|
Maria Clotilde (1843-1911) era la figlia prediletta di Vittorio Emanuele II, cresciuta a stretto contatto con la madre e la nonna Maria Teresa d'Asburgo-Toscana, donne pie e profondamente religiose, che inculcarono nella piccola Maria Clotilde una fede profonda a tratti bigotta. La perdita della madre a dodici anni influì molto su Maria Clotilde. Teneramente legata alla sorella minore Maria Pia che all'epoca della morte della madre aveva otto anni, Maria Clotilde le farà da madre. Cresciute insieme, separate dai fratelli che incontravano per poche ore nel pomeriggio, le due mostreranno un attaccamento reciproco per tutta la vita. Totalmente diverse Maria Clotilde introversa rifuggiva la mondanità, Maria Pia di carattere estroverso, sarà il volto mondano della monarchia portoghese.
Intorno alla seconda metà degli anni cinquanta del 1800 si presentò un candidato alla mano di Maria Clotilde, il duca di Calabria Francesco di Borbone (1836-1894) figlio di Ferdinando II di Borbone e di Maria Cristina di Savoia. Francesco era cresciuto nella memoria della Venerabile madre, morta nel darlo alla luce, una Savoia figlia di quel Vittorio Emanuele I, la cui mancanza di figli maschi aveva portato sul trono di Sardegna i Savoia Carignano. Francesco era profondamente religioso al pari di Maria Clotilde. Il conte Ludolf sull'interesse di Francesco per Clotilde scriveva: << ...provava una particolare inclinazione per le di lei virtù che gli richiamavano alla mente quelle della sua augusta madre... >> Non erano però tutti favorevoli a queste nozze, da Ferdinando II re del regno delle Due Sicilie che al riguardo diceva: << Abbiamo già troppi parenti a Torino >> a Cavour che segretamente mirava ad unire l'intera Italia a danno dei Borboni. Il matrimonio quindi non andò in portò e Francesco sposò nel 1859 Maria Sofia Wittelsbach.
Verso la fine degli anni cinquanta si parlò di un progetto matrimoniale per Maria Clotilde strenuamente sostenuto da Cavour. Il ministro piemontese era favorevole ad un'alleanza prussiana da cimentarsi con un matrimonio tra la principessa italiana e Leopoldo Hohenzollern Sigmaringen (1835-1905) figlio di Carlo Antonio Hohenzollern Sigmaringen e Giuseppina di Baden. Leopoldo apparteneva al ramo cattolico degli Hohenzollern e su di lui e le sue sorelle si erano posati gli occhi delle monarchie cattoliche e non eurpoee, tanto e vero che la sorella Stefania era diventata regina del Portogallo. Il progetto sembrava avere buone premesse ma le vicende politiche di quegli anni in Italia favorirono tutt'altro matrimonio. Leopoldo sposerà nel 1861 Antonia di Braganza.
Il progetto di un'Italia unita per la quale fondamentale appariva l'appoggio francese, vide siglata l'alleanza con Napoleone III imperatore dei francesi, attraverso un matrimonio, tra la quindicenne Maria Clotilde e il trentaseienne cugino di Napoleone III Girolamo Bonaparte (1822-1891), figlio di Girolamo Bonaparte e di Caterina del Wurttenberg. Le nozze furono celebrate nel 1859, la coppia era mal assortita, lui era un gaudente, a tratti vizioso, lei religiosa e poco incline alla vita di corte, i due ebbero tre figli Napoleone Vittorio (1862) Luigi (1864) Maria Letizia (1866). Rimasta vedova nel 1891, ormai da anni caduto l'impero francese, Maria Clotilde visse ritirata a Moncalieri, tanto da essere chiamata la Santa di Moncalieri.
