (1834-1862), sorella minore di Elisabetta. Sidonia era giunonica dalla carnagione bianca e dalla capigliatura bionda, un tipo di donna che rientrava nei gusti di Vittorio Emanuele. Inoltre Sidonia aveva parenti illustri, cugina dell'imperatore d'Austria e di sua moglie, cugina del re di Grecia, nipote della regina di Prussia, del re di Baviera. Ma il timore era sempre quello che una nuova moglie avrebbe creato grane al rapporto sempre più solido con la bella Rosa, per cui anche questo progetto fallì. Sidonia che era stata anni prima presa in considerazione come possibile moglie del giovane imperatore suo cugino Francesco Giuseppe I, ma da questi scartata, non si sposerà e morirà a ventotto anni.



Un'altra candidata arrivava dalla lontana Russia la bellissima Maria Nikolaevna Romanov (1819-1876) figlia dello zar Nicola I e di Carlotta di Prussia, sorella del nuovo zar Alessandro II. Maria era rimasta vedova nel 1852 di Massimiliano di Leutchenberg, nipote dell'imperatrice dei francesi Giuseppina, al quale diede sette figli. Nonostante la sua alta posizione Maria riuscì a sposarsi per amore vincendo le ostilità della famiglia contraria a quelle nozze. Un matrimonio con la granduchessa russa era di tutto prestigio ma il progetto rimase tale e fortunatamente altrimenti ci sarebbe stato un grande imbarazzo da parte della corte russa. La granduchessa Maria infatti era già sposata, segretamente dal 1854 con un nobile russo.



Un'altra candidata era la tedesca Stefania Hohenzollern-Sigmaringen (1837-1859), poco più che diciottenne. Stefania era figlia del principe Carlo di Hohenzollern Sigmaringen e di Giuseppina di Baden, la sua nonna materna era Stefania de Beauharnais nipote dell'imperatrice dei francesi Giuseppina e figlia adottiva dell'imperatore Napoleone Bonaparte, era quindi imparentata a Napoleone III imperatore dei francesi. L'unione sarebbe stata auspicabile anche in virtù di un'alleanza politica con Napoleone III sempre più necessario per realizzare il progetto di un'Italia unita. Tuttavia il progetto fallì, Stefania cingerà un'altra corona sposando il re del Portogallo Pietro V di Braganza nel 1858.



La candidata che sembrò avere maggiori possibilità per divenire la seconda moglie di Vittorio Emanuele, fu Mary Adelaide di Cambridge (1833-1897), figlia del duca di Cambridge Adolfo e di Augusta d'Assia Kassel, cugina della regina Vittoria, da questa raccomandata. Nel novembre 1855 Vittorio Emanuele era in visita a Londra, la famiglia reale inglese coltivava la speranza di una possibile unione. In quei giorni Vittorio Emanuele e Mary si videro quattro volte, la principessa colpì Vittorio tanto che questi mantenne il discorso del matrimonio aperto e nel 1856 inviò il barone Marocchetti con l'incarico di presentare una proposta di matrimonio, proposta che la principessa rifiutò. Al riguardo Mary scriveva: << Rispetto ad altri che potrei citare sono incline a chiudere un occhio per la sua mancanza di educazione...ma tra le mille e una obiezioni che sorgono immediatamente contro la sua offerta c'è il fatto...che la mia tranquillità e la mia felicità sarebbero, se diventassi sua moglie problematiche. Egli è...una brava persona, ma questo non basta a compensare la sua mancanza di principi e di buone maniere, e come potrei mai rispettare e stimare un uomo così totalmente grossolano, uno che non ha neppure la cortesia e la raffinatezza di un gentiluomo per compensare le sue debolezze? >> Ancora nubile a trent'anni, la regina Vittoria si mise alla ricerca di un marito per la cugina, trovandolo in Francesco di Teck, che Mary sposò nel 1866.



All'inizio del 1856, un deputato piemontese annotò sul suo diario: << Oggi corre voce che re Vittorio debba sposare la figlia del re dei Belgi. >> Quindici giorni dopo lo stesso deputato scriveva: << Il marchese Costa di Beaurregard mi ha detto che il matrimonio con la figlia del re del Belgio è certo, e che domani il ministro forse lo parteciperà alla Camera. La sposa essendo sedicenne ed il re un buon stallone, avremo numerosa prole regia. >> Si trattava di Carlotta di Sassonia Coburgo Gotha (1840-1927) figlia di Leopoldo I re del Belgio e di Luisa d'Orleans. Si trattava di voci di un progetto che decadde quasi subito. Nel 1857 Carlotta sposò Massimiliano d'Asburgo.



Fallito questo progetto matrimoniale, l'idea di un secondo matrimonio fu accantonato. Nel 1869 Vittorio Emanuele divenuto già da anni re d'Italia, si ammalò gravemente e temendo di morire decise di legalizzare la sua unione sposando morganaticamente il 18 ottobre Rosa Vercellana (1833-1885). Rosa non era una nobile era figlia di un militare, ed aveva conosciuto Vittorio nel 1847 quando aveva quattordici anni e lui ventisette. La loro unione al tempo delle nozze durava da ventidue anni. Rosa rimase accanto al marito fino alla fine, osteggiata dalla corte e dalla famiglia reale, ma amata dal popolo.

Edited by mounsier - 12/5/2015, 19:29
 
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view post Posted on 26/11/2008, 16:38
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Marie-Antoinette

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Le variazioni sul tema dei progetti matrimoniali più sconcertanti sono il passaggio disinvolto di una fidanzata (o di una moglie) da un fratello all'altro.
Il caso più celebre è quello di Caterina d'Aragona che sposò a 16 anni il principe ereditario d'Inghilterra Arturo, quindicenne, che morì precocemente. Più tardi Caterina sposò il giovane re Enrico VIII, appena salito al trono, il quale sul dubbio se il primo matrimonio fosse stato o no consumato costruì le assurde motivazioni del suo divorzio.


Un'immagine giovanile di Caterina d'Aragona (1485-1536), figlia dei Re Cattolici.


Arturo d'Inghilterra (1486-1502)


Un'immagine giovanile di Enrico d'Inghilterra (1491-1547)

Saltando a piè pari più di tre secoli e mezzo nella storia d'Inghilterra, altro caso eclatante fu quello di Maria di Teck, fidanzata con il principe ereditario Albert Victor, il famoso duca di Clarence che morì di tisi a soli 22 anni.
Mary sposò, circa due anni dopo, il fratello George, principe di Galles e futuro re d'Inghilterra (e a dire il vero, ci guadagnò molto nel cambio).


Mary di Teck (1867-1953)


Mary e Albert Victor, duca di Clarence (1864-1892)


Giorgio V d'Inghilterra (1865-1936)

Vicenda analoga in Russia: Dagmar di Danimarca era stata destinata dal padre a diventare zarina a tutti i costi: promessa allo zarevich Nicola (figlio di Alessandro II), passò disinvoltamente al fratello Alessandro, quando il primo morì, e lo sposò appena un anno dopo.
Ecco le foto ufficiali dei due successivi fidanzamenti (fanno un po' impressione):


Nicola di Russia (1843-1865) e Dagmar di Danimarca (1847-1828)


Alessandro di Russia (1845-1894) e Dagmar di Danimarca.

Queste che seguono sono foto più informali delle due coppie:




Era un bell'uomo, Alessandro III. Peccato che diventò così grasso e così despota (#entry285255761).

Edited by elena45 - 2/3/2009, 20:06
 
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mounsier
view post Posted on 26/11/2008, 20:49






Come era accaduto al principe Vittorio Emanuele anche il fratello Ferdinando di Savoia duca di Genova (1822-1855) fu lasciato libero di scegliere la propria consorte che avrebbe, naturalmente, dovuto rispondere a canoni fissi: appartenenza ad un alto lignaggio e alla religione cattolica. Ferdinando visitò le corti europee e intorno al 1846 presentò al padre una rosa di tre nomi.



Ferdinando seguì inizialmente la tradizione di casa Savoia scegliendo una principessa di casa Asburgo, e per l'esatezza della casa Asburgo-Este, la principessa di Modena Maria Beatrice (1824-1906). Maria Beatrice era figlia del duca di Modena Francesco IV e di Maria Beatrice di Savoia, figlia di quel Vittorio Emanuele I re di Sardegna la cui mancanza di figli maschi portò i Savoia-Carignano sul trono di Sardegna. Maria Beatrice era una candidata perfetta, ma a suo sfavore vi era il fatto di essere figlia del duca di Modena con il quale Carlo Alberto, padre di Ferdinando aveva un rapporto di forte inimicizia e di diffidenza reciproca. I due padri non riuscirono a mettere da parte le loro animosità e il matrimonio venne meno. Maria Beatrice finì con lo sposare nel 1847 Juan di Borbone Spagna conte di Montizòn.



A venticinque anni Ferdinando conobbe a Genova Luisa Hohenzollern (1829-1901), figlia di Carlo Federico Hohenzollern e di Maria di Sassonia Weimar Eisenach, e se ne innamorò. Luisa e i suoi genitori furono ospiti a Torino del re e della regina di Sardegna, Carlo Alberto però, pur trovando Luisa amabile, mise sin da subito il veto sulla religione della principessa, Luisa era infatti protestante e si incontrarono sin da subito difficoltà per una sua abiura tanto da far saltare le nozze. Pare che Luisa però non corrispondesse il sentimento del duca di Genova, e che lei stessa non era intenzionata ad abiurare la sua religione, finì con lo sposare nel 1854 Alexis di Assia-Philippstal.



