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Eugene Rose de Beauharnais nasce il 3 settembre 1781, figlio del visconte Alexandre de Beauharnais e di Josephine Tascher de la Pagerie. L'infanzia di Eugene è segnata dalla difficile relazione dei genitori, che vivranno vite separate quando Josephine è in attesa del suo secondo figlio, Horthense. Per i primi anni Eugene vive con la madre e la sorella, secondo le disposizioni della separazione dei genitori. Nel gennaio del 1787 Alexandre comunica la sua intenzione di mandare Eugene alla scuola di M. Verdiere, per la disperazione della piccola Horthense legatissima al fratello maggiore. Il periodo scolastico è un periodo sereno per Eugene, che è un giovane studioso e attento, e la permanenza nella scuola si alterna alle vacanze estive a Fontainebleau. Successivamente Eugene viene mandato fino al 1790 al College d'Harcourt. Inizia con la Rivoluzione Francese un periodo intenso e drammatico per i Beauharrnais, con la parabola prima in ascesa di Alexandre che diviene presidente dell'Assemblea Nazionale Costituente e poi generale. Ma nel 1794 tutto cambia, Alexandre viene arrestato per ordine della Commissione Generale di Sicurezza, con l'accusa di aver difeso tiepidamente Mainz durante l'assedio di Mainz, e condannato a morte il 23 luglio 1794. La stessa Josephine rischia di essere ghigliottinata, ma la caduta di Robespierre la salva dalla morte. La situazione della vedova Beauharnais e dei suoi figli non è delle più rosee, ma grazie alle amicizie, soprattutto maschili di Josephine, in particolar modo di Barras, Josephine riesce a risollevare la sua situazione economica. Nel 1795 avviene l'incontro con l'uomo che cambierà il destino di Eugene e della sua famiglia, Napoleone Bonaparte. Un quattordicenne Eugene scrive una lettera al comando del suo arrondissement con l'audace richiesta di riottenere la spada del padre, consegnata al comando, secondo una disposizione del 5 ottobre 1795, che obbligava i parigini a cedere tutte le loro armi al comando del loro arrondissement. Eugene riceve una risposta dal caporale Bonaparte che invita il giovane ad un incontro, dove Eugene fa valere le sue ragioni, affettive in particolare che commuovono il giovane caporale che pochi giorni dopo fa consegnare l'arma al cittadino Beauharnais. La conoscenza di Napoleone con Josephine, il suo innamoramento e il matrimonio tra i due nel 1796 portano Napoleone e tutto il suo clan nella vita dei Beauharnais. Eugene continua i suoi studi per poi divenire aiuto di campo nell'esercito di Napoleone, combattendo nella campagna d'Italia e poi in quella d'Egitto. Eugene è un giovane a modo, bello di aspetto, di modi eleganti, serio e scrupoloso, che si fa ben presto apprezzare dai commilitoni e dal patrigno. Ha anche uno spirito goliardico non disdegnando scherzi e battute.
Con l'inizio del nuovo secolo giunge a Parigi la duchessa inglese Jane Gordon, intenzionata a sistemare l'ultima delle sue cinque figlie, Georgiana Gordon (1781-1853), avuta dal duca Alexander Gordon. Sistemate le prime quattro con due duchi, un marchese e un baronetto, l'intrepida duchessa è intenzionata a sistemare Georgiana con un ricco e importante esponente della nuova società parigina. Frequentando l'effervescente mondanità parigina, la duchessa sceglie il figliastro dell'uomo che sta facendo parlare tutta Europa. Tuttavia la duchessa non fa i conti con un Bonaparte assolutamente contrario al matrimonio con una nobile inglese e difatti il matrimonio non avrà luogo. Tornata in Inghilterra Georgiana sposerà il duca di Bedford nel 1803.
Nel 1803 per Eugene si parla di un secondo progetto matrimoniale, ad organizzarlo è Josephine, la quale in combutta con Charles Maurice Talleyrand, ministro degli affari esteri, è intenzionata a unire il casato dei Beauharnais con quello di antico lignaggio dei Talleyrand Perigord, attraverso il matrimonio di Eugene con Melanie de Talleyrand Perigord (1785-1863) nipote di Charles Maurice, in quanto figlia di suo fratello Archambaud e di Madeleine de Senozan Viriville. Le parti sono tutte d'accordo ma un netto rifiuto viene dal padre della sposa che non è assolutamente intenzionato a dare in sposa la figlia ad Eugene. Il netto rifiuto di Archambaud fa venire meno il progetto e sempre nel 1803 Melanie sposa Just de Noailles duca de Mouchy.