Intorno alla metà degli anni sessanta del 1800 si iniziò a pensare al matrimonio dell'erede al trono il principe Umberto di Savoia (1844-1900). A raccogliere in una lista le possibili candidate alla mano del principe, fu la sorella di questi Maria Clotilde, la quale a tal proposito scriveva: << Sarà ben difficile sposare Umberto...essendo poco disposto al matrimonio. >>
La prima scelta di Maria Clotilde fu Amalia di Sassonia Coburgo Gotha (1848-1894) figlia del principe Augusto di Sassonia Coburgo Gotha e di Clementina d'Orleans. Amalia aveva parenti illustri, lo zio paterno Ferdinando era reggente per il figlio del trono portoghese, attraverso il padre era imparentata con il re Leopoldo I del Belgio e con Vittoria regina d'Inghilterra, inoltre il fratello minore Leopoldo era stato in lizza per diventare marito della regina di Spagna Isabella II. Proprio in quel periodo Amalia in visita alla corte inglese aveva fatto furore per la sua bellezza. Nonostante le buone premesse Amalia fu presto scartata. Amalia fidanzata dapprima a Leopoldo Wittelsbach, per l'intromissione dell'imperatrice d'Austria Elisabetta, nel 1875 sposò il fratello minore di questa Massimiliano Emanuele Wittelsbach.
Un'altra candidata fu Margherita d'Orleans Nemours (1846-1893) figlia di Luigi d'Orleans duca di Nemours e di Vittoria di Sassonia Coburgo Gotha. Margherita era nipote dell'ex re di Francia Luigi Filippo I d'Orleans e per via dei genitori era imparentata con mezza Europa ed era tra le candidate più richieste, dall'arciduchessa Sofia d'Austria per il figlio Carlo Ludovico d'Asburgo Lorena, alla duchessa in Baviera Ludovica per il figlio Carlo Teodoro. Margherita era pia e graziosa perfetta per Clotilde ma non se ne fece nulla. Margherita finì con lo sposare nel 1862 il principe Władisław Czartoryski.
Una terza candidata fu Maria Hohenzollern Sigmaringen (1845-1912) figlia di Carlo Antonio Hohenzollern Sigmaringen e di Giuseppina di Baden. Maria era sorella della regina del Portogallo Stefania, e del futuro re di Romania Carlo. Nonostante la famiglia tedesca appartenesse al ramo degli Hohenzollern, la famiglia di Maria era cattolica, e su Maria i giudizi erano positivi soprattutto sul suo carattere. Anche se Maria appariva una candidata perfetta finì con l'essere scartata. Maria che sarà presa in considerazione anche come possibile moglie di Edoardo d'Inghilterra figlio della regina Vittoria, nel 1867 sposò Filippo del Belgio.
Una quarta candidata fu un'altra Orleans Maria Amelia (1851-1870) figlia di Antonio d'Orleans duca di Montpensier e di Luisa Fernanda di Borbone Spagna. Maria Amelia era nipote della regina Isabella II e per parte di padre era imparentata alla prolifica famiglia degli Orleans. Tuttavia Maria Amelia fu presto scartata, non si sposerà e morirà poco più che diciannovenne per tubercolosi.
Un'altra candidata fu la bellissima Sofia di Wittelsbach (1847-1897) figlia di Massimiliano dei duchi in Baviera e di Ludovica Wittelsbach. Sofia aveva parentele illustri la sorella Elisabetta aveva sposato il cugino Francesco Giuseppe I imperatore d'Austria, l'altra sorella Maria Sofia aveva sposato l'erede del regno delle Due Sicilie Francesco Borbone, il cugino Luigi era re di Baviera, una zia era regina di Prussia, un'altra di Sassonia. Ma proprio queste illustri parentele, soprattutto quelle con l'Austria e con il Regno delle Due Sicilie furono la causa dell'abbandono di un progetto matrimoniale con Sofia. Sofia dapprima fidanzata al re di Baviera Ludwig II, vide da questi procrastinare il matrimonio per poi rompere il fidanzamento. Sofia finì con lo sposare nel 1868 Ferdinando d'Orleans duca d'Alençon
Inoltre come da tradizione si guardò tra le numerose arciduchesse austriache. E alla fine la scelta cadde su Matilde d'Asburgo-Teschen (1849-1867), figlia dell'arciduca Alberto duca di Teschen e di Ildegarda di Baviera. Il matrimonio aveva lo scopo di rinsaldare il rapporto tra i Savoia e gli Asburgo, anche a seguito delle acquisizioni territoriali ai fini dell'unificazione dell'Italia, ottenute ai danni dell'impero austriaco. Il conte Cibrario, fiduciario di Vittorio Emanuele II, a Vienna aveva scritto al sovrano in termini entusiasti: << All'incontro l'arciduchessa Matilde risulta buona, affettuosa, sana. Avrà 25 milioni. L'imperatore è lieto di darla. >> Umberto era estremamente disinteressato alle trattative matrimoniali preso com'era dalla sua passione per la contessa Litta, ma rimase profondamente turbato dalla causa della fine del progetto matrimoniale. Matilde morì una sera d'estate avvolta tra le fiamme del suo vaporoso negligè di organza e pizzi nel tentativo di nascondere alla sua nutrice la sigaretta che stava fumando in attesa del bagno.