Un'altra candidata era Olga Romanov (1822-1892), figlia dello zar Nicola I e di Carlotta Hohenzollern. Olga era attraente, colta ed intelligente tanto da essere considerata tra le principesse più desiderabili d'Europa. Carlo Alberto però anche su questa scelta del figlio mise un veto sulla religione, Olga era infatti ortodossa e come era accaduto con la corte prussiana anche con la corte russa si ebbero problemi sull'abiura che fecero naufragare il matrimonio. Olga finì con lo sposare nel 1846 Carlo di Wurttemberg.



Un'altra candidata arrivava dal lontano Brasile, si trattava della principessa Januaria di Braganza (1822-1901) figlia di Pietro I di Braganza e di Maria Leopoldina d'Asburgo Lorena. A proporla era stato il giovane imperatore Pietro II, in cerca di un marito per la sorella, che non brillava di qualità fisiche, mora come il padre e con un mento che sgraziava i tratti del suo viso. Januaria era sorella della giovane regina del Portogallo, oltre ad essere nipote dell'imperatore d'Austria, un matrimonio quindi con la principessa brasiliana si presentava come un'affare in termini di alleanze, ma il progetto di Pietro II non trovò sostegno in casa Savoia, difatti il progetto venne meno, e Januaria sposò nel 1844 Luigi di Borbone Napoli.



Carlo Alberto allora suggerì al figlio il nome della principessa Elisabetta di Sassonia (1830-1912) figlia del principe Giovanni di Sassonia e di Amalia di Baviera, nipote del re di Sassonia Federico Augusto II che non aveva avuto figli dalla moglie Maria di Baviera. Inizialmente poco incline alle nozze, Ferdinando fu poi convinto dai rapporti entusiastici sull'indole della principessa. Le nozze sarebbero dovute essere celebrate la primavera successiva per desiderio di re Carlo Alberto, ma gli eventi del 1848 procrastinarono le nozze che furono celebrate il 22 aprile 1850 e dopo il viaggio di nozze in Germania la coppia prese alloggio a Torino a Palazzo Chiablese, preferendo in estate e in autunno le residenze di Agliè e di Govone. La loro vita non era fastosa ma aveva quel tocco di stile in più che mancava a quella di Vittorio Emanuele e Maria Adelaide. Ferdinando ed Elisabetta erano raffinati, colti e amavano viaggiare. Ebbero due figli Margherita (1851) e Tommaso (1854). Nonostante il buon affiatamento, non mancarono i problemi, il diplomatico francese Henri d'Ideville sulla coppia scriveva: << La principessa sassone nonostante un comportamento irreprensibile, era stata per suo marito causa di seri dispiaceri...>> Il matrimonio durò tuttavia pochi anni quattro in tutto, Ferdinando morì a trentadue anni nel 1855.



Rimasta vedova a venticinque anni Elisabetta, fu nella rosa delle candidate come possibile seconda moglie di Vittorio Emanuele, ma come abbiamo visto il progetto non andò in porto. Tuttavia comparve un candidato alla sua mano il principe Girolamo Bonaparte (1822-1891), figlio di Girolamo Bonaparte ex-re di Westfalia, fratello di Napoleone Bonaparte, e di Caterina del Wurttemberg, cugino quindi di Napoleone III. Elisabetta però rifiutò la proposta che l'avrebbe tenuta lontana dai figli e finì con lo sposare il 4 ottobre 1856 Nicola marchese di Rapallo con le conseguenze che ne derivarono e che abbiamo visto.


Nicola Rapallo

Edited by mounsier - 4/9/2012, 20:37
 
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mounsier
view post Posted on 28/11/2008, 11:42






Maria Clotilde (1843-1911) era la figlia prediletta di Vittorio Emanuele II, cresciuta a stretto contatto con la madre e la nonna Maria Teresa d'Asburgo-Toscana, donne pie e profondamente religiose, che inculcarono nella piccola Maria Clotilde una fede profonda a tratti bigotta. La perdita della madre a dodici anni influì molto su Maria Clotilde. Teneramente legata alla sorella minore Maria Pia che all'epoca della morte della madre aveva otto anni, Maria Clotilde le farà da madre. Cresciute insieme, separate dai fratelli che incontravano per poche ore nel pomeriggio, le due mostreranno un attaccamento reciproco per tutta la vita. Totalmente diverse Maria Clotilde introversa rifuggiva la mondanità, Maria Pia di carattere estroverso, sarà il volto mondano della monarchia portoghese.



Intorno alla seconda metà degli anni cinquanta del 1800 si presentò un candidato alla mano di Maria Clotilde, il duca di Calabria Francesco di Borbone (1836-1894) figlio di Ferdinando II di Borbone e di Maria Cristina di Savoia. Francesco era cresciuto nella memoria della Venerabile madre, morta nel darlo alla luce, una Savoia figlia di quel Vittorio Emanuele I, la cui mancanza di figli maschi aveva portato sul trono di Sardegna i Savoia Carignano. Francesco era profondamente religioso al pari di Maria Clotilde. Il conte Ludolf sull'interesse di Francesco per Clotilde scriveva: << ...provava una particolare inclinazione per le di lei virtù che gli richiamavano alla mente quelle della sua augusta madre... >> Non erano però tutti favorevoli a queste nozze, da Ferdinando II re del regno delle Due Sicilie che al riguardo diceva: << Abbiamo già troppi parenti a Torino >> a Cavour che segretamente mirava ad unire l'intera Italia a danno dei Borboni. Il matrimonio quindi non andò in portò e Francesco sposò nel 1859 Maria Sofia Wittelsbach.



Verso la fine degli anni cinquanta si parlò di un progetto matrimoniale per Maria Clotilde strenuamente sostenuto da Cavour. Il ministro piemontese era favorevole ad un'alleanza prussiana da cimentarsi con un matrimonio tra la principessa italiana e Leopoldo Hohenzollern Sigmaringen (1835-1905) figlio di Carlo Antonio Hohenzollern Sigmaringen e Giuseppina di Baden. Leopoldo apparteneva al ramo cattolico degli Hohenzollern e su di lui e le sue sorelle si erano posati gli occhi delle monarchie cattoliche e non eurpoee, tanto e vero che la sorella Stefania era diventata regina del Portogallo. Il progetto sembrava avere buone premesse ma le vicende politiche di quegli anni in Italia favorirono tutt'altro matrimonio. Leopoldo sposerà nel 1861 Antonia di Braganza.



Il progetto di un'Italia unita per la quale fondamentale appariva l'appoggio francese, vide siglata l'alleanza con Napoleone III imperatore dei francesi, attraverso un matrimonio, tra la quindicenne Maria Clotilde e il trentaseienne cugino di Napoleone III Girolamo Bonaparte (1822-1891), figlio di Girolamo Bonaparte e di Caterina del Wurttenberg. Le nozze furono celebrate nel 1859, la coppia era mal assortita, lui era un gaudente, a tratti vizioso, lei religiosa e poco incline alla vita di corte, i due ebbero tre figli Napoleone Vittorio (1862) Luigi (1864) Maria Letizia (1866). Rimasta vedova nel 1891, ormai da anni caduto l'impero francese, Maria Clotilde visse ritirata a Moncalieri, tanto da essere chiamata la Santa di Moncalieri.



Intorno alla metà degli anni sessanta del 1800 si iniziò a pensare al matrimonio dell'erede al trono il principe Umberto di Savoia (1844-1900). A raccogliere in una lista le possibili candidate alla mano del principe, fu la sorella di questi Maria Clotilde, la quale a tal proposito scriveva: << Sarà ben difficile sposare Umberto...essendo poco disposto al matrimonio. >>



La prima scelta di Maria Clotilde fu Amalia di Sassonia Coburgo Gotha (1848-1894) figlia del principe Augusto di Sassonia Coburgo Gotha e di Clementina d'Orleans. Amalia aveva parenti illustri, lo zio paterno Ferdinando era reggente per il figlio del trono portoghese, attraverso il padre era imparentata con il re Leopoldo I del Belgio e con Vittoria regina d'Inghilterra, inoltre il fratello minore Leopoldo era stato in lizza per diventare marito della regina di Spagna Isabella II. Proprio in quel periodo Amalia in visita alla corte inglese aveva fatto furore per la sua bellezza. Nonostante le buone premesse Amalia fu presto scartata. Amalia fidanzata dapprima a Leopoldo Wittelsbach, per l'intromissione dell'imperatrice d'Austria Elisabetta, nel 1875 sposò il fratello minore di questa Massimiliano Emanuele Wittelsbach.



Un'altra candidata fu Margherita d'Orleans Nemours (1846-1893) figlia di Luigi d'Orleans duca di Nemours e di Vittoria di Sassonia Coburgo Gotha. Margherita era nipote dell'ex re di Francia Luigi Filippo I d'Orleans e per via dei genitori era imparentata con mezza Europa ed era tra le candidate più richieste, dall'arciduchessa Sofia d'Austria per il figlio Carlo Ludovico d'Asburgo Lorena, alla duchessa in Baviera Ludovica per il figlio Carlo Teodoro. Margherita era pia e graziosa perfetta per Clotilde ma non se ne fece nulla. Margherita finì con lo sposare nel 1862 il principe Władisław Czartoryski.