Nel 1804 Napoleone diventa imperatore dei francesi, questo cambia la posizione dei Bonaparte che divengono altezze reali, e anche dei Beauharnais con Josephine divenuta imperatrice. Anche i progetti matrimoniali di Eugene, che nel 1805 diviene vicerè d'Italia, della quale Napoleone aveva assunto la corona, cambiano perché per lui si parla di principesse di sangue reali. La prima è Maria Luisa di Borbone (1782-1824) figlia di Carlo IV re di Spagna e di Maria Luisa di Borbone Parma. Maria Luisa è la reggente del Regno d'Etruria per il figlio Carlo Ludovico, avuto con la figlia Maria Luisa Carlotta da Ludovico di Borbone Parma morto nel 1803. Per la giovane vedova, Napoleone pensa ad un secondo marito, da suo fratello Luciano, al figliastro Eugene al cugino di lei Pietro di Borbone Spagna, candidatura quest'ultima strenuamente sostenuta dai re di Spagna. Ma è tutto inutile, a nulla valgono le imposizioni della famiglia e di Napoleone, Maria Luisa innamoratissima del marito, resta fedele alla sua memoria, e di fatti non si risposerà.
Nel 1805 il marchese del Gallo ministro plenipotenziario di Ferdinando IV re di Napoli, raggiunge a Milano Napoleone I per stipulare un trattato di neutralità tra Francia e Napoli, e per siglare ulteriormente la pace tra i due regni propone il matrimonio tra Eugene e la principessa Maria Amelia di Borbone (1782-1866) figlia di Ferdinando IV e di Maria Carolina d'Asburgo Lorena, per altri invece fu Napoleone a proporre un matrimonio tra i due strenuamente rifiutato da Maria Carolina, per nulla intenzionata a unire la sua famiglia a quella dell'usurpatore. Il progetto venne meno come ben presto anche il patto di neutralità, Maria Amelia sposerà nel 1809 Luigi Filippo d'Orleans.
Alla fine è Napoleone a trovare moglie ad Eugene, che per rinsaldare l'alleanza con Massimiliano principe elettore di Baviera, nominato re dall'imperatore nel 1806, stabilisce il matrimonio tra Eugene e Augusta Wittelsbach (1788-1851). Augusta è la prima delle figlie femmine del neo re e della prima moglie Augusta d'Assia Darmstadt. Augusta ha diciotto anni è bellissima, raffinata, elegante, riservata, virtuosa, la moglie ideale per Eugene, eccola descritta in una lettera di M.lle Avrillon:
La principessa Augusta è molto gentile ed amabile, ed estremamente bella. Questa dolce giovane fanciulla che ha poco più di diciotto anni emana un indescrivibile charme...E' molto alta, con una splendida figura snella come quella di una ninfa. E' dotata di una dignità che le vale il rispetto di tutti, il suo viso è più bello che grazioso, la sua carnagione è incredibilmente fresca anche se un po' troppo colorita. Ma più piacevole è l'aria di gentilezza che conquista tutti quelli che fanno la sua conoscenza...è stata allevata con molta semplicità e veste con semplicità
Per Augusta nella prima adolescenza si era parlato di un progetto matrimoniale con l'infante di Spagna Carlo di Borbone (1788-1855) secondo figlio maschio del re Carlo IV e della regina Maria Luisa di Borbone. Il progetto rientrava in un doppio matrimonio Borbone-Wittelsbach, non sono le nozze tra Augusta e Carlo, ma anche tra il fratello di Augusta, Massimiliano con la sorella di Carlo, Maria Isabella. Ma il progetto con il tempo venne accantonato. Carlo sposerà Maria Francesca di Braganza nel 1816
Al momento del progetto matrimoniale con Eugene, Augusta era fidanzata, ed innamorata di Carlo di Baden (1786-1818) figlio del fratello della sua matrigna Caroline, Carlo Luigi e Amelia d'Assia Darmstad. Augusta è contraria alle nozze cosi come Caroline, molto legata alla figliastra dalla quale la separano dodici anni, ma la ragion di stato esige questo matrimonio come le scrive il padre:
...Ricorda mia cara bambina che tu non renderai felice solo tuo padre, ma i tuoi fratelli e la Baviera, che tutta gioisce di queste nozze....Mi addolora ferire i tuoi sentimenti mia cara, ma conto sull'affetto che hai sempre dimostrato a tuo padre e sono sicuro che non vorresti avvelenargli gli ultimi giorni che gli rimangono. Ricorda cara Augusta che un rifiuto farebbe dell'Imperatore un duro nemico, come è stato finora un gentile amico a casa nostra...Scrivimi la tua risposta o di a tuo fratello la tua decisione. Si sicura cara figlia che è stato veramente penoso per me scriverti in questo modo, ma la nostra più che disperata posizione e i miei doveri nei confronti del paese che la Provvidenza mi ha chiamato a governare, mi forzano ad agire cosi. Dio sa che il mio desiderio è il tuo bene e che nessuno al mondo ti ama più del tuo fedele padre.
La risposta di Augusta non si fa attendere:
Mio caro ed affezionato padre, mi forzate a spezzare la promessa fatta al principe Charles. Acconsentirò anche se mi costa molto farlo, se il riposo di un amato padre e il benessere di una nazione dipendono da questo. Metto il mio destino nelle vostre mani ed anche se esso può sembrarmi crudele, sarà addolcito dalla consapevolezza che ho sacrificato me stessa per mio padre, per la mia famiglia per il paese. Chiedo la vostra benedizione...che mi aiuterà a sopportare il mio triste destino con rassegnazione...