Prima che divenisse definitiva la scelta in casa d'Austria dell'arciduchessa Matilde, Umberto sembrò però preferirle un'altra Asburgo, ossia Maria Teresa d'Asburgo Este (1849-1919) figlia dell'arciduca Ferdinando d'Asburgo Este, morto pochi mesi dopo la nascita della figlia, e di Elisabetta d'Asburgo Lorena. Maria Teresa era l'ultima esponente del ramo Asburgo Este, sua nonna era una Savoia, quindi la scelta poteva considerarsi più che azzeccata, ma il solito conte Cibrario la giudicò: <<...di carattere non buono e malsano...>> e di conseguenza si scelse la più tranquilla Matilde. Quanto a Maria Teresa, proprio al funerale della povera Matilde, per altro sua cara amica, conobbe colui che sarebbe stato suo marito nel 1867 il principe di Baviera Leopoldo Wittelsbach.
La drammatica morte della diciottenne arciduchessa pose fine al progetto matrimoniale con la casa Asburgo. La stampa europea attribuì la candidatura di Anna Murat (1841-1924) figlia di Luciano Murat e dell'americana Caroline Georgine Fraser, i cui nonni erano Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte, parente quindi di Napoleone III, il progetto vero o presunto non ebbe seguito, ed Anna sposò nel 1865 il conte Antoine de Noailles.
Un'altra candidata fu una nipote dello zar Alessandro II, Eugenia di Leutchenburg (1845-1925) figlia della sorella dello zar Maria e di Massimiliano duca di Leutchenburg, che in virtù del suo matrimonio con la figlia dello zar Nicola I aveva assunto il titolo di principe Romanovsky. Ma anche questo progetto non era destinato ad andare in porto ed Eugenia che aveva visto sfumare anche un progetto matrimoniale con Alfredo d'Inghilterra figlio della regina Vittoria, nel 1868 sposò Alessandro duca di Oldenburg.
Un'altra candidata fu Isabella di Borbone (1851-1932) figlia di Isabella II regina di Spagna e di Francesco d'Assisi di Borbone Spagna. Isabella era molto amata in Spagna ed era erede del fratello Alfonso, lo sarà infatti fino al 1880 alla nascita della prima nipote. Isabella, detta la gatta, era particolarmente voluta in casa Savoia, era stata presa in considerazione anni prima per un altro Savoia, ma Isabella fu scartata perchè già impegnata con un cugino.
Alla fine Vittorio Emanuele rispolverò un progetto discusso già nel 1864 ma subito accantonato per la giovane età della candidata, ossia un' unione in seno alla stessa casa Savoia, con la principessa Margherita (1851-1926), figlia di suo fratello Ferdinando duca di Genova e di Elisabetta di Sassonia.
Margherita era di media bellezza, intelligente e colta, si era parlato anche di un suo possibile matrimonio con Carlo Hohenzollern Sigmaringen (1839-1914), futuro Carol I re di Romania, ma Margherita al riguardo dichiarò: << Piuttosto che lasciare l'Italia preferirei restare zitella.>> Vittorio Emanuele imparò a conoscere la nipote rimanendone affascinato e apprezzandone le qualità umane e politiche. Le nozze furono celebrate il 22 aprile 1868 e l'anno dopo nacque il loro unico figlio Vittorio Emanuele (1869). Il matrimonio tra Umberto e Margherita divenne ben presto un matrimonio di facciata. Scoperta la relazione tra il marito e la contessa Litta, dopo una furiosa scenata e secondo alcuni un colpo di pistola sparato dalla stessa Margherita, fu convinta dal suocero-zio ad evitare uno scandalo. La coppia era mal assortita Margherita amava circondarsi di letterati che Umberto ricusava, i gusti e gli interessi erano nella coppia molto diversi. Il matrimonio durò quarantadue anni fino al 29 luglio 1900 quando Umberto fu assassinato.