Una terza candidata fu Maria Hohenzollern Sigmaringen (1845-1912) figlia di Carlo Antonio Hohenzollern Sigmaringen e di Giuseppina di Baden. Maria era sorella della regina del Portogallo Stefania, e del futuro re di Romania Carlo. Nonostante la famiglia tedesca appartenesse al ramo degli Hohenzollern, la famiglia di Maria era cattolica, e su Maria i giudizi erano positivi soprattutto sul suo carattere. Anche se Maria appariva una candidata perfetta finì con l'essere scartata. Maria che sarà presa in considerazione anche come possibile moglie di Edoardo d'Inghilterra figlio della regina Vittoria, nel 1867 sposò Filippo del Belgio.



Una quarta candidata fu un'altra Orleans Maria Amelia (1851-1870) figlia di Antonio d'Orleans duca di Montpensier e di Luisa Fernanda di Borbone Spagna. Maria Amelia era nipote della regina Isabella II e per parte di padre era imparentata alla prolifica famiglia degli Orleans. Tuttavia Maria Amelia fu presto scartata, non si sposerà e morirà poco più che diciannovenne per tubercolosi.



Un'altra candidata fu la bellissima Sofia di Wittelsbach (1847-1897) figlia di Massimiliano dei duchi in Baviera e di Ludovica Wittelsbach. Sofia aveva parentele illustri la sorella Elisabetta aveva sposato il cugino Francesco Giuseppe I imperatore d'Austria, l'altra sorella Maria Sofia aveva sposato l'erede del regno delle Due Sicilie Francesco Borbone, il cugino Luigi era re di Baviera, una zia era regina di Prussia, un'altra di Sassonia. Ma proprio queste illustri parentele, soprattutto quelle con l'Austria e con il Regno delle Due Sicilie furono la causa dell'abbandono di un progetto matrimoniale con Sofia. Sofia dapprima fidanzata al re di Baviera Ludwig II, vide da questi procrastinare il matrimonio per poi rompere il fidanzamento. Sofia finì con lo sposare nel 1868 Ferdinando d'Orleans duca d'Alençon



Inoltre come da tradizione si guardò tra le numerose arciduchesse austriache. E alla fine la scelta cadde su Matilde d'Asburgo-Teschen (1849-1867), figlia dell'arciduca Alberto duca di Teschen e di Ildegarda di Baviera. Il matrimonio aveva lo scopo di rinsaldare il rapporto tra i Savoia e gli Asburgo, anche a seguito delle acquisizioni territoriali ai fini dell'unificazione dell'Italia, ottenute ai danni dell'impero austriaco. Il conte Cibrario, fiduciario di Vittorio Emanuele II, a Vienna aveva scritto al sovrano in termini entusiasti: << All'incontro l'arciduchessa Matilde risulta buona, affettuosa, sana. Avrà 25 milioni. L'imperatore è lieto di darla. >> Umberto era estremamente disinteressato alle trattative matrimoniali preso com'era dalla sua passione per la contessa Litta, ma rimase profondamente turbato dalla causa della fine del progetto matrimoniale. Matilde morì una sera d'estate avvolta tra le fiamme del suo vaporoso negligè di organza e pizzi nel tentativo di nascondere alla sua nutrice la sigaretta che stava fumando in attesa del bagno.



Prima che divenisse definitiva la scelta in casa d'Austria dell'arciduchessa Matilde, Umberto sembrò però preferirle un'altra Asburgo, ossia Maria Teresa d'Asburgo Este (1849-1919) figlia dell'arciduca Ferdinando d'Asburgo Este, morto pochi mesi dopo la nascita della figlia, e di Elisabetta d'Asburgo Lorena. Maria Teresa era l'ultima esponente del ramo Asburgo Este, sua nonna era una Savoia, quindi la scelta poteva considerarsi più che azzeccata, ma il solito conte Cibrario la giudicò: <<...di carattere non buono e malsano...>> e di conseguenza si scelse la più tranquilla Matilde. Quanto a Maria Teresa, proprio al funerale della povera Matilde, per altro sua cara amica, conobbe colui che sarebbe stato suo marito nel 1867 il principe di Baviera Leopoldo Wittelsbach.



La drammatica morte della diciottenne arciduchessa pose fine al progetto matrimoniale con la casa Asburgo. La stampa europea attribuì la candidatura di Anna Murat (1841-1924) figlia di Luciano Murat e dell'americana Caroline Georgine Fraser, i cui nonni erano Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte, parente quindi di Napoleone III, il progetto vero o presunto non ebbe seguito, ed Anna sposò nel 1865 il conte Antoine de Noailles.



Un'altra candidata fu una nipote dello zar Alessandro II, Eugenia di Leutchenburg (1845-1925) figlia della sorella dello zar Maria e di Massimiliano duca di Leutchenburg, che in virtù del suo matrimonio con la figlia dello zar Nicola I aveva assunto il titolo di principe Romanovsky. Ma anche questo progetto non era destinato ad andare in porto ed Eugenia che aveva visto sfumare anche un progetto matrimoniale con Alfredo d'Inghilterra figlio della regina Vittoria, nel 1868 sposò Alessandro duca di Oldenburg.



Un'altra candidata fu Isabella di Borbone (1851-1932) figlia di Isabella II regina di Spagna e di Francesco d'Assisi di Borbone Spagna. Isabella era molto amata in Spagna ed era erede del fratello Alfonso, lo sarà infatti fino al 1880 alla nascita della prima nipote. Isabella, detta la gatta, era particolarmente voluta in casa Savoia, era stata presa in considerazione anni prima per un altro Savoia, ma Isabella fu scartata perchè già impegnata con un cugino.



Alla fine Vittorio Emanuele rispolverò un progetto discusso già nel 1864 ma subito accantonato per la giovane età della candidata, ossia un' unione in seno alla stessa casa Savoia, con la principessa Margherita (1851-1926), figlia di suo fratello Ferdinando duca di Genova e di Elisabetta di Sassonia.



Margherita era di media bellezza, intelligente e colta, si era parlato anche di un suo possibile matrimonio con Carlo Hohenzollern Sigmaringen (1839-1914), futuro Carol I re di Romania, ma Margherita al riguardo dichiarò: << Piuttosto che lasciare l'Italia preferirei restare zitella.>> Vittorio Emanuele imparò a conoscere la nipote rimanendone affascinato e apprezzandone le qualità umane e politiche. Le nozze furono celebrate il 22 aprile 1868 e l'anno dopo nacque il loro unico figlio Vittorio Emanuele (1869). Il matrimonio tra Umberto e Margherita divenne ben presto un matrimonio di facciata. Scoperta la relazione tra il marito e la contessa Litta, dopo una furiosa scenata e secondo alcuni un colpo di pistola sparato dalla stessa Margherita, fu convinta dal suocero-zio ad evitare uno scandalo. La coppia era mal assortita Margherita amava circondarsi di letterati che Umberto ricusava, i gusti e gli interessi erano nella coppia molto diversi. Il matrimonio durò quarantadue anni fino al 29 luglio 1900 quando Umberto fu assassinato.



Il secondo figlio maschio di Casa Savoia Amedeo duca d'Aosta (1845-1890), fu avviato alla carriera militare, nel 1859 raggiunse il grado di capitano e nel 1866 il grado di maggiore generale ottenendo una medaglia al valore nella Terza Guerra d'Indipendenza dove rimase anche ferito. A partire dai primi anni del 1860 si iniziò a pensare al matrimonio del duca d'Aosta.



Inizialmente si pensò ad una unione con un'infanta spagnola, Isabella di Borbone (1851-1931) figlia di Isabella II regina di Spagna e di Francesco di Borbone Spagna. Il progetto era del 1864 e proveniva dai Borboni e in particolare dal ministro O'Donnell, intenzionato a seguire la politica portoghese di alleanza con la nuova Italia, che aveva portato al matrimonio tra Luigi I di Braganza re del Portogallo con Maria Pia di Savoia, figlia minore di Vittorio Emanuele II. La regina Isabella non era particolarmente convinta di questo progetto, preferendo ad Amedeo il secondogenito del re del Belgio, tuttavia si giunse ad un compromesso, con una visita del giovane duca a Zarauz nei Paesi Baschi dove risiedeva in vacanza la famiglia reale. La visita di Amedeo non portò alcun risultato. Il progetto non andò in porto con la felicità della regina. Ma per Isabella non andò in porto ne anche il progetto con il principe Filippo del Belgio, ed Isabella finì con lo sposare nel 1868 il cugino Gaetano di Borbone Napoli.

Accantonato questo progetto matrimoniale, re Vittorio Emanuele era favorevole ad un progetto matrimoniale con le famiglie reali o di Sassonia o di Baviera, ma Amedeo non era dello stesso avviso, come dimostrò facendo di testa propria.



Nel 1864 Amedeo conosce a Firenze la principessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna (1846-1876), figlia di Carlo Emanuele dal Pozzo della Cisterna e di Louise de Merode una nobile belga. I due si incontrarono l'anno dopo a Torino dopo il ritorno di lei dal Belgio, inizia un discreto corteggiamento da parte di Amedeo al quale Maria Vittoria è consenziente. Quando Vittorio Emanuele scopre la volontà del figlio di sposare la principessa torinese, inizialmente è contrario poi cede alla determinazione del figlio. I due si sposano il 30 maggio 1867. Il matrimonio durerà undici anni, nasceranno tre figli Emanuele Filiberto (1869) Vittorio Emanuele (1870) e Luigi Amedeo (1873). Per tre anni i due vivranno l'avventura del trono spagnolo tra difficoltà politiche e attentati, fino all'abdicazione di Amedeo al titolo di re e al ritorno in Italia in Piemonte. Prostrata dalla tisi Maria Vittoria morirà nel 1876 a Sanremo, assistita fino alla fine dal marito.