Nonostante il consenso, Caroline non si arrende a voler il meglio per la figlia acquisita, è sotto le sue insistenze che Napoleone adotta Eugene e nell'ordine delle precedenze, Augusta verrà prima delle sorelle dell'imperatore. Il matrimonio viene celebrato il 14 gennaio 1806, e nonostante le premesse il matrimonio si tramuta in un matrimonio d'amore, che renderà entrambi molto felici, allietato per altro dalla nascita di sette figli: Josephine (1807) dopo un aborto, Eugenie (1808), Augusto (1810), Amelie (1812), Teodolinde (1814), Caroline (n.m 1816), Massimiliano (1817). I vicerè d'Italia vivono a Milano, Eugene è spesso via impegnato nelle guerre di Napoleone, mentre Augusta svolge al meglio le sue funzioni di viceregina, non amano i clamori o gli eccessi della mondanità. Per due volte ad Eugene viene offerto un trono, prima quello svedese, poi quello polacco che Eugene rifiuterà, sostenuto in questo da Augusta. Quando visita per la prima volta Parigi per Augusta è un trionfo, la sua bellezza è ammirata da tutti e in particolar modo da Napoleone, che secondo Luciano nelle sue memorie, avrebbe volentieri sposato, di lei scriveva:
La principessa Augusta è una delle più belle e delle più perfette membre del suo sesso..
Parteciperà alla drammatica campagna in Russia di Napoleone, e quando tutto sarà in rovina Eugene cercherà in tutti i modi di sostenere gli attacchi degli eserciti alleati senza riuscirvi. Privo di informazioni e di ordini da Napoleone dopo essersi rifugiato a Mantova, dove sprezzante dei pericoli lo raggiungerà Augusta incinta di nove mesi, e qui nascerà Teodolinde, e dopo soli cinque giorni dal parto, partiranno per la Baviera. Con la definitiva caduta di Napoleone e il Congresso di Vienna, Eugene, di cui in molti hanno stima, ha la possibilità di vedere assegnato un territorio in Italia, si parla del ducato di Genova, o delle isole ioniche, o del principato di Pontecorvo nel Regno delle Due Sicilie. A sostenerlo è lo zar Alessandro I di Russia, che Eugene conosce grazie alla madre alla Malmaison, Eugene viene presentato anche a Luigi XVIII che lo accoglie molto bene. Dopo i cento giorni, in cui Eugenio a Vienna, è tenuto sotto uno strenuo controllo, la speranza di un principato viene meno, ad aiutare Eugene, è il suocero Massimiliano che concede al genero e alla figlia il titolo di duchi di Leuchtenberg e il territorio di Eichstatt, dove Eugene farà costruire il palazzo Leopoldo con la celebre stanza dei souvenirs, che raccoglie oggetti delle sue diverse campagne militari. La vita dei nuovi duchi è molto semplice, fatta d'arte e di musica e della cura dei figli, Eugene mantiene i contatti con la sorella che è spesso ospite con i nipoti ad Eichstatt ed è molto legato al fratello di sua moglie Charles e alla sorella Charlotte alla quale offre la possibilità di un riparo dopo la fine del suo burrascoso matrimonio, ma il suo matrimonio con l'imperatore d'Austria da una nuova patria e un nuovo ruolo a Charlotte che non dimentica la bontà del cognato che invita al matrimonio e che è spesso suo ospite. Una nube nella vita di Eugene è la causa che intrattiene con il conte di Montholon il quale secondo un codicillo nel testamento di Napoleone chiede 200 mila franchi che Napoleone gli aveva promesso sui beni italiani che Eugene aveva portato con se durante l'esilio, una somma favolosa di 40 milioni. Ma nella realtà Eugene che parte di fretta e in furia dall'Italia porta con se poco e nulla, inoltre lo stato economico di Eugene non è dei migliori, infatti dipende dal suocero, non dispone ne anche dei 2 milioni di franchi lasciatigli dalla madre dato che sono serviti per saldare i debiti dell'ex-imperatrice. La causa si risolverà a sfavore del conte Montholon che la porterà avanti fino al 1850. Nonostante la posizione in secondo piano in cui si trovano i figli, Eugene riesce ad assistere alle nozze nel 1823 di Josephine con l'erede al trono svedese, ma poco più di un anno dopo morirà il 21 febbraio 1824 pare per i postumi di un incidente occorsogli nel 1817, una caduta dalla carrozza a causa della quale battè violentemente la testa. Sarà sinceramente pianto da Augusta che anche dopo anni non riuscirà a parlare del marito senza piangere, e che con l'uscita delle memorie del militare Marmont che definisce Eugene il traditore del diciannovesimo secolo, si impegna con i figli in una causa contro le diffamazioni sul marito, la causa portata avanti poi dai soli figli, dato che Augusta muore nel 1851, si concluderà con la loro vittoria nel 1857 e con il divieto di pubblicazione del VI volume delle memorie di Marmont.
Edited by mounsier - 31/1/2017, 16:29
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