Il secondo figlio maschio di Casa Savoia Amedeo duca d'Aosta (1845-1890), fu avviato alla carriera militare, nel 1859 raggiunse il grado di capitano e nel 1866 il grado di maggiore generale ottenendo una medaglia al valore nella Terza Guerra d'Indipendenza dove rimase anche ferito. A partire dai primi anni del 1860 si iniziò a pensare al matrimonio del duca d'Aosta.
Inizialmente si pensò ad una unione con un'infanta spagnola, Isabella di Borbone (1851-1931) figlia di Isabella II regina di Spagna e di Francesco di Borbone Spagna. Il progetto era del 1864 e proveniva dai Borboni e in particolare dal ministro O'Donnell, intenzionato a seguire la politica portoghese di alleanza con la nuova Italia, che aveva portato al matrimonio tra Luigi I di Braganza re del Portogallo con Maria Pia di Savoia, figlia minore di Vittorio Emanuele II. La regina Isabella non era particolarmente convinta di questo progetto, preferendo ad Amedeo il secondogenito del re del Belgio, tuttavia si giunse ad un compromesso, con una visita del giovane duca a Zarauz nei Paesi Baschi dove risiedeva in vacanza la famiglia reale. La visita di Amedeo non portò alcun risultato. Il progetto non andò in porto con la felicità della regina. Ma per Isabella non andò in porto ne anche il progetto con il principe Filippo del Belgio, ed Isabella finì con lo sposare nel 1868 il cugino Gaetano di Borbone Napoli.
Accantonato questo progetto matrimoniale, re Vittorio Emanuele era favorevole ad un progetto matrimoniale con le famiglie reali o di Sassonia o di Baviera, ma Amedeo non era dello stesso avviso, come dimostrò facendo di testa propria.
Nel 1864 Amedeo conosce a Firenze la principessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna (1846-1876), figlia di Carlo Emanuele dal Pozzo della Cisterna e di Louise de Merode una nobile belga. I due si incontrarono l'anno dopo a Torino dopo il ritorno di lei dal Belgio, inizia un discreto corteggiamento da parte di Amedeo al quale Maria Vittoria è consenziente. Quando Vittorio Emanuele scopre la volontà del figlio di sposare la principessa torinese, inizialmente è contrario poi cede alla determinazione del figlio. I due si sposano il 30 maggio 1867. Il matrimonio durerà undici anni, nasceranno tre figli Emanuele Filiberto (1869) Vittorio Emanuele (1870) e Luigi Amedeo (1873). Per tre anni i due vivranno l'avventura del trono spagnolo tra difficoltà politiche e attentati, fino all'abdicazione di Amedeo al titolo di re e al ritorno in Italia in Piemonte. Prostrata dalla tisi Maria Vittoria morirà nel 1876 a Sanremo, assistita fino alla fine dal marito.
Amedeo solo anni dopo contrarrà un secondo matrimonio con la nipote Maria Letizia Bonaparte (1866-1926), figlia della sorella Clotilde e di Gerolamo Napoleone Bonaparte.