Amedeo solo anni dopo contrarrà un secondo matrimonio con la nipote Maria Letizia Bonaparte (1866-1926), figlia della sorella Clotilde e di Gerolamo Napoleone Bonaparte.



Maria Letizia era cosiderata piuttosto bella, e a Firenze aveva conosciuto il cugino Emanule Filiberto (1869-1931) figlio di Amedeo, si era parlato di un possibile matrimonio tra i due, che tuttavia non andò in porto. Un altro candidato fu un cugino Bonaparte Roland ( 1858-1924) figlio di Pierre Bonaparte e di Justine Ruflin, nel 1886 voci davano quasi per certo il matrimonio ma il tutto si risolse in un nulla di fatto. Nel 1888 a Monacalieri Amedeo e Letizia si rividero e qui nacque l'idea del matrimonio da parte di Amedeo, Letizia accettò soprattutto per il desiderio di allontanarsi dal giogo della madre estremamente bigotta e che rifuggiva la mondanità, a differenza della figlia estroversa e piena di vita, nel giro di pochi mesi i due si sposarono l'11 settembre 1888.
Il matrimonio diede scandalo a corte sia per la parentela che per la differenza dì età, Letizia aveva diciannove anni e Amedeo quarantatre. Dal matrimonio nacque un figlio Umberto Maria (1889). Il matrimonio fu piuttosto breve durò poco meno di un anno e mezzo, Amedeo infatti morì il 18 gennaio 1890. Letizia non si risposò, vivendo diverse relazioni sentimentali.



Quanto ai figli minori di Amedeo, Vittorio Emanuele (1870-1946) conte di Torino e Luigi Amedeo (1873-1933) duca degli Abruzzi, furono accomunati da medesimi progetti matrimoniali. Sia per Vittorio Emanuele che per Luigi Amedeo si parlò delle stesse candidate.



Una prima era Xenia Petrovic Njegosh (1881-1960) figlia di Nicola principe poi re del Montenegro e Milena Vukotic. Xenia era la sorella minore della regina Elena moglie del re d'Italia Vittorio Emanuele III. I roumors parlavano di un altro progetto matrimoniale con casa Savoia, ad alimentare le voci erano la dote di Xenia, di ben un milione di rubli, la reputazione della sua famiglia di godere di una buona salute, nonchè i rapporti dei contemporanei che esaltavano la bellezza della principessa montenegrina, tanto che numerosi erano i suoi corteggiatori, ma non solo, Xenia era conosciuta per avere un carattere solare e un indole caritatevole. Il progetto matrimoniale che interessò i membri di casa Savoia Aosta non trovò conferma nei fatti, Xenia dal canto suo, decise di non sposarsi bocciando i candidati del padre alla sua mano.



L'altra candidata era Patrica di Connaught (1886-1974) figlia di Arturo d'Inghilterra e di Luisa Hohenzollern. Patricia era nipote del re Edoardo VII d'Inghilterra che puntava molto su un matrimonio di prestigio per Patricia.
Si era già parlato per l'allora principe di Napoli Vittorio Emanuele, di un matrimonio con la casa reale inglese, proprio con una delle figlie di re Edoardo VII, e l'idea di un matrimonio italiano non dispiaceva agli inglesi nè allora nè ora. Tuttavia il progetto matrimoniale, di cui si parlò per Luigi Amedeo fu nel pieno della questione del matrimonio americano. Luigi Amedeo aveva conosciuto in uno dei suoi viaggi Katherine Hallie Elkins, figlia di Stephen Benton Elkins un senatore americano. Il caso ebbe una risonanza mondiale, se in America era vista come una favola, in Europa era una trasgressione alle regole di una casa reale. La ferma opposizione del re Vittorio Emanule III, non valse a fargli cambiare idea nemmeno l'idea di un matrimonio morganatico, portò Luigi Amedeo a chiudere la relazione e a decidere di non sposarsi. Lo farà però negli ultimi anni della sua vita sposando una donna somala Faduma Ali.
Si parlò poi di un matrimonio tra Vittorio Emanuele e Patricia, ma il conte di Torino era uno scapolo impenitente che non aveva proprio voglia di accasarsi. Patricia che vedrà sfumare altri matrimoni di prestigio sposerà nel 1919 un nobile inglese sir Alexander Ramsey.



Un progetto matrimoniale che vide protagonista Vittorio Emanuele fu quello dato per certo dalla stampa europea tra lui e la principessa di Baviera Clara Wittelsbach (1874-1941) figlia di Adalberto di Baviera e di Amalia di Borbone Spagna. Nel gennaio del 1898 infatti la stampa europea dava per certo il fidanzamento tra i due, Clara non era un'estranea alla corte dei Savoia, dato che la sorella maggiore Isabella era cognata della regina Margherita, avendone sposato l'unico fratello Tommaso, ma il progetto vero o presunto non ebbe seguito, e tanto Tommaso quanto Clara, in futuro, non si sposeranno.

Edited by mounsier - 27/10/2016, 21:38
 
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mounsier
view post Posted on 30/11/2008, 12:14






A venticinque anni l'erede al trono il principe di Napoli Vittorio Emanuele di Savoia (1869-1946), sembrava essere ben lontano dall'idea di accasarsi, con una certa preoccupazione del re Umberto e della regina Margherita, tanto più che il duca d'Aosta l'alto e bello Emanuele Filiberto aveva già impalmato l'algida Elena d'Orleans, con la quale non faceva mistero delle mire al trono. Sul principe di Napoli circolavano diverse voci, che fosse impotente, sterile. La ricerca di una moglie era incominciata da tempo da parte della regina Margherita con i suoi ministri ma in segreto senza farne parola con il giovane principe.



Durante un viaggio in Inghilterra il principe conobbe la principessa inglese Maud di Sassonia Coburgo Gotha (1869-1938) una giovane estroversa e sportiva, figlia del principe ereditario Edoardo e della principessa danese Alessandra, e nipote della regina Vittoria, la quale era piuttosto favorevole a quelle nozze e nel vedere un'altra delle sue nipoti su un trono europeo. L'ambasciatore italiano al riguardo scriveva: << Il progetto di tale matrimonio sarebbe accolto con entusiasmo dalla nazione britannica, dal governo, e dalla famiglia reale. >> Ma la regina Margherita fece ben presto sentire la sua voce: << La sposa di mio figlio deve essere cattolica. >> Iniziarono una serie di accordi tra la corte inglese e quella italiana sull'abiura della principessa Maud, questa era infatti protestante, Margherita voleva che la principessa abiurasse prima di arrivare sul suolo italiano, Vittoria poi. Non si riuscì a trovare un accordo e il progetto sfumò. Maud sposò nel 1896 il principe Carlo di Danimarca.



Maud non fu la sola nipote della regina Victoria ad essere presa in considerazione come moglie di Vittorio Emanuele. Nel 1893 il principe di Napoli era in visita in Inghilterra e rimase affascinato da Victoria Melita di Sassonia Coburgo Gotha (1876-1936) figlia del principe poi duca di Sassonia Coburgo Gotha Alfredo d'Inghilterra e della granduchessa russa Maria Alexandrovna Romanov. Victoria Melita era una giovane diciassettenne << alta, scura, dagli occhi violetti...con la sicurezza di un'imperatrice ed il temperamento di un maschiaccio..>> secondo un osservatore. Ma a tuonare contro questo progetto fu la madre di Victoria Melita, la duchessa Maria che fu contrarissima, nonostante la sua ben nota ambizione, all'idea di un matrimonio con colui che definiva << il piccolo mostro del principe di Napoli.>> Victoria Melita avrebbe sposato nel 1894 il cugino Ernest Ludwig granduca d'Assia.




In virtù dell'amicizia con la casa Hohenzollern si pensò ad un legame matrimoniale che legasse le due famiglie. L'imperatore Guglielmo II propose la propria cognata, la sorella minore di sua moglie, Fedora di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg (1874-1910), figlia del duca Federico VIII e di Adelaide di Hohenloe Langeburg. Ma il progetto non andò in porto, Fedora non si sposerà.



Si pensò di riprendere la tradizione dei matrimoni di casa Savoia con gli Asburgo Lorena, e più precisamente con la figlia dell'imperatore Francesco Giuseppe, Maria Valeria d'Asburgo Lorena (1868-1924), l'ultima figlia dell'imperatore avuta dalla moglie Elisabetta Wittelsbach. Ma Maria Valeria era ben lontana dall'accettare un progetto matrimoniale per ragioni politiche, e nonostante la prestigiosa posizione che si sarebbe trovata ad occupare o forse proprio per questo rifiutò. Maria Valeria avrebbe sposato nel 1890 Francesco Salvatore d'Asburgo Lorena.



Sfumato il progetto con la propria figlia l'imperatore Francesco Giuseppe propose la nipote l'arciduchessa Maria Annunziata (1876-1961), figlia dell'arciduca Carlo Ludovico, fratello dell'imperatore e di Maria Teresa di Braganza. Il progetto andò in fumo, anche in virtù dei troppi legami di sangue tra le due famiglie e dei possibili effetti. Maria Annunziata anni dopo nel 1902 romperà il suo fidanzamento con Sigfried di Baviera preferendo la vita religiosa e divenendo badessa del Convento Teresiano di Hradschin.



La principessa Elena d'Orleans (1871-1951) figlia del pretendente al trono di Francia Luigi Filippo e della principessa spagnola Maria Isabella d'Orleans, fece un viaggio in Italia a Napoli, nella speranza di attirare l'attenzione del principe ereditario ma anche del re e della regina. Elena era molto ambiziosa, era stata amata da un principe ereditario protestante, ed era stata presa in considerazione per un principe ereditario ortodosso, ma le differenze religiose avevano fatto naufragare i progetti matrimoniali. Elena non attirò, come sperò, l'attenzione del principe ereditario che la definì anni dopo, quando Elena entrerà comunque a far parte di Casa Savoia, troppo alta e ossuta. La stessa regina Margherita era contraria alle nozze con un'Orleans, che riteneva non portassero nulla di buono, inoltre c'era il problema di eventuali frizioni con la Repubblica francese. Elena sposerà nel 1895 Emanuele Filiberto di Savoia duca d'Aosta.



Di ancor più breve durata fu il progetto di sposare il principe con la principessa Luisa di Danimarca (1875-1906), figlia del re Federico VIII e di Luisa di Svezia. Luisa era alta, superava il metro e ottanta, e robusta appariva perfetta per rinvigorire il sangue dei Savoia, ma il problema della religione fece naufragare il progetto, e nel 1896 Luisa sposò Federico di Schaumburg-Lippe.



Un'altra candidata era la principessa del Belgio Clementina di Sassonia Coburgo Gotha (1872-1955), figlia del re Leopoldo II e di Maria Enrichetta d'Asburgo Lorena. Clementina era una candidata perfetta cattolica e ricchissima, ma fidanzata in segreto a Napoleone Vittorio Bonaparte, cugino di Vittorio Emanuele, il progetto sfumò e Clementina sposò solo nel 1912 l'uomo amato.



Un'altra candidata fu la principessa Maria di Grecia (1876-1940), figlia di Giorgio I re di Grecia e di Olga Romanov, il progetto durò molto poco si vennero a creare sin da subito problemi sull'abiura della principessa che nel 1900 sposò Giorgio Romanov.



Un'altra candidata fu la granduchessa russa Xenia Romanov (1875-1960) figlia di Alessandro III e di Dagmar di Danimarca. La granduchessa era però contro queste nozze, religiosissima non avrebbe accettato di abiurare la fede ortodossa ed inoltre era innamorata sin da ragazzina di Alessandro Romanov che sposò nel 1894.



Già a partire dagli anni ottanta si prese in considerazione un matrimonio con la casa montenegrina, il progetto era stato presentato alla regina da Crispi, che aveva origini slave, ma fu poi accantonato per essere ripreso negli anni novanta. Furono prese in considerazione le principesse Elena Petrovic Niegosh (1873-1952) e la sorella minore Anna (1874-1971), lasciando la preferenza a Vittorio Emanuele. Un primo incontro tra il principe e le principesse avvenne a Venezia per l'Esposizione Internazionale d'Arte, e alla Fenice di Venezia Vittorio Emanuele sedette accanto ad Elena rimanendone affascinato. Un ulteriore incontro si ebbe in Russia nel 1896 durante l'incoronazione di Nicola II, durante i festeggiamenti, Vittorio Emanuele si convinse al matrimonio con Elena, furono facilmente superati i problemi dell'abiura e il matrimonio venne celebrato il 24 ottobre 1896.


Karl von Mannerheim


Arsenio Karadordevic

Elena era stata educata in Russia nel collegio di Smolniy e frequentava spesso la corte russa, e fu qui che conobbe due suoi pretendenti. Il primo era il barone Karl von Mannerheim (1867-1951), l'altro era Arsenio Karadordevic (1859-1938), fratello del re di Serbia, i due innamorati di Elena ben presto divennero acerrimi nemici punzecchiandosi reciprocamente fino ad arrivare ad uno scontro aperto con un duello, dove il primo rimase ferito. Il duello creò un certo scandalo tanto che il padre di Elena la richiamò a Cettigne. Tra i due la preferenza di Elena andava a Karl, i due però furono osteggiati dalla famiglia di lui, Elena non aveva grandi mezzi e le fu preferita la ricchissima Anastasia Arapova che Karl sposò nel 1892, Arsenio invece sposò nello stesso anno la principessa Aurora Demidov di San Donato.



Lo zar di tutte le Russie Alessandro III aveva più volte affermato che l'unico vero amico della Russia era il Montenegro nella persona del principe Nicola Petrovic Nijegosh, per cui si parlò anche di un possibile matrimonio tra lo zarevic Nicola Alexandrovic Romanov (1869-1917) con una delle figlie del principe Nicola ed in particolare proprio Elena, ma il progetto rimase una mera idea, Nicola avrebbe sposato Alix d'Assia Darmstadt nel 1894.



Il matrimonio tra Vittorio Emanuele ed Elena divenne presto un matrimonio caratterizzato da un profondo affetto tra i due e rinvigorì il sangue dei Savoia fiaccato dai continui matrimoni tra congiunti. Dal matrimonio nacquero Jolanda (1901) Mafalda (1902) Umberto (1904) Giovanna (1907) Maria (1914). I due coniugi avevano molte cose in comune preferivano una vita di stampo borghese, amavano la pesca, i viaggi e la fotografia. Vittorio Emanuele era solito portare o far portare quando ne era impossibilitato, dei fiori alla moglie ogni giorno. Il matrimonio durò cinquantuno anni, insieme affrontarono gli eventi della prima guerra mondiale, della dittatura fascita, della seconda guerra mondiale e dell'esilio in Egitto dove Vittorio Emanuele morì.

Edited by mounsier - 30/3/2018, 21:15
 
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view post Posted on 30/11/2008, 17:50
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (mounsier @ 30/11/2008, 12:14)
L'arciduchessa Maria Teresa Asburgo, erede dell'imperatore Carlo VI, prima di sposare Francesco di Lorena fu fidanzata al fratello maggiore di questi, Leopoldo Clemente, la cui morte aprì la strada a nuovi progetti matrimoniali.

Non conoscevo questo particolare. Certo il caso è un po' diverso rispetto a quelli citati prima, di regnanti che sposano la fidanzata o la moglie del fratello morto.
Maria Teresa aveva solo sei anni quando morì Clemente di Lorena (1707-1723) e non era consapevole. Non solo, ma finì per sposare l'uomo che amava.
Mary di Teck e Dagmar di Danimarca erano adulte e mi piacerebbe sapere se prevalse in loro l'ambizione di diventare regina, il piacere di sposare comunque un bell'uomo, o l'umiliazione di essere manovrata.

Mi fai ricordare , per analogia, il caso famoso della figlia di Maria Teresa, Maria Carolina, che sposò quel "bellissimo" figuro di Ferdinando IV di Borbone re di Napoli, dopo che due sorelle prima di lei erano state promesse ed erano morte entrambe di vaiolo.


Giovanna Gabriella (1750-1762).


Maria Josepha (1751-1767).


Maria Carolina (1752-1814)


Ferdinando IV di Borbone ventenne (1751-1825)

Ferdinando e Carolina si sposarono che erano poco più che adolescenti, lui 17 e lei 16 anni.

Edited by elena45 - 30/11/2008, 20:32
 
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mounsier
view post Posted on 1/12/2008, 12:05






Jolanda (1901-1986) era una ragazza sportiva, alta, bella ed elegante tanto da essere considerata la principessa più bella d'Europa. Era la figlia prediletta del padre, nata dopo quattro anni dalle nozze dei genitori quando si iniziava a disperare sulla nascita di un figlio, ed era quella che più assomigliava fisicamente alla madre. Jolanda come le sorelle, aveva ricevuto un'educazione di stampo borghese, la madre insegnò loro anche a cucinare e a fare i mestieri, tanto che la nonna Margherita chiedeva alle nipoti quando la loro madre avrebbe incominciato a dar loro un'educazione da principesse. Quando Jolanda raggiunse l'età da marito, le proposte non mancarono ed anche di un certo prestigio, tanto che per Jolanda si prospettava un futuro da regina.



Inizialmente si parlò di un possibile matrimonio con il principe David d'Inghilterra (1894-1972) il futuro Edoardo VIII, figlio del re Giorgio V e di Mary di Teck. Il matrimonio era fortemente voluto dalla regina madre Margherita, la quale però non mise in conto la questione religiosa. Jolanda per sposare l'erede al trono inglese avrebbe dovuto abiurare la fede cattolica dato che all'erede al trono inglese non era (e non è) concesso sposare una cattolica. Nel 1922 la stampa inglese parlava di un interessamento del principe per la principessa italiana, le voci erano così insistenti che David fu costretto a smentirle. E' ben nota la storia sentimentale di Edoardo VIII, innamoratosi dell'americana divorziata Wallis Simpson abdicò al trono per poterla sposare nel 1937.



Un altro candidato proposto dalla regina madre Margherita fu Amedeo di Savoia Aosta (1898-1942), figlio del duca d'Aosta Emanuele Filiberto e di Elena d'Orlenas, il progetto incontrò l'opposizione del figlio Vittorio Emanuele III che non aveva in grande simpatia gli Aosta e temeva gli effetti di un matrimonio tra consanguinei. Amedeo sposerà nel 1927 un'altra parente Anna d'Orleans.



Un altro candidato fu il principe ereditario del Belgio Leopoldo di Sassonia Coburgo Gotha (1901-1983), figlio di Alberto I e di Elisabetta Wittelsbach. Il matrimonio era auspicato da entrambe le famiglie, tra le quali scorreva da anni dell'amicizia. Leopoldo era un candidato perfetto cattolico, futuro re, ma il progetto non andò in porto nonostante per la stampa fosse dato per certo. Tuttavia di Leopoldo si parlò per un'altra Savoia.