Maria Letizia era cosiderata piuttosto bella, e a Firenze aveva conosciuto il cugino Emanule Filiberto (1869-1931) figlio di Amedeo, si era parlato di un possibile matrimonio tra i due, che tuttavia non andò in porto. Un altro candidato fu un cugino Bonaparte Roland ( 1858-1924) figlio di Pierre Bonaparte e di Justine Ruflin, nel 1886 voci davano quasi per certo il matrimonio ma il tutto si risolse in un nulla di fatto. Nel 1888 a Monacalieri Amedeo e Letizia si rividero e qui nacque l'idea del matrimonio da parte di Amedeo, Letizia accettò soprattutto per il desiderio di allontanarsi dal giogo della madre estremamente bigotta e che rifuggiva la mondanità, a differenza della figlia estroversa e piena di vita, nel giro di pochi mesi i due si sposarono l'11 settembre 1888. Il matrimonio diede scandalo a corte sia per la parentela che per la differenza dì età, Letizia aveva diciannove anni e Amedeo quarantatre. Dal matrimonio nacque un figlio Umberto Maria (1889). Il matrimonio fu piuttosto breve durò poco meno di un anno e mezzo, Amedeo infatti morì il 18 gennaio 1890. Letizia non si risposò, vivendo diverse relazioni sentimentali.
Quanto ai figli minori di Amedeo, Vittorio Emanuele (1870-1946) conte di Torino e Luigi Amedeo (1873-1933) duca degli Abruzzi, furono accomunati da medesimi progetti matrimoniali. Sia per Vittorio Emanuele che per Luigi Amedeo si parlò delle stesse candidate.
Una prima era Xenia Petrovic Njegosh (1881-1960) figlia di Nicola principe poi re del Montenegro e Milena Vukotic. Xenia era la sorella minore della regina Elena moglie del re d'Italia Vittorio Emanuele III. I roumors parlavano di un altro progetto matrimoniale con casa Savoia, ad alimentare le voci erano la dote di Xenia, di ben un milione di rubli, la reputazione della sua famiglia di godere di una buona salute, nonchè i rapporti dei contemporanei che esaltavano la bellezza della principessa montenegrina, tanto che numerosi erano i suoi corteggiatori, ma non solo, Xenia era conosciuta per avere un carattere solare e un indole caritatevole. Il progetto matrimoniale che interessò i membri di casa Savoia Aosta non trovò conferma nei fatti, Xenia dal canto suo, decise di non sposarsi bocciando i candidati del padre alla sua mano.
L'altra candidata era Patrica di Connaught (1886-1974) figlia di Arturo d'Inghilterra e di Luisa Hohenzollern. Patricia era nipote del re Edoardo VII d'Inghilterra che puntava molto su un matrimonio di prestigio per Patricia. Si era già parlato per l'allora principe di Napoli Vittorio Emanuele, di un matrimonio con la casa reale inglese, proprio con una delle figlie di re Edoardo VII, e l'idea di un matrimonio italiano non dispiaceva agli inglesi nè allora nè ora. Tuttavia il progetto matrimoniale, di cui si parlò per Luigi Amedeo fu nel pieno della questione del matrimonio americano. Luigi Amedeo aveva conosciuto in uno dei suoi viaggi Katherine Hallie Elkins, figlia di Stephen Benton Elkins un senatore americano. Il caso ebbe una risonanza mondiale, se in America era vista come una favola, in Europa era una trasgressione alle regole di una casa reale. La ferma opposizione del re Vittorio Emanule III, non valse a fargli cambiare idea nemmeno l'idea di un matrimonio morganatico, portò Luigi Amedeo a chiudere la relazione e a decidere di non sposarsi. Lo farà però negli ultimi anni della sua vita sposando una donna somala Faduma Ali. Si parlò poi di un matrimonio tra Vittorio Emanuele e Patricia, ma il conte di Torino era uno scapolo impenitente che non aveva proprio voglia di accasarsi. Patricia che vedrà sfumare altri matrimoni di prestigio sposerà nel 1919 un nobile inglese sir Alexander Ramsey.
Un progetto matrimoniale che vide protagonista Vittorio Emanuele fu quello dato per certo dalla stampa europea tra lui e la principessa di Baviera Clara Wittelsbach (1874-1941) figlia di Adalberto di Baviera e di Amalia di Borbone Spagna. Nel gennaio del 1898 infatti la stampa europea dava per certo il fidanzamento tra i due, Clara non era un'estranea alla corte dei Savoia, dato che la sorella maggiore Isabella era cognata della regina Margherita, avendone sposato l'unico fratello Tommaso, ma il progetto vero o presunto non ebbe seguito, e tanto Tommaso quanto Clara, in futuro, non si sposeranno.
Edited by mounsier - 27/10/2016, 21:38
|