Un altro candidato fu Boris III di Sassonia Coburgo Gotha zar di Bulgaria (1894-1943), figlio di Ferdinando I e di Maria Luisa di Borbone Parma. Boris era salito al trono a ventiquattro anni, la Bulgaria non era un paese ricco tutt'altro. Come con Leopoldo anche con Boris la stampa diede quasi per certo il matrimonio che non andò in porto. Di Boris parleremo più avanti, di lui si parlò di altri due progetti matrimoniali in casa Savoia



Un altro candidato fu il principe ereditario Giorgio di Grecia (1890-1947), figlio del re Costantino I e di Sofia Hohenzollern. Il problema che venne subito a presentarsi fu la questione religiosa e la necessità dell'abiura della principessa, ma a sfavorire il progetto vi era anche la situazione politica della Grecia piuttosto critica, per cui il progetto sfumò. Nel 1921 Giorgio sposò Elisabetta di Romania.



Un altro candidato fu il principe ereditario Carol di Romania (1893-1953), figlio del re Ferdinando I e di Maria di Sassonia Coburgo Gotha. Il progetto però non ebbe lunga durata e ben presto sfumò. Carol vivrà alterne vicende matrimoniali, sposando nel 1918 Joanna Lambrino, il matrimonio fu annullato nel 1919, nel 1921 sposò Elena di Grecia dalla quale divorziò nel 1928.



Fallito il progetto matrimoniale con Carol fu proposto il fratello minore Nicola di Romania (1903-1978), ma anche questo progetto ebbe breve durata. Nicola sposò nel 1931 Johanna Dumitrescu Doletti.



Un altro candidato fu Alessandro I di Jugoslavia (1888-1934), figlio di Pietro I re di Serbia e di Zorka Petrovic Niegosh, cugino quindi di Jolanda. Alessandro divenne nel 1922 il primo re di Jugoslavia, nonostante i legami familiari però il progetto matrimoniale non andò in porto. Alessandro sposò nel 1922 Maria di Romania.



Un altro progetto era stato proposto da Mussolini, una unione che richiamava la tradizione matrimoniale di casa Savoia con gli Asburgo Lorena e più precisamente con Giuseppe Francesco d'Asburgo Lorena (1895-1957) figlio di Giuseppe d'Asburgo Lorena del ramo d'Ungheria e di Augusta Wittelsbach. Giuseppe tra il 1919/20 era considerato potenziale pretendente al trono ungherese, e per Mussolini era da un punto di vista politico il candidato ideale perchè attraverso questo matrimonio si voleva creare una base politica nei balcani. Il matrimonio non andò in porto, Giuseppe Francesco finirà con lo sposare nel 1924 Anna di Sassonia.



Nonostante i molti candidati titolati, Jolanda li rifiutò tutti, essendosi innamorata di un ufficiale di cavalleria il conte Giorgio Carlo di Bergolo (1887-1977). I due avevano una passione in comune i cavalli, si erano meglio conosciuti in un concorso di ippica in Inghilterra, e Jolanda si era ben presto innamorata. La famiglia osteggiò sin da subito questo legame e in particolare la nonna, anche Mussolini cercò in tutti i modi di convincere la principessa a ben altre nozze, ma Jolanda testarda non si diede per vinta fino a quando i genitori non diedero il loro consenso alle nozze. La sua storia d'amore ebbe un'ampia risonanza sulla stampa di tutta Europa, le nozze furono celebrate il 9 aprile 1923. Fu un matrimonio felice, allietato dalla nascita di cinque figli Maria Ludovica (1924) Giorgio (n.m 1925) Vittoria (1927) Guia (1930) Pierfrancesco (1933). Jolanda e il marito vissero lontani dalla corte come due borghesi, erano spesso in Inghilterra per partecipare a concorsi ippici. Nel 1946 seguirono con i figli gli ex-reali in Egitto fino alla morte di Vittorio Emanuele poi tornarono in Italia stabilendosi a Roma. Il matrimonio durò cinquantaquattro anni fino alla morte di Giorgio.

Edited by mounsier - 29/5/2015, 11:51
 
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mounsier
view post Posted on 2/12/2008, 15:55






La principessa Mafalda (1901-1944) secondogenita di Vittorio Emanuele e di Elena, era tra le figlie quella meno bella, ma che tra le quattro era quella dotata di più fascino, gusto e classe. Appassionata d'arte e di musica, allegra ed estroversa, nipote preferita con Umberto della regina madre Margherita, per Mafalda si parlò di due possibili progetti matrimoniali.



Sfumato il progetto matrimoniale con Jolanda, si pensò ad una unione tra Mafalda e il principe ereditario del Belgio Leopoldo (1901-1983). Le case reali del Belgio e di Italia erano insieme con i Borboni di Spagna, le uniche dinastie cattoliche in Europa che ancora regnavano ed era quindi naturale pensare ad una unione tra le due case. Il matrimonio avrebbe quindi cementato l'amicizia tra le due case. Nel 1923 fu organizzato un incontro tra i due principi Leopoldo partì per l'Italia ma non riuscì a vedere Mafalda perchè era seriamente ammalata di tifo, Leopoldo ritornò quindi in Belgio per poi partire per un viaggio in Svezia dove conobbe e s'innamorò di Astrid di Svezia che sposò nel 1926.



L'altro candidato era Boris di Sassonia Coburgo Gotha zar di Bulgaria (1894-1943), che si era già proposto senza successo per un matrimonio con Jolanda. Boris voleva ampliare le sue alleanze non solo con i paesi balcanici e con la Russia, ma anche con i paesi occidentali e in particolare con l'Italia. Tuttavia anche questo progetto non andò in porto.



Attraverso il fratello Umberto, Mafalda conobbe il principe tedesco Filippo d'Assia (1896-1980) figlio di Federico d'Assia e di Margherita Hohenzollern. Filippo frequentava corsi di architettura a Roma ed era spesso invitato dal principe Umberto a Villa Savoia. E fu così che Mafalda e Filippo si conobbero e s'innamorarono ma il matrimonio tra i due almeno inizialmente incontrò l'opposizione paterna e della Santa Sede contrari alle nozze per la religione protestante di Filippo, ma in questo Mafalda ebbe l'appoggio della nonna la regina madre Margherita favorevole a quelle nozze dati i suoi sentimenti filotedeschi. Le nozze furono celebrate il 23 settembre 1925. Fu un matrimonio d'amore, nacquero Maurizio (1926) Enrico (1927) Otto (1937) Elisabetta (1940), la famiglia d'Assia viveva tra la Germania e Roma a Villa Polissena vicina a Villa Savoia. Entrato nelle file del nazismo Filippo fu nominato governatore dell'Assia-Nassau, sono ben noti gli eventi successivi, l'allontamento di Filippo dalle idee naziste la deportazione di Mafalda e la sua morte a Buchenwald.



Per l'erede al trono Umberto principe del Piemonte (1904-1983) fu progettato sin dall'adolescenza il suo matrimonio con la principessa belga Maria Josè di Sassonia Coburgo Gotha (1906-2001), figlia di Alberto I e di Elisabetta Wittelsbach. Ciò che non era riuscito con le sorelle doveva andare in porto con lui.



Tuttavia si vociferò di un suo interessamento per la principessa Francesca d'Orleans (1902-1953), figlia di Giovanni duca di Guisa e di Isabella d'Orleans. La bella Francesca era in lizza nel 1921 come possibile moglie di Alessandro I di Jugoslavia, ma il matrimonio non si concretizzò nonostante l'appoggio del governo repubblicano francese. Ma anche un possibile matrimonio con l'erede al trono italiano non si concretizzò. Francesca sposò nel 1929 Cristoforo di Grecia.



La principessa di Grecia Elena nata Romanov e moglie del principe Nicola di Grecia, aveva tre figlie molto belle, per le quali iniziò a pensare alla loro sistemazione. Accasata la prima passò a pensare alla seconda Elisabetta (1904-1955). Non essendo riuscita a fare della prima una regina, sperò di sistemare Elisabetta con l'erede al trono italiano, Umberto. L'alto, bello e ricco principe era stato la prima scelta di Elena. Una cosa che doveva accomunare i futuri mariti delle figlie era la ricchezza, ed Umberto lo era, i Savoia avevano un appannaggio tra i più alti tra le case reali europee, un elemento importantissimo per Elena che aveva vissuto difficoltà economiche. Ma nonostante i buoni propositi della principessa casa Savoia aveva scelto la moglie per l'erede al trono, ed Elena dovette cambiare partito. Elisabetta avrebbe sposato nel 1934 Carlo Teodoro di Toering Jettenbach.



Nel 1926 il New York World aveva dato per certa la notizia del fidanzamento fra Umberto ed Edda Mussolini (1910-1995) figlia di Benito Mussolini e di Rachele Guidi. Benito Mussolini era salito al potere nel 1922 con la Marcia di Roma. Visto come l'uomo del momento osannato anche dalla stampa estera, ben presto diede vita ad una dittatura abolendo i principi democratici dello Stato. Anche un altro giornale americano l'Evening Bulletin di Filadelfia scriveva che Mussolini voleva che Edda divenisse una sposa reale e che era perciò favorevole all'unione con Umberto. Una simile unione era di certo fuori da ogni pensiero di casa Savoia, e molto probabilmente anche di Mussolini un monarchico poco convinto. Edda sposerà nel 1930 il conte Galeazzo Ciano.



Si parlò anche di un possibile matrimonio con l'infanta di Spagna Beatrice di Borbone (1909-2002) figlia di Alfonso XIII e Vittoria Eugenia di Battenberg. L'infanta apparteneva al regno cattolico più importante d'Europa insieme con l'Italia, e un matrimonio con Beatrice sarebbe stato di grande prestigio, ma a pesare sull'infanta era lo spettro dell'emofilia portato nella famiglia reale spagnola dalla regina Vittoria Eugenia, e di cui due dei suoi figli erano affetti. Lo stesso Alfonso XIII avvertì del possibile rischio, e l'ipotesi fu presto accantonata. Beatrice che avrebbe riparato a Roma dopo la caduta della monarchia in Spagna, priva di candidati blasonati, sposò il ricco principe italiano Alessandro Torlonia nel 1935.



Il matrimonio di Umberto come prima accennato era già stato deciso da tempo. Maria Josè aveva frequentato il collegio della Santissima Annunziata a Poggio Imperiale dove apprese l'italiano, frequentando spesso la famiglia reale italiana. Maria Josè crebbe cullandosi nel romanticismo di questo matrimonio e nell'idea di sposare il più bel principe d'Europa. Le nozze furono celebrate l'8 gennaio 1930, Umberto disegnò personalmente l'abito della sposa. Sin dal viaggio di nozze Maria Josè capì che la realtà era ben diversa dalle sue fantasticherie. Umberto amava trascorrere più tempo con gli amici che con lei, caratterialmente erano molto diversi anche in virtù dei diversi climi familiari in cui erano cresciuti, più aperto quello di lei più formale quello di lui arrivando a non esprimere opinioni di carattere politico di fronte al padre. La coppia avrà quattro figli Maria Pia (1934) Vittorio Emanuele (1937) Maria Gabriella (1940) Maria Beatrice (1943). Affronteranno il periodo della dittatura, della seconda guerra mondiale, della salita al trono per un mese e poi l'esilio. Giunti in Portogallo, vissero per un breve periodo insieme, poi i due vivranno vite separate Umberto in Portogallo e Maria Josè in Svizzera.



Giovanna (1907-2000), la figlia quartogenita, aveva inizialmente disatteso le speranze dei genitori che speravano in un maschio. Legatissima alla sorella Mafalda, colta e intelligente con una passione per la numismatica e la matematica, si parlò di un matrimonio, ancora una volta con la casa reale Belga.



Quando si parlò del possibile matrimonio tra Mafalda e Leopoldo del Belgio, si parlò anche di un possibile matrimonio tra Giovanna e Carlo Teodoro di Sassonia Coburgo Gotha (1903-1983) secondogenito di Alberto I e di Elisabetta Wittelsbach. Tuttavia come per Mafalda anche per Giovanna il progetto non andò in porto. Solo nel 1977 Carlo Teodoro contrasse matrimonio con Jacqueline Peyrebrune.



Nel 1928 Giovanna conobbe ad un ballo il marchese Francesco de Pinedo (1890-1933), un asso dell'aviazione, sin da subito si creò tra i due una certa complicità. Giovanna trovò un'alleata nella sorella Mafalda che favoriva gli incontri tra i due a villa Polissena, ma la storia venne presto scoperta e venne subito troncata, era andata bene a Jolanda che aveva giocato sul fatto di essere la figlia preferita del padre ma non a Giovanna, per lei vi erano altri progetti.



Nel 1927 si ripresenta lo zar di Bulgaria Boris III di Sassonia Coburgo Gotha. Falliti i progetti matrimoniali con le sorelle maggiori, Boris punta a Giovanna, il progetto fu più seriamente preso in considerazione, ma si creò da subito il problema della diversa religione. Lo zar sperava ad un matrimonio in casa Savoia, aveva rifiutato due proposte di matrimonio presentategli, una con Kira Kirillovna Romanov granduchessa russa, e l'altra con Sibilla di Sassonia Coburgo Gotha.




Giovanna sin da bambina accarezzò l'idea di diventare regina, fallite le sue speranze di sposare il marchese de Pinedo rispolverò l'antico sogno. Così descrisse il primo incontro con il futuro marito: << Vidi Boris per la prima volta il 25 settembre 1927. Era in viaggio per l'Europa con suo fratello Cirillo. Venne a San Rossore. Rimase a colazione e poi a pranzo e a cena. La mia prima impressione fu favorevole. Avevo vent'anni mi interessavano le persone di aspetto serio, piuttosto grave com'era Boris, che però nei momenti di gaiezza era straordinariamente allegro... >> Il re Vittorio Emanuele e la regina Elena invitarono nuovamente lo zar e il principe per una cena. Boris rimase piacevolmente colpito da Giovanna e confidò al fratello la sua intenzione di sposarla. Cirillo parlò con la principessa Mafalda che ne parlò alla madre la quale poi parlò con la figlia. Giovanna al riguardo scrisse: << Era ricordo una sera sul tramonto a Villa Savoia. Rientravo dall'aver visitato un'esposizione d'arte. La regina mi disse...Togliti il cappello e vieni da me ho qualcosa da dirti...Mafalda mi ha detto che il principe Cirillo è andato a visitarla e a chiesto se tu sposeresti suo fratello il re Boris. Tu cosa ne pensi? Non lo conosco abbastanza bisognerebbe attendere un poco. >> Trascorsero due anni di silenzio i due si rividero l'8 gennaio 1930 alle nozze di Umberto e Maria Josè, e si scambiarono poche parole anche se molto cordiali. Boris chiese di parlarle a tu per tu, il momento giunse all'indomani a casa di Mafalda, Boris le chiese di sposarlo e lei accettò. Il problema delle diverse religioni fu risolto sia grazie ai Patti Lateranensi sia grazie ad Angelo Roncalli il futuro Papa Giovanni XXIII. Le nozze furono celebrate il 25 ottobre 1930. Fu una coppia ben assortita, avevano molti gusti in comune ed andarono molto d'accordo, nacquero due figli Maria Luisa (1933) e Simeone (1937). Il matrimonio durò tredici anni fino alla morte di Boris avvenuta dopo un incontro con Hitler.



L'ultima figlia Maria (1914-2001) era nata quando la regina Elena aveva quarant'anni e Vittorio Emanuele cinquantacinque. Maria era stata molto coccolata dai fratelli e dai genitori.



Quando si pensò ad un matrimonio per Maria si rispolverò la vecchia tradizione di un matrimonio con gli Asburgo. Si trattava del pretendente al trono austro ungarico Otto d'Asburgo Lorena (1912), figlio dell'imperatore Carlo I e di Zita di Borbone Parma. Alla fine della prima guerra mondiale gli Asburgo Lorena avevano perso il trono e non mancavano i tentativi per una possibile restaurazione. Il matrimonio con la principessa italiana era fortemente voluto dalla madre di Otto che sperava con queste nozze anche nell'appoggio dell'Italia per una possibile restaurazione. Il progetto non era destinato a concretizzarsi, Maria rifiutò il progetto, innamorata di una guardia del corpo, un amore impossibile ai tempi al quale dovette rinunciare. Otto sposò nel 1951 Regina di Sassonia Meiningen.



Un altro progetto era stato proposto dalla sorella di Maria, Giovanna che pensò ad un matrimonio tra la sorella e il cognato Cirillo di Sassonia Coburgo Gotha (1895-1945) fratello minore di suo marito Boris III zar di Bulgaria. Luogotenente generale dell'esercito bulgaro, a differenza del fratello maggiore Cirillo era stato educato nella fede cattolica, quindi non ci sarebbero stati problemi di conversione per Maria come era accaduto a Giovanna, la quale non mise in conto la differenza di età di circa diciannove anni tra i due, lei stessa aveva tredici anni in meno del marito ma l'unione era perfetta. Ad opporsi fu Mussolini che mirava ad un matrimonio con Otto d'Asburgo Lorena perchè mirava con la possibilità di una restaurazione monarchica in Ungheria degli Asburgo di fare dell'Ungheria un satellite della sua politica, il progetto venne quindi meno.



Quanto a Maria nel 1939 sposò Luigi di Borbone Parma (1899-1967) figlio di Roberto di Borbone Parma e di Maria Antonia di Braganza. La coppia ebbe quattro figli Guy (1940) Remy (1942) Chantal (1946) Jean (1961). Durante la seconda guerra mondiale nel 1943 Maria il marito e i primi due figli furono arrestati dai tedeschi e portati in un campo di concentramento, liberati dalle truppe anglo-americane nel 1945. Il matrimonio durò ventotto anni fino alla morte di Luigi, Maria si ritirò a vita privata colpita nel 1991 dalla morte del figlio primogenito

Edited by mounsier - 27/1/2017, 11:50
 
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celeborn36
view post Posted on 2/12/2008, 20:11




Beh c'è il caso pure di Mme de Lamballe...tutti la volevano e nessuno se la pigliava...prima come sposa di Luigi XV poi come sposa del principe di Lambesc! Ma da bambina fortunata qual'era, i progetti matrimoniali per la principessa fallirono.
 
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mounsier
view post Posted on 3/3/2009, 12:44




Quanto ai figli di Umberto II e Maria Josè del Belgio, solo la primogenita Maria Pia (1934) sposò il 12 febbraio 1955 un membro di una famiglia reale, ossia Alessandro Karadordevic (1924) figlio di Paolo di Yugoslavia e di Olga di Grecia, conosciuto in una crociera organizzata da Paolo I re di Grecia e Federica di Hannover, alla quale parteciparono i diversi membri delle case reali. Maria Pia e Alessandro ebbero quattro figli Dimitri e Michele (1958) e Elena e Sergio (1963). I due divorziarono nel 1967, e nel 2003 Maria Pia sposava Michele di Borbone Parma (1926) figlio di Renato di Borbone Parma e di Margherita di Danimarca.
A differenza di Maria Pia, il fratello e le sorelle non seguirono la tradizione ma percorsero i loro tempi. Sempre sotto l'occhio della cronaca rosa europea, Vittorio Emanuele (1937) sposava dopo più di dieci anni di fidanzamento, piuttosto contrastato, il 7 ottobre 1971 Marina Ricolfi Doria (1935) figlia di un industriale, dalla quale ebbe un figlio Emanule Filiberto (1972)



Le figlie minori dell'ultimo re d'Italia, furono particolarmente al centro delle cronache rosa europee. Maria Gabriella (1940), bella, intelligente, colta studiò tra Madrid, Ginevra e Parigi.



Il Portogallo fu terra di approdo per molte ex dinastie regnanti, come i Borboni di Spagna che strinsero un forte vincolo di amicizia con Umberto e Maria Josè, amicizia che interessò anche i figli in particolare tra Maria Gabriella e Juan Carlos (1938), figlio del conte di Barcellona Juan e della moglie Maria Mercedes di Borbone Napoli. I due saranno spesso fotografati insieme, e la loro frequentazione, ben vista dai rispettivi genitori, farà parlare la stampa di un possibile matrimonio. Pare che effettivamente si discusse di un possibile matrimonio, ma per Franco, la principessa sabauda non era una candidata adeguata considerata troppo moderna. Tuttavia in Spagna viene spesso indicata la novia la fidanzata, comunque tra i due c'è ancora una forte amicizia. Juan Carlos sposò nel 1962 Sofia di Grecia.



Nel 1958 c'era stato un importante spasimante per la principessa italiana lo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi (1919), che aveva da poco divorziato dalla bellissima Soraya, lo Scià si era mostrato interessato a Maria Gabriella, nonostante fosse cattolica e la Santa Sede avesse tuonato contro questo matrimonio. Maria Gabriella però rifiutò la richiesta di Mohammad che sposò nel 1959 Farah Diba.



In un'intervista a Vanity Fair Spagna, Maria Gabriella ha dichiarato che a chiedere la sua mano fu anche il cugino Baldovino di Sassonia Coburgo Gotha (1930-1993) figlio del re del Belgio Leopoldo III e di Astrid di Svezia, che proprio per il legame di sangue il progetto fu accantonato, ma come più volte dichiarato Maria Gabriella ha sottolineato come non le fosse mai interessato divenire regina, per le responsabilità che comporta. Baldovino avrebbe poi sposato nel 1960 la spagnola Fabiola de Mora y Aragon.



Maria Gabriella sposò nel 1969 il finanziere Robert Zellinger de Balkany (1931), nel 1972 nacque la sua unica figlia Maria Elisabetta. Il matrimonio durò poco meno di sette anni, i due si separarono nel 1976 e divorziarono nel 1990.



La figlia minore di Umberto II e Maria Josè, Maria Beatrice (1943) alimentò le cronache rosa per il carattere ribelle e per una sua storia d'amore.



L'ex-re Umberto II era favorevole ad un matrimonio della figlia con Amedeo di Savoia Aosta (1943), figlio di Aimone duca d'Aosta e di Irene di Grecia. Con questo matrimonio Umberto voleva unire i due rami della dinastia Savoia, ma il progetto non andò in porto. Amedeo sposò nel 1964 Claudia d'Orleans.



Un altro pretendente fu Carlo Ugo di Borbone Parma (1930), figlio di Sisto di Borbone Parma e di Maddalena di Borbone Bousset. Anche questo progetto non andò in porto, Maria Beatrice mostrava poco interesse per i rampolli delle case reali. Carlo Ugo sposò nel 1964 Irene d'Olanda.



Maria Beatrice fu al centro delle cronache rosa negli anni sessanta per la sua storia d'amore con l'attore Maurizio Arena (1933). La relazione creò un certo scandalo nelle file del movimento monarchico e tra l'aristocrazia in generale, oltre ad incontrare la disapprovazione di Umberto II. I due cercarono più volte di sposarsi ma alla fine troncarono la loro relazione.



Maria Beatrice finì con lo sposare il 1 luglio 1970 Luis Reyna Corvalán y Dillon (1939-1999), trasferendosi in Messico. Maria Beatrice era già incinta di Rafael nato nel settembre del 1970, nacquero poi Patrick (n.m 1971) e Azaea (1973). Il matrimonio durò venticinque anni, i due si separarono nel 1995.

Edited by mounsier - 5/11/2016, 16:44
 
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HarukaKV
view post Posted on 3/3/2009, 19:17




bellissimo topic *___* complimentoniiiiiiiiiiii
 
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mounsier
view post Posted on 3/3/2009, 20:12




Grazie :D
 
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HarukaKV
view post Posted on 3/3/2009, 20:14




visto che hai tempo per ricerche...sarei curiosa di sapere le proposte per Francesco I di francia (contemporaneo del nostro Enricone VIII)
 
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mounsier
view post Posted on 3/3/2009, 20:32






Francesco di Valois (1494-1547) figlio di Carlo di Valois, appartenente ad un ramo collaterale dei Valois regnante, e di Luisa di Savoia, si trovò per la mancanza di eredi maschi del re Luigi XII, ad essere suo erede. Fu più che scontato il suo matrimonio con la principessa Claudia di Valois.



Claudia di Valois (1499-1524), fu la sola figlia, insieme alla sorella Renata a sopravvivere ai diversi figli nati morti di Luigi XII e di Anna di Bretagna. Quando Luigi XII sperava ancora di avere un figlio dalla moglie, Claudia fu fidanzata nel 1501 a Carlo Asburgo (1500-1558) figlio di Filippo il Bello e di Giovanna d'Aragona. Nel 1505 il fidanzamento viene rotto e l'anno dopo fu fidanzata a Francesco che sposò il 18 maggio 1514. Francesco era un uomo piacente, brillante amante della bella vita dei divertimenti e delle belle donne. Ebbe molte amanti, ma fu piuttosto discreto cercando di non umiliare la moglie. Claudia non era particolarmente bella, era bassa e affetta da sclerosi, non era particolarmente brillante come sarebbe stata la sorella Renata alla corte estense, ma visse all'ombra della suocera e della cognata. Francesco e Claudia ebbero otto figli Luisa (n.1515 m.1517) Carlotta (n.1516 m.1524) Francesco (n.1518 m.1536) Enrico (n.1519) Maddalena (n.1520 m.1537) Carlo (n.1522) Margherita (n.1523) Filippo (n.m 1524). Claudia morì nel dare alla luce il suo ultimo figlio, ormai sfiancata dal susseguirsi delle gravidanze.



Rimasto vedovo si parlò alcuni anni dopo di un secondo matrimonio. Furono fatti due nomi, il primo era quello di Eleonora d'Asburgo (1498-1558) figlia di Filippo il Bello e di Giovanna d'Aragona, vedova di Emanuele Alviz re del Portogallo e madre di una figlia, un figlio maschio era morto in tenera d'età. Eleonora era sorella di Carlo V re di Spagna e imperatore d'Austria



L'altro nome era quello di Maria Tudor (1516-1554) figlia di Enrico VIII Tudor re d'Inghilterra e di Caterina d'Aragona, cugina di Eleonora. Maria aveva poco di meno di tredici anni, e Francesco era favorevole alle nozze con la principessa inglese, tuttavia la guerra tra Spagna e Francia e il trattato di Madrid che ne siglava la pace prevedeva le nozze con Eleonora d'Asburgo, che furono infatti celebrate il 4 luglio 1530.

Francesco non era favorevole a quelle nozze, Eleonora aveva lasciato la Francia con i figliastri Francesco ed Enrico ostaggi del fratello. Francesco era innamorato di Anne de Pisseleu d'Heilly, con la quale trascorse la notte di nozze invece che con Eleonora, la quale fu sempre trascurata dal marito. Eleonora si dedicò alla carità e partecipò solo ai grandi avvenimenti della corte di Francia, senza averne un ruolo centrale. Da questo matrimonio non nacquero figli.

Edited by mounsier - 22/3/2011, 23:16
 
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view post Posted on 4/3/2009, 09:44
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Marie-Antoinette

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A proposito delle due mogli di Francesco I, un esempio di collage postumo del XVI secolo:



E' una miniatura commissionata da Caterina de'Medici, che intese fare omaggio alle due spose di Francesco I, il suocero che tanto la stimava.
Al centro della miniatura c'è Claudia, prima moglie di Francesco I. Il volto è realizzato a partire da un disegno di scuola francese oggi al Louvre:


Claudia di Valois (1499-1524).

A sinistra, in alto, nella miniatura, c'è appunto Eleonora, la seconda moglie di Francesco I. Anche questa immagine è ricavata da un disegno di Francois Clouet:


Eleonora d'Asburgo (1498-1558)

Adesso vado OT, ma l'analisi dell'opera lo impone, perchè anche le altre figure sono estrapolate da lavori precedenti:

La dama accanto a Claudia (a sinistra), è la figlia Margherita:


Francois Clouet - Margherita di Valois (1523-1574), futura duchessa di Savoia.

A destra di Claudia, la figlia Maddalena:


Corneille de Lyon-Maddalena di Valois (1520-1537), regina di Scozia.

A sinistra in basso, un'altra figlia di Claudia, morta bambina:


Jean Clouet - Charlotte de Valois (1516-1524)

A destra in basso, la sorella di Claudia (11 anni più giovane):


Renata di Francia (1510-1575), futura duchessa di Ferrara.

Edited by elena45 - 4/3/2009, 22:18
 